Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2760 del 27 settembre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2760/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito alla condivisione dell'iniziativa concernente letture ai bambini da parte di una drag queen presso la biblioteca del quartiere Dora ad Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 18. Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Il Consigliere mi chiede se l'iniziativa in questione sia stata condivisa con l'Assessore regionale competente.

Per quanto riguarda la struttura del sistema bibliotecario e archivio storico regionale, nulla è stato condiviso. In proposito si precisa che tutte le biblioteche valdostane regionali e comunali - come nel caso specifico la biblioteca comunale del quartiere Dora - fanno parte del Sistema Bibliotecario Valdostano.

Il Sistema Bibliotecario Valdostano ha come principale obiettivo garantire una rete di strutture e servizi bibliotecari sul territorio regionale per lo sviluppo della pubblica lettura, il coordinamento dei servizi bibliotecari, l'integrazione e razionalizzazione delle risorse librarie e documentali esistenti e la promozione e coordinamento di attività culturali correlate con i beni librari e documentare con la loro conoscenza e valorizzazione.

Le numerose attività culturali promosse e realizzate durante l'anno dalle singole biblioteche comunali, dove spesso esistono Commissioni di biblioteca locali facenti capo al Comune, sono gestite autonomamente dai singoli enti.

Mi chiede, alla domanda n. 2 se sia stato richiesto di aderire e/o estendere l'evento.

Per quanto riguarda la struttura Sistema Bibliotecario archivio storico regionale non risulta essere pervenuta alcuna richiesta in tal senso.

Presidente - Per replica, Consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Credo che possa dichiararmi soddisfatto, nel senso che non vi è stato un confronto preventivo con la sua struttura, quindi questo è stato fatto "A sua insaputa" e dall'altra parte non vi è la volontà di estendere l'evento, e questo è un altro punto che ci soddisfa assolutamente.

Come lei saprà, quest'iniziativa ha creato diverso scalpore, al punto che un'associazione politica, che si finge non essere politica, mi ha dedicato un comunicato stampa di una pagina per scrivere che gli fanno piacere le mie iniziative, perché così gli do pubblicità. Ma ci ha messo una pagina per dirlo, quindi io sono contento e spero che continuino a ogni mia iniziativa sul tema a dare visibilità, anzi, a condividere quello che faccio, in maniera che molte più persone possano essere rese edotte di quello che facciamo.

Al netto di questo, io ho voluto evidenziare quello che è accaduto, perché l'ho ritenuto di una particolare gravità.

Come ho riportato nell'interrogazione, si svolgerà presso la biblioteca del quartiere Dora un evento dove tal Omissis, in arte Omissis, che interpreta un ruolo che viene definito "Drag queen" che, come ho riportato dal vocabolario Treccani, è "Una persona di sesso maschile, generalmente omosessuale o transessuale, che si esibisce in spettacoli di varietà travestita da donna con un trucco appariscente e un abbigliamento vistoso, che leggerà delle fiabe per bambini specificamente dedicate ai bambini", e quindi ho detto: ma pensate un po', un evento di questo tipo in una biblioteca del Sistema delle biblioteche della Valle d'Aosta e nessuno ha sentito l'esigenza di dire nulla, cioè va tutto bene.

Allora perché ci si chiede e in qualche intervista si chiedeva: "Ma per quale motivo tanto scalpore? ". Lo scalpore lo vediamo, perché è sufficiente guardare il sito del soggetto in questione - che si definisce "Drag queen attivista, Lgbtqia+" e chi più ne ha, più ne metta - che dice: "Ho introdotto in Italia la 'Drag queen story hour', un progetto nato a San Francisco che vuole educare i bambini alla diversità e all'inclusione tramite le favole narrate da una 'Drag queen'".

Cioè noi immaginiamo una persona, come è scritto qui, quindi come definisce il vocabolario Treccani, un uomo vestito da donna in maniera appariscente, che racconta delle favole.

Si dice: "Va beh, ma l'evento è a partecipazione, si sceglie di partecipare, non è mica obbligatorio", ma ci mancherebbe pure che questo evento fosse obbligatorio, mi sento di dire! Davvero noi pensiamo che dare la possibilità a dei genitori di portare lì dei bambini per sottoporli a questo tipo di azione politica evidente sia un'azione giusta che si può avallare così? Anche perché il soggetto ha fatto un video che io purtroppo ho dovuto guardare, dove spiega anche il motivo di queste azioni. Lo si vede appunto in azione con i bambini mentre spiega l'idea a questi bambini e dice: "Perché ho deciso di leggere le favole ai bambini? Sono convinto che i bambini abbiano la capacità di poter cambiare il mondo. Si fa tanta prevenzione su tutto e poi non si vuole invece parlare nelle scuole ai bambini semplicemente di ciò che potrebbe accadere un giorno, forse, a uno di loro. Di qui la necessità di insegnare sin dai primi anni di scuola il valore della diversità della fluidità sessuale".

Queste sono le motivazioni e le idee con cui questa persona va nella biblioteca, infatti, nel prosieguo del video, si vede appunto il personaggio intento a raccontare a dei bambini molto piccoli la storia di una famiglia di maghi, il cui maschietto di nome Michael, invece di diventare un mago guerriero, ha deciso di diventare una strega.

Il personaggio chiede anche a un bambino se, invece di fare il cacciatore, farebbe la maestra. Io vi lascio immaginare la reazione del bambino in quel caso, e quel video lo potete trovare, perché è su YouTube.

Eppure il nostro amico/amica gli spiega che non c'è nulla di male e che non possono essere i genitori a imporre queste decisioni ai figli, cioè i genitori non possono dirgli: "Sei un maschio, sei una femmina", non glielo devono dire, va bene così.

Dice ancora: "É importante celebrare la diversità perché un mondo bianco e nero, quindi dove ci sono i maschi e le femmine, è un mondo triste, un mondo superato, per quanto si possa provare a frenare il vento della civiltà, il vento non si ferma".

Questa è l'ideologia che sta alla base di quest'azione, di questo intervento e questa è l'ideologia che combatteremo in ogni sede.