Oggetto del Consiglio n. 2812 del 11 ottobre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2812/XVI - Interrogazione: "Azioni poste in essere per contrastare e prevenire i fenomeni di criminalità di matrice straniera segnalati dalla DIA e evidenziati nell'ultima relazione del Ministro dell'Interno al Parlamento".
Bertin (Presidente) - Punto n. 11. Risponde il Presidente della Regione.
Testolin (UV) - Rispondo io a questa interrogazione, in quanto l'argomento è evidentemente trasversale ed interessa più Assessorati, alla luce delle competenze poste in capo alla Regione e non essendoci un Assessore alla legalità e alla sicurezza.
Mi spiace ripetere quanto abbiamo già avuto modo di scambiarci come informazione in altre occasioni e che ripeterò probabilmente anche in relazione alla mozione iscritta all'ordine del giorno al n. 57 della seduta odierna, ma in questi ambiti la Regione, in quanto ente, attraverso le sue diverse articolazioni, opera - e continuerà a farlo - con il massimo impegno per la promozione della legalità, coinvolgendo tutti gli attori interessati che si occupano di scuola, di politiche intergenerazionali, giovanili e di politiche sociali.
La Regione, nell'ambito delle sue competenze, non può che operare - se posso esprimermi in questo modo riprendendo quello che è stato il ragionamento introduttivo all'interrogazione - dal lato debole, cioè dei deboli, di questi fenomeni, al fine d'intercettare e d'intervenire sulle situazioni di fragilità, di difficoltà e di disagio.
L'obiettivo è quello di creare un tessuto sociale per quanto possibile consapevole e impermeabile a questo tipo di compatibilità e di reati. Questa è una risposta che va nel senso di quelle che sono le caratteristiche a disposizione dell'Amministrazione regionale in quanto tale per poter intervenire in questo contesto. Chiaramente poi ci sono altri aspetti che esulano dall'Amministrazione, di cui stiamo parlando in questo momento.
Presidente - Replica il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie presidente Testolin per la sua risposta.
Lei dice che l'Amministrazione può occuparsi soltanto dei deboli: io sinceramente non so se fra i deboli lei annovera le persone che producono queste azioni classificandole come deboli - colgo i suoi cenni di diniego, era per comprendere -, oppure se fra i deboli lei annovera le persone che sono purtroppo oggetto di questa aggressione.
Questo, secondo me, è già un passo avanti, perché purtroppo abbiamo avuto spesso a che fare, da diverso tempo a questa parte, con una parte della politica che sostanzialmente cercava di giustificare chi si produce in determinati atti, dicendo che purtroppo queste persone delinquono perché non possono fare nient'altro, delinquono perché è il loro modo, perché purtroppo lo Stato cattivo, l'Amministrazione razzista, non gli permettono di potersi sviluppare appieno eccetera... quindi, come risposta, loro delinquono.
Sono felice di capire che invece come deboli intendiamo le persone che purtroppo subiscono le violenze e subiscono il crimine sulla loro pelle, e quindi direi che questo è già un passo avanti.
Lei giustamente ha detto che si possono porre in essere con vari Assessorati e poi non è entrato nello specifico, spero che potremo entrare nello specifico anche quando discuteremo la mozione che riguarda proprio delle baby gang che operano nella zona della Bassa Valle, di cui abbiamo ricevuto diverse segnalazioni durante tutta l'estate, ma prendere atto che la nostra realtà, la Valle d'Aosta, che è percepita come una realtà tranquilla, di provincia, e che è sicuramente molto più controllabile rispetto a metropoli che hanno milioni di abitanti, diventa protagonista di quanto è stato segnalato da parte della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) al Parlamento, dove viene riportato che sono presenti gruppi di etnia albanese ed africana che operano prevalentemente nel traffico di stupefacenti, nello sfruttamento della prostituzione e nella commissione di reati contro il patrimonio.
Siamo purtroppo testimoni, non dico quotidiani ma quasi settimanali, di eventi delittuosi che coinvolgono varie zone di Aosta, ma non soltanto: ultima è l'operazione che ha arrestato nove spacciatori stranieri, tutti giovanissimi (guardavo l'età, 1992, 2001, 1994, 2002, 1985), quindi non certo persone che fanno del crimine una professione, ma ragazzi giovani che potrebbero fare ben altro e che invece hanno deciso di spacciare. Non dimentichiamo, peraltro, anche i casi delittuosi che purtroppo hanno coinvolto un minore che è stato oggetto di violenze e di molestie presso la stazione di Aosta e c'è ancora, credo, pendente il procedimento per lo stupro che questa persona ha subito. Non dimentichiamo neanche le violenze che stanno accadendo e che sono state denunciate a Saint-Vincent, da parte di bande di extracomunitari che sono diventate l'incubo dei titolari dei locali storici di Saint-Vincent e che sicuramente non è opportuno che continuino la loro opera indisturbati.
Quindi, porre in essere tutte quelle condotte che permettano di prevenire e di intervenire puntualmente è sicuramente oggetto da una parte della politica, dall'altra parte anche di chi... Lei presidente Testolin ha detto giustamente che non esiste un Assessore alla sicurezza o alla legalità, ma lei, rispetto agli altri presenti in Regione, ha la possibilità, oltre che avere deleghe prefettizie in parte, anche di poter partecipare al COSP (Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica) e poter evidenziare al COSP quelle che sono le criticità che le abbiamo segnalato.
Attenderemo di poter sviluppare questa discussione quando arriverà il momento della mozione e per il momento ci dichiariamo soddisfatti.