Oggetto del Consiglio n. 2762 del 27 settembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2762/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito all'ulteriore posticipo dell'apertura della nuova Università della Valle d'Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 20. Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Rispondo io, naturalmente è condivisa questa risposta con i Lavori pubblici e con l'Università, quindi mi limito a leggere quanto pervenuto, anche a nome dei colleghi Sapinet e del presidente Testolin, che presiede il Consiglio dell'Università.
Domanda n. 1: le ragioni dell'ulteriore posticipo dell'apertura della nuova Università.
I lavori dell'edificio del primo lotto della nuova Università sono conclusi ed è stato già acquisito il certificato di agibilità; è inoltre completata anche l'installazione dei pannelli fotovoltaici e l'impianto risulta collaudato sotto il profilo tecnico.
Da quanto riferito dalla società SIV, il bando di appalto dei lavori di completamento del parcheggio al piano secondo interrato, i cui lavori non erano previsti nell'originario progetto del primo lotto, si può prevedere che sarà pubblicato entro le prossime settimane.
La realizzazione di tali opere di finitura dei locali esistenti non pregiudica in senso tecnico l'utilizzo dell'edificio destinato a sede universitaria.
Ad oggi l'Università ha approvato la procedura ai sensi dell'articolo 64 del Decreto legislativo n. 50/2016 per la fornitura "Chiavi in mano" delle dotazioni tecnologico-informatiche necessarie per l'entrata in funzione del nuovo Polo universitario ex Testafochi. La procedura è in corso e prevede l'allestimento di tutte le dotazioni tecnologiche funzionali all'utilizzo della nuova sede, senza le quali non è possibile usufruire della sede stessa. L'apertura delle buste della gara è fissata il 16 di ottobre. La procedura di gara è stata autorizzata dalla Regione in deroga, in attesa della consegna dello stabile proprio per accelerare al massimo i tempi di apertura della sede.
A tale proposito si fa presente che il progetto dell'architetto Cuccinella, oltre a essere datato, prevedeva l'installazione delle lavagne LIM, all'epoca forse all'avanguardia, oggi ormai superate da strumenti tecnologici più performanti, già in uso peraltro presso le attuali sedi dell'Università, e, per poter installare le soluzioni tecnologiche individuate, sicuramente più al passo con i tempi, sarà necessario effettuare anche alcuni adattamenti puntuali ai locali che le ospiteranno.
Lei mi chiede quali modifiche edilizie siano state richieste in ragione di quella che l'architetto Cuccinella ha definito una "Originale sovrastima del numero degli studenti che richiederebbe ora una trasformazione degli spazi a suo tempo progettati".
Io non sono a conoscenza delle modifiche richieste dall'architetto Cuccinella, ma sicuramente dieci anni fa può essere stata fatta una stima di crescita della popolazione studentesca.
Preme sottolineare però che - contrariamente a quanto affermato dallo stesso architetto Cuccinella - non è stato trasformato alcun laboratorio in ufficio, ma dal momento che il Polo universitario prevedeva una palazzina dedicata agli uffici, sia per il personale amministrativo sia per il personale docente, e avendo oggi solo a disposizione la palazzina destinata alle aule, alcuni spazi necessariamente sono stati trasformati in uffici per consentire la gestione dello stabile e in uno spazio da dedicare ai docenti che vi svolgeranno le lezioni.
Fa piacere anche informare - questa è un'informazione che credo possa essere utile, possa confortare tutti i Valdostani, a prescindere dalle collocazioni - che le iscrizioni per l'anno accademico 23-24 vedono un aumento di studenti del 20% rispetto all'anno scorso su tutti i corsi di laurea, in controtendenza rispetto al calo registrato negli ultimi due anni.
Lei mi chiede se in primavera, o all'inizio del prossimo anno accademico, dopo dodici anni dall'iniziale progetto di costruzione, sarà inaugurato il nuovo Polo universitario.
La fornitura da bando di gara dovrebbe concludersi - salvo problematiche che potrebbero sempre insorgere nel caso di appalti così complessi - nel corso dell'estate del prossimo anno.
Presidente - Per la replica, la consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - L'interrogazione che abbiamo presentato aveva lo scopo di fare chiarezza sull'ennesima mancata apertura del nuovo Polo universitario.
Già due anni fa, in occasione della cerimonia di apertura dell'anno accademico, l'allora Assessore all'istruzione Caveri aveva dichiarato pubblicamente: "Fra un anno speriamo di inaugurare la nuova sede, conclusa al 90%, e ci auguriamo che gli studenti possano aumentare ancora". L'allora Presidente Lavevaz gli aveva fatto eco: "Le strutture della nuova Università saranno presto utilizzabili": era il 28 ottobre del 2021.
Un anno dopo, novembre 2022, in occasione del sopralluogo effettuato al cantiere della nuova Università, l'Assessore Caveri dichiarava alla Stampa: "L'occasione è valsa anche per avere conferma che per il prossimo anno accademico gli studenti potranno andare per le lezioni nel nuovo edificio dell'area Testafochi" e l'Assessore Marzi, Assessore alle opere pubbliche, evidenziava che la visita era stata estremamente utile per prendere direttamente coscienza dell'effettiva dirittura d'arrivo dei lavori del primo lotto, che già a giugno erano giunti al 97% della realizzazione.
Dai giornali qualche giorno fa abbiamo appreso che il lotto dei lavori relativo al parcheggio del secondo piano interrato è rimasto ancora in sospeso, poi adesso lei su questo, Assessore, ci ha dato un chiarimento.
L'intervista dell'architetto Cuccinella al Tg3 regionale del 9 settembre: in realtà non ha detto che lui prevedeva una trasformazione degli spazi, ma che era necessaria, e che c'era stata una sovrastima. Ha detto che è volontà dell'Ateneo trasformare gli spazi interni per un'originale sovrastima del numero degli studenti, che evidentemente non ha fatto lui ma chi ha fatto le stime degli studenti.
Quello delle iscrizioni è un argomento delicato, che abbiamo già affrontato in quest'aula e che ho approfondito con diversi accessi agli atti, i quali hanno richiesto molto tempo, secondo me un po' inspiegabilmente, per avere i dati definitivi delle iscrizioni dell'anno scorso. Sto parlando dell'anno accademico 2022-2023, per cui io ho fatto ripetuti accessi agli atti durante il periodo da marzo in poi e ho avuto il numero degli studenti il 17 di agosto, quindi a ridosso delle nuove iscrizioni, quelle di adesso. Un'informazione che non avevamo, meno male che lei ce l'ha così non dobbiamo chiedere: si è parlato di un 20% su tutti i corsi che è indubbiamente una notizia positiva.
Per quello che riguarda invece i lavori, lei ci ha detto che c'è un certificato di agibilità per i lavori conclusi del primo lotto e che per il parcheggio del piano interrato si può prevedere un bando già nelle prossime settimane - vedremo, vigileremo su questa cosa - e che per la procedura per la fornitura "Chiavi in mano" per le dotazioni informatiche si apriranno le buste il 16 di ottobre; noi sappiamo che per forza di cose questo dovrà essere aggiornato, perché il progetto iniziale dell'Università è relativo al 2012, quindi nel frattempo non solo le LIM ma molte altre cose sono cambiate.
Sulle modifiche edilizie, lei ha fatto riferimento anche alla palazzina degli uffici; vedremo esattamente che cosa sarà fatto, tra l'altro credo che lì si porrà un altro problema che affronteremo comunque nel corso del prosieguo di questo Consiglio e che riguarda anche la direzione dei lavori.
Quello che è certo è che rilevo la sua prudenza nel rispondere all'ultima domanda, perché io le ho chiesto espressamente se in primavera o se all'inizio del prossimo anno accademico, finalmente, dopo dodici anni dall'iniziale progetto, il nuovo Polo universitario sarà aperto, e forse in maniera un po' più prudente e più accorta di chi ha dichiarato prima di lei aperture che poi non ci sono mai state, lei ha detto "Salvo problematiche" - e qui si apre un mondo, perché le problematiche possono essere di ogni tipo - "Si concluderà il tutto nel corso dell'estate. Vedremo se per l'anno scolastico 2024-2025 si riuscirà ad arrivare".
Ha fatto bene, Assessore, a non sbilanciarsi troppo, poi fa un po' specie anche perché qui alla fine ogni volta risponde qualcun altro, forse perché è un tema talmente complicato che è meglio dividersi anche le responsabilità delle risposte.
Presidente - Vi propongo, se siete d'accordo, di interrompere i lavori del Consiglio della giornata di oggi e riprendere gli stessi domani mattina alle ore 09:00. I lavori del Consiglio si chiudono qui per la giornata di oggi.
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La seduta termina alle ore 19:56.