Oggetto del Consiglio n. 2773 del 28 settembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2773/XVI - Interpellanza: "Avvio di una riflessione sulla concessione dell'utilizzo di sedi istituzionali e sulla promozione di eventi nei casi di possibile contrasto con i valori della Costituzione".
Bertin (Presidente) - Punto n. 31. Illustra la consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Parto dal dire che, invece, io farò i complimenti più volte al Presidente durante quest'interpellanza.
Nell'ultimo Consiglio regionale, prima della pausa estiva, abbiamo approvato la legge regionale n. 14, relativa alle disposizioni per la celebrazione dell'80o anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia; una legge con finalità specifiche, volte a tramandare la memoria e valorizzare il patrimonio storico, politico, sociale e culturale della Resistenza e dell'antifascismo in Valle d'Aosta.
Per questo, in quest'iniziativa tratteremo diverse problematiche rispetto a questo tema, che sono state sicuramente molto attenzionate durante l'estate: la questione della cittadinanza onoraria a Mussolini (di cui avevamo già parlato), il distacco presso l'Istituto storico della Resistenza rispetto alla direttrice ed eventi avvenuti durante l'estate.
Inutile dire - partirò dalla questione della cittadinanza onoraria - che, tra le tante imposizioni del fascismo, vi è stata anche l'italianizzazione dei nomi dei nostri Comuni e l'invito - per modo di dire, perché forse sarebbe meglio definirlo l'imposizione - di Commissari prefettizi a concedere la cittadinanza onoraria a Mussolini da parte di molti Comuni della nostra Valle. Cittadinanze concesse quasi tutte nel maggio 1924, a pochi giorni dall'assassinio di Giacomo Matteotti, più che altro per rimarcare il nono anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia e che ritroviamo nel libro di Marco Cuaz e Paolo Momigliano Levi, "Cronologia della Valle d'Aosta", in cui si ricorda che il 23 maggio 1924 il Commissario prefettizio del Comune di Aosta, Mario Trinchero, conferisce la cittadinanza onoraria al Presidente del Consiglio Benito Mussolini.
Per questo, durante la discussione sulla legge sull'80o, come gruppo consiliare avevamo presentato un ordine del giorno relativo alla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini da parte di alcuni Comuni valdostani, ma non abbiamo avuto la possibilità di discussione a seguito della pregiudiziale. Un tema peraltro già discusso nel maggio 2009, a seguito di un'interrogazione dell'allora consigliere Bertin, in cui emergeva che in undici Comuni valdostani vi era ancora la cittadinanza onoraria: Aosta, Brusson, Challand-Saint-Anselme, Gressan, Gressoney-Saint-Jean, Hône, Montjovet, Nus, Quart, Torgnon e Villeneuve.
Abbiamo apprezzato che il Presidente, nonostante non sia avvenuta la discussione sull'ordine del giorno, abbia comunque evidenziato la condivisione rispetto alla rimozione di questa cittadinanza onoraria, prendendosi l'impegno di avviare una riflessione all'interno del Comitato dell'80o. Quindi, la prima domanda è quella per conoscere in quali Comuni non risulta ancora essere stata revocata la cittadinanza onoraria e se questo tema è stato posto all'attenzione proprio del Comitato.
Un altro tema che ha tenuto banco durante l'estate è - come dicevo - quello del distacco presso l'Istituto: anche in questo caso, abbiamo apprezzato che il presidente Testolin abbia cercato di mettere una toppa al taglio di distacco, che ha fatto l'assessore Jean-Pierre Guichardaz, della figura del direttore dell'Istituto storico della Resistenza e società contemporanea in Valle d'Aosta, forse anche a seguito delle numerose prese di posizione. Purtroppo questo distacco - avendo chiesto tutta la documentazione -, è solo legato, e lo si legge chiaramente dal decreto, alla cura del seguito amministrativo della legge regionale n. 14, quella sull'80o.
Quello che noi chiediamo è se, rispetto al distacco per la direzione invece dell'Istituto storico della Resistenza, il Governo intenda rivedere le modalità, al fine di riconoscere anche la piena autonomia culturale dell'Istituto e se può indicarci con quali tempistiche.
Infine, la nostra regione è apparsa durante l'estate su molte testate nazionali per aver ospitato due eventi alquanto significativi: il campo di addestramento alla difesa con ardimento a Pré-Saint-Didier e poi un incontro che ha fatto discutere rispetto alla filosofia e l'alpinismo, che indicava in locandina che si trattava di uno dei maggiori pensatori del Novecento, Julius Evola; quest'ultimo peraltro pubblicizzato anche sul portale regionale lovevda.
In questo caso, spezzerei una lancia invece verso l'assessore Caveri, che, proprio su quest'evento, ha scritto un tweet importante, per ricordare la figura di Evola, dicendo "Fosse vivo mio zio Ulrico Masini, capo partigiano di Giustizia e Libertà nella Valle del Lys, si farebbe sentire! E io per lui"; e per questo lo ringrazio.
Anche su questo tema, quindi, vorremmo capire quale posizione il Governo intenda prendere rispetto ad iniziative organizzate in Valle d'Aosta e, quello che più ci lascia perplessi, è se sia intenzione avviare una riflessione proprio sulla concessione dell'utilizzo di sedi istituzionali per iniziative di questo tipo.
Presidente - Si è prenotato il Presidente della Regione per la risposta, ne ha facoltà.
Testolin (UV) - Per quanto riguarda il primo quesito, l'argomento, su iniziativa del Presidente del Consiglio, è stato trattato nel corso della riunione del Comitato dell'80o anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia, tenutasi lo scorso 29 agosto.
È stato ricordato che l'ordine del giorno richiamato dall'interpellanza non è poi stato discusso, ma che comunque, in quell'occasione, i Comuni interessati erano stati sentiti e sensibilizzati.
Non ritengo necessario, in questa sede, esplicitare quali sono i due Comuni che non hanno ancora proceduto alla revoca della cittadinanza onoraria obbligatoriamente concessa da tutti i Comuni italiani nel 1926, in quanto, come dicevo, sono stati sentiti nel mese di luglio scorso, e ritengo che sia nella loro sfera di competenza assumere le iniziative che riterranno opportune.
Per quanto riguarda il secondo quesito, va detto, in primo luogo, che l'autonomia culturale, scientifica e gestionale dell'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta non è mai stata, per quanto ci riguarda, in discussione. Il dialogo con l'Istituto è continuo e l'80o anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia rafforzerà sicuramente ancora il ruolo dell'Istituto in Valle d'Aosta, grazie agli eventi e alle manifestazioni che saranno organizzate in quest'ambito, con particolare attenzione agli aspetti della didattica e del rapporto con le Istituzioni scolastiche valdostane.
Il tema dei distacchi di personale docente presso l'Istituto farà peraltro sicuramente parte di questo dialogo, al fine di individuare, di concerto con l'Assessore ai beni e alle attività culturali, al sistema educativo e alle politiche per le relazioni intergenerazionali, le future soluzioni possibili su questa tematica.
Rispetto al terzo quesito "Quale sia la posizione del Governo rispetto alle iniziative organizzate in Valle d'Aosta e promosse anche sul sito regionale, citate in premessa", ricordo che Vittorio Foa, partigiano e politico e uno dei padri fondatori della Repubblica italiana, disse al Senatore missino Giorgio Pisanò in un dibattito televisivo: "Se aveste vinto voi, io sarei ancora in prigione. Siccome abbiamo vinto noi, tu sei Senatore".
In queste parole credo stia tutta la differenza tra democrazia e dittatura, che fa sì che chiunque, ovviamente nel rispetto delle leggi della Repubblica, possa esprimere la propria opinione, costituire associazioni e fondazioni e organizzare iniziative pubbliche. Dare notizia di questi eventi non significa poi condividerli o evidentemente promuoverli.
Per quanto riguarda l'ultimo quesito "Se è sua intenzione avviare una riflessione sulla concessione dell'utilizzo di sedi istituzionali o sulla promozione di eventi in contrasto con i valori della Costituzione", fermo restando quanto appena detto, l'Amministrazione regionale non può ovviamente che decidere per le sedi istituzionali di sua proprietà, penso alla biblioteca regionale o al salone Maria Ida Viglino. Sono state adottate da tempo regolamentazioni per la concessione e l'utilizzo, escludendo per esempio non solo le manifestazioni con finalità politiche, ma espressamente le iniziative che veicolino messaggi di intolleranza razziale e religiosa, politica ed istituzionale.
L'Amministrazione regionale ha definito ugualmente le indicazioni per la concessione del patrocinio morale della Regione, che comporta una precisa istruttoria da parte degli uffici competenti, anche sulla natura e sui contenuti delle domande.
Non possiamo ovviamente decidere per altri, né dare indicazioni di qualunque genere ad altre Istituzioni, che possano fare delle riflessioni coerenti con le nostre o meno.
Presidente - Per la replica, la Consigliera Erika Guichardaz ha facoltà di intervenire.
Guichardaz E. (PCP) - L'avevo elogiata nella mia presentazione, sinceramente, invece, sono molto delusa dalla sua risposta.
Mi fa piacere, comunque, che abbia posto all'attenzione del Comitato e dei due Comuni ancora con la cittadinanza onoraria a Mussolini questo tema. Sottolineo che ho fatto anche durante l'estate la ricerca nelle varie Amministrazioni trasparenti, quindi confermo che i due Comuni che avevo già citato nell'ordine del giorno sono i due Comuni che a me risultano ancora non avere rimosso tale cittadinanza.
Rispetto alla questione dell'Istituto, colgo forse la volontà di rivedere quel taglio del distacco perché, come le ho detto nella presentazione, la legge sull'80o finisce nel 2028. Io spero che dal 2028 in avanti l'Istituto continui ad essere presente, e soprattutto togliere completamente la figura della direzione è sicuramente un atto - a nostro modo di vedere - riprovevole, soprattutto in un momento come questo dove, proprio per la legge sull'80o, si andrà comunque ad aumentare in modo notevole queste iniziative. Ho visto che c'è anche un'iniziativa del collega Manfrin, che naturalmente immagino esprimerà invece soddisfazione per quanto è avvenuto. Sinceramente, per quello che riguarda il nostro gruppo, questo taglio è stato visto in modo molto negativo.
Il fatto di dire "permettiamo a tutti di parlare" non vuol dire condividere, e questo Vittorio Foa, soprattutto nel "Fascismo eterno", lo racconta in modo preciso.
Potersi esprimere è una cosa, e questo assolutamente nessuno di noi crede che non debba essere fatto. Posso anche dire che ho partecipato a diversi seminari che parlavano della figura di Mussolini, della figura di Evola, con degli storici. Germinario è uno dei più grandi storici di Evola, molto probabilmente avrebbe potuto dire delle cose molto diverse rispetto a quelle che sono uscite in quell'incontro. E vi invito a guardare e andare a vedere il sito di "Rigenerazione Evola", ossia dei due relatori che sono stati messi a quel tavolo.
In quel sito ci sono degli sproloqui... Non c'è bisogno di esserci, come ci ha ricordato ieri Manfrin, basta anche sentire dopo. Sinceramente ho letto il sito di "Rigenerazione Evola" e quindi so benissimo di cosa sto parlando...
Presidente - Consigliere Perron, non è una sua interpellanza. Recuperiamo il minuto perso.
Guichardaz E. (PCP) - Faccio notare che, guardando il sito di "Rigenerazione Evola", possiamo trovare cose come queste: "C'è comunque da tenere a mente che nel 1943 c'era anche Evola e pochi altri fidati, nel Quartier generale di Hitler, ad attendere Mussolini all'indomani della sua liberazione dalla prigionia sul Gran Sasso".
Questo, leggiamo in quel sito. Oppure leggiamo: "La posizione critica di Evola nei confronti del fascismo che fu sempre una posizione di pungolo e di stimolo affinché il fascismo facesse sul serio, andando verso la direzione del super fascismo".
Lo so benissimo che per questo non sarebbe concessa una sala regionale, però il fatto di mettere sul sito della Regione eventi di questo tipo, secondo me, potrebbe essere in qualche modo rivisto.
Presidente - Il consigliere Manfrin vuole intervenire per fatto personale. Circoscriva il fatto personale.
Manfrin (LEGA VDA) - È stata attribuita a me, da parte della collega Guichardaz, un'opinione, un'espressione di un pensiero che è quella di aver espresso dei pregiudizi rispetto ad un evento senza conoscerne i contenuti. Sì, sì, lei ha detto: "Come ha detto il collega Manfrin ieri, non c'è bisogno di essere presenti ad un evento per poter esprimere un giudizio". Io non ho espresso giudizi su quell'evento, io ho espresso giudizi nel merito di un uomo travestito da donna in maniera vistosa che viene messo a fare un evento...
(intervento di un Consigliere, fuori microfono)
...ah, perfetto, solo perché pensavo che si parlasse di quel tipo di evento. Grazie.
Presidente - Sospendiamo brevemente i lavori del Consiglio per arieggiare i locali. I lavori riprenderanno tra una decina di minuti.
La seduta è sospesa dalle ore 11:02 alle ore 11:29.