Oggetto del Consiglio n. 2774 del 28 settembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2774/XVI - Interpellanza: "Intendimenti del Governo regionale circa la formulazione di indicazioni per la revisione dei settori artistico disciplinari all'Istituto Musicale Pareggiato".
Bertin (Presidente) - Riprendiamo. Siamo al punto n. 32 dell'ordine del giorno.
Si è prenotato per illustrare l'interpellanza il Vicepresidente del Consiglio Sammaritani, ne ha facoltà.
Sammaritani (LEGA VDA) - Torniamo a parlare di Istituto Musicale Pareggiato della Valle d'Aosta con riferimento a due deliberazioni. Vista la deliberazione del Consiglio di amministrazione dell'Istituto, la n. 21 del 20 luglio del 2023, con la quale si determina la facoltà assunzionale per l'anno accademico 2023-2024 e in cui si individua il fabbisogno in cinque cattedre per la copertura a tempo indeterminato di cinque posti per il profilo docente di prima fascia (quindi, copertura di posti a tempo indeterminato).
Vista poi la delibera n. 2 del giorno successivo, del 21 luglio del 2023, con la quale il Consiglio accademico dell'Istituto Musicale Pareggiato individua i settori artistico disciplinari per la copertura di quei cinque posti di profilo docente prima fascia, nell'anno accademico 2023-2024, tramite procedura concorsuale pubblica per titoli ed esami, ed esaminate le motivazioni di questo atto deliberativo del Consiglio accademico, con cui si individuano i settori, interpelliamo il Presidente della Regione o l'Assessore competente per sapere quale sia negli ultimi dieci anni scolastici il numero degli allievi iscritti per ciascuna cattedra e il numero dei diplomi assegnati per ciascun anno in ciascun corso di diploma attivato; se il Governo regionale abbia preso in esame le motivazioni della delibera n. 2 del 21 luglio 2023 del Consiglio accademico - cui abbiamo fatto sopra riferimento - e, per quanto di competenza, se li ritenga pienamente condivisibili. Infine, in caso di risposta negativa, se sia intenzione del Governo fornire all'Istituto indicazioni per effettuare una revisione dell'individuazione dei settori artistico disciplinari di cui alla deliberazione in questione.
Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Come le ho già anticipato, siccome l'interpellanza è pervenuta presso i nostri uffici lunedì pomeriggio della settimana scorsa e noi l'abbiamo trasmessa il giorno dopo, il Conservatorio, dopo aver verificato con i suoi uffici, ci ha comunicato di non essere in grado di fornire tutte le informazioni richieste per tempo; il che significa, per oggi.
Preciso che sul sito del Conservatorio sono disponibili, tra molti altri, i dati riferiti al numero degli allievi iscritti per ciascuna cattedra e il numero dei diplomi assegnati negli ultimi sette anni accademici - non scolastici, mi precisano, in quanto il Conservatorio è un Istituto di alta formazione, quindi di livello tipo universitario -, ossia dal 2015-2016 al 2021-2022.
Per gli anni accademici precedenti, quindi anche per i tre mancanti per arrivare al numero di dieci richiesti nell'interpellanza, come le ho accennato prima a voce, i dati disponibili sono solamente su carta, quindi sono stati già archiviati. La relativa ricerca risulta assai macchinosa per lo stesso Conservatorio, ma mi garantiscono che ci stanno lavorando, quindi quanto prima mi forniranno i dati richiesti, che provvederò a trasmetterle.
Per quanto riguarda poi i sette anni accademici di cui sopra, quelli appunto disponibili sul sito, il numero complessivo dei dati richiesti ammonta a circa 600, tenendo conto anche del fatto che per ogni anno accademico i corsi da prendere in considerazione sono sia i triennali che i biennali, di conseguenza - come le ho accennato - il Conservatorio non ha avuto modo di procedere ad un triage definitivo ma ci sta lavorando e quindi anche questi glieli fornirò a breve. Ci teniamo in contatto per questo.
Per rispondere alla domanda n. 2 (se il Governo regionale abbia preso in esame le motivazioni della delibera 2 del 21 luglio 2023 del Consiglio accademico e, per quanto di competenza, se le ritenga pienamente condivisibili), premetto che, con riferimento alle cinque cattedre che il Conservatorio intende mettere a concorso e i relativi settori artistici disciplinari, la disciplina delle procedure concorsuali è contenuta nel decreto del Ministero Università e Ricerca n. 180 del 29 marzo 2023, recante "Criteri, modalità e requisiti di partecipazione alle selezioni pubbliche di docenti AFAM per titoli ed esami", in cui, al comma 2 dell'articolo 1, si fa esplicitamente riferimento alla sua applicabilità all'Istituto superiore di studi musicali della Valle d'Aosta.
In particolare, il comma 5 dell'articolo 2 del suddetto decreto attribuisce al Consiglio accademico la competenza di individuare quali cattedre coprire una volta definita la capacità assunzionale.
Conseguentemente, il Conservatorio, nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, riconosciuta ai sensi di vari fonti statali - quindi dalla legge 508/1999, il Decreto legislativo 136/2007, che ribadiscono l'autonomia didattica ed organizzativa, poi la legge regionale 22/2012 - ha approvato, attraverso il Consiglio accademico, la delibera n. 2 del 21 luglio 2023 nelle premesse della quale ha specificato le motivazioni a sostegno dell'individuazione dei settori artistico disciplinari per la copertura a tempo indeterminato di cinque posti, come lei ha prima accennato, per il profilo di docente di prima fascia. Le motivazioni sono sostanzialmente riconducibili nel merito - almeno queste sono le motivazioni che sono fornite nella deliberazione - e sono verifica delle cattedre vacanti, andamento del numero dell'iscrizione degli studenti e conseguente proiezione futura, considerazione delle cattedre ricoperte da più tempo con incarichi a tempo determinato (perché, come lei sa, il ricorso al tempo determinato, fino al concorso, è la prassi), peculiarità di alcune scuole strumentali proprie della Valle d'Aosta come quella di fisarmonica, carattere fondamentale di scuole strumentali come quelle di pianoforte e strumenti a percussione per l'impianto strutturale di un'istituzione di alta formazione; e poi inderogabilità nella stabilizzazione della cattedra di teoria dell'armonia e analisi, in quanto settore e campo disciplinare trasversale a tutti i piani di studio dei corsi di diploma accademico di primo e secondo livello.
Lei mi chiede, in caso di risposta negativa, se sia intenzione del Governo fornire all'Istituto indicazioni per effettuare una revisione dell'individuazione del settore artistico disciplinare di cui alla deliberazione in questione.
Non ritengo, stante l'iter sopra descritto, di poter entrare nel merito delle motivazioni suddette - poi lei lo sa bene, avendo occupato per un certo periodo il posto di Assessore all'istruzione - deliberate da organi sovrani. Lei sa bene come funziona l'alta formazione di livello universitario e, per quanto mi riguarda, io non intervengo al di fuori delle mie attribuzioni.
Non ritengo, pertanto, allo stato attuale, di poter influire, di dover influire, nel percorso di revisione dei settori artistico disciplinari così come individuati dal Consiglio accademico del Conservatorio, anche in considerazione del fatto che risultano essere state rispettate tutte le norme in materia.
Le posso dire che vi sono comunque delle franche interlocuzioni con i vertici del Conservatorio per approfondire ulteriormente le motivazioni che hanno determinato le richieste assunzionali.
Presidente - Replica il consigliere Sammaritani, ha facoltà di intervenire.
Sammaritani (LEGA VDA) - Grazie Assessore per le risposte, anche se incomplete, mancando dei dati che avevo chiesto, in quanto sono un presupposto fondamentale per poter dare un quadro compiuto di questa vicenda.
Ora lei è subentrato all'assessore Caveri che credo con sollievo si sia tolto questo problema del Conservatorio regionale, non ho dubbi. Lui non ce lo dirà mai, ma è così sicuramente, quindi queste interlocuzioni d'ora in poi continueranno fra me e lei in questo Consiglio.
Questo è un tema molto delicato, perché è delicato forse quanto, seppur in modo più ridotto, la questione famosa della misteriosa statizzazione mai avvenuta e per cui non abbiamo mai capito né chi, come, quando e soprattutto perché non sia stata fatta qui in Valle d'Aosta. Questa dei numeri potrebbe essere una delle spiegazioni, ma è proprio di numeri che parliamo, perché anche a proposito dello stabilire se una cattedra è da affidare a tempo indeterminato o determinato, naturalmente sono scelte molto importanti, perché una cattedra costa tanto: adesso io faccio un calcolo proprio a spanne, quindi potrei sbagliare anche di parecchio, ma costerà 50-60 mila euro all'anno, sicuramente, fra tutto (stipendi, accessori, contribuzioni e via dicendo), quindi si tratta di cifre molto importanti.
E pensiamo che non si può calcolare soltanto sull'anno, perché una cattedra a tempo indeterminato può durare 10, 20, 30 anni, in base anche alla carriera del docente, quindi stiamo parlando, in certi casi, anche di milioni di euro: non si tratta di una scelta banale. È per questo che, pur stabilendo che è giusto stabilizzare certi tipi di situazione, bisogna scegliere accuratamente quali stabilizzare e quali no. Secondo me il nodo centrale della questione è proprio sulle motivazioni.
Io ho trovato che la delibera del Consiglio accademico non sia perfettamente motivata, perché lei ha accennato a quali siano stati i presupposti, però mi deve consentire di rilevare che uno di questi presupposti, che credo sia il presupposto fondamentale che lei ha citato, in realtà nella delibera non c'è, cioè quella del numero dei frequentanti. È per questo che il presupposto fondamentale era proprio quello e stava in cima alle mie domande, perché in realtà la delibera del Consiglio accademico dice: "Considerato che le cattedre da più tempo ricoperte con incarichi a tempo determinato sono le seguenti: fisarmonica, strumenti a percussione, pianoforte 1 e teoria dell'armonia" e poi fa altre considerazioni che lei giustamente ha citato, ma non c'è quella del numero degli studenti. Io credo che invece il numero degli studenti sia fondamentale. Peraltro, a ben guardare, in questi periodi di vacanza, chiamiamoli così, delle cattedre a tempo indeterminato, quella di fisarmonica risale addirittura al 2014-2015, le altre sono tutte molto più recenti, quindi sono vacanti da molto meno per motivazioni anche diverse se non ricordo male.
Quindi forse se quella di fisarmonica dal 2014-2015 non c'è, ci sarà un motivo, e forse è proprio quello uno dei motivi al contrario per stabilire che forse non c'era necessità, credo io, di metterla a concorso per il tempo indeterminato. Poi, non avendo i numeri, non posso fare un ragionamento compiuto. Lo valuteremo quando i numeri li avremo. È chiaro che però le motivazioni, secondo me... Sicuramente è valida quella in ordine alla teoria dell'armonia e analisi: è materia trasversale, quindi giustamente ci deve essere ed è giusto anche che abbia una cattedra a tempo indeterminato, quindi la copertura, continuità, tutto giusto. Sulle altre, in particolare quella di fisarmonica, ho dei forti dubbi, perché vorrei sapere esattamente quanti sono i partecipanti al corso e quanti sono i diplomati negli anni, perché è da lì che si deve capire se vale la pena mettere a concorso una cattedra a tempo indeterminato, perché - come dicevo - questo si riflette sui costi nel tempo, quindi si tratta di programmazione e non si tratta di emergenza.
È importante Assessore, visto che il nostro dialogo probabilmente è su questi temi e andrà avanti ancora per la Legislatura: lei vigili; è vero che non deve interferire, ma vigili attentamente.