Oggetto del Consiglio n. 2763 del 28 settembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2763/XVI - Interrogazione: "Prime risultanze del tavolo di lavoro sugli aspetti giuridico-normativi ed economici relativi ai sentieri e alle strade poderali della regione".
Bertin (Presidente) - Alla presenza di 31 Consiglieri, possiamo riprendere i lavori interrotti ieri. Punto n. 21 all'ordine del giorno. Risponde l'Assessore Carrel, ne ha facoltà.
Carrel (PA) - L'interrogazione chiede a che punto sia l'analisi del tavolo di lavoro e quali siano le tempistiche di redazione delle prime bozze del testo normativo.
Il tavolo di lavoro, come sapete, si è formato nel 2022 e continua a lavorare dal 7 di dicembre 2022 attraverso anche un gruppo di lavoro ristretto. È stato deciso di prendere un rappresentante per ogni categoria e iniziare a lavorare in maniera più efficace, efficiente e ristretta su un testo normativo, che oggi è già un testo proposto. Tale testo è stato approvato in data 22 settembre a tutti i membri del tavolo, così che possano presentare le loro osservazioni e poi avviare la discussione nel tavolo più ampio entro e non oltre lunedì 9 ottobre.
Questo testo è sicuramente un testo difficile, perché deve andare a coniugare delle esigenze che riguardano sicuramente la valorizzazione del turismo e dei nostri sentieri su cui possiamo e dobbiamo lavorare dal punto di vista turistico, ma bisogna anche tenere in considerazione quelle che sono le esigenze di questi sentieri, bisogna tenere in considerazione quelle che sono le responsabilità che stanno in capo ai Presidenti dei Consorzi. E su questo, sicuramente, bisogna porre l'accento, ma è una disciplina di non facile risoluzione e sicuramente questo testo normativo ha l'ambizione e la volontà di dare degli strumenti normativi per poi andare a fare questi passaggi, consci però che le difficoltà legislative, anche a livello nazionale, non siano sicuramente semplici da risolvere. Anche su questo, stiamo cercando di lavorare attraverso i nostri rappresentanti e attraverso un contatto diretto con il nostro Dipartimento legislativo.
Il tavolo è a buon punto, ha prodotto un testo sul quale si stanno confrontando le varie parti. Il 9 ottobre avremo tutte le osservazioni, da lì riusciremo ad avere una bozza definitiva da iniziare a discutere dal punto di vista politico, perché poi ovviamente queste sono questioni che riguardano anche gli enti locali e sicuramente tutti i consorzi, quindi andrà fatto un approfondimento politico prima di avviare tutto l'iter della legge, tenendo però in considerazione la necessità di tenere bene a mente quelle che sono le responsabilità dei Presidenti dei Consorzi e di tutti coloro che devono gestire queste strade poderali, sicuramente senza andare a gravare e a creare un danno all'immagine della nostra regione.
Presidente - Per la replica, si è prenotato il consigliere Lavy, ne ha facoltà.
Lavy (LEGA VDA) - Assessore Carrel, su questo tavolo di lavoro e su queste bozze ci sono diverse leggende: sembra, che addirittura, nel testo scritto non si tenga in considerazione né la proprietà di queste strade poderali e di questi sentieri (che è privata) e neanche la loro finalità (che è agricola).
Mi chiedo: se in un testo di legge, che deve comunque definire il tema delle responsabilità, non si lavora su queste precondizioni, c'è un problema, c'è un grande problema. Ecco perché, appunto, questa non è leggenda, è realtà e bisogna farsi alcune domande se si vuole risolvere il tema, visto che è molto spinoso e che non dipende neanche in toto, come ha detto, lei dalla Regione autonoma Valle d'Aosta. Se c'è tutta questa fretta, rischiamo di fare dei danni. È stato inserito nel DEFR (Documento di Economia e Finanza Regionale), quindi i tempi sono contati anche per approvarlo e discuterlo entro la fine dell'anno, ma se un tema del genere viene mistificato e ridotto per una questione di tempistiche, allora rischiamo di fare solamente danni.
Bisogna porsi alcune domande: i percorsi di chi sono? Sono stati fatti i frazionamenti? No, quindi sono privati. Vogliamo fare qualche azione di pubblico imperio per obbligare i proprietari ad inserire questi percorsi nelle reti escursionistiche? A quanto pare sì, senza però avere il consenso di questi proprietari.
Quali sono gli atti che sanciscono l'uso pubblico di questi sentieri e di queste strade poderali? Ci sono? No, non ci sono. Chi farebbe i controlli su questi sentieri e su queste strade poderali? Si dice la Forestale, con controlli a campione. La Forestale dice sempre che ha carenza di personale: voglio vedere come si faccia a fare controlli a campione su tutta la rete regionale di sentieri e strade poderali
I percorsi dei ru non sono neanche presi in considerazione - a quanto pare - in questa bozza di legge, quando una buona parte dei ru ora è interrata e la gente, proprio su questi percorsi, ci cammina.
La domanda delle domande: a chi rimarrebbe ancora in capo la responsabilità, in caso di incidente, in caso di problema? Resterebbe ancora ai privati, ai Presidenti dei Consorzi e anche agli amministratori. Cosa risolverebbe questa ipotetica bozza su questo tema? Nulla, a quanto pare; nulla. Quindi, piuttosto che affrontare un tema in questa maniera, non facciamo niente; lavoriamo, facciamo anche le giuste pressioni a Roma ma non prendiamo in giro il Presidente di Consorzio o i proprietari, proprio perché allora se si vuole facciamo gli espropri. Se certi percorsi hanno uso pubblico, facciamo gli espropri, altrimenti, per forza, la concertazione con i privati ci deve essere.
Poi, per valutare il lavoro di questo tavolo di lavoro e anche questo gruppo ristretto, vi annuncio che comunque farò una richiesta di accesso agli atti per avere tutti i verbali, sempre che ci siano.