Oggetto del Consiglio n. 2779 del 28 settembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2779/XVI - Interpellanza: "Programmazione degli interventi per far fronte all'interruzione del servizio ferroviario a partire dal prossimo mese di dicembre".
Bertin (Presidente) - Punto n. 37. Illustra la consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Come abbiamo detto più volte, l'elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta è un tema importante. Nella premessa dell'interpellanza, presentata ormai oltre due mesi fa, abbiamo fatto alcune considerazioni per sottolineare l'importanza della scelta fatta e abbiamo evidenziato che tra le opere finanziate con il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e quelle con il contratto di programma Stato-RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ci sono investimenti per circa 140 milioni di euro. Si tratta del più imponente intervento sulla ferrovia dalla seconda metà dell'Ottocento. É una grande occasione, anche se, a questo punto, visto che ci si sta avviando in quella direzione, vorremmo capire meglio quali sono le intenzioni e le sollecitazioni della Regione verso RFI per tutte le opere di accompagnamento dei lavori di elettrificazione, soprattutto per elevare di rango la nostra ferrovia ed avere maggiori velocità e per migliorare l'accesso ai treni, realizzando sottopassi laddove non ci sono e migliorando quelli che sono inadeguati, come quello su cui abbiamo già fatto delle iniziative, quello di Aosta. È un'azione coordinata su cui credo che torneremo con frequenza, anche nei prossimi mesi. Quello su cui vogliamo concentrarci adesso, però, sono i tempi di chiusura della linea e i servizi sostitutivi.
La previsione di chiusura del servizio per effettuare i lavori è molto lunga, a nostro avviso troppo lunga. In Alto Adige si sta effettuando, a cura e a spese (notate bene) della Provincia autonoma di Bolzano, l'elettrificazione della Merano-Malles: sono 60 km, l'intervento richiede la posa di 1.600 tralicci per reggere la linea elettrica e la previsione di costo è di 70 milioni di euro.
La linea è in una valle montana, ci sono varie gallerie, sono delle situazioni non sostanzialmente tanto diverse dalla nostra, eppure lì non ci sarà una chiusura totale della linea. Ci sono delle interruzioni momentanee in una tratta, ci sono delle chiusure al traffico il sabato, la domenica, i festivi e nelle ore notturne, ma non c'è un carattere di sospensione della circolazione esteso e continuativo come è stato programmato qui da noi.
Ad ogni buon conto, questo sappiamo, che è ciò che è stato previsto. Nell'interpellanza si affronta soprattutto la questione dei servizi sostitutivi.
Come dicevo, avremmo dovuto discutere quest'iniziativa a fine luglio, non ce n'è stato il tempo, sono passati altri due mesi, quindi crediamo che le risposte che arriveranno possano essere sicuramente più precise e più puntuali di quello che potevano essere allora, considerato che, appunto, ci stiamo avvicinando.
Quello che chiediamo di conoscere in particolare è: a che punto è la definizione del programma dei servizi sostitutivi tramite l'utilizzo di autobus (cioè se è stato definito il programma delle corse sostitutive e quali sono i problemi che si stanno affrontando per dare un servizio efficiente ai numerosi utenti della ferrovia); se sono state definite le intese con SAV e ANAS per evitare che nel periodo di interruzione del servizio ferroviario vi siano dei cantieri che riducono la scorrevolezza del traffico sull'autostrada e sulla strada statale (io ricordo che nella primavera scorsa ci sono state delle intere settimane in cui da Pont-Saint-Martin ad Aosta i cantieri sull'autostrada sono stati addirittura in alcuni momenti sette o otto); se si intende prevedere un'intensificazione dello smart working per i dipendenti regionali e per tutte quelle situazioni in cui è possibile evitare lo spostamento fisico delle persone (questo - ne do atto all'Assessore - è un argomento di cui abbiamo già discusso e che è stato sottolineato in precedenti occasioni e che mi sembra essere un tema in qualche modo condiviso nella sua importanza, che diventa adesso un'importanza anche strategica vista la situazione che si dovrà affrontare); infine, se sono state definite con Trenitalia e con RFI le questioni relative all'utilizzo del personale ferroviario nel periodo di interruzione del servizio.
È questo un tema molto delicato, molto importante, che desta non poche preoccupazioni in tutti i lavoratori e nelle loro famiglie, come sono sicura sa anche l'Assessore.
Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Di solito il Presidente a quest'ora dice: "Vista l'ora..." e invece, vista l'ora, facciamo ancora una bella interpellanza sulla chiusura della ferrovia.
Ringrazio per l'interpellanza, come per quella successiva, che ci permetterà di cominciare a dare qualche informazione, in attesa di avviare un preciso piano di comunicazione nelle prossime settimane, a partire dalla terza, quarta settimana di ottobre.
Rispetto alla questione posta in premessa - come sa, anche lei è stata per qualche periodo a condurre l'Assessorato ai trasporti -, già nei programmi preliminari di allora Trenitalia prevedeva la chiusura totale della linea e, per quello che mi riguarda, mi sono ritrovato questa situazione. Ogni tanto mia figlia dice: "Ma dillo che non sei stato tu" e io le dico: "No, non è questa la condizione", perché poi viaggiando in treno le ricordano di chi è figlia più volte. Non è così: l'investimento è utile per la Valle d'Aosta e me ne prendo la responsabilità. Purtroppo, se potessimo lavorare direttamente, saremmo sicuramente più legati a delle nostre modalità, ma interagiamo per conto di aziende nazionali e con queste dobbiamo confrontarci. Meglio facciamo, minori disagi creiamo e prima arriviamo ad un risultato sicuramente migliore di quello attuale, perché, come diciamo sempre, questa è una prima fase di investimento. La seconda dovrà essere quella di migliorare i servizi, in particolare in territorio piemontese, creando il secondo binario, creando tutta una serie di velocizzazione del nostro servizio che dovrà renderne alle generazioni del futuro uno molto migliore di quello che oggi abbiamo.
Per quello che riguarda invece l'interpellanza, il lavoro che abbiamo fatto e che stiamo continuando a fare è quello partito dall'analisi dei dati di afflusso o di percorrenza da parte di Trenitalia, e soprattutto delle possibili modalità di assegnazione di un servizio sostitutivo, perché oggi noi agiamo in base ad un contratto che non prevedeva nella fase di sua assegnazione una sospensione della linea: prevedeva delle interruzioni, magari parziali, ma ci siamo trovati di fronte all'esigenza di dare una risposta ad un programma europeo nazionale, che poi si è trasformato in strategie nazionali e finanziamenti regionali, come quello del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e questo dobbiamo gestire con delle modalità che sicuramente non avevamo previsto.
Quindi si è trattato di mettere insieme in brevissimo tempo, attraverso dei criteri definiti come punti di partenza, un nuovo servizio di trasporto pubblico, la cui validità verificheremo in corso di attuazione. Vedremo se le abitudini dei viaggiatori rimarranno le stesse, se cambieranno, come si modificheranno.
Alcuni criteri di base dell'affidamento del servizio sono stati sicuramente il fatto di definire il servizio tra Aosta ed Ivrea (quindi riportare la gente ad Aosta una volta completato il viaggio ferroviario parziale fino a Ivrea con servizio sostitutivo); stessa cosa, arrivare puntuali alla partenza dei treni che da Ivrea viaggeranno verso Torino: (quindi il servizio dovrà cercare, seppur con modalità su gomma e non più su rotaia, di dare puntualità alle esigenze di lunga percorrenza, come quelle di breve percorrenza).
Modalità di risposta alle diverse esigenze dell'utenza e dei lavoratori: qui parliamo di un'utenza che è composta da studenti, da lavoratori, da persone che utilizzano i servizi, come sappiamo, per tutte le loro esigenze, quindi il miglior compromesso possibile per dare risposta a tutti. Utilizzare servizi, infrastrutture come parcheggi, punti di informazioni, servizi igienici, servizi di vendita biglietti: comunque sarà importante l'utenza che utilizzerà questi servizi e dobbiamo garantire, ad esempio, zone di attestamento dell'auto e dare risposta alle persone che hanno mobilità ridotta. Poi ci sono tanti altri criteri, ma per economia di tempo, cerco di essere veloce nella risposta.
C'è stato un continuo confronto con l'Associazione dei consumatori e i rappresentanti dei lavoratori, i comitati, le rappresentanze degli utenti; ci sono stati ovviamente incontri con i tecnici, sia chi gestisce i servizi che le infrastrutture.
Trenitalia sta lavorando proprio in questi giorni ad affidare, attraverso Bus Italia, il servizio: sono iniziate le procedure per l'affido di questo servizio. Stiamo parlando di circa 2,4 milioni di chilometri annui di servizio e sono stimate, nei periodi di maggiore affluenza, circa 98 corse bus/giorno. Questo per dare una prima risposta alla prima domanda.
Se sono state definite poi con SAV e ANAS le questioni della cantieristica durante l'interruzione: intanto ANAS fa parte del gruppo Ferrovie, e quindi è a conoscenza di tutto quello che sta succedendo in Valle d'Aosta; grazie alla collaborazione con il collega Sapinet, stiamo incontrando ANAS per stimolarli e sensibilizzarli a quello che avviene all'interno del loro gruppo, ma in una situazione molto critica per la nostra regione, che sappiamo non avere grandi infrastrutture per dare una risposta ad una chiusura così importante. Difficilmente potremmo spostare il programma di investimenti di ANAS ai tre anni successivi, perché poi ci sono risposte che sono legate sia a contratti che ad opportunità di investimento che vanno realizzate.
Quello che dobbiamo fare con ANAS, ed è quello che cercheremo di fare, è di avere un programma triennale ed una gestione attiva di ogni cantiere e soprattutto dei riflessi che questi cantieri potranno avere sulla linea di percorrenza degli autobus, sia quelli dell'attuale TPL (Trasporto Pubblico Locale) che quelli futuri del servizio sostitutivo.
La mia intenzione è quella di costruire nell'autunno una governance di questo periodo di gestione di una situazione di sicura difficoltà ma che va governata. È una governance che deve prevedere tutti gli Assessorati coinvolti dal progetto "Lavorare insieme", i gestori del servizio (appunto, ANAS, Trenitalia, RFI), un po' tutti quelli che possono avere un'incidenza ed un ruolo in questa fase di gestione del cantiere dell'elettrificazione. E la costituiremo proprio perché ci sia sempre un confronto e anche la capacità di reazione a tutti i problemi che dovremo cercare di affrontare.
Anche a SAV abbiamo chiesto, in un incontro fatto insieme al Presidente, di farci conoscere e soprattutto di dare una programmazione ai propri cantieri al fine di cercare di avere una visione del prossimo triennio la più governata possibile e, dove possibile, incidere evidentemente per evitare la sovrapposizione di più cantieri.
È bene ricordare che ci saranno alcuni cantieri che saranno realizzati da SAV proprio in relazione ai lavori di elettrificazione: ci hanno comunicato che daranno avvio, proprio per la chiusura della linea, a cantieri che evidentemente prima non potevano essere realizzati.
Con SAV è aperto anche un confronto sulla modalità di fruizione attuale da parte degli utenti valdostani del servizio, con l'obiettivo di cercare di migliorare l'attuale scontistica.
Riguardo al terzo punto, se si intende provvedere ad un'intensificazione strutturata dello smart working per i dipendenti regionali: ovviamente questo è un obiettivo, come abbiamo già avuto modo di dire, che vogliamo costruire insieme sia alle strutture che ai dipendenti, proprio perché dobbiamo evitare, se possibile, di far viaggiare la gente quando è possibile magari costruire un'organizzazione di lavoro che permetta di non farlo. Abbiamo somministrato un questionario (lo ha fatto il coordinatore del Dipartimento personale) in questi giorni, che prevede sia una rilevazione dei dati sulle modalità di utilizzo dei trasporti, sia una prima opinione su smart working, co-working. Ovviamente tutto questo va costruito insieme sia ai dipendenti che alle strutture, dipende dalle mansioni ma dipende anche dalla collaborazione che andremo a costruire insieme agli enti locali e alle Unités, perché si tratta di costruire degli spazi di lavoro insieme. Nel nuovo PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) andranno inseriti quest'obiettivo e questi indirizzi.
Infine, l'ultima domanda: c'è un'ampia collaborazione con Trenitalia e con RFI per trovare il modo di impiegare al meglio i lavoratori per le competenze che hanno e anche per l'interesse che abbiamo di mantenere gestiti i servizi, gestite le aree, gestite in piena vitalità le stazioni; allo stesso tempo, alcune competenze vanno riassegnate a servizi che sono necessari per le due aziende. Comunque, l'obiettivo nostro, se è possibile, come abbiamo comunicato alle aziende, non entrando nella discussione, ovviamente, tra i rapporti tra aziende e sindacati, è di mantenere il più possibile presidiati i servizi perché, chiusa l'attività di elettrificazione, avremo bisogno delle competenze che le persone hanno.
Presidente - Replica la consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Vedo che siamo rimasti in pochi ma non rinuncio comunque alla mia replica, considerata anche l'importanza di questo tema.
Ringrazio l'Assessore per le sue risposte, per aver dato comunque delle informazioni un po' più aggiornate e articolate. En passant dico anche questo: Assessore, se sua figlia viene interpellata sul treno perché ha un papà che si occupa dell'Assessorato, si immagini che cosa dicono a me sul treno, visto che lo prendo regolarmente, quando tutti sanno che da dicembre sarà chiuso. Non le dico ogni volta le cose che cerco di spiegare: fortunatamente parecchie persone sono disponibili ad ascoltare, capiscono, forse anche perché sono quelle persone che tradizionalmente utilizzano quella forma di trasporto e capiscono l'utilità dell'intervento che andremo ad affrontare.
Sulla questione dei criteri che lei ci ha appena elencato, mi sembra di aver capito che i due principali sono la puntualità per il servizio di autobus che arriverà ad Ivrea e che dovrà assicurare la continuità con Torino e poi quello che è il servizio invece sulla tratta Ivrea-Aosta. Lì sarà bene, poi, nel prosieguo, capire un pochino meglio.
Sicuramente, per la questione del blocco dei tre anni lei dice: "Io me lo sono trovato"; io devo dire che, nel momento in cui abbiamo iniziato quell'interlocuzione, una delle prime cose che sono state dette da parte mia è che il blocco totale della tratta per i tre anni poteva essere messo in discussione, nel senso che si poteva, come è stato fatto altrove, fare delle interruzioni a tratte. Poi, ovviamente, è RFI che fa i lavori e sono loro che decidono, però su questo credo che le idee che c'erano allora - e poi immagino che avesse anche lei - siano ancora valide.
Bene aver fatto queste analisi sui questionari che erano stati somministrati a suo tempo ai pendolari, sia quello che ha fatto la Regione, sia quello dell'associazione dei Pendolari stanchi e degli utenti della ferrovia; importante anche questo lavoro sui servizi di infrastruttura, i parcheggi di attestamento, i servizi, le biglietterie, le risposte alle persone con mobilità ridotta.
Sulla questione di ANAS, lei ha detto: "ANAS fa parte del gruppo Ferrovie - (lo sappiamo!) - e quindi è a conoscenza della situazione"; bene che ci sia stata, però che ci sia continuamente l'interlocuzione con ANAS, perché sappiamo benissimo che quando parliamo di RFI e di ANAS, parliamo di due - mi si consenta il termine - pachidermi su cui, proprio per la loro ampiezza e il raggio di azione che hanno, spesso quelle che sono le periferie possono anche essere tenute meno in considerazione.
Gli investimenti ANAS previsti difficilmente saranno spostati nei tre anni successivi: l'auspicio, la richiesta ed il sollecito che facciamo è che, di volta in volta, si considerino veramente quelli che sono gli interventi assolutamente prioritari e necessari e si tengano un po' à côté gli altri.
Credo che sia una buona idea quella di costituire una governance, una sorta di task force che gestisca la situazione.
Ci dice che ci saranno dei cantieri che SAV aprirà proprio in concomitanza con la questione della chiusura della ferrovia: vedremo poi nella nostra tratta Pont-Saint-Martin - Aosta le chiusure del prossimo anno e speriamo che siano poche. Forse anche un po' di sacrificio da parte di tutti a non avere le condizioni ottimali di quella tratta stradale dal punto di vista del manto stradale o di altri elementi, potrebbe essere una condivisione di responsabilità e di disagio da parte di tutti.
Ho capito anche che ci sarà un tentativo, per lo meno, di migliorare la scontistica attuale, cosa che sarà molto importante considerato che tanti dovranno comunque spostarsi con l'auto.
Sullo smart working sono stati somministrati i questionari, mi sembra che su questa parte siamo ancora un pochino in alto mare ma l'obiettivo, se ho capito, è quello di andare anche in quella direzione.
Sulla collaborazione tra Trenitalia e RFI per trovare il modo di impiegare al meglio i lavoratori: credo che questo sia l'aspetto più complicato proprio perché una parte di queste figure potranno essere mantenute sul territorio per un presidio, come lei ha detto. Però credo che un'azione molto incisiva della Regione in questo senso sarà importante non solo perché poi avremmo bisogno dopo di queste figure, ma anche perché stiamo parlando di persone che, nella stragrande maggioranza dei casi, vivono ed operano in Valle d'Aosta ed un trasferimento, con le conseguenze che poi si possono immaginare, non sarebbe certo positivo, visto anche il trend che abbiamo di diminuzione della popolazione.
Bertin (Presidente) - Con quest'interpellanza, si interrompono i lavori di questa mattinata del Consiglio, che verranno ripresi alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 13:11.