Oggetto del Consiglio n. 2805 del 11 ottobre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2805/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno del Governo regionale a sollecitare il Comune di Aosta a modificare il Piano urbano della mobilità sostenibile".
Bertin (Presidente) - Punto n. 8 all'ordine del giorno. Per illustrare la mozione, si è prenotato il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Ritorniamo a parlare di questa nuova austerity cui ci destina la Giunta comunale di Aosta per la città, una mozione che, in realtà, avremmo voluto discutere a luglio, quando, sabato 8 luglio, è iniziato il percorso di raccolta firme rispetto a questa nuova ciclabile e a questo nuovo piano urbano della mobilità sostenibile.
Questo era avvenuto dopo il confronto che si era tenuto in III e IV Commissione dove in realtà il Sindaco aveva cercato di rappresentare il sistema secondo la loro visione della sosta e laddove questo sistema della sosta rappresentato era una visione - ma per noi soprattutto un percorso ideologico - dove addirittura si era affermato che Aosta era la città dei parcheggi.
Nella guerriglia di dati, di stalli, di parcheggi disponibili che vanno da Tzambarlet al Palaindoor, alla Torre piezometrica, al Pala Miozzi, Via Valli Valdostane, chi ne ha più ne metta, da qui a breve, quindi alla fine dei lavori che abbiamo sotto gli occhi, certamente avremo almeno 500 posti auto in meno nei dintorni di Aosta, perché poi, se consideriamo parcheggi fruibili quelli di Montfleury, di Tzambarlet, dell'Arena Croix Noire, della funivia di Pila, ecco che c'è qualcosa che non funziona.
Secondo il rapporto che ci ha evidenziato la Giunta comunale di Aosta, rappresentata dal Sindaco e dai due Assessori, Cometto e Sartore, il rapporto era 1 a 4, quindi un parcheggio ogni 4 abitanti, quindi secondo loro sarebbe rispettato il parametro, ma noi dobbiamo tener conto che quotidianamente in città si riversano - per motivi di lavoro, per motivi di assistenza sanitaria, di accesso ai servizi e per andare a scuola, anche - molti cittadini provenienti dai Comuni vicini e non solo, quindi ecco che il parametro non è più rispettato, inevitabilmente passa da un parcheggio ogni sedici abitanti, senza tener conto dei periodi di afflusso turistico, dove ovviamente la situazione inevitabilmente peggiora, tutto questo a danno del turismo, del commercio, sicuramente della qualità dell'aria e anche dell'ambiente.
Abbiamo assistito come gruppo a quella che doveva essere la presentazione pubblica del Piano nel Salone Ducale: pubblico praticamente assente, qualche addetto ai lavori, qualche professionista, qualche giornalista e pochi altri.
Possiamo certamente affermare che quella che doveva essere una scelta di condivisione e di partecipazione non ha dato i suoi frutti, anzi, è diventata un vero flop. Una scelta partecipata deve coinvolgere tutti gli attori fin dall'inizio, non una volta che il progetto è completato e si dà il via ai lavori.
Non sono stati coinvolti gli organi professionali, l'hanno detto proprio in quell'occasione ingegneri e architetti, che sono i fautori della trasformazione del territorio.
Confcommercio e Confesercenti hanno bocciato senza se e senza ma questo Piano, la popolazione lo sta criticando in modo piuttosto evidente; chi frequenta i social è sicuramente consapevole di quanto sto dicendo.
Noi solo in una giornata di mercato abbiamo raccolto oltre 600 firme, altre sono state raccolte successivamente e consegneremo al Sindaco le oltre mille firme che abbiamo a disposizione nei prossimi giorni.
Quello che è evidente è che la popolazione è contraria a questa programmata "bicipolitana" e che le altre contrarietà si avvertono sui social in modo piuttosto pesante.
Qualcuno anche ultimamente, da questo punto di vista, stressato dalle critiche, è riuscito anche a dire delle cose che, ahimè, abbiamo avuto modo di leggere.
Poi questo Bike Sharing... 12 rastrelliere in tutta la città, 66 nuove bici pubbliche che i turisti non possono usare - adesso pare che possano andare nella direzione di farle usare ai turisti - un servizio tremendamente macchinoso per poter avere le due ruote.
Ci dicono addirittura che non è possibile sapere quanti cittadini usano le bici a fronte di mille chiavi distribuite perché non sono geolocalizzate; siamo al medioevo rispetto a questa cosa.
Ma voi le avete viste in questo periodo girare in quella parte di ciclabile che è aperta? L'avete frequentata questa città quest'estate? Io sì, io ero presente e molti altri erano presenti, se ne vedono pochissime.
Poi le vedremo alla prova del prossimo inverno, perché lì sarà davvero complicato capire quanto sarà utile questa ciclabile.
Molti ciclisti, è evidente, continuano a percorrere le strade, altri attraversano le strade pedonalizzate, Via de Tillier, Via Aubert, Via Sant'Anselmo e quindi è sotto gli occhi di tutti.
Comunque per sottolineare che attraverso un documento ufficiale, sottoscritto da molti cittadini, abbiamo inviato come gruppi consiliari del Comune di Aosta e della Regione di Forza Italia, una PEC nella quale abbiamo specificato ed evidenziato le nostre osservazioni su questo stillicidio urbano, sottolineando e lamentando l'evidente riduzione dei parcheggi - intorno ai 500 parcheggi in meno, parlo di quelli caratterizzati da stalli bianchi - coniugata alla previsione dell'aumento delle tariffe della sosta negli stalli blu, anch'essi notevolmente ridotti, non condividendo l'eliminazione della gratuità per la fascia oraria dalle 12:00 alle 14:00; pertanto noi abbiamo chiesto di stralciare dal PUMS queste proposte del piano.
Non condividevamo il Piano previsto per la distribuzione del carico-scarico delle merci in città, soprattutto i freschi e le merci deperibili, a questo riguardo ci hanno detto che bisognerà vedere le biciclette con i carrellini dietro per portarli all'interno della città, questo è davvero incredibile.
Si è richiesto di rivedere le ulteriori dodici zone a traffico limitato previste dal Piano e le ulteriori zone "30 all'ora". Si è lamentato il tracciato previsto dalla pista ciclabile cittadina, così come è stato sviluppato, noi non siamo contrari alla ciclabile ma diciamo che questo tracciato è assolutamente improponibile.
Ammettiamo altresì il progetto della pedonalizzazione dell'Arco d'Augusto, così come è stato concepito, ma ritenevamo prioritario, per garantire la sicurezza stradale dei pedoni provvedere con urgenza al rifacimento degli asfalti delle strade e dei marciapiedi, questa sì che era una priorità: sostenendo nel contempo le attività commerciali cittadine e di vicinato, questa era un'azione da fare immediatamente. I soldi ci sono, sono stati stanziati ma, ahimè, tutto è bloccato.
In questi giorni abbiamo visto fare dei tacconi in buchi che erano alti 5-7-8 cm, guardate solo la rotonda di Via dei Partigiani in che stato è!
Abbiamo ritenuto inoltre imprescindibile partire da un'efficace azione di sensibilizzazione dell'utilizzo dei mezzi pubblici, che possa portare a conseguenti progetti complessivi di potenziamento del trasporto pubblico locale, e di miglioramento della fruibilità dei parcheggi in struttura, in modo da poter ridurre alla radice i flussi di traffico, sia interni alla città sia in ingresso e in uscita.
Queste sono le riflessioni che abbiamo mandato attraverso la PEC alla Giunta comunale, la risposta non è ancora pervenuta, credo che questo PUMS dovrà ancora andare in Consiglio comunale. L'auspicio è che da qualche punto di vista si possa andare nella direzione di migliorare.
Noi attraverso questa mozione chiediamo al Governo regionale di farsi carico anche di questa situazione, visto che siete la stessa maggioranza, dal punto di vista politico siete la stessa cosa, per lo meno in buona parte, un buon 80%.
Chiediamo al Governo regionale di sollecitare il Comune di Aosta a modificare il PUMS, in particolare chiedendo di stralciare la parte relativa alla sosta che richiede di aumentare le tariffe e di confermare di mantenere la gratuità della sosta dalle 12:00 alle 14:00, come attualmente in vigore.
In questi giorni abbiamo assistito a tutta una serie di coinvolgimenti, anche di persone, abbiamo visto che il Comandante dei Vigili urbani di Aosta è stato indicato come persona che deve rivedere la sua posizione in quanto probabilmente - l'abbiamo pensato noi, questo non è detto - su questo PUMS qualcosa aveva detto e non era gradito.
Dal punto di vista, l'accanimento che c'è da parte della maggioranza comunale - che in parte, dal punto di vista politico, rispecchia anche quello che voi rappresentate qui - ovviamente ci preoccupa, e non poco.
La richiesta è quella di dire al Comune di Aosta che almeno quella parte legata alla sosta debba essere in qualche modo ridimensionata e rivista.
È vero che il Sindaco ha detto che finché ci sarà lui quelle tariffe non aumenteranno, ma nella misura in cui nel documento che verrà approvato c'è scritto che le tariffe saranno aumentate, prima o poi qualcuno le aumenterà e non è serio che un Sindaco dica: "Chi arriva dopo, saranno affari suoi".
Presidente - La relazione è stata illustrata, apriamo la discussione generale. La discussione generale è aperta. Consigliere Manfrin ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Ringraziamo i colleghi di Forza Italia per aver posto all'attenzione di quest'Aula un problema sicuramente importante.
Questa mozione è stata rinviata più volte, oggi la discutiamo fra le prime, e probabilmente non poteva arrivare in giorno migliore per discuterla, perché tutti i colleghi che oggi sono arrivati in aula hanno dovuto fare slalom tra i cantieri, fra le bandelle del cantiere e fra operai che con il martello pneumatico stanno devastando i marciapiedi della strada che è esattamente al di fuori di questo Consiglio regionale.
Anche chi non aveva la minima idea di che cosa stesse avvenendo, perché magari abita fuori Aosta e ad Aosta ci viene saltuariamente, oggi ha la plastica rappresentazione di quello che il Sindaco di Aosta e la sua allegra ciurma stanno combinando al nostro capoluogo regionale.
Il fatto di aver visto questa devastazione, credo ci aiuti a entrare nel tema. Il tema che presenta questa mozione è molto specifico ed è centrato sulla parte delle tariffe. Come sapete, il gruppo che rappresento ha da poco concluso un referendum - che ha coinvolto migliaia di persone e che ha chiesto l'opinione dei cittadini di Aosta, e non solo, anche di chi si reca ad Aosta per fruire dei servizi o per lavorare - e ha presentato un ventaglio di richieste, proposte: una richiesta di posizionarsi rispetto ad alcune scelte del Comune e in una di queste domande - ma abbiamo anche un'interpellanza sul tema, quindi la tratteremo in maniera più diffusa sugli altri aspetti, in questo caso proprio sulla mozione - c'era anche un tema relativo ai parcheggi.
Si parte da una considerazione: in quest'Aula è avvenuto un incontro della Commissione consiliare che ha audito il Sindaco di Aosta, ha audito i due Assessori che hanno le deleghe rispetto ai lavori che vengono fatti e quello che ha stupito più di tutti è il comunicato stampa che, dopo l'audizione, è stato diffuso dal Presidente di Commissione, dove, candidamente e quasi senza avere timore di suscitare l'ilarità generale, si diceva che il 60% dei parcheggi di Aosta sono gratuiti.
Io davvero sfido ogni singolo cittadino di Aosta o visitatore di Aosta, sia esso turista, sia esso persona che si reca ad Aosta per lavorare o per avere dei servizi, di prenderlo e dopo che ha girato per un'ora o due per la nostra città alla ricerca di un parcheggio, dirgli: "Tu hai girato e non trovi parcheggio, ma tu lo sai che il 60% dei parcheggi sono gratuiti?" e poi vi invito ad ascoltare la reazione e la risposta di questo cittadino.
Un'affermazione che è bizzarra, perché probabilmente può anche essere aderente alla realtà, ma non tiene conto di una cosa, cioè di una classica valutazione fatta semplicemente taroccando dei dati. Viene detto che i parcheggi in superficie in sosta libera sono 5.638, e questo - a guardare le tabelle che sono state presentate - corrisponde a verità. C'è un piccolo problema: di questi 5.638 parcheggi intorno al centro, nel centro del nostro capoluogo, gli stalli gratuiti sono 300. Vuol dire che, a fronte dei 5.638 parcheggi millantati, se una persona si reca ad Aosta e vuole avere un servizio o vuole venire a lavorare, troverà posto forse in uno dei 300 parcheggi. In caso contrario, dovrà parcheggiare a chilometri di distanza e utilizzare un altro mezzo di locomozione per potersi recare dove si deve recare ad Aosta.
Questo equivale a dire - l'ho fatto come esempio, mi perdonerà il collega Aggravi se invado il suo luogo di residenza - che Courmayeur ha 5 mila parcheggi gratuiti disponibili, anche se 4.800 di questi fossero posti sulla cima del Monte Bianco. Noi diciamo: "Sì, va beh, sono 5 mila disponibili, ci mancherebbe altro", però 4.800 sono sul Monte Bianco. Ma io, se c'è un parcheggio sul Monte Bianco, che me ne faccio? Posso fare tutte le classifiche che voglio ma non mi servono, non lo potrò utilizzare per andare a Courmayeur.
In questo calcolo vanno considerati anche il numero di utenti potenziali. L'attuale maggioranza in Comune ha fatto un calcolo - ce l'ha presentato quando abbiamo fatto l'audizione - dicendo che è presente un parcheggio ogni quattro abitanti, peccato che non si consideri che Aosta non è soltanto il luogo dove parcheggiano gli abitanti del Comune di Aosta, ma è un luogo dove parcheggiano gli abitanti del Comune di Aosta e anche quelli che si recano ad Aosta dai Comuni limitrofi; abbiamo tutto il bacino della Plaine e abbiamo persone - qui ci sono colleghi che vengono da ben fuori e da ben più lontano della Plaine - che vengono a lavorare o vengono per avere una prestazione per esempio sanitaria e non sanno dove mettere la macchina.
Se noi consideriamo questo rapporto, il rapporto tra parcheggi e persone è di 1 a 16, cioè di un parcheggio ogni sedici persone, una cifra ben più alta di quella che è stata presentata e su questo non si tiene conto di un altro dato della nostra regione che mi stupisce: la nostra regione è in testa ai territori dell'Unione Europea per numero di autovetture: ci sono 1.787 veicoli ogni 1.000 persone, vuol dire che ogni cittadino ha quasi due macchine.
È una peculiarità del nostro territorio e di questa bisogna tener conto, perché se fossimo un territorio in cui nessuno ha la macchina, potrei ancora capire, ma non è così. Perché non si tiene conto di questo dato?
Il fatto che vi sia quest'azione, significa - esattamente come abbiamo detto più volte e come abbiamo detto direttamente al Sindaco di Aosta - che la Giunta del Comune di Aosta ha un unico obiettivo: dichiarare guerra ai possessori di auto, non c'è altra motivazione. Questa Giunta del Comune di Aosta ha semplicemente un obiettivo, dire: "Sapete che c'è? Adesso ve ne andate in giro a piedi perché è green, perché è bello, perché è simpatico, perché ce lo dice l'Europa, perché ce lo dice l'ONU, perché ce lo dice qualcun altro", siamo sempre allo stesso punto.
Rispetto alle critiche che abbiamo fatto, cioè la volontà, ed è questo l'oggetto della mozione, di andare ad aumentare le tariffe degli stalli per i cittadini, ci viene detto: "No, ma nessuno vuole aumentare le tariffe".
Allora leggerò, a beneficio di quest'Aula e a beneficio dei Valdostani che ci ascoltano, che cosa c'è scritto all'interno del Piano urbano per la mobilità sostenibile: "Il PUMS - tenuto conto delle previsioni del PGTU e del contributo del gruppo di lavoro interno del Comune di Aosta per la realizzazione del Piano - ha rielaborato la revisione del sistema della sosta in modo coordinato con le altre azioni del Piano e in sintesi le previsioni riguardano l'aumento della tariffa per i parcheggi che oggi sono a ? 1,40 all'ora, aumento della tariffa per i parcheggi che oggi sono a ? 0,80 all'ora, aumento della tariffa per Piazza Plouves e Parcheggio Arco di Augusto.
Va tenuto in considerazione che il progetto "Aosta in bicicletta" prevede l'eliminazione di circa 49 stalli, tre aumenti di tariffa! Tra l'altro, l'eliminazione di 49 stalli è una grandissima bufala, perché gli stalli eliminati in Piazza Plouves sono 60, quindi loro scrivono una cosa e poi ne realizzano un'altra! Questo vi fa capire qual è l'obiettivo.
C'è di più, non soltanto si vanno ad aumentare le tariffe, (non ve lo leggo per brevità) non soltanto si vanno ad aumentare anche le cifre degli abbonamenti per i parcheggi in struttura, ma si dice: "Attualmente la sosta lungo la strada è a pagamento dal lunedì al sabato dalle 08:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00 ed è gratuito la domenica e i festivi. Il Piano della sosta propone un'unica fascia oraria dalle 08:30 alle 18:00 in cui la sosta è a pagamento lungo la strada. Nel medio-lungo periodo, coerentemente con il PGTU, tale fascia potrebbe essere estesa fino alle ore 20:00. Si propone quindi di togliere la fascia oraria gratuita nell'intervallo dalle 12:00 alle 14:00 e di far iniziare la fascia oraria a pagamento (pensate che generosità) dalle 08:30 invece che alle 08:00. Lo spostamento di mezz'ora dell'orario di inizio della fascia oraria a pagamento è da intendersi come misura compensativa all'eliminazione dell'intervallo gratuito dalle 12:00 alle 14:00", cioè io ti metto due ore a pagamento in più e, per farti un "Piacerino", ti do mezz'ora in più al mattino, quindi invece di pagare dalle 08:00, paghi dalle 08:30, poi paghi due ore durante la pausa pranzo.
Io lo trovo di un'assurdità sesquipedale.
Poi, e qui si legge tutta la volontà dell'attuale Giunta del Comune di Aosta a trazione sinistra, si dice: "Piazza San Francesco rappresenta uno dei luoghi più centrali della città di Aosta e il PUMS riconosce la necessità di tutelare tale spazio andando a limitare gli accessi e scoraggiando la sosta. Se non fosse possibile l'ipotesi di annessione della piazza alla ZTL", quindi un'altra ZTL anche in Piazza San Francesco, "Il PUMS propone l'aumento della tariffa oraria a ? 2,40 l'ora, con tariffa minima di ? 1,20 per i primi 30 minuti, in Piazza San Francesco".
Quindi nuove ZTL, guerra alle macchine, eliminazione degli stalli, nessuno stallo gratuito disponibile nel centro, aumento delle tariffe, aumento degli abbonamenti.
Questa è l'idea della sosta dell'attuale maggioranza in Comune. Io la trovo assolutamente sbagliata, vergognosa e non applicabile a un capoluogo come Aosta che deve e fa riferimento a dei Comuni vicini, e per arrivare da quei Comuni vicini non si possono utilizzare quei mezzi, non c'è un collegamento utile che permetta di arrivare dove si vuole arrivare, bisogna per forza usare la macchina negli spostamenti e questa macchina non ce la si può mangiare, tenerla nel garage e non utilizzarla.
È così, nei luoghi di montagna è così, e queste persone non hanno la minima idea di che cosa significhi.
Non parliamo poi delle promesse che ha fatto il Sindaco, perché lui ci dice: "Sì beh, l'abbiamo scritto nel Piano, ma non lo faremo mai".
Scusate, ma voi la ritenete un qualcosa di veramente utile e di costruttivo? Qualcosa a cui si può credere? Già nel Piano loro ti dicono che eliminano 49 stalli e ne eliminano 60, secondo voi si può credere al fatto che loro scrivono che vogliono aumentare le tariffe tutte, mettere nuove ZTL e quant'altro e poi dire: "Sì, però il Sindaco ha detto che non lo faranno mai". Ma se non lo vuoi fare, perché lo scrivi? Per quale motivo lo scrivi se non lo vuoi fare?!
Ricordo che il Sindaco in questione aveva promesso di piantare 5 mila alberi; a oggi li ha solo abbattuti, poi ha piantato del rosmarino nella salita che porta alla CIDAC che è morto completamente perché non è stato bagnato, per cui direi che di queste promesse potremmo anche non fidarci.
Su questi aumenti, io credo che ci sia poco da dire. Di fronte a quello che viene scritto nero su bianco, la necessità di dire un forte "No", di rappresentare che Aosta non è nella disponibilità sola, nella disponibilità completa di una Giunta che non ha compreso nulla.
Io dico una cosa che dissi direttamente al sindaco Nuti: quando ci furono le elezioni comunali, la parte che non voleva lui e il suo Governo alle urne risultò maggioritaria. La parte che votò una scelta differente, che fosse Lega, che fosse Forza Italia, che fosse Fratelli d'Italia, che fosse Girardini, una scelta diversa dalla sua immagine di città, era maggioritaria, quindi lui aveva due strade davanti, avendo vinto il ballottaggio, che non è esemplificativo della volontà di una città, ma è semplicemente chi riesce a portare più gente all'ultimo secondo alle urne.
Gli dissi che lui aveva due scelte: o fare gli interessi della città, che non erano interessi della coalizione che lo aveva eletto, e non venire più ricandidato ma essere apprezzato dai cittadini, oppure fare gli interessi della coalizione di estrema sinistra che l'aveva votato e non venire mai più rieletto.
Evidentemente questo Sindaco la scelta l'ha fatta, si è inimicato completamente tutta la città.
Credo che da questo Consiglio debba giungere un segnale forte di contrarietà rispetto a quanto messo in campo, quindi il gruppo che mi onoro di rappresentare voterà favorevolmente a questa mozione.
Presidente - Altri? Consigliere Lucianaz ne ha facoltà.
Lucianaz (RV) - Come non unirci a questa richiesta? Personalmente ho chiesto alla Commissione di invitare i due Assessori e il Sindaco di Aosta in Commissione perché le lamentele sono generalizzate, non solo da parte dei cittadini di Aosta ma da parte dei Valdostani tutti che si recano quotidianamente in città anche per lavorare. La storia dei marciapiedi è sotto gli occhi di tutti, tra l'altro io non ho ancora trovato un marciapiede che sia decente, percorribile senza problemi in tutta Aosta. Sfido voi a trovare un marciapiede che non abbia problemi di bordi, di buche o di terreno sconnesso da percorrere in tutta la città. Si invita la gente ad andare a piedi però bisognerebbe anche permettere di non farsi male quando si cammina sui marciapiedi.
Lo stesso dicasi per il centro città di Aosta che è sporco oltre il logico, la puzza quest'estate è stata, per chi passa in mezzo ad Aosta, insopportabile.
Non parliamo delle aiuole e degli alberelli. Nuti in Commissione ci ha detto che era necessario rendere Piazza Plouves più verde, però gli è anche stato detto che se le aiuole e gli alberelli non si bagnano e non si annaffiano seccano, infatti è quello che è successo. Tra l'altro poi l'erba non è neppure tagliata, io non mi ricordo di avere visto ad Aosta cespugli sulle aree verdi come quest'anno, quindi la situazione è disastrosa. Abbiamo un sacco di lamentele, ad esempio il passaggio a livello dopo la stazione, Via Carrel, mercoledì è stato chiuso dieci minuti con code interminabili senza il passaggio di nessun treno.
Signori della maggioranza, soprattutto il Governo, digitalizzate quello che volete e occupatevi anche dei passaggi a livello, per favore, perché dieci minuti di chiusura credo che neppure nello Zimbabwe succeda, quindi è una continua vergogna. Ve lo segnalo da quando sono in questo Consiglio, in particolare quel passaggio a livello non funziona o comunque funziona malissimo per gli standard che questo Governo presume di possedere.
Il sindaco Nuti in Commissione ha anche parlato della mancanza di fondi. Ci ha detto che il progetto di allungamento di Via Paravera (per terminarlo e collegarsi all'area di Aosta Est) non è ancora stato progettato per mancanza di soldi e che aspetta che il Governo regionale batta un colpo.
Ieri in Commissione ho chiesto al presidente Testolin ragguagli su quest'intesa tra Comune e Regione e si è limitato a dirmi che - esclusa la zona F8 su cui c'è stato a quanto pare un primo incontro - non sia presa in considerazione.
Stesso discorso per le rotonde, in particolare quella che crea grossi problemi su Corso Battaglione, in fondo a Corso Battaglione. Il Comune di Aosta ci ha detto che è un problema di soldi.
La Regione non è competente? Io direi di sì, c'è la volontà di abbattere delle scuole, tipo il Manzetti e il Maria Adelaide, naturalmente senza prevedere un solo parcheggio, non c'è uno stallo previsto, ma, nonostante questo, il sindaco Nuti ci ha garantito che per il Maria Adelaide ci sarebbe stato un interessamento del Comune e che è ancora possibile prevedere almeno degli stalli.
Qui in Regione non c'è verso, allora noi critichiamo il Comune di Aosta che ha poca sensibilità per chi ha auto e mezzi di trasporto che non siano pubblici, però il Governo regionale è sulla stessa lunghezza d'onda. Peccato che i nostri amministratori vengano tutti quanti in auto fino a pochi metri dal loro ufficio nel centro di Aosta, loro un posto sullo stallo ce l'hanno ben volentieri, come anche io stesso.
La Giunta di Aosta è a conduzione PD e Union Valdôtaine. Il sindaco Nuti ha le sue grosse responsabilità, così come ce le ha l'Union Valdôtaine che governa da anni il Comune di Aosta: non fa nulla - a mio avviso - per migliorare la situazione. Il Governo regionale non so se comunichi o meno con il Governo comunale, a quanto pare no, però direi che questa "Giunta Eco" che abbatte i pioppi e mette dei disordini a tutti i livelli - basta pensare al prossimo cantiere sull'Ospedale che sarà un disastro in quella zona, probabilmente non ce ne rendiamo ancora conto - che questo Governo a conduzione Union Valdôtaine, più PD più qualcos'altro dimostra di non avere - come giustamente sosteneva il collega Manfrin - alcun interesse a migliorare le condizioni di chi ad Aosta ci deve venire e non può prendere l'ultimo autobus alle 19:30, perché poi non riesce più a rientrare a casa se non con il taxi.
Sosteniamo convintamente la necessità che il Governo regionale abbia maggiori interlocuzioni con l'Amministrazione del Comune di Aosta.
Presidente - Consigliere Marquis ne ha facoltà.
Marquis (FI) - Aggiungo alcune brevi considerazioni all'intervento dettagliato che ha già fatto il collega nella presentazione della mozione.
Credo che questo sia un tema che, così come abbiamo avuto modo di ascoltare da chi è intervenuto, è molto significativo e ha un grosso impatto sulla vita del capoluogo di Aosta e della nostra regione. É sicuramente una questione complessa, il Comune di Aosta ha predisposto la pianificazione del traffico e ne sta dando attuazione.
Noi abbiamo delle grosse riserve che sono già state esplicitate su così come è stata concepita questa pianificazione, ma le riserve più grosse sono ancora nella sua attuazione della pianificazione, che denuncia una situazione di grossa irresponsabilità da parte del Comune e una situazione di mancanza di azione strutturata, perché lo sappiamo tutti che i parcheggi erano già al limite della disponibilità nella città di Aosta. In questo momento è stata data attuazione alla realizzazione di una pista ciclabile e tolti un sacco di parcheggi a raso, senza pensare a delle misure compensative, e troviamo che sia estremamente grave non aver considerato quest'aspetto, perché un conto è realizzare dei parcheggi - ci vuole del tempo e ne siamo consapevoli - ma la gestione della mobilità può essere anche oggetto di misure compensative che si possono mettere in piedi.
A cosa mi riferisco? Tenuto conto che la città è interessata non solo dalla mobilità interna ma anche da gente che arriva dalle altre realtà limitrofe, ma anche dal Centro Valle e dalla Bassa Valle, bisognava immediatamente creare delle zone di attestamento e dei collegamenti potenziati per dare la possibilità di accesso a coloro che fanno delle soste di media durata - no alla breve rotazione - perché bisogna liberare dei posti auto nel frattempo. Questa è una situazione che non è stata affrontata e ci stupisce che il Comune di Aosta, se non nell'ambito delle sue facoltà, non abbia nemmeno interpellato la Regione per chiedere aiuto a risolvere questo problema, perché anche la Regione sicuramente può dare una mano nell'organizzazione complessiva, anche per il carico che viene determinato sulla città di Aosta dalla presenza dell'attività dell'Amministrazione regionale.
Questo riteniamo che sia un aspetto da non sottovalutare e che richieda un'immediata attivazione, perché ogni giorno la situazione peggiorerà e - come è stato detto prima dal collega - è già una situazione che è ingestibile; è sotto gli occhi di tutti, basta girare per la città e per le strade e vedere cosa succede. Se ci si prefigge di ridurre l'inquinamento, sicuramente in questa fase l'inquinamento è aumentato, perché ci sono macchine che continuano a ruotare attorno agli isolati per trovare un posto per fare la sosta.
Quello che possiamo anche fare è invitare (Se non l'ha fatto il Comune di Aosta) il governo regionale a farsi carico di parlare con il Comune di Aosta, perché diversamente non se ne esce da questa situazione e peggiorerà di giorno in giorno, perché man mano che va avanti la realizzazione di questa pista ciclabile - che, come è stato detto prima, sta interessando oggi la parte di Via Festaz - vengono tolti dei posti auto, quindi la situazione si complica per tutti.
Noi che frequentiamo questa zona vediamo che quotidianamente - attorno all'isolato di Via Piave e qui attorno alla Regione - è incrementato il traffico di persone che continuano a ruotare attorno all'isolato per trovare un parcheggio.
Pensiamo che a oggi non sia stata assolutamente gestita questa situazione, al di là di non essere stata affrontata nella sua organicità. Noi chiediamo che venga affrontata anche la questione contingente, non solo la parte degli investimenti di realizzazione di ciclabili, asfalti e marciapiedi; c'è un problema di organizzazione dell'immediato e su questo si possono fare delle iniziative. Oggi però non ne abbiamo neanche visto il segnale da parte dell'amministrazione comunale.
Presidente - Consigliere Distort ne ha facoltà.
Distort (LEGA VDA) - Mi sembra che sia già stato detto praticamente tutto, ma vorrei, soltanto a titolo rafforzativo, condividere alcune riflessioni, proprio perché questo tema è un tema che tocca profondamente la quotidianità di ogni fruitore del territorio del capoluogo. Considerato che il capoluogo è usufruito da tutto il territorio regionale, significa che se 120 mila sono gli abitanti della regione e 30 mila i residenti in Aosta, abbiamo comunque 90 mila utenti che al netto di chi non è dotato di patente o di automezzo utilizza per varie ragioni il capoluogo regionale.
Le decisioni, le iniziative, la progettualità, la visione a livello comunale, condizionano assolutamente la vita dell'intera comunità valdostana.
Ringrazio i redattori di quest'iniziativa, di questa mozione, per aver dato spazio a questa argomentazione, perché il 90% di chi utilizza e di chi sta utilizzando il territorio del capoluogo, è assolutamente insoddisfatto e non è l'insoddisfazione di chi si trova all'interno di una situazione di cantiere, conosco perfettamente questa dinamica. Nella situazione di cantiere, ci sono situazioni di disagio, questo è pacifico. Il problema è che, in questa situazione di cantiere, analizzando il Piano dal punto di vista della progettazione e della visione s'intravedono dei vulnus assolutamente chiari. Noi rileviamo il fatto che c'è un disegno, una volontà di agire proprio in maniera tale da esprimere il totale disinteresse nei confronti delle attività imprenditoriali del contesto cittadino. Questo PUMS può definirsi un manifesto di odio verso le auto.
Non si tratta certo di difendere gli interessi della categoria delle attività imprenditoriali o dei possessori di auto, si tratta di difendere il buon senso.
È chiaro che ogni progetto, ogni scelta, comporta delle rinunce, quindi scelgo una cosa, rinuncio all'altra, non viviamo in una Gerusalemme celeste in cui si riesce a ottemperare tutto in maniera perfetta, però è assolutamente importante che si attui e s'inneschi questo dialogo, perché, se non si fa in questo momento, noi condanniamo il capoluogo regionale ad una scelta, ad una visione, a un disegno e a un concepimento che per i prossimi anni, per tanti anni, rimarrà segno indelebile e segnerà soprattutto lo stile di vita di una comunità. Questo stile di vita non è questo beato stile di vita della gente che è molto green, che si prende le biciclette e si muove, questa è l'immagine del tempo libero dei residenti di Aosta che, a un certo punto, abitando in Via Chambery e dovendo andare in Via Festaz prenderanno la bicicletta, vivaddio, ma non è minimamente l'immagine reale di una società che vive su un'economia reale, che ha bisogno di negozi, di attività imprenditoriali, di attività professionali, di uffici che siano disponibili per tutti gli utenti, che partono da Gressoney, da Courmayeur, da Valsavarenche, da qualunque zona della Valle d'Aosta e che arrivino e possano usufruirne. Questo è assolutamente importante.
Poi ricordo, sicuramente da un punto di vista accademico, che le scelte in un Piano urbano sono scelte che vanno a tener conto di una grande disciplina che è l'urbanistica, ma l'urbanistica è notoriamente il punto d'incontro, la somma, la sintesi, di tante discipline, tant'è che non esiste di per sé l'urbanistica. Qualunque studente di architettura che vada ad affrontare l'esame di urbanistica, non va a cercare qualcosa che si chiama "Urbanistica" e che insegna come andare a dividere le zone, la zona commerciale, quella agricola, quella abitativa, non è quella, è soltanto un aspetto, si chiama zoning ma l'urbanistica è la disciplina e l'ambito in cui si incontrano una quantità enorme di discipline, si incontra tecnica, estetica, sociologia, economia, statistica, storia, cultura, politica, e tra l'altro è il punto d'incontro con la politica.
Allora fare buona urbanistica è fare buona politica e viceversa, altrimenti c'è spazio solo per il fallimento, quello stesso fallimento che è messo in atto in maniera esemplare, come è stato citato anche dalla conduzione del verde.
Un altro elemento potrebbe essere il pensare e il ragionare in termini di parcheggi di assestamento e poi trovare un sistema di mobilità sostenibile per tutti, in qualunque condizione climatica: con 35-40 gradi, dove non è così gradita la bicicletta che fa sudare e ci portiamo dietro sudore, così come quando piove, così come quando è gelato, così come in altre situazioni; per cui sistemi di mobilità sostenibile, che permettano il trasferimento dal parcheggio d'assestamento ai luoghi in cui gli utenti hanno vari appuntamenti commerciali, professionali o amministrativi.
È chiaro che questi parcheggi di assestamento devono essere fondamentalmente studiati in maniera tale che siano ombreggiati. Esiste una possibilità molto semplice che è data dalla natura, sono gli alberi, la chioma degli alberi, ed è chiaro che gli alberi hanno bisogno quantomeno di una sostanza particolare che si chiama acqua e devono essere irrigati, altrimenti fanno la fine che manifesta in maniera esemplare tutto l'ingresso Ovest di Aosta, Via Piccolo San Bernardo. Voi percorretela e date un'occhiata, arrivate da Sarre e date un'occhiata agli alberi che sono posti tra la sede stradale e il cimitero; date un'occhiata alle condizioni di questi alberi, e non siamo in pieno inverno, questi sono secchi dall'inizio di quest'estate, dal momento in cui un pelo d'irrigazione sarebbe stato quantomeno opportuno, ma evidentemente non faceva parte dei piani di progetto della modalità di gestione dell'Amministrazione comunale di Aosta.
Abbiamo il cimitero e gli alberi che muoiono, sicuramente c'è un collegamento semantico chiarissimo, se si voleva dare un segnale che lì c'è un cimitero, penso che quest'infilata di alberi morenti ne dia perfetta testimonianza, così come purtroppo in Via Chaligne dove c'è la camera mortuaria, per simpatia, poverini, muoiono anche gli alberi.
Ogni anno vediamo rimpiantare alberi che poi muoiono, probabilmente sono in atto degli esperimenti scientifici: vedere quanto tempo dura un albero senza essere irrigato, però veramente sono queste le scelte. Io adesso non voglio ridicolizzare, anche se probabilmente il ridicolo è l'unica reazione che si meriti una gestione di questo tipo del territorio.
Proprio perché l'urbanistica e la progettazione urbana sono il luogo principale d'incontro tra le competenze professionali e la capacità di visione politica, facciamo in modo che questo punto d'incontro sia una sintesi e non un corto circuito.
Presidente - Consigliere Chatrian a lei la parola, ne ha facoltà.
Chatrian (AV-VdA Unie) - Chiederei una sospensione a nome della maggioranza per una riunione di maggioranza.
Presidente - Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 12:31 alle ore 12:46.
Bertin (Presidente) - Riprendiamo. Siamo ancora in discussione generale della mozione al punto n. 8 dell'ordine del giorno. Se qualcun altro vuole intervenire nella discussione generale si prenoti. Non vedo altre richieste, chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo, l'Assessore Bertschy ne ha facoltà.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Abbiamo chiesto una breve sospensione anche per un confronto sui tanti temi che sono stati portati in aula da chi è intervenuto, dagli interventi delle forze di opposizione, ed era giusto un confronto politico, perché sono stati annunciati più livelli di discussione e, correttamente, noi ci vogliamo attenere al nostro livello, che è quello di un livello regionale che ha un compito di programmazione e che, soprattutto, ha un compito di sviluppo di una propria strategia che ovviamente si deve rendere compatibile con quella di tutti gli altri territori, nel caso specifico di quello del Comune di Aosta.
Rispetto a come abbiamo già avuto modo di dire più volte, l'autonomia decisionale sta in capo agli enti di governo e, per quello che rappresenta anche il nostro modo di dibattere e di affrontare il ruolo, continuiamo a sostenere questa necessità, che non vuol dire non avere orecchie per ascoltare quello che viene detto qui, quello che viene riportato e quello che viene sottolineato.
Sul tema specifico - e mi atterrei all'impegno, che è quello che avete annunciato nei vostri interventi e quello che avete riportato - il progetto "Aosta in bicicletta" è un progetto che parte da molto lontano: come tutti sappiamo, fa parte della programmazione FESR 2014-2020, ha tutta una serie di passaggi che hanno visto coinvolti organi di governo anche di differente espressione nel corso degli anni. Come sempre, quando poi si arriva alla fase di completamento di un percorso si possono avere due attitudini: cercare di cominciare a capire qual è l'impatto che questo può avere nella fase di lavori della città, spiegarlo e cercare di avere un approccio che sia il più possibile di sostegno alla visione politica del progetto, ma allo stesso tempo di massima disponibilità ad accogliere le osservazioni che arrivano dalla comunità, in questo caso non dalle forze politiche ma dai cittadini e dalle imprese, oppure già guardare oltre. Guardare oltre oggi è un po' difficile, perché l'impatto di questo progetto sulla città è un impatto, come tutti vediamo, molto importante.
Noi ci asterremo sulla mozione, vista la premessa, però sicuramente prendiamo l'impegno di avere in questa fase un confronto attivo con il Comune di Aosta, in particolare con la Giunta comunale, per vedere come sono stati considerati gli aspetti che state sottolineando; un impegno politico a portare avanti nell'attività politica - che rappresenta gli eletti sui due livelli di Governo - per verificare ancora questi impatti e, allo stesso tempo, nella strategia di pianificazione che stiamo mettendo in campo - ne parleremo in altre due iniziative del Consiglio regionale - e per vedere come tutto questo si sposa con una strategia che sul Piano regionale dei trasporti, per quello che ci riguarda, parte dal fatto che la volontà politica è quella di ridurre l'utilizzo di tutte queste auto in Valle d'Aosta (perché questo, come tutti sappiamo, grava sulla nostra mobilità che non ha purtroppo grandi infrastrutture sulle quali potersi muovere) e allo stesso tempo va nella direzione che tutti auspichiamo: un utilizzo maggiore dei mezzi pubblici con servizi più efficienti e soprattutto una riduzione dei costi generali per i cittadini, perché comunque muoversi con l'auto privata - in questa fase forse lo è ancora di più - è molto costoso.
Da parte nostra, pieno rispetto di quello che fate osservare, massima attenzione a riportarlo su un piano di discussione politica con la Giunta comunale di Aosta - anche per considerare gli impatti - e attenzione a organizzare altri momenti di lavoro, ma soprattutto a rimettere in campo sperimentazioni che avevamo già provato prima del Covid, dove erano state definite due aree di attestamento di parcheggio dell'autovettura, con entrata in città gratuita attraverso le navette dedicate, che aveva dato in quel momento, soprattutto in una delle due località, degli ottimi risultati, cosa che andrà riproposta per cercare di garantire dei servizi (nel caso che non si andranno a rivedere queste scelte) che possano evitare l'impatto che in questo momento queste opere hanno sulla città.
Su come vengono realizzati i lavori, non ci esprimiamo, perché evidentemente su certi cantieri - vediamo tutti anche come è stato organizzato questa mattina, era difficile attraversare la strada qua davanti - quindi non bisogna, come sempre, mettersi le fette di salame davanti agli occhi: i cantieri impattano sempre in maniera pesante sulla vita dei cittadini e sulla vita delle imprese, bisognerà richiamare le direzioni lavori e le imprese a fare la massima attenzione, perché siamo all'interno di una città e dobbiamo fare in modo che tutto questo non comporti dei rischi, perché purtroppo leggiamo giornalmente di grandi impatti sulla sicurezza della vita delle persone, giornalmente si legge di incidenti stradali e di incidenti che creano dei problemi e purtroppo delle tragedie e quindi, ancor di più in questo momento bisogna porre massima attenzione a come si sviluppa la cantieristica proprio per l'attenzione alla sicurezza delle persone.
Presidente - Consigliere Manfrin per dichiarazione di voto.
Manfrin (LEGA VDA) - Ringrazio l'assessore Bertschy per il suo intervento e anche per aver esplicitato il voto della maggioranza.
Devo dire che sono un po' deluso, a prescindere, e lo ringrazio della presa d'atto e del riconoscimento che c'è stato rispetto ad alcune difficoltà e ad alcune criticità, lo ringrazio anche per l'onestà politica - perché effettivamente non era semplice - e comprendo dall'altra parte, anche sempre a livello politico, che ci sia un delicato gioco di equilibri, che ci siano maggioranze che sono simili, se non identiche, tra Regione e Comune e quindi difficilmente si possa andare a definire sbagliate o magari criticare alcune scelte che vengono fatte, anche quando lo sono. Però una cosa che ci terrei a evidenziare è questa, assessore Bertschy: mi sarebbe tanto piaciuto che uno - che non è lei, assessore Bertschy, questo glielo riconosco - dei tanti rappresentanti di quell'idea che è identica a quella che il Comune di Aosta impone, cioè dichiarare guerra alle automobili, avesse avuto il coraggio di prendere la parola all'interno di quest'aula e di difendere questa scelta, anzi, rivendicarla e dire: "No, noi concordiamo perché noi dobbiamo eliminare le auto completamente dalla città di Aosta, perché questa è la nostra idea, andremo tutti a piedi, faremo le città da 15 minuti e saremo felici senza possedere niente".
Sarebbe bello se qualcuno si fosse alzato in piedi e l'avesse detto. Continuate a pensarlo ma non vi prendete la responsabilità di dirlo e va bene, però, assessore Bertschy, nelle sue motivazioni rispetto alla scelta di astenersi, lei ha fatto un preambolo che riguarda le piste ciclabili. Assessore, io sono costretto a farle notare che né il testo della mozione né l'impegnativa hanno il minimo riferimento alle ciclabili. Il testo della mozione e l'impegnativa - ancorché si è fatto ovviamente a supporto del voto finale e anche a illustrazione delle criticità che lavori di questo tipo hanno posto - è molto chiara, cioè "Si impegna il Governo regionale a sollecitare il Comune di Aosta a modificare il PUMS, il Piano urbano di mobilità sostenibile, chiedendo di stralciare quella parte relativa alla sosta che chiede di aumentare le tariffe e di confermare e mantenere la gratuità della sosta dalle ore 12:00 alle ore 14:00 come attualmente in vigore".
Sono due i punti: la Regione può, in maniera forte con quest'iniziativa, dire al Comune "Non aumentate le tariffe, scriviamolo nero su bianco, lo avete già detto in Commissione, alle parole facciamo seguire i fatti, e mantenete la gratuità nelle due ore centrali della sosta" oppure può decidere di astenersi o di votare contro a questo messaggio, ma è di tutta evidenza che chi si astiene, o chi vota contro questa mozione, dice in maniera chiara che a lui/lei sta bene che le tariffe vengano aumentate e che la gratuità venga cancellata.
O dentro o fuori, in questo caso non si possono tenere i piedi in due scarpe, o si dice che si è a favore del mantenimento delle tariffe attuali, che già erano state alzate dall'allora Sindaco Centoz, e che si vuole mantenere almeno le due ore di gratuità, oppure si dice che si è assolutamente favorevoli e concordi, qui non c'è questione di autonomia. Sicuramente il Comune ha l'autonomia di fare le sue scelte e le ha fatte, ma non possiamo dimenticare che il Comune di Aosta è il capoluogo regionale, non possiamo dimenticare - e penso che ne parleremo perché abbiamo un'interpellanza proprio sul tema - che il Comune di Aosta ha fatto un Piano senza tener conto di tutta una serie di cose su cui non ha il controllo. Per esempio il trasporto pubblico locale non è nella sua disponibilità, eppure ha fatto e deciso di fare certe scelte senza avere il controllo di questa disponibilità, così come di altre grosse strutture a livello regionale, quindi se da una parte non si è tenuto conto delle proprie competenze, dall'altra parte non si può girare la testa, non si può mettere la testa nella sabbia e dire che non si è a favore di un congelamento delle tariffe e di un mantenimento della gratuità nelle due ore pomeridiane.
Il gruppo Lega rivendica e conferma il voto favorevole a questa mozione, ci auguriamo che questo esca in maniera chiara da tutta l'Aula.
Presidente - Consigliere Baccega a lei la parola.
Baccega (FI) - Assessore, lei aveva esordito in modo simpatico, perché aveva detto "Ci piace questo confronto politico"; un confronto politico che ovviamente verteva sulla città di Aosta, in particolare su una problematica della città di Aosta: si è sfiorato il tema del verde, si è sfiorato il tema degli asfalti, non abbiamo parlato di edilizia residenziale pubblica, ma ne parleremo nell'arco della giornata in modo compiuto, non abbiamo parlato di tutta una serie di problematiche che questa città sta vivendo, una città che ha, dal punto di vista politico, una maggioranza che è simile alla maggioranza in Regione.
Avete deciso, con nostro rammarico, di non votare questa mozione che, giustamente come diceva poco fa il collega Manfrin, impegna il Governo regionale a sollecitare con una lettera - è sufficiente una lettera - a modificare il PUMS chiedendo di stralciare la parte relativa alla sosta che chiede di aumentare le tariffe e che chiede di confermare di mantenere la gratuità della sosta dalle 12:00 alle 14:00, come attualmente è in vigore.
Aggiungo un'altra cosa rispetto alle sue riflessioni: un confronto attivo e un impegno politico con il Comune di Aosta - è dall'inizio della legislatura che lo dite - su tutti i temi. Pare non funzioni sul Palaindoor, sugli impianti sportivi, non sta funzionando, c'è qualcosa che non va bene.
Voi siete, direi, in sintonia con quello che il Comune di Aosta decide, le stesse forze politiche rappresentate al Comune di Aosta e che sono rappresentate in Regione vanno in quella direzione, quindi non si può dire che il vostro voto non è atto a sostenere l'aumento tariffario della sosta nella città di Aosta, questo che sia chiaro una volta per tutte.
Un'altra perplessità: è vero che parte da lontano questo percorso - parte dalla Giunta Centoz probabilmente, ma forse ancora prima - ma andava nella direzione diversa rispetto a questa progettazione che è davvero improbabile, lo abbiamo detto prima: non siamo contro le ciclabili, siamo contro a questo tipo di ciclabile, che va a intersecare strade, crea dei disagi e va davvero a creare problematiche, lo vedremo appena nevica!
Un'altra cosa, mi consenta: la maggioranza del Comune di Aosta - che politicamente è la stessa maggioranza che c'è in questa Regione, che voi sostenete - poche settimane fa ha indetto una conferenza stampa nella quale ha presentato la filosofia che dice: "La città cambia, cambia lo sguardo sulla città".
È vero, hanno sottolineato alcune buone pratiche, ma quelle sì che partivano da lontano, partivano da ben prima, e molti colleghi lo sanno qui, perché hanno vissuto quei passaggi, però abbiamo le strade come in Kenya, anzi là meglio, perché adesso sono arrivati i Cinesi in Kenya e vi assicuro che le strade sono meglio della città di Aosta. Buchi e tombini sprofondano di 5 cm, e poi tutte le altre problematiche che abbiamo evidenziato in questo lungo dibattito di quest'oggi. Non credo che sia una cosa piacevole.
Questa è l'eredità che volete lasciare alla città di Aosta.
Perché parlare di eredità? Sembra quasi una sconfitta annunciata, vuol dire che fra due anni ci salutano e se ne vanno ed è per questo che dicono: "Noi non aumentiamo le tariffe finché ci siamo noi, ma quello che arriva dopo può farlo"?
Capite che c'è un'incongruenza? Voi sostenete come maggioranza regionale e come maggioranza comunale politica l'aumento delle tariffe della sosta nella città di Aosta.
Presidente - Per dichiarazione di voto, consigliere Lucianaz.
Lucianaz (RV) - Solo per ribadire la nostra posizione. Dalle parole dell'Assessore è emersa una cosa lapalissiana: il Governo intende dialogare con il Comune di Aosta. Ci mancherebbe, non dovrebbe essere su sollecitazione della minoranza vedere certi impegni!
Ribadisco che il nostro gruppo ha presentato anche una mozione - che probabilmente oggi non verrà discussa - proprio sulla necessità di parlare nella Commissione competente sulla questione della città di Aosta e il Piano regionale dei trasporti.
Un argomento che non abbiamo ancora affrontato è quello dei turisti, diamo un'immagine sgradevole della città di Aosta, a cominciare dall'area camper ai parcheggi che non si trovano... le indicazioni sono rarissime e non tutti hanno i satelliti che funzionano correttamente per cercare un parcheggio, anche a pagamento.
Il turista spesso cade nelle ZTL, probabilmente non tutti capiscono l'italiano, o comunque fanno fatica a leggere i cartelli semi-nascosti in italiano, però le multe sono appioppate.
Questa volontà di punire chi si muove in auto - e io non so come farebbero i turisti a venire ad Aosta se non in auto, ditemelo voi - è ribadita da questa maggioranza, da questo Governo, e quindi il minimo che si può chiedere è di sollecitare degli approfondimenti con il Comune.
Presidente - Consigliere Restano a lei la parola per dichiarazione di voto.
Restano (GM) - Dichiaro il mio voto favorevole alla mozione che è stata proposta dai colleghi e mi permetto di fare una riflessione.
C'è un prima dei lavori, un dopo e un durante. Forse sarebbe opportuno interloquire con l'Amministrazione comunale, se possibile, per cercare di agevolare in questo periodo di difficoltà: in questo periodo le tariffe andrebbero abbassate perché i lavori portano notevoli disagi, al di là di come saranno realizzati, perché non entro nel merito sul percorso che ha fatto tutto questo progetto, però almeno in questo periodo agevolare turisti e abitanti sembrerebbe doveroso.
Qui entrano in ballo anche gli interessi maggiori dell'Amministrazione regionale, che sono quelli di attrarre i turisti e di creare benessere per la popolazione.
Presidente - Se non vi sono altre richieste d'intervento, non ne vedo, mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 14
Favorevoli: 14
Astenuti: 20 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Rosaire, Sapinet e Testolin).
La mozione non è approvata.
Con questa votazione, interrompiamo i lavori di questa mattinata del Consiglio che riprenderanno alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 13:07.