Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2813 del 11 ottobre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2813/XVI - Interrogazione: "Informazioni in merito alle commissioni applicate sulle transazioni PagoPA".

Bertin (Presidente) - Punto n. 12. Risponde il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - Gli interroganti chiedono se le commissioni applicate oggi a carico degli utenti valdostani sulle singole transazioni siano in quota parte destinate anche al rimborso di spese a carico dell'Amministrazione regionale.

Ma prima di entrare nel merito dei singoli quesiti posti, si ricorda che, in adempimento all'articolo 5 del Decreto legislativo 7 marzo del 2005 n. 82, Codice dell'Amministrazione digitale, la Regione ha aderito alla piattaforma nazionale PagoPA a dicembre 2015 ed ha anche assunto il ruolo di intermediario tecnologico per gli enti e per le Amministrazioni pubbliche del territorio valdostano.

Per quanto riguarda la risposta al primo quesito che ho letto prima, le commissioni applicate a carico degli utenti valdostani non sono destinate in nessuna parte al rimborso di spese a carico dell'Amministrazione regionale, come previsto dalla norma vigente, peraltro.

Il sistema PagoPA, infatti, non prevede alcun tipo di rapporto contrattuale tra il prestatore di servizi di pagamento e l'ente creditore, per cui le commissioni sono applicate all'utilizzatore finale dal prestatore per il servizio di pagamento richiesto.

Ciò è coerente con il principio di tariffazione share: il pagatore e il beneficiario sostengono ciascuno le spese applicate dal rispettivo prestatore di servizi di pagamento e con il divieto di surcharge.

Tali principi, stante il funzionamento del sistema PagoPA, sono rispettati anche nell'operatività del pagamento con carta di pagamento.

Le commissioni sono quindi quelle richieste dal prestatore di servizio prescelto dall'utente che può essere una banca, il tabaccaio, le Poste italiane ed altri enti, e si ribadisce come la Regione autonoma Valle d'Aosta non richieda all'utente alcuna commissione aggiuntiva.

Riguardo al secondo quesito (se vi siano mai state interlocuzioni con il ceto bancario locale volte a calmierare il peso di tali commissioni), il sistema PagoPA ha l'obiettivo di agevolare l'utente finale e di rendere più semplice, sicuro e trasparente qualsiasi pagamento verso la pubblica Amministrazione.

Pertanto, ai cittadini e alle imprese è stato riconosciuto un vero e proprio diritto di poter effettuare tali pagamenti, di scegliere le modalità, lo strumento e l'operatore intermediario con cui pagare, anche in base ai costi dell'operazione di pagamento offerti dagli stessi.

La Regione, per i pagamenti effettuati tramite POS fisici, in dotazione alla stessa e forniti dal tesoriere in fase di transizione verso il circuito PagoPA, intende assumersi, per contro, l'onere delle commissioni su suddetto transato, che saranno a totale carico della Regione in coerenza con le disposizioni Agid (Agenzia per l'Italia digitale), quindi su quelle tipologie di intervento non si applicheranno per internalizzazione delle spese da parte nostra.

Allo stato attuale, tenuto conto che la piattaforma regionale dei pagamenti sta completando la migrazione della totalità delle entrate regionali sul circuito PagoPA, non sono ancora state avviate interlocuzioni con il sistema bancario locale, considerata l'oggettiva difficoltà di stimare il volume del transato su base annua e relativi oneri per commissioni. E lei mi insegna che senza dei numeri diventa po' difficile fare delle valutazioni.

Terzo quesito (se a conoscenza dell'Amministrazione regionale le commissioni applicate alle transazioni PagoPA in altre regioni siano di importo o pari a 0): al momento le competenti strutture dell'Amministrazione non sono a conoscenza di realtà diverse da quanto sancito dalla normativa vigente in merito alle commissioni sulle transazioni effettuate sulla piattaforma PagoPA.

A tal proposito, riferiscono che la Regione ha partecipato nel 2021, in veste di rappresentante delle autonomie speciali, al gruppo di lavoro interregionale "tematiche relative all'entrata in vigore della disciplina, dei pagamenti delle pubbliche Amministrazioni con PagoPA", istituito per l'individuazione delle azioni alle criticità sorte nell'ambito dell'attivazione della piattaforma PagoPA stessa.

Il lavoro si è concluso con un documento di sintesi contenente le proposte di deroga alle linee guida Agid e, tra le altre, al capoverso "costi di gestione, punto 6, commissioni applicate dai PSP" è stato proposto quanto segue: "si chiede di intervenire per eliminare le commissioni applicate agli utenti per i micropagamenti inferiori ai 5 euro. Si propone a PagoPA S.p.A di modificare l'esposizione grafica delle commissioni applicate dai PSP (Prestatori Servizi di Pagamento) rendendo effettivamente comparabili i diversi canali di pagamento anche in termini di costi e garantendo all'utenza un'effettiva possibilità di scelta".

Si chiede inoltre di concordare con le Regioni e gli istituti bancari una modalità semplificata di rimborso dei pagamenti doppi generati dal sistema, che comprenda anche il rimborso delle eventuali commissioni doppia clip applicate dagli istituti di credito, quindi già una casistica un po' particolare.

La richiesta di eliminare le commissioni per i micro pagamenti, al momento, non è ancora stata accolta.

Questo è il panorama complessivo.

Presidente - Replica il consigliere Aggravi.

Aggravi (RV) - Anche questo è un tema che, in realtà, può essere visto anche come semplice, ma poi alla fine ha un peso, perché si fanno magari già dei pagamenti poco piacevoli e in più aggiungere 0,50 o 1,50 euro, alla fine del mese ovviamente fa differenza.

Per quello che riguarda la prima risposta, ne prendiamo atto e penso che sia positivo perché in realtà sembra che in alcune realtà (non sto parlando del territorio valdostano) ci siano invece delle situazioni che vanno più a carico degli utenti.

Sul punto 2 - io ne approfitto, non so se ho capito bene - ma il Presidente utilizzava il futuro, quindi sostanzialmente in questo momento c'è un pagamento, in prospettiva, quando si avrà chiara la situazione, l'obiettivo è internalizzare i costi su quelli che sono i pagamenti al POS.

Sul terzo punto, prendo atto anche dell'ultimo passaggio che ha fatto rispetto al lavoro e al contributo che chi è stato coinvolto dell'Amministrazione ha dato su questo aspetto; ho avuto delle segnalazioni, e per questo mi collego anche al punto 2, perché in alcune realtà regionali o di province autonome sembra che alcune realtà bancarie - non so se nella forma di internalizzazione dei costi oppure di qualche forma di convenzione - in alcuni casi non applichino le commissioni alla clientela. Cosa forse magari marginalmente di poco, ma che sul numero, a fine anno, conta parecchio, perché quando parliamo di piattaforme e di sistemi di pagamento è tutto bellissimo, sicurezza e quant'altro, però è una sicurezza che alla fine si paga e soprattutto quando è obbligatorio utilizzare determinati canali e in più pagare le commissioni, al di là di come la si pensi, penso che non sia piacevole per nessuno; e quindi a volte è anche difficile capirlo e renderlo giustificabile, perché comunque se c'è un obbligo (quindi non ho la possibilità di manifestare la mia capacità economica come voglio), forse la commissione deve anche tenerne conto perché non ho altra possibilità di pagamento.

Questo penso che sia un pensiero condiviso da tutti.