Oggetto del Consiglio n. 2759 del 27 settembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2759/XVI - Interrogazione: "Interventi per contrastare il fenomeno dell'abbandono scolastico".
Bertin (Presidente) - Punto n. 17. Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - La prima domanda: "Quali sono le principali cause che determinano l'abbandono scolastico". Premesso che l'abbandono scolastico s'inserisce nel fenomeno più ampio e complesso della dispersione scolastica, le principali cause che determinano questo fenomeno possono essere ricondotte alla presenza di uno o più di questi fattori:
fattori di tipo soggettivo, come difficoltà cognitive, di apprendimento, demotivazione, senso d'inadeguatezza, condizioni socio-economiche anche legate al contesto familiare, titolo di studio dei genitori, atteggiamento della famiglia nei confronti dello studio e della partecipazione scolastica eccetera;
fattori interni al mondo scolastico che si riconducono a situazioni sfavorevoli legate al contesto classe e alla scuola come istituzione, ad esempio relazioni con i docenti, approccio didattico utilizzato;
fattori legati al mercato del lavoro, ai cambiamenti delle strutture sociali e culturali e all'andamento demografico.
La seconda domanda, "Con quali modalità sono stati individuati i dati di cui al precedente quesito": nello specifico, per quanto riguarda l'abbandono scolastico, si intende la percentuale di popolazione di età compresa tra i 18 e i 24 anni che non ha un titolo di studio superiore alla licenza di scuola secondaria di primo grado, licenza media, e non frequenta né corsi scolastici né attività formative, sono i cosiddetti "ELET".
Nonostante l'elevata percentuale di ELET nel nostro Paese, l'evoluzione del fenomeno nel tempo conosce comunque un rilevante recupero, basti pensare che nel 1992 esso era al 37,5% per attestarsi al 12,7% nel 2021, come risulta dall'ultima rilevazione Eurostat.
A livello regionale il tasso di abbandono scolastico, pari al 21,04 % nel 2012, si attesta nel 2021 al 14,1% e scende nel 2022 al 13,3%.
Resta marcato come a livello nazionale la differenza tra il dato maschile e quello femminile: i maschi sono il 17,9% e le femmine l'8,5%. Questa è la fonte ISTAT Noi Italia.
Tali dati dimostrano quindi - oltre al fatto che le ragazze hanno una dispersione e un abbandono scolastico inferiore - che anche la Valle d'Aosta ha conseguito dei risultati importanti nella lotta alla dispersione scolastica, ma occorre ovviamente continuare a investire nell'istruzione.
Il traguardo posto dal PNRR per il 2026 è la riduzione al 10,2%, fermo restando l'obiettivo di riduzione della dispersione al 9% nel 2030 nell'ambito della costruzione dello spazio europeo dell'istruzione.
Domanda n. 3, "Quali sono a tutt'oggi gli interventi posti in atto dalla presente Giunta regionale per contrastare tale fenomeno". A seguito del periodo pandemico, a partire dal 2022 la questione della dispersione scolastica esplicita e implicita è stata affrontata in modo trasversale da diversi dipartimenti dell'Amministrazione regionale - quali il Dipartimento politiche del lavoro e della formazione, il Dipartimento politiche sociali, l'Università della Valle d'Aosta ed altri Enti e Associazioni del territorio - al fine d'individuare, anche attraverso specifici accordi e protocolli, linee comuni per realizzare in modo sinergico iniziative di prevenzione e contrasto dell'abbandono scolastico.
A tal proposito occorre ricordare la deliberazione della Giunta regionale n. 1209 del 17 ottobre 2022 - quando era Assessore il collega Caveri - che approva gli orientamenti per l'attuazione degli interventi nelle istituzioni scolastiche per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica per il triennio 2022-2025 e la costituzione di un gruppo regionale composto da referenti di vari Dipartimenti, volto a coordinare le diverse azioni contenute nel piano F62127 nel PNRR, settore "Istruzione", con particolare attenzione all'investimento 1.4, cioè intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali del primo e secondo ciclo della scuola secondaria e alla lotta alla dispersione scolastica.
Il finanziamento è pari a 2.949.777,43 euro, praticamente 3 milioni di euro, proveniente dall'Unione Europea, Next Generation EU, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi, presenti anche in altri documenti di programmazione strategica collegati all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, quale il DEFR e il PAO.
1: Migliorare gli apprendimenti e i livelli di competenze disciplinari e trasversali a partire dalla scuola del primo ciclo, ponendo particolare attenzione agli studenti fragili;
2: promuovere il successo formativo di tutti gli alunni, potenziando le attività di orientamento, in particolare nelle fasi di transizione, secondo un approccio di tipo longitudinale preventivo dell'abbandono scolastico che coinvolga le famiglie e il territorio;
3: creare spazi fisici e digitali di apprendimento innovativi per favorire l'apprendimento attivo e collaborativo e per accrescere la motivazione e lo star bene a scuola;
4: migliorare le competenze di progettazione e riflessione di docenti ed educatori attraverso momenti di formazione su temi specifici, quali l'inclusione, il digitale, la valutazione.
Al fine di raggiungere gli obiettivi anzidetti, attraverso il supporto del Dipartimento Sovrintendenza degli studi, sono stati messi in campo i seguenti interventi:
potenziamento delle attività di formazione rivolta al personale docente ed educativo per fornire strategie idonee a motivare gli studenti a promuovere sia gli apprendimenti disciplinari, sia le competenze relazionali con le modalità di organizzazione e gestione della classe ritenuta adatte al contesto;
valorizzare delle azioni del Centro regionale di istruzione adulti, CRIA. I corsi per l'istruzione degli adulti costituiscono un importante strumento di lotta alla dispersione, ponendosi come un'offerta che va a recuperare e compensare precedenti esperienze scolastiche negative.
Non è un caso che oggi circa il 60% degli iscritti sia al di sotto dei 25 anni di età.
L'ampliamento e la flessibilità dell'offerta formativa del CRIA permettono inoltre "Interventi di manutenzione" delle competenze di base, il Literacy, Numeracy e Orality, che facilitano il reinserimento proficuo in percorsi di istruzione e formazione di giovani adulti in precedenza usciti dal sistema scolastico
Altra misura di diffusione di buone prassi e strumenti utilizzati nell'ambito del progetto primo che è "Persévérance, réussite, inclusion, motivation" che ha visto il coinvolgimento delle scuole secondarie della Regione Valle d'Aosta e della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, "PACA", per mettere in campo, grazie a una partnership transfrontaliera una serie di azioni di contrasto alle diverse forme del disagio scolastico che spesso anticipano l'abbandono vero e proprio.
Tale progetto si è concluso a settembre 2022 e ha portato la realizzazione, nel periodo maggio-settembre 2022, di un sito dedicato, "La scuola e il successo formativo" che è ora fruibile da tutte le scuole e dalle famiglie.
I partner hanno lavorato in gruppi tematici, per condividere le buone pratiche già in uso e per diffondere nuovi strumenti innovativi utili a raggiungere gli obiettivi del progetto.
Gli interventi sono stati pensati in una prospettiva d'integrazione con il territorio, inteso come spazio nel quale si creano alleanze educative tra scuola e famiglia, scuola e impresa e scuola e associazionismo.
Sono state proposte attività di orientamento anche attraverso l'attivazione di laboratori di arti performative, quindi teatro, musica, fotografia, per la rimotivazione degli studenti a rischio di abbandono, di accompagnamento individuale mirato al successo scolastico formativo, il tutoraggio, e di avvicinamento al mondo produttivo attraverso esperienze di stage e di alternanza scuola-lavoro.
Inoltre, come previsto dal DM 328 del 22 dicembre scorso, concernente l'adozione delle linee guida per l'orientamento, sono state istituite le figure del tutor e del docente orientatore (anche in Valle d'Aosta) che accompagneranno gli studenti delle scuole secondarie nella costruzione del loro futuro nell'ambito degli studi e in campo professionale. Un percorso personalizzato e inclusivo volto a favorire una nuova alleanza tra scuola e famiglia.
Presidente - Per la replica, consigliere Distort.
Distort (LEGA VDA) - Io le confesso che non intendo rispondere basandomi su una normale o per lo meno scontata dinamica di opposizione, quindi cercando di mettere in risalto le manchevolezze di questa risposta. Glielo dico con tutta franchezza, lo dico a lei e anche a chi le ha preparato la risposta, ammesso che non sia poi assolutamente frutto della sua visione; in ogni caso rivolgo dai banchi dell'opposizione quest'osservazione: si sarà reso conto, o si renderà conto, nel momento in cui rilegge e dà di nuovo un'occhiata alla risposta, che c'è stato molto peso alla risposta della terza domanda che è la fase progettuale, che cosa si sta facendo, però le dico che ogni buon progetto nasce da una buona analisi. Questo vale in tutti i campi.
La prima domanda, che ha avuto una risposta molto frettolosa, era fondamentale: quali sono le principali cause che determinano l'abbandono scolastico?
Perché, tra l'altro, era indicato anche nelle premesse, "Considerato che la progettualità per la soluzione di qualunque problematica presuppone un attento lavoro preliminare di analisi di tutti i dati", quindi nell'ambito del tema della dispersione scolastica è necessario avere il quadro completo delle informazioni che determinano le cause dell'abbandono e la loro incidenza ponderale".
Probabilmente anche il tempo è tiranno, penso e riconosco che sono pochi dieci minuti per rispondere su tutta una strategia relativa all'attività completa del suo Assessorato. Quindi le do il beneficio della ridotta disponibilità di tempo, però anticipo che tornerò sull'argomento con ulteriori e con future iniziative, perché per conto mio è necessario creare un approfondimento. Non voglio dispensare lezioni a nessuno, ma mi sembra corretto precisare che sia necessario un maggiore approfondimento sulle cause, perché è soltanto da un'analisi - ripeto quanto detto in inizio - da una buona analisi può nascere un progetto corretto.