Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2713 del 27 luglio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2713/XVI - D.L. n. 93: "Disposizioni in materia di attività di accompagnatore di media montagna. Modificazioni alle leggi regionali 7 marzo 1997, n. 7, e 21 gennaio 2003, n. 1".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto successivo n. 6.05. Su questo disegno di legge è stato depositato un emendamento dell'assessore Grosjacques, un emendamento del gruppo della Lega e sette emendamenti del gruppo PCP. Il relatore del disegno di legge in questione è il Consigliere Rollandin per la IV Commissione. Si è prenotato il consigliere Rollandin, ne ha facoltà per l'illustrazione della relazione.

Rollandin (PA) - Mediante l'adozione del presente disegno di legge con cui viene novellata la legge 7/97 di disciplina della professione di guide alpine, l'offerta turistica valdostana si arricchisce di una nuova figura professionale. Il disegno di legge introduce infatti la figura professionale dell'accompagnatore di media montagna - che ha la sigla AMM - definendo i contenuti della relativa attività e ne fa un professionista polivalente in grado di operare su buona parte del territorio valdostano, potendo operare senza alcun limite di altitudine, fatta eccezione per l'ambito di attività riservato alle guide alpine.

Nella previsione del disegno di legge, AMM sarà infatti l'ambasciatore del territorio, che accompagnerà i turisti in escursioni in zone montane e non, alla scoperta di luoghi a tutto tondo, in quanto ne descriverà gli aspetti paesaggistici, naturalistici, antropologici, storici, etnografici ed enogastronomici.

Fortemente richiesta sia dall'Unione Valdostana Guide di alta montagna, sia dall'associazione di categoria maggiormente rappresentativa delle guide escursionistiche naturalistiche, tale figura professionale intercetta una porzione di clientela interessata a vivere e conoscere le nostre montagne senza tuttavia essere interessata ad ascese di tipo alpinistico che richiedono abilità e tecniche non alla portata di tutti.

La sua istituzione, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 21 della legge 2 gennaio 1989 n6 (Ordinamento della professione di guida alpina) e sotto il relativo collegio professionale regionale, consentirà da un lato ai nuovi professionisti di operare in un contesto normativo statale riconosciuto oltralpe e di poter, conseguentemente, offrire alla clientela i numerosi itinerari transfrontalieri della nostra regione, dall'altro lato offrirà loro garanzie sotto il profilo della qualità della formazione e dell'aggiornamento , dell'assistenza e della tutela professionale.

La nuova figura professionale rappresenterà peraltro un'importante opportunità lavorativa per alcune professioni fortemente stagionalizzate, tipo maestri di sci, e consentirà ad altri professioni del turismo di ampliare il proprio ambito di attività.

Alle competenze legate all'abilitazione già conseguita per altra professione, si sommeranno quelle relative alla formazione da Accompagnatore di media montagna, consentendo alla Valle d'Aosta di poter contare su professionisti qualificati in grado di soddisfare molteplici esigenze della clientela e alle nuove professioni di poter lavorare sull'intero arco temporale annuale.

Il disegno di legge, pur istituendo una nuova figura professionale, salvaguarda anche l'attività delle guide escursionistiche naturalistiche - istituite in ambito regionale con la legge regionale del 31 gennaio 2005, la n. 1 - che hanno sinora rappresentato un tassello importante dell'offerta turistica valdostana. Le guide escursionistiche attualmente iscritte nel relativo elenco professionale regionale potranno decidere se transitare nei ruoli degli AMM oppure continuare a esercitare la professione ai sensi della legge regionale 1/2003.

Passando all'esame dell'articolato, il presente disegno di legge si compone di 23 articoli, suddivisi in tre capi. Gli articoli da 1 a 20 apportano alcune modificazioni alla legge regionale che disciplina la professione di guida alpina nella nostra regione, la legge regionale 7/97, introducendo e disciplinando, al fine di ampliare l'offerta turistica del territorio, la figura dell'accompagnatore di media montagna AMM.

Analizzando le principali novità, l'articolo 5, (che introduce l'articolo 2ter della legge regionale 7/1997), definisce la nuova figura professionale di accompagnatore di media montagna come colui che svolge professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo:

l'attività di accompagnamento di singole persone, o gruppi, in escursioni in zone di montagna e non, facendo conoscere gli aspetti paesaggistici, naturalistici, antropologici, storici, etnografici ed enogastronomici del territorio;

l'attività di divulgazione degli aspetti naturalistici delle zone visitate, delle aree protette, dei siti minerari, dei parchi e delle riserve naturalistiche;

visite guidate in musei di scienze naturali o strutture espositive di carattere naturalistico ed ecologico, parchi e loro centri visita, orti, giardini botanici e simili.

L'attività di accompagnamento in escursione può svolgersi in zone di media montagna, su pendii erbosi o detritici, su terreni innevati, anche con racchette da neve, senza limiti altitudinali, con esclusione dei ghiacciai e dei terreni che necessitano per la progressione l'utilizzo di tecniche e materiali alpinistici, quali corda, piccozze e ramponi. L'esercizio della professione di AMM è subordinato all'iscrizione in un elenco speciale e al possesso di alcuni requisiti. Si dispone, inoltre, che le guide alpine-maestri di alpinismo e le aspiranti guida alpina possano svolgere le attività di accompagnamento di media montagna.

L'articolo 6 (che modifica l'articolo 3 della legge regionale 7/1997) induce una nuova specializzazione per le guide alpine, legata all'accompagnamento di persone con disabilità, rispondendo così a sollecitazioni in tal senso pervenute dall'UVGAM.

portate contemporaneamente a termine con disabilità, riprendendo così le soluzioni che si sentono le migliori dal punto di vista dell'UVGAM.

L'articolo 7 (che modifica l'articolo 3ter della legge regionale 7/97) garantisce un'adeguata riconoscibilità degli AMM nello svolgimento dell'attività professionale, prevedendo per essi l'obbligo di utilizzare la divisa professionale ufficiale dell'UVGAM nuova parte ufficiale dei professionisti dell'UVGAM.

L'articolo 8 (che modifica l'articolo 6 della legge regionale 7/97) prevede l'introduzione, accanto all'albo professionale delle guide alpine, dell'elenco speciale degli AMM e ne pone la gestione in capo all'UVGAM.

Vengono disciplinate le modalità di trasferimento di professionisti provenienti da altre regioni o province autonome nell'albo regionale delle guide alpine e nell'elenco speciale degli AMM.

L'articolo 12 (che inserisce l'articolo 1bis alla legge regionale 7/97) definisce le modalità di abilitazione all'esercizio delle attività di AMM, che si consegue mediante il superamento di test tecnico-attitudinali, la frequenza di appositi corsi teorico-pratici e il superamento dei relativi esami, organizzati dall'UVGAM. Si prevede, per gli AMM, una specifica formazione posta in capo all'UVGAM. Si prevede, per gli AMM, una specifica formazione, posta in capo a UVGAM, finalizzata alla prevenzione dei rischi nivologici e alla gestione di eventuali emergenze.

C'è ancora una pagina...

Presidente - La diamo per letta. Con l'illustrazione della relazione, possiamo aprire la discussione generale. La discussione generale è aperta. Qualcuno vuole intervenire in discussione generale? Consigliera Minelli ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Questo disegno di legge istituisce anche nella nostra regione la figura degli accompagnatori di media montagna, che è prevista da una legge nazionale, la 6/89, una legge che esiste quindi da oltre trent'anni.

Riteniamo dunque corretto in linea di principio che anche la nostra regione si doti di una sua normativa al proposito, anche perché siamo convinte - e l'abbiamo detto più volte - che diversificare e aumentare l'offerta non possa che essere positivo e fare del bene a chi opera in montagna.

Sul principio della necessità di arrivare a una legge sugli AMM non ci sono, da parte nostra, nessuna preclusione e nessun preconcetto, è una normativa che ha, come dicevo, ragion d'essere.

Tuttavia - e lo abbiamo sottolineato fin da subito quando questo disegno di legge è arrivato in Commissione, e poi lo abbiamo rilevato nelle varie audizioni che ci sono state successivamente - ricordo che l'iter è stato anche abbastanza lungo: il disegno di legge è stato scaricato alla fine dello scorso anno e poi abbiamo cominciato a entrare nel merito di questa norma a marzo del 2023.

Noi avevamo detto in quell'occasione che la legge è importante ma deve essere una legge giusta, corretta, e soprattutto in linea con la normativa nazionale.

Credo che valga anche un po' la pena di ricostruire brevemente la genesi di questo disegno di legge, o almeno quella che a noi è stata evidenziata.

A partire già dal 2021 c'è stato un coinvolgimento, sia dell'Associazione delle guide alpine, l'UVGAM, sia delle due Associazioni che rappresentano le guide ambientali escursionistiche, vale a dire AGENVA e AIGAE.

Nel 2021 si era costituito questo tavolo, insieme ovviamente alle strutture dell'Assessorato competente, e per un paio di mesi queste associazioni hanno collaborato insieme a pensare con gli uffici a un testo di legge, e lo abbiamo sentito anche in audizione dai rappresentanti di AIGAE; quest'associazione non ha poi più fatto parte del tavolo in quanto considerata non sufficientemente rappresentativa, considerato che invece AGENVA ha un numero di iscritti che è più alto.

Ovviamente il lavoro è andato avanti, ci è stato detto che quest'Associazione ha continuato a offrire la sua collaborazione, non soltanto ai rappresentanti tecnici di quel tavolo, ai rappresentanti delle Associazioni, ma anche all'Assessorato, senza ricevere risposta.

Questo è quello che ci è stato detto e ne prendiamo in qualche maniera atto.

Il lavoro comunque è proseguito. Alla fine è stato licenziato un testo che la Giunta ovviamente ha esaminato e approvato, ed è il testo in buona sostanza che noi vediamo oggi.

Come dicevo, abbiamo ripetutamente evidenziato - perché avevamo fatto una ricerca della normativa nazionale e di quello che era accaduto nelle altre regioni, ma poi è stato molto meglio evidenziato dai rappresentanti di AIGAE in audizione - che ci sono delle criticità, e già il 16 di marzo, in audizione, avevamo fatto dei rilievi.

In quell'occasione l'assessore Grosjacques, accompagnato dai funzionari degli uffici, aveva detto che si sarebbero fatti degli approfondimenti su quanto avevamo presentato, però poi noi, da quel momento, una risposta sulle osservazioni portate non l'abbiamo avuta.

In particolare ritenevamo allora e continuiamo a ritenere che ci sia nella legge una confusione di fondo tra la figura della guida ambientale escursionistica, quella che viene comunemente chiamata GAE, e le sue competenze, e la figura dell'AMM, dell'accompagnatore di media montagna che, come dicevo, è previsto in maniera dettagliata e specifica da una legge; confusione che peraltro c'è stata anche in altre regioni, nella stesura di norme di altre Regioni e che ha dato poi origine a vari ricorsi e sentenze che sono arrivate fino a sentenza della Corte costituzionale.

La guida ambientale escursionistica è una professione non ordinistica, è una professione di tipo più intellettuale che afferisce al comparto del turismo e che viene esercitata ai sensi di una legge nazionale, che è la legge 4/2013, che non è una legge specifica su questa figura, ma è la legge relativa alle professioni non regolamentate.

Non necessita, secondo appunto la norma nazionale, di abilitazioni particolari o iscrizioni in albi e non ha limitazione da un punto di vista territoriale, geografico, altimetrico; ma certamente ha un limite che è ben definito e che è il limite nell'uso degli strumenti di progressione alpinistica, che sono ad appannaggio esclusivo delle guide alpine.

L'accompagnatore di media montagna è invece una figura alternativa alla figura della guida alpina, ha un suo profilo, che è appunto evidenziato nella legge 6/89, un profilo professionale definito e rientra, proprio perché è previsto da quella legge, nelle professioni ordinistiche.

Dicevo che ci sono state situazioni di testi di legge in altre regioni che hanno portato a dei ricorsi e il Consiglio di Stato ha stabilito che le GAE non costituiscono una specializzazione della figura professionale regolamentata da AIGAE e AMM, precisando che il legislatore regionale non può istituire nuove figure professionali protette con i relativi titoli abilitanti, ritenendo questa competenza nell'ambito di quelle riservate dall'articolo 117 della Costituzione in modo esclusivo al legislatore statale.

L'articolo 117 della Costituzione è stato modificato nel 2001 dando la competenza concorrente in materia di professioni Stato-Regioni, ma per i principi fondamentali questi sono rimessi in via esclusiva allo Stato e non ci sono neanche delle deroghe particolari per le Regioni a statuto speciale.

Noi abbiamo, in sede di Commissione, evidenziato le perplessità che avevamo in relazione a questi criteri che sono stati stabiliti e ci siamo concentrati in particolare su alcuni punti, su alcuni articoli della legge. In particolare l'articolo 5, che è quello che definisce il profilo dell'AMM, dell'accompagnatore di media montagna: nel testo di legge che stiamo discutendo, che è all'esame del Consiglio, emerge che la definizione di accompagnatore di media montagna è niente più, niente meno, che quella della guida ambientale escursionistica, che è stata depositata, e questa è una cosa abbastanza importante, nel 2018.

Sulla base di questo deposito che poi riguarda una classificazione internazionale, proprio sulla base di questo, ci sono poi state le sentenze. Io adesso non sto a citarle e a ricordarle, anche perché l'ho fatto in Commissione e meglio di me lo hanno fatto altri.

Poi da quest'articolo 5 della legge ne discendono anche altri ed è la ragione e il motivo per cui noi abbiamo depositato degli emendamenti che dopo vedremo, proprio perché abbiamo la preoccupazione che, così come è stato costruito, questo testo possa incorrere in atti impugnativi.

Questa è la parte più tecnica.

C'è poi una questione, anche questa da noi sollevata in Commissione, che riguarda il percorso che c'è stato e il fatto che questo disegno di legge, costruito in modo condiviso con i rappresentanti delle Associazioni, abbia a un certo punto escluso una di queste che, pur essendo vero che ha meno iscritti dell'altra, ci ha anche evidenziato i dati della sua attività: è presente sul territorio regionale da trent'anni - è un trentennale anche quello - e nel tempo le collaborazioni che ci sono state con gli Enti locali, piuttosto che con le scuole, piuttosto che con Enti come la Fondation Grand Paradis e molti altri, sono state proficue e hanno dato dei risultati, in termini di gradimento delle persone che ci sono state ma anche in termini numerici, in termini di quantità di persone che sono state accompagnate e seguite.

Io ho trovato particolarmente sgradevole in audizione la posizione sostenuta in particolare dal Presidente delle guide che, a mio avviso, ha fatto delle valutazioni che sono personali ma che vanno un po' al di là di quello che può essere una semplice opinione, perché è proprio stato detto che fra le guide ambientali escursionistiche c'è mancanza assoluta di professionalità perché non è la loro vera professione ma, come sappiamo, chi può fare la guida ambientale escursionistica può scegliere di fare questo come professione a tempo pieno o come professione accessoria, questo è un diritto ammesso dalla legge.

Dire in maniera piuttosto dispregiativa che fare l'insegnante - piuttosto che l'Assessore comunale - e ogni tanto fare accompagnamento significa non essere delle persone che hanno professionalità... Ci sono i verbali, non è che me lo sto inventando, e questa è una cosa documentata.

La seconda questione emersa è che, da un punto di vista di marketing, chi svolge questa mansione, non fa promozione della nostra regione. È poi stato anche detto che chi ha fatto una formazione fuori Valle, non è adatto a svolgere il ruolo di accompagnatore nella nostra regione.

Ora la Regione per un po' di tempo ha fatto i corsi, poi non li ha più fatti, però ci sono stati riconoscimenti ed esami che la Regione fa a queste persone.

Poi, addirittura, è stato detto, siamo anche arrivati a definire che chi fa quest'attività è un morto di fame.

Al di là di quelle che possono essere le valutazioni, io credo che ci sia stato però un percorso che era partito bene e che a un certo punto si è interrotto. Non abbiamo capito bene le ragioni, però è un peccato perché si sarebbe potuti arrivare a un testo di legge più ampiamente condiviso, che teneva conto delle caratteristiche, delle istanze, delle esigenze di tutti, e questo non è accaduto.

Al di là di questo, noi ravvisiamo nel testo di legge dei profili di possibile illegittimità.

Presidente - Consigliere Chatrian si è prenotato, ne ha facoltà.

Chatrian (AV-VdA Unie) - Noi pensiamo che oggi l'offerta turistica valdostana veramente si arricchisce di una nuova figura professionale e va ad arricchire le due figure professionali della montagna che già esistono.

Un ringraziamento all'assessore Guichardaz, che aveva scaricato quest'importante disegno di legge (da più anni c'era quest'interesse), e all'assessore Grosjacques che sul piano del Governo ha voluto fortemente portare, insieme alla maggioranza tutta, questo disegno di legge oggi in aula.

Questo documento - è lì forse il pilier di questo disegno di legge - è stato fortemente richiesto dalle guide alpine di alta montagna e dall'associazione di categoria maggiormente rappresentativa delle guide escursionistiche naturalistiche.

Questo è veramente il dato politico più importante e vorrei e vorremmo ringraziare sia il Presidente delle guide alpine, Marlier, che il Presidente delle guide Dalle proprio per lo sforzo che è stato fatto dietro le quinte per approvare oggi questa nuova figura professionale e anche per gli elementi che sono stati forniti puntualmente in Commissione; sono dei professionisti della montagna, sono conoscitori del nostro territorio.

Oggi è un giorno veramente importante per la Valle d'Aosta. Riteniamo importante il fatto che si codifichi e si approvi una nuova figura professionale per la montagna.

Ieri abbiamo approvato la Maison de la montagne, dove sicuramente questa figura andrà ad arricchire la scelta che è stata fatta ieri, quindi diciamo che in sequenza abbiamo messo in campo tutta una serie di elementi in modo da poter accompagnare, e quindi dare contezza a una necessità, che è quella di avere una figura che oggi non abbiamo e che può, e siamo certi, andare a intercettare una porzione di clientela interessata a vivere e a conoscere le nostre montagne senza tuttavia essere interessata da ascese di tipo alpinistico, che richiedono abilità e tecniche non alla portata di tutti.

Quindi si va a dare una risposta a quella clientela nazionale e internazionale che ha ambizioni diverse rispetto a quelle che invece vogliono fare alpinismo.

Questa è la prima considerazione.

La seconda considerazione invece è quella legata all'opportunità lavorativa. Si andrà a dare un'altra risposta a quelle figure, ad esempio dei maestri di sci, che l'inverno lavorano sui campi da sci e che d'estate, con questo nuovo inserimento, con questa nuova figura professionale, potrebbero assolutamente valorizzare la propria attività fatta in inverno in quest'ambito e all'interno di quest'impianto che oggi stiamo discutendo, impianto legislativo, indubbiamente alla base di tutto, lo diceva bene il relatore. C'è la formazione, la professionalità, la conoscenza del nostro territorio, il fatto di avere comunque un livello professionale di alto profilo che è alla base di qualsiasi tipo di professione, a maggior ragione della professione in questo caso di montagna.

L'altra considerazione che vorrei fare e che non è di poco conto la troviamo nell'articolo 22 che prevede che le guide escursionistiche e naturalistiche, in possesso di determinati standard formativi e iscritte nell'elenco professionale regionale, vengano direttamente trasferite nell'elenco speciale degli accompagnatori di media montagna.

Per chi invece dovrà fare dei nuovi corsi, ci sarà l'accompagnamento e lo spazio per poter accedere a questa nuova figura.

L'altro elemento importante è che gli accompagnatori di media montagna faranno parte del collegio regionale delle guide alpine, anche questo non scontato, positivo e interessante; oltretutto gli accompagnatori potranno aderire alle società locali delle guide alpine ed estendere alla nuova figura professionale le disposizioni previste per le guide alpine per l'esercizio stabile della professione in forma organizzata.

Il tutto è disciplinato anche per la parte legata agli aggiornamenti, perché queste professioni indubbiamente ogni "x" anni dovranno - come i maestri di sci e come le guide di alta montagna- in maniera obbligatoria aggiornarsi, quindi frequentare gli aggiornamenti professionali, sempre con un unico obiettivo, quello di essere performanti, di essere sul pezzo e soprattutto di essere pronti ad accogliere i nostri ospiti, quindi a dare la cosa più importante: una risposta concreta alle richieste dei nostri turisti e dei nostri ospiti.

Si definisce bene nell'articolo 5 lo svolgimento delle attività di accompagnamento - quindi in che zona, in che modo, con che strumenti - la possibilità che si garantisca un'adeguata riconoscibilità degli accompagnatori di media montagna nello svolgimento dell'attività professionale e, non ultimo, che per questa figura professionale è prevista la verifica preliminare di un'adeguata conoscenza del nostro territorio regionale e delle sue caratteristiche geomorfologiche, naturalistiche, nonché delle competenze in materia di terreni innevati, prevedendo poi l'eventuale svolgimento di un corso teorico pratico integrativo con superamento del relativo esame.

All'interno di quest'impianto legislativo, c'è l'obiettivo principale che è la grande novità: la nuova figura che viene inserita e incardinata nel nostro sistema legislativo sotto le guide alpine di alta montagna. Si definisce bene la professionalità e l'inserimento all'interno del nostro impianto e le modalità di esecuzione per poter valorizzare al meglio la professionalità, quindi l'esercizio e l'attività che si consegue mediante il superamento di tutti i test attitudinali, la frequenza degli appositi corsi teorici e pratici e il superamento dei relativi esami organizzati, come dicevo prima, sempre dalle guide di alta montagna.

Peccato che su un tema così importante e delicato per una Regione montana come la nostra non ci sia la possibilità di avere l'unanimità.

Vorrei ancora ringraziare i Presidenti delle guide di alta montagna, delle guide escursionistiche e dei maestri di sci che, veramente, hanno creato le condizioni affinché questo Consiglio possa votare positivamente questo disegno di legge.

Penso che questa sia oggi comunque una giornata veramente importante per la Valle d'Aosta.

Presidente - La parola al consigliere Brunod, ne ha facoltà.

Brunod (LEGA VDA) - Sarò sicuramente più breve di chi mi ha preceduto, perché hanno già detto quasi tutto in merito a quest'importante tema. Ringrazio anche io il collega Rollandin per aver esposto la relazione su questo nuovo disegno di legge per quanto riguarda gli accompagnatori di media montagna e le modifiche alle leggi del 1997 e 2003. Un bel momento perché si parla di sport, di montagna e di professioni, sono dei temi sui quali sarebbe bello avere il massimo della condivisione, perché sono temi sani, dove si parla di tematiche veramente molto importanti e strategiche per la nostra regione.

È giusto ringraziare chi per tanti anni ha lavorato costantemente dietro questo tema, ci ha creduto fortemente, e poi oggi arriva in quest'aula dove si chiude il cerchio e si raccolgono i risultati di quanto è stato fatto negli anni. Quindi, come ha detto anche il collega Chatrian, è una cosa che è partita con l'ex Assessore allo sport e turismo, Guichardaz, per poi adesso ritrovarselo in mano l'assessore Grosjacques, quindi oggi va a concretizzarsi quest'importante disegno di legge.

Importante perché comunque riguarda una figura dell'accompagnatore di media montagna, una figura che verrà formata a livello professionale con dei corsi di tante ore, perché una regione come la Valle d'Aosta deve puntare all'eccellenza, alla qualità, e questa figura sicuramente saprà rappresentare al meglio le nostre richieste. Una figura che sarà dotata di una divisa e di un tesserino di riconoscimento, per la quale verranno fatti dei corsi di aggiornamento e ci sarà una tutela e un seguito, perché dietro a questa figura ci sono degli ordini e comunque degli apparati molto strutturati e ben professionali.

Come abbiamo già dimostrato altre volte, è un tema sul quale il nostro gruppo è molto attento; anche ieri con l'ordine del giorno sulla Maison de la montagne abbiamo confermato che c'è grande attenzione riguardo a queste categorie, quindi noi siamo molto contenti di arrivare oggi a questo risultato.

Una figura che permetterà di promuovere, dalla bassa alla media quota, il nostro territorio. Quindi parliamo di un grande territorio della nostra regione, compreso i grandi tours che offre la nostra Regione: Tour du Mont Blanc, Tour du Grand Combin, et du Mont Cervin, du Mont Rose, oltre a tutti gli altri itinerari intervallivi che la nostra regione possiede, più tutti gli altri ruoli che potrà esercitare questa nuova figura, quindi una figura che spazierà a 360 gradi e potrà veicolare, a livello nazionale e internazionale, soprattutto direi internazionale, le nostre eccellenze; quindi trova piena condivisione questo tema.

Come gruppo abbiamo presentato un emendamento che riteniamo sia semplice ma importante per arricchire la legge in quanto, come prevede l'emendamento al comma 2 dell'articolo 5 del disegno di legge, dopo le parole: "Con racchette da neve" si propone di aggiungere le seguenti parole: "O con ramponcini da trail running".

Il comma 2 diceva: "L'attività di accompagnamento di cui al comma I può svolgersi in zone di media montagna, su pendii detritici, su terreni innevati, anche con racchette da nave, senza limiti altitudinali, con esclusione dei ghiacciai e dei terreni che necessitano per la progressione l'utilizzo di tecniche e materiali alpinistici, quali corda, piccozza e ramponi".

Questo per noi è un passaggio molto importante, perché va a specificare bene i campi e le azioni che potrà svolgere l'attività di accompagnatore di media montagna.

Ci tengo a precisare che ramponcini da trail running antiscivolo non hanno nulla a che vedere con i ramponi di tipo alpinistico, è specificato bene, perfettamente, su tutti i siti e sulle schede di chi produce questo materiale; è un'attrezzatura che in questi ultimi anni sta andando molto di moda in quanto sono ramponcini estremamente leggeri, confortevoli e facili da mettere e da togliere ma che offrono grande sicurezza per il frequentatore di sentieri, di strade poderali e per gli amanti di trekking e di trail running in ogni mese dell'anno. Infatti questo disegno di legge permette di arrivare concretamente a un risultato che va verso la direzione di destagionalizzare il turismo in modo pratico, quindi attraverso quest'emendamento noi siamo convinti che riusciremo a ottenere un risultato con la massima sicurezza.

Presidente - Consigliere Rollandin a lei la parola.

Rollandin (PA) - Credo che sia necessario riprendere alcune tematiche. La prima: con questo dispositivo, che con l'aiuto di tutti ho presentato, credo che sia evidente che non è in alcun modo interferito da situazioni di chi oggi ha presentato il lavoro svolto per mesi da esperti che hanno seguito questa situazione e hanno presentato la stesura finale con i venti casi che sono già previsti con l'accordo fatto con tutte le altre associazioni tenendo conto di due aspetti fondamentali. Il primo che è stato fatto, proposto e sistemato dall'accordo degli esperti, non da chi non è esperto, dagli esperti.

Il secondo: hanno tutti scelto di attivare i meccanismi che permettono di rendere puntualmente visibile, rispetto a tutti i dati che sono stati qui inseriti, e soprattutto danno la possibilità di raccordarsi con la capacità di rendere gli AMM nella situazione migliore. Questi sono i dati che non sono stati nemmeno presi in considerazione.

La posizione... che con questi venti punti di riferimento, con le possibilità di attivare e di rendere possibile, a seconda dei casi, la capacità di rendere sempre possibile la messa in opera dello sciatore con i maestri e con tutti quelli che sanno fare il loro mestiere.

Io credo che siamo arrivati a questo punto col riferimento a quello che è stato fatto dagli esperti. La proposta è legata all'esigenza di rendere ormai possibile, di ottimizzare quello che si può fare in Valle d'Aosta, tenendo conto delle disponibilità di tutti.

Non si tratta di dire "qualcuno sì, qualcuno no"; non è così, è per tutti uguale, con la stessa capacità e con la stessa necessità di rendere fattibile ed encomiabile quello che sarà l'incontro dell'artista, di chi conosce bene i compiti da mantenere e che sicuramente farà fare una bella figura alla Valle d'Aosta.

Presidente - Consigliere Baccega, a lei la parola.

Baccega (FI) - Dopo tre giorni di duro lavoro all'interno del Consiglio, abbiamo cercato di ottimizzare gli interventi, però su questo disegno di legge non possiamo esimerci dal fare due brevi considerazioni.

Giustamente è un lavoro che parte da lontano, un lavoro fatto da esperti - come ha detto il relatore Rollandin, che ha portato a compimento un testo di legge che è sicuramente importante, un disegno di legge che introduce nell'ordinamento regionale la figura professionale dell'accompagnatore di media montagna, che va a rivolgersi a una clientela ben specifica che sicuramente aveva bisogno di una figura professionale di quel tipo.

Anche noi ringraziamo l'Unione guide di alta montagna che ha sostenuto questo percorso e credo che inserire questa figura all'interno di quel contesto professionale regionale sia sicuramente positivo.

Sosterremo anche l'emendamento presentato dai colleghi della Lega e quindi dichiariamo, fin da subito, che il nostro voto sarà favorevole a questo disegno di legge.

Presidente - Ci sono altri interventi? Consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (GM) - Non tanto per aggiungere qualcosa a quanto già detto dai colleghi che mi hanno preceduto, ma solo per significare una coincidenza.

Ieri abbiamo parlato della costruzione della Maison de la montagne e oggi approviamo una norma importante.

È casuale? Forse sì, forse no, ma questo ci dà l'occasione per significare che, all'interno di alcune professioni della montagna, c'è la volontà di mettersi in gioco, la volontà di evolvere, di cambiare, anche e soprattutto rispetto alla richiesta che proviene dal territorio.

In effetti nel 2020 c'è stato un aumento del 49% degli Italiani che hanno scelto le vacanze "Open Air"; questa scelta credo sia anche figlia, purtroppo, dell'evento del Covid che ci ha colpiti, però la crescita è stata, oserei definirla, esponenziale.

Nel 2021 la crescita ha continuato ad aumentare e una regione come la Valle d'Aosta - che si propone come la capitale del turismo di montagna, che ha delle importanti ambizioni e che fa del prodotto "Montagna" il prodotto più importante - non può che cercare di mantenere il passo. Questa norma ci permette di rimanere al passo con la richiesta che proviene dagli Italiani che vogliono una vacanza breve ma sicura, soprattutto il target che va dai 50 anni in su vuole esplorare il territorio ma con sicurezza, vuole sentirsi raccontare le storie della Valle d'Aosta, raccontare il territorio, assaporare i profumi e i sapori del territorio.

Credo che questa nuova figura possa racchiudere tutti questi saperi, ed è importante questo, è importante che sia un'evoluzione di altre figure che noi già abbiamo.

Purtroppo, quando si fanno delle scelte di questo genere, qualcuno rischia di rimanere indietro; è stata data, con questa norma, l'opportunità di continuare a lavorare, l'opportunità di aggiornarsi, ma soprattutto è stata creata un'opportunità per il turismo valdostano e per migliorare la nostra offerta.

Voteremo convintamente questa norma.

Presidente - Consigliere Cretier ne ha facoltà.

Cretier (FP-PD) - Intanto volevo ringraziare il relatore, collega Rollandin, per aver usato il termine appropriato: "Ambasciatore del territorio".

Questo è emblematico della visione prospettica che abbiamo.

Abbiamo aggiunto, nel panorama professionale legato alla montagna, alle sue attività, alle sue necessità, un altro tassello per definire una figura che necessita di una precisa e puntuale classificazione per accompagnare clientela in escursioni in montagna, anche persone con disabilità, quindi accessibilità e inclusione sul territorio per tutti.

Dunque un riconoscimento professionale di una figura polivalente, preparata professionalmente in più ambiti per soddisfare quel segmento di turismo che non si spinge alle alte quote, ma che è comunque amante della montagna e del suo ambiente alpino, con un approccio che passa pur sempre dall'indispensabile preparazione e dalla formazione, con una garanzia delle qualità dell'offerta al singolo o al gruppo di escursionisti, con conoscenze molto ampie e un aggiornamento periodico obbligatorio ogni tre anni.

Il testo del disegno di legge evidenzia l'iscrizione in un elenco speciale e la figura sarà riconoscibile, con l'obbligo - come ha già detto il collega Brunod - di una divisa professionale specifica e di un tesserino di riconoscimento, proprio per funzioni di responsabilità, proprio per evitare abusi e responsabilizzare gli accompagnatori, così come è già successo in altri settori.

Nelle varie audizioni più volte è stata richiamata la necessità d'istituire questa figura professionale, una richiesta partita proprio dalle associazioni, l'Unione valdostana guide alta montagna e AGENVA, guide escursionistiche naturalistiche.

Una figura che manca, che potrebbe coprire periodi sterili sotto il profilo occupazionale e reddituale, come succede a chi ha fatto delle scelte mirate ma al momento legate solo al periodo invernale, troppo limitato.

Con questo disegno di legge s'intende dare una risposta alla necessità delle professioni del territorio, accompagnare lo sviluppo di nuove attività, fare rete con altri attori del territorio, fornire una gamma di offerta turistica a tutti coloro che frequentano il nostro territorio: da quelli preparati al meglio fisicamente a chi, con molta modestia o nulla preparazione, vuole godere di luoghi e panorami unici: dai tanti laghi ai percorsi dei nostri ru in zone agricole particolari che offrono uno spaccato del mondo agreste da cui è possibile dare una prospettiva di vitalità e di resilienza, accompagnata da idee di sviluppo e di reddito in loco in totale sicurezza.

Dunque una necessità richiesta e sostenibile, un testo scaricato il 31 gennaio dalla Giunta, passato in Commissione e che nell'audizione ha trovato qualche posizione contrastante da altre associazioni, ma che oggi va al voto finale in quest'aula e per noi del gruppo è positivo ed è necessario il sostegno.

Inoltre vorrei aggiungere che se da una parte il presidente Marlier ha argomentato in modo spontaneo e forse anche fiorito, mi fa specie l'avvocato che ha definito in modo ironico l'Associazione UIMLA "Tanto fantomatica", questo ha dichiarato. Quindi credo che, semplicemente andando a cercare sulla pagina internet, si può trovare tutto quello che serve, la forma giuridica della UIMLA, lo scopo associativo, che è un'associazione internazionale e in seconda pagina sono previste le specifiche della formazione: la sicurezza in terreni montuosi, l'orientamento, il Pronto Soccorso, le attrezzature impiegate, la conoscenza dell'ambito montano, la conoscenza dell'anatomia e fisiologia umana e conoscenze di meteorologia.

Credo che, leggendo queste poche righe, sia chiaro che forse anche l'avvocato ha impiegato un'espressione infelice e, secondo me, anche presuntuosa, perché a dichiarare che la UIMLA è sconosciuta e fantomatica credo proprio che abbia preso un abbaglio.

Con questo noi sosteniamo questo testo di legge e crediamo che sia opportuno approvarlo oggi.

Presidente - Consigliere Lucianaz ne ha facoltà.

Lucianaz (LEGA VDA) - Brièvement pour ce qui concerne l'article 21, je lis : "Modifica alla lettera C. Guida escursionistica-naturalistica: chi per professione accompagna singole persone o gruppi di persone" et cetera, et cetera, "Le bellezze nonché gli aspetti etnografici, produttivi, topografici per far apprezzare il paesaggio, " eccetera, eccetera. Bon, moi c'est sur l'aspect culturel que j'ai envie de dire deux mots. Dans l'audition, j'ai eu la possibilité de poser la question au président des moniteurs de ski et des guides sur la question de la langue valdotaine, du franco-provençal. Si on accompagne dans la nature les clients, bien sûr, il faut connaître les toponymes, il faut connaître l'histoire, il faut connaître les lieux et la connaissance de la langue valdotaine est déterminante, autrement on revient sur les questions que le Mont Cervin est un lieu où il y avait les cerfs et le Mont Rose s'appelle comme ça parce qu'au coucher du soleil il y a le glacier qui change de couleur. Alors cette ignorance... ma foi, chacun est né ignorant et avec la vie a eu le temps d'apprendre plein de choses et donc je crois que pour ceux que... j'ai entendu plusieurs fois dire aujourd'hui ambasciatore del territorio, bien, je crois que c'est important, au moins dans le moment de formation de ces personnes, qu'on donne une connaissance culturelle et linguistique de notre réalité valdôtaine. Je n'ai pas avancé des amendements comme je sais que cette majorité n'a vraiment pas trop d'intérêt pour le patois, ce que quelqu'un appelle Patois, moi, selon l'école d'Henriet, je l'appelle différemment : l'arpitan.

Mais bon, enfin, on parle toujours de la même langue et donc le fait que déjà au mois de décembre, j'ai avancé une motion pour pouvoir m'exprimer en patois - ou en franco-provençal, comme on veut - dans cette salle et pour l'instant je n'ai pas encore le droit. Donc, Monsieur le Président, me predzo patouè e apré y è pi la traduchòn pe qui l'a fata de verbalisé. Sò pe die que l'è déterminan pe la conuissance de que l'ecoula valdotena ne lo fé pa... déterminan que lo nutrisse la lenga valdotena... e i turiste que vegnon seuya. Ho solo detto che bisogna insegnare il francoprovenzale. Je termine mon intervention en disant que le 6 août, il y aura la rencontre des émigrés dans l'aire de Villefranche. Je participerai, merci pour l'invitation. Je fais un petit tour dans la zona umida qui est juste à côté de l'aire. J'ai même demandé à l'assesseur compétent par une interpellation de s'occuper de cette aire. Il y a un parcours, il y a un QR code, il y a les pancartes qui parlent des richesses de cette aire, naturellement, comme il y aura les émigrés valdôtains qui reviennent de la France, tout est formidablement seulement en italien.

Presidente - Altri in discussione generale? Se non vi sono altri interventi in discussione generale, chiudiamo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. In fase di replica, l'assessore Grosjacques.

Grosjacques (UV) - Mi unisco anch'io, in apertura del mio intervento, a tutti i ringraziamenti che sono stati fatti all'Unione guide alpine, alle guide escursionistiche-naturalistiche, ovviamente ai Commissari della II e della IV Commissione che hanno lavorato su questo disegno di legge e, prima ancora, al Governo Lavevaz che ha scaricato il disegno di legge e che, in precedenza, aveva creato, attraverso l'assessore Guichardaz, il tavolo di lavoro che ha portato alla definizione di questo testo. Grazie anche, devo dirlo, ma non è retorica, alla collega Minelli che ha espresso in modo molto pacato le sue legittime considerazioni; ovviamente cercherò di rispondere, so che non modificherò il suo pensiero su questo disegno di legge, ma credo che ci siano delle nozioni giuridiche - che sono state approfondite attraverso un'analisi di tutto quello che è stato portato in Commissione - che possano dire che sosteniamo questo disegno di legge con cognizione di causa e sotto tutti i profili giuridici.

La professione che oggi andiamo a disciplinare, che peraltro, come ha detto la collega Minelli, non è la creazione di una nuova professione perché la professione è stata - come giustamente evidenziato - individuata e creata dalla legge 6/89 che all'articolo 21 individua gli accompagnatori di media montagna e all'articolo 22 ne definisce l'elenco speciale, quindi la Regione Autonoma Valle d'Aosta, come altre Regioni, ha semplicemente disciplinato la formazione e l'abilitazione di questa professione che è stata creata con una normativa nazionale, perché non c'è la possibilità per le Regioni di creare nuove professioni, così come non c'è nessuna confusione tra le guide ambientali escursionistiche e gli accompagnatori di media montagna, perché la GAE, guida ambientale escursionistica è una figura professionale non ordinistica, esercitata ex legge 4/2013, senza nessuna autorizzazione o abilitazione o iscrizione in albi o elenchi; questo non è vero, perché quest'affermazione è valida solo per le Regioni nelle quali non esiste regolamentazione dell'attività di guida ambientale, anche con denominazioni similari.

La Valle d'Aosta dispone di propria legge regionale e - come previsto dal MISE e dalla stessa disciplina dell'AIGAE - l'esercizio dell'attività di guida ambientale escursionistica sul territorio regionale è subordinato al conseguimento dell'abilitazione come guida escursionistica naturalistica, ai sensi della legge regionale vigente.

Con questo disegno di legge andiamo a creare una professione per dei giovani ai quali potremo dare la possibilità - associando l'attività di accompagnatore di media montagna magari con quella di guida alpina e maestro di sci - di lavorare in montagna durante tutti i dodici mesi, contribuendo così ad arginare lo spopolamento lento e inesorabile che caratterizza i nostri Comuni di media e alta montagna.

Non mi soffermerò sull'articolato, perché i colleghi che sono intervenuti hanno già ben descritto quali sono le finalità e gli obiettivi di questo disegno di legge.

Gli accompagnatori di media montagna sono però - questo consentitemi di dirlo - l'evoluzione naturale della professione di guide escursionistiche naturalistiche rispetto alle mutate richieste del turista che va in montagna - anche se in quote non altissime - e vuole essere accompagnato da un professionista preparato per tutti i terreni e le difficoltà che potrà incontrare nella sua gita.

L'utilizzo delle ciaspole, fino a non molti anni fa praticamente inesistente, oggi è in forte crescita e molte Amministrazioni comunali hanno ideato e inserito nella propria offerta turistica percorsi adatti a questo tipo di camminata.

Dobbiamo però fare in modo che questa figura sia preparata e professionale, così come lo sono i loro omologhi francesi e svizzeri che vendono un prodotto "Montagna" che è anche nostro e che noi oggi non abbiamo la possibilità di proporre, perché non abbiamo creato le condizioni perché questo si possa fare.

Con questo disegno di legge colmiamo questa lacuna e ci riportiamo all'altezza dei nostri principali competitor, quindi ci sarà la possibilità, come ha sottolineato il collega Brunod, di esercitare a livello internazionale, perché la formazione è certificata dagli standard della UILMA, che il collega Cretier ha ben descritto nelle sue articolazioni.

Questi standard formativi sono riconosciuti a livello internazionale e consentiranno - rispettate le opportune disposizioni per l'attività transfrontaliera - di essere pienamente legittimati all'esercizio di quest'attività.

Quanto alla possibilità di poter accompagnare le persone in escursioni di montagna, anche su terreni nevosi - che è stato un po' l'elemento centrale delle osservazioni e delle critiche dell'avvocato che rappresentava l'AIGAE, a questo proposito dico che l'AIGAE non è stata più invitata al tavolo, perché la normativa prevede di relazionarsi con le associazioni più rappresentative, quindi se avessimo chiamato al tavolo l'universo mondo, ovviamente sarebbe venuto meno il requisito di maggiore rappresentatività, quindi questo è il motivo per cui si è lavorato con AGENVA e non con AIGAE - quest'attività è stata inserita, o meglio per dirla tutta, non è stata esclusa nella delibera del Consiglio direttivo n. 66 del 22 settembre 2020 del Collegio nazionale delle guide alpine, in ottemperanza alla legge 6/89, tenuto conto dell'evoluzione di tale professione e del livello e complessità della formazione professionale che prevede oltre 500 ore di corso se sommiamo i vari moduli formativi. In caso, l'esercizio di attività su terreni innevati è subordinato alla frequenza di un corso specifico nivologico al quale potranno partecipare, per ottenere la qualificazione, anche le guide escursionistiche naturalistiche.

Per quel che riguarda le osservazioni della collega Minelli sul perché non siamo tornati in Commissione, avevo preso l'impegno in Commissione di far vagliare tutte le osservazioni e le criticità che erano pervenute in sede di audizione dall'ufficio legale legislativo dell'Amministrazione regionale, che ha radiografato tutti gli interventi che sono stati prodotti in audizione e devo dire che, da questo punto di vista, non è stato rilevato nessun motivo ostativo alla proposizione del testo, così come approvato dalle Commissioni consiliari.

A questo proposito voglio aggiungere dei ringraziamenti alla struttura dell'Assessorato nelle persone della dottoressa Chenal, del dottor Ferrazzin e della dottoressa Vendemmia della struttura della formazione dell'assessore Bertschy, perché hanno dato un contributo importante all'analisi del testo, così come, in qualche modo, messo sotto la lente d'ingrandimento da parte delle audizioni.

Nessuno ovviamente disconosce l'importanza delle attività delle guide escursionistiche naturalistiche sul territorio, siano esse AIGAE o AGENVA, e questo darà la possibilità, almeno nel primo periodo, di transitare automaticamente nei ruoli degli accompagnatori di media montagna per coloro che sono in possesso della UIMLA, la certificazione internazionale.

A questo proposito, proprio per allungare i tempi rispetto all'approvazione di questo disegno di legge che era stato previsto in tempi più ristretti, ma vi arriviamo oggi, presenteremo un emendamento che posticipa la data di possibilità d'iscriversi alle guide escursionistiche naturalistiche e stabilisce di veder riconosciuto il titolo fino al 31/12/2023.

Per il tempo che mi rimane prendo qualche secondo perché devo una risposta al collega Lucianaz, che non vedo in aula, a proposito del patois, e lo dico da "patoisan", ma la richiesta d'inserimento nel disegno di legge di una disposizione che preveda quale requisito di accesso alla professione di accompagnatore di media montagna la conoscenza del patois risulta non accoglibile, poiché una siffatta disposizione risulterebbe innanzitutto facilmente censurabile sotto il profilo costituzionale e assai difficilmente difendibile in caso di contenzioso.

Essa infatti determinerebbe un trattamento differenziato tra i soggetti sulla base dell'accertata conoscenza di un dialetto che appare del tutto ingiustificata, in quanto tale conoscenza non appare in alcun modo funzionale all'esercizio della professione, pressoché esclusivamente rivolta al servizio di turisti non residenti, ne conseguirebbe, pertanto, la violazione dell'articolo 3 della Costituzione.

La stessa disposizione appare in contrasto con lo statuto di autonomia e con lo speciale ordinamento linguistico della nostra regione, che all'articolo 38 sancisce la parificazione delle lingue italiana e francese, nulla disponendo invece in merito all'utilizzo del patois ai fini pubblicistici.

Concludo dicendo che oltre ai suddetti motivi ostativi, occorre riconoscere che sul piano squisitamente di merito la pretesa conoscenza del patois non risulta giustificata in alcun modo sotto il profilo della pertinenza rispetto alle conoscenze da richiedersi alle figure professionali in questione.

Presidente - Assessore Jean-Pierre Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz J. (FP-PD) - Intervengo per esprimere la mia personale soddisfazione, sia per quest'interessante e competente discussione che dimostra il grande interesse attorno all'argomento, sia per ringraziare tutti coloro che, a diverso titolo, hanno partecipato al lunghissimo processo di elaborazione del testo normativo.

Questa è una di quelle belle occasioni in cui la politica, intendendo con tale termine noi rappresentanti dei cittadini, soi-disant eletti, può davvero dire di aver contribuito, in rete con tantissime altre persone, a porre le fondamenta di un inedito assoluto per la nostra regione e per il nostro comparto turistico, ma non solo.

Le caratteristiche di questa figura professionale sono tali da rendere l'AMM non solo un professionista del turismo, ma anche un vero e proprio testimonial del territorio, per quanto attiene agli aspetti legati all'ambiente, alla cultura e all'enogastronomia. Una figura a 360 gradi che può raccontare il territorio, e in particolare la nostra meravigliosa regione, nelle sue molteplici sfaccettature e peculiarità, con il duplice obiettivo di farla conoscere appunto ai visitatori che provengono da fuori confine, ma anche ai Valdostani che, attraverso gli accompagnatori di media montagna, potranno addentrarsi nelle nostre bellezze naturalistiche, culturali, nella nostra tradizione materiale e immateriale, nel nostro ricco patrimonio enogastronomico.

Una figura, quella dell'AMM, che è attesa da anni e che, ne sono certo, sarà molto gettonata, diciamo così, da tantissimi giovani e in parte anche da meno giovani, spero maggiormente valdostani, che avranno così l'occasione di approfondire e di studiare loro in primis la storia, la cultura, l'immensa ricchezza ambientale naturalistica delle nostre valli, delle nostre montagne e dei corsi d'acqua. Così riprendo e faccio mie anche le sollecitazioni del collega Distort sul turismo fluviale, dei nostri luoghi più suggestivi e straordinari, del nostro paesaggio agro-silvo-pastorale e del patrimonio enogastronomico. Una figura trasversale, nelle intenzioni della legge e anche dei proponenti, che dovrà raccordarsi con svariati Assessorati, quello che attualmente rappresento, cioè le attività culturali, l'istruzione e le politiche giovanili intergenerazionali. Il nostro patrimonio culturale materiale e immateriale, etnografico ed etnolinguistico è immenso e può essere raccontato e divulgato con efficacia e interesse dai professionisti della montagna, anche impiegando nel percorso formativo i nostri enti e le nostre fondazioni. L'Osservatorio astronomico, la SFOM, il BREL, per dirne solo alcuni, ma anche le molteplici associazioni culturali, che finanziamo e sosteniamo, e il sistema scolastico che può, in futuro, immaginare percorsi che assegnino crediti formativi utili al conseguimento del titolo di AMM, così come si è fatto, ad esempio, con gli operatori socio sanitari (a tale proposito guardo con attenzione al Lycée de métiers des services en montagne de Moutiers, per esempio, che ha al suo interno un percorso finalizzato proprio al conseguimento di crediti per l'ottenimento finale del titolo di accompagnatore di media montagna) e l'Assessorato all'agricoltura - spero che lo IAR, i Consorzi, il Consorzio Vini, il Consorzio Fontina e gli altri siano coinvolti attivamente nel percorso formativo dell'AMM - l'Assessorato all'ambiente, con le sue importanti istituzioni culturali e naturalistiche, la Fondation Grand Paradis, la Fondazione Montagna Sicura, l'ARPA, l'Assessorato del collega Bertschy, attraverso i suoi molteplici percorsi finalizzati alla formazione professionale e i percorsi IFP, anche utilizzando - è stato ricordato - strumenti di accesso e aiuto, quali ad esempio i voucher e altri contributi alla formazione, anche l'Assessorato alla sanità potrebbe avere un importante ruolo nella formazione degli AMM per quanto concerne tutta la parte relativa alle tecniche di primo soccorso, di prevenzione delle patologie connesse alla pratica della montagna, così come tutti coloro che, in qualche modo, oggi rappresentano il Governo di questa Regione - è un ruolo fondamentale, l'hanno spiegato molto bene il collega Grosjacques e i vari colleghi che sono intervenuti - e naturalmente l'Assessorato al turismo, per quanto attiene alla competenza diretta sull'UVGAM, quindi sull'elenco speciale degli AMM, ma anche per l'importante ruolo che riveste, ad esempio, la scuola alberghiera di Châtillon che, ne sono certo, farà la sua parte nella formazione dei professionisti che saranno ottimi testimonial anche del nostro patrimonio vitivinicolo e gastronomico.

Naturalmente l'AMM, sia nella sua fase di formazione professionale, sia nella fase più imprenditoriale, si dovrà interfacciare con le associazioni di rappresentanza degli albergatori, dei commercianti, dei produttori vitivinicoli e agropastorali, con le varie Associazioni turistiche e sportive, con gli enti locali; insomma, una figura, quella dell'AMM che - oltre ad aprire opportunità infinite, importantissime per molti giovani e, dicevo prima, anche per meno giovani che hanno già manifestato interesse per questa figura, che vogliono investire professionalmente sul territorio e per il territorio - sarà questa figura di raccordo tra le molteplici realtà, soprattutto valdostane, facilitando così liens sempre più stretti tra soggetti non sempre abituati a lavorare in rete tra loro.

In questo processo di costruzione di una professione turistica, culturale, ambientale, l'UVGAM, l'Unione delle guide di alta montagna, con l'importantissimo sostegno e ausilio dell'associazione delle guide escursionistiche, che per prima ha dato impulso a questa legge; ricordo ancora le lunghissime e illuminanti interlocuzioni già dal 2013 con il Presidente Dalle sulla necessità di una figura tutelata che andasse oltre la figura della guida escursionistica naturalistica, Presidente che insieme al presidente Ezio Marlier - li abbiamo ricordati tutti - ringrazio davvero di cuore per il lavoro e per aver creduto fortemente davvero in questo processo di costruzione di questo provvedimento normativo.

Dicevo che in questo processo di costruzione dell'AMM, l'UVGAM, con l'ausilio di AGENVA e anche delle altre associazioni che hanno, a vario titolo, partecipato, seppur non maggiormente rappresentative, è stato individuato come regista del percorso formativo e il garante della serietà e professionalità del professionista di media montagna.

Nel mio ruolo trascorso di Assessore con delega al turismo, ho potuto apprezzare la grandissima dedizione, professionalità e serietà di una categoria, quella delle guide di alta montagna, anche in qualità di "Cavia" - come si dice in gergo - per i corsi aspiranti, e devo dire che affidare la formazione e la tutela dell'accompagnatore di media montagna all'UVGAM è la scelta sicuramente migliore; ricordo che UVGAM è un ente pubblico, non economico, sostenuto economicamente dalla Regione, insieme all'associazione dei maestri di sci.

Faccio infine mie le considerazioni del collega Chatrian che ha messo in luce tutte le strategie e tutte le sinergie con le altre professioni del turismo - una per tutte i maestri di sci - e anche le sue considerazioni, ben riprese dal collega Grosjacques e da altri colleghi che sono intervenuti, sulla possibilità che l'accompagnatore di media montagna possa utilmente riempire i periodi di "Vuoto operativo", permettendo agli operatori della montagna di lavorare per la nostra regione, per il sistema Valle d'Aosta, per 365 giorni l'anno.

Come ha precisato con competenza il collega Brunod, questa figura potrà anche promuovere i grandi tour regionali, nazionali e internazionali che oggi attraversano la nostra regione, spesso guidati - bisogna dirlo - da guide o da figure similari di altre nazionalità. Mi è capitato anche di vedere delle guide della Corea del Sud, addirittura, che accompagnavano, attraversando la Francia e la Valle d'Aosta, delle comitive.

Spero che prossimamente ci saranno maggiormente guide valdostane e accompagnatori che potranno svolgere questo ruolo.

Per concludere, credo che questa legge, che permetterà anche la pratica sui terreni innevati non alpinistici, con l'opportuna formazione di cui abbiamo detto, sia un modo, collega Lucianaz, per riprenderci il nostro territorio - e lo dico non con connotazioni ideologiche - per poterlo raccontare e farlo godere ai nostri visitatori, ai Valdostani, che utilizzeranno questi professionisti anche, secondo me, utilizzando la ricetta etnolinguistica di cui siamo portatori.

Grazie quindi alla maggioranza, grazie ai colleghi dell'opposizione, grazie a tutti coloro che, senza pregiudizi di parte e di schieramento, oggi daranno il via a un provvedimento che, nei prossimi anni, credo sarà riconosciuto a questa legislatura come uno di quei provvedimenti importanti ed emblematici per la nostra regione.

Presidente - La parola al Presidente della Regione.

Testolin (UV) - Nella filosofia che caratterizza e vuole caratterizzare questo Consiglio, cioè il dimezzamento dei tempi, sarò lapidario, nel senso che voglio solo affermare come quando una norma è attesa dal territorio, quando va incontro a delle potenzialità, quando può far mettere in buona luce le potenzialità di una realtà, di una comunità e delle sue opportunità di crescita, penso che sia un'ottima risposta.

Oggi veramente chiuderemo un percorso che ha coinvolto tantissima gente, tantissimi professionisti e che darà una risposta che, come diceva l'Assessore, sarà valutata nel tempo, sarà qualcosa di positivo e di questo ne siamo orgogliosi.

Presidente - Possiamo passare all'analisi dell'articolato. Ricordo che è stato presentato un emendamento da parte dell'Assessore, un emendamento del gruppo della Lega e sette emendamenti del gruppo PCP.

Articolo n. 1, invito i colleghi a prendere posto, vi sono richieste d'intervento riguardo a quest'articolo? Se non vi sono richieste, mettiamolo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika e Minelli).

L'articolo n. 1 è approvato.

Stesso risultato per l'articolo n. 2, n. 3 e n. 4.

All'articolo n. 5 vi sono due emendamenti di PCP e uno della Lega. La consigliera Minelli si è prenotata, immagino per illustrare gli emendamenti, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Gli emendamenti che abbiamo proposto, faccio un discorso un po' complessivo, inizialmente si propongono di allineare il disegno di legge all'assetto normativo e giurisprudenziale che c'è a livello nazionale.

La legge 6/89 esclude specificatamente che gli AMM possano accompagnare su terreni innevati e l'attuale assetto costituzionale esclude anche la competenza legislativa regionale in materia di professioni: non c'è infatti una deroga ai sensi dell'articolo 117, comma 3 della Costituzione per quanto riguarda le Regioni a statuto speciale. Quindi anche la nostra Regione non può modificare e ampliare una figura professionale ordinistica, così come non può porre limiti all'accesso al mercato delle libere professioni che sono esercitate ai sensi della legge 4/2013.

L'Assessore prima diceva che io avevo detto che istituiamo una nuova professione, forse sono stata fraintesa: la nuova professione so benissimo che esiste a livello nazionale, quella degli AMM, ma entra nel nostro ordinamento regionale.

Poi per il fatto che l'AIGAE è regolamentata da una legge regionale, questo anche l'ho detto, è la legge del 2003, ma in base alla legge del 2013, quella legge del 2003, la nostra legge del 2003, avrebbe dovuto essere modificata, cosa che è avvenuta in molte Regioni. Alcune hanno addirittura abrogato le loro leggi, e questa è la prima questione.

Il profilo professionale che viene attribuito dal disegno di legge agli AMM è in contrasto con quello che è definito dall'articolo 21 comma 2 della legge 6/89 e poi nella formulazione che è stata proposta nell'articolo 5 che adesso noi chiediamo di emendare.

In pratica coincide con quello delle guide ambientali escursionistiche che, come dicevo, è stato depositato nel 2018 al MISE da parte appunto dell'Associazione AIGAE secondo le classificazioni internazionali.

Quindi il primo emendamento che noi proponiamo è quello di sostituire il comma 1 dell'articolo 2ter della legge regionale 7/97 con la definizione dell'accompagnatore di media montagna e che non è, né più né meno, quello che si ritrova nella legge nazionale, perché la legge nazionale dice: "È accompagnatore di media montagna chi svolge professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, le attività di accompagnamento di singole persone, o gruppi, in escursioni in montagna, con esclusione delle zone rocciose, dei ghiacciai, dei terreni innevati e di quelli che richiedono comunque per la progressione l'uso di corda, piccozza e ramponi, e illustra alle persone accompagnate le caratteristiche dell'ambiente montano percorso". Questo è l'accompagnatore di media montagna, ed è la definizione della legge nazionale. Riteniamo che nella legge regionale non ci possa essere una definizione diversa, perché non abbiamo gli strumenti per modificare delle prerogative che sono a livello statale.

Concludo questa prima illustrazione rispondendo all'assessore Grosjacques che mi ha detto che ci sono stati degli approfondimenti molto dettagliati da parte degli uffici, che tutto è stato radiografato e non ci sono problemi; io credo che se ci fosse un poco più di attenzione e anche di rispetto per il lavoro dei Consiglieri, sarebbe stato opportuno o, mettiamola così, anche gentile, magari metterci a parte di queste verifiche che sono state fatte ma che domani chiederemo con accesso agli atti.

Presidente - Vi è anche l'emendamento della Lega. Mettiamo prima in votazione l'emendamento n. 1 di PCP. Altri vogliono intervenire? Assessore Grosjacques ne ha facoltà.

Grosjacques (UV) - Era solo per dichiarare la non ammissibilità da parte di questa maggioranza dell'emendamento proposto dalla collega Minelli. Non entro di nuovo sull'ordinamento delle professioni, voglio solo ricordare che il deposito al MISE è assicurato al ricorrere delle condizioni previste dalla legge, quindi legge 4/2013, non dà alcun diritto a una riserva dell'attività, quindi non c'è questa riserva esclusiva da parte delle guide escursionistiche e naturalistiche, pertanto nessuno ha sovrapposto, semplicemente perché non c'è un'esclusività nell'attività delle guide escursionistiche.

Per quel che riguarda gli emendamenti, mi esprimo su tutti e sette gli emendamenti così non interverrò più su quelli del gruppo di PCP.

Voglio ricordare che uno dei pilastri di tutto l'impianto normativo si fonda sull'esigenza di chiarire, consentendolo, l'esercizio della professione tanto di accompagnatore di media montagna quanto di guida escursionistica naturalistica su terreni innevati, fatte salve le attività di esclusiva competenza delle guide alpine.

Questo chiarimento si rende oltremodo necessario sia per consentire a chi - a seguito di formazione specifica - volesse estendere la propria attività in periodi non estivi, sia per ampliare l'offerta dei servizi di accompagnamento in montagna di una clientela sempre più alla ricerca di attività outdoor di tipo non alpinistico, anche transfrontaliere.

Proprio per queste ragioni sia UVGAM che AGENVA hanno fortemente sollecitato la previsione dell'attività su terreno innevato.

Preciso peraltro che il disegno di legge non prevede tout court la possibilità di esercitare sul terreno innevato, ma per tale attività prescrive una specifica formazione che si rivela di particolare importanza in un'ottica di sicurezza, sia per i professionisti che per i clienti, tenuto conto del cambiamento climatico in atto, così come ho già avuto modo di evidenziare nel mio intervento di replica.

D'altra parte la recente giurisprudenza, in ultimo la sentenza del Consiglio di Stato 5871 del luglio 2022, ha richiamato il principio in base al quale l'ambito di competenza è valutato non tanto con riferimento al terreno su cui esercita, quanto piuttosto con riferimento al tipo di attività svolta e alla tipologia di materiale utilizzato per tale attività.

Inoltre l'emendamento 1, se accettato, snaturerebbe completamente il profilo professionale degli accompagnatori di media montagna, quindi di fatto renderebbe in qualche modo non giustificabile un disegno di legge per questo tipo di attività.

Voglio solo ricordare che il Collegio delle guide alpine nazionali, nel Consiglio direttivo che ho già citato in mia replica, ha definito l'accompagnatore di media montagna che può esercitare queste attività: "L'accompagnamento di persone in escursioni in montagna, con l'esclusione dei ghiacciai e di tutti gli itinerari che richiedono, per la progressione, l'uso di tecniche e materiali alpinistici", quindi c'è già stato un'ulteriore precisazione rispetto ai terreni innevati.

Per quel che riguarda l'emendamento presentato dai colleghi della Lega, ovviamente non perderò tempo a illustrare le prerogative dei ramponcini di trail running, perché rischierei di fare brutta figura rispetto alla descrizione del collega Brunod, ma sono ausili che sono utili non soltanto sui terreni innevati ma anche su terreni accidentati e scivolosi, pertanto possono essere considerati una forma di prevenzione intelligente.

Per questo motivo accoglieremo l'emendamento dei colleghi della Lega.

Presidente - Mettiamo in votazione l'emendamento n. 1 di PCP. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 2

Favorevoli: 2

Astenuti: 33 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Lucianaz, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rollandin, Rosaire, Sammaritani, Sapinet e Testolin).

L'emendamento non è approvato.

Con il non voto di quest'emendamento, decadono, perché collegati, anche gli emendamenti n. 2, 3, 4 e 5 di PCP.

Mettiamo in votazione l'emendamento n. 1 della Lega. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika e Minelli).

L'emendamento è approvato.

Votiamo adesso l'articolo n. 5. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli).

L'articolo n. 5 è approvato.

Stesso risultato per l'articolo n. 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19 e 20. All'articolo n. 21 c'è l'emendamento n. 6 di PCP. Per l'illustrazione, la consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Uso il tempo che ho per illustrare l'emendamento e anche per un'ulteriore precisazione. L'assessore Grosjacques ha citato una sentenza del luglio del 2022, una sentenza che peraltro viene letta in maniera biunivoca perché ci sono due interpretazioni diverse su quella sentenza, ma al di là di questo, ne cito un'altra che è più recente e che è una sentenza del Tar del novembre del 2022, che ha abrogato, ha cassato completamente la legge della Regione Piemonte, proprio perché conteneva delle norme in contrasto con la legge 6/89, proprio perché andava a individuare un profilo diverso per quello che riguarda le varie caratteristiche delle figure professionali.

Per quello che riguarda quest'emendamento, è un emendamento soppressivo che in pratica toglie tutto il capo 2 del disegno di legge 93, perché è in contrasto con la normativa perché individua e definisce la figura professionale della guida naturalistica ma non può essere approvato perché è in contrasto - come ho detto anche nell'illustrazione - con l'articolo 117 comma 3 della Costituzione, tenuto conto che anche la nostra Regione non ha una competenza nel creare o nel disciplinare una figura che non è prevista dalla legge nazionale, né tantomeno può subordinare l'esercizio di una professione che non è regolamentata, come quella dell'AIGAE, alla frequentazione di determinati corsi in particolari ambienti naturali, parliamo ovviamente dei terreni innevati, al di fuori dei limiti fissati dalla Corte Costituzionale.

Il limite non sono i terreni, non sono le altitudini, i limiti sono quelle che vengono considerate le attività proprie e specialistiche delle guide alpine, che hanno un'alta professionalità totalmente diversa, che utilizzano degli strumenti che queste altre figure non possono e non potranno in alcun modo utilizzare, quindi è un emendamento soppressivo, totalmente, del capo 2.

Nella soppressione, c'è anche la parte che riguarda in particolare l'ultima parte della lettera C, laddove si dice che: "L'esercizio dell'attività su terreni innevati è subordinato alla frequentazione di uno specifico corso teorico-pratico, al superamento dei relativi esami organizzati dall'UVGAM", eccetera eccetera.

Come dicevo, non essendo una professione ordinistica, non c'è l'obbligo di questo, ma vorrei sottolineare che è stato detto in audizione - ma poi si può verificare dai curriculum di tutte le varie GAE che noi abbiamo in Valle d'Aosta - praticamente tutte hanno fatto corsi di formazione molto spesso pagandoli ovviamente, perché non erano stati organizzati in alcun modo, quindi sta anche alla responsabilità dei singoli - e questa è un'altra questione - essere formati, però da un punto di vista della legge quest'obbligo, per queste professioni, non ci sarebbe. Altra cosa è che lo facciano.

Presidente - Mettiamo in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 2

Favorevoli: 2

Astenuti: 33 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Lucianaz, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rollandin, Rosaire, Sammaritani, Sapinet e Testolin).

L'emendamento non è approvato.

Mettiamo ora in votazione l'articolo n. 21. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika e Minelli).

L'articolo è approvato.

All'articolo n. 22 vi sono due emendamenti, l'emendamento n. 7 di PCP soppressivo e in seguito l'emendamento dell'Assessore. La parola alla consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - L'articolo 2 contenuto nel capo 3. L'emendamento precedente chiedeva di sopprimere il capo 2 perché conteneva più articoli, quest'emendamento chiede di esprimere un articolo solo, che poi coincide con il capo.

È un emendamento soppressivo perché, lo abbiamo già detto, in quest'articolo 22 si prevede che le guide escursionistiche naturalistiche, in possesso degli standard formativi previsti dalla UIMLA, iscritte alla data di entrata in vigore della presente legge nell'elenco professionale, hanno facoltà di richiedere il trasferimento nell'elenco speciale degli accompagnatori di media montagna, senza necessità di ulteriori oneri formativi o prove.

La UIMLA è un'agenzia formativa, ha una piattaforma che è conosciuta in più Stati, è un'associazione privata, come ce ne possono essere delle altre, quindi noi crediamo che andare a specificare in legge esattamente quella che deve essere l'agenzia formativa che fa questi corsi sia poco opportuno, proprio perché vige il principio della concorrenza e ce ne possono essere altre, ancorché questa possa fornire delle certificazioni adeguate. Sarebbe poi anche interessante capire chi fra le figure che sono in questo momento presenti sul nostro territorio è abilitato anche a fare da formatore UIMLA, perché allora poi potrebbe esserci anche un ulteriore problema che credo che forse si potrà anche presentare.

È poi un emendamento soppressivo anche in relazione a quello che è previsto dall'ultimo comma che è il comma 3 - non è l'ultimo perché poi c'è ancora il 4, ma è quello più importante - che dice: "Dalla data di entrata in vigore della presente legge è interrotta l'iscrizione di nuovi soggetti nell'elenco regionale delle guide escursionistiche e naturalistiche di cui all'articolo 7 della legge 1/2003, fatta eccezione per le iscrizioni a seguito del riconoscimento dei titoli e dell'esperienza professionale conseguiti in altre Regioni" e poi ci sarà l'emendamento dell'Assessore che sposta il periodo dal 30 giugno in avanti.

Noi riteniamo che in qualche modo quest'articolo, pur permettendo, a chi in questo momento può chiedere il trasferimento, il passaggio, prevederà in qualche modo la chiusura, la fine, perché poi questo registro, una volta esaurite queste persone, non verrà riaperto, quindi quest'articolo, questo comma è una sorta di de profundis per quello che riguarda le semplici guide ambientaliste escursionistiche.

Qui si parla di certificazioni UIMLA, di abilitazioni legate ai terreni innevati, all'attività su terreni innevati eccetera eccetera. Quello che noi ci chiediamo - e in legge non c'è, in legge non l'abbiamo visto da nessuna parte - è se si intenda formare queste figure di AMM, che abbiamo visto dovrebbero fare con quel profilo che è stato individuato quello che in questo momento stanno facendo le guide ambientaliste escursionistiche, ci chiediamo se è previsto, se verrà fatto con una delibera; non lo sappiamo, non c'è una formazione che va a insistere su tutto quello che è invece ciò che stanno facendo le GAE adesso, vale a dire l'accompagnamento e le attività di educazione ambientale, di etnografia, di geologia eccetera eccetera, perché io non so, non credo per lo meno, che tutti i maestri di sci e tutte le guide che transiteranno automaticamente nell'elenco AMM abbiano queste competenze, quindi i maestri di sci che andranno a fare le attività, per dirne una, al Museo Efisio Noussan di Saint-Pierre, mi aspetto che faranno una formazione specifica che richiederà ovviamente tempi e anche formatori adeguati, perché qui non c'è niente.

Presidente - Assessore Grosjacques.

Grosjacques (UV) - Per rispondere alla collega che la UIMLA è riconosciuta dal Collegio nazionale delle guide alpine italiane e non è un'associazione di certificazione, infatti è l'Unione internazionale delle associazioni professionali che ha provveduto a stabilire lo standard formativo della professione di International Mountain Leader, accompagnatore di media montagna, tenuto conto dei sistemi nazionali di formazione, quindi ha lavorato per più unioni di guide a livello internazionale.

Il profilo professionale, come ho già citato nel mio precedente intervento, è stato approvato dal Consiglio direttivo delle guide alpine italiane, il Collegio nazionale, il 22 settembre 2020 e disciplina con precisione tutti i moduli che sono necessari, ovviamente partendo da zero, per il riconoscimento del titolo e sommano a più di 500 ore di corso.

Ovviamente le guide escursionistiche naturalistiche che in sede di prima applicazione possiedono l'attestato UIMLA potranno transitare in automatico; per coloro che non possiedono questo titolo, la formazione sarà curata, come disposto dalla legge, dall'Unione valdostana guide di alta montagna. Questo requisito vale solo ed esclusivamente in sede di prima applicazione.

Per quel che riguarda l'emendamento proposto dal sottoscritto, prevede una deroga all'interruzione dell'iscrizione nell'elenco professionale regionale delle guide escursionistiche naturalistiche unicamente per i professionisti che abbiano chiesto il riconoscimento dei titoli e dell'esperienza professionale conseguiti al di fuori della Valle d'Aosta, a condizione che gli stessi abbiano presentato la necessaria richiesta entro il 31 agosto 2023 e che, a seguito dell'avvenuto riconoscimento del titolo, l'iter d'iscrizione all'elenco professionale sia perfezionato entro il 31 dicembre 2023.

La modifica si rende necessaria al fine di non dare applicazione retroattiva alla fase transitoria, prevedendo - tra l'altro - un congruo periodo a favore di coloro che si accingono, all'indomani dell'approvazione della presente disciplina, a richiedere il riconoscimento dei titoli conseguiti al di fuori della Valle d'Aosta ai fini dell'iscrizione nell'elenco professionale valdostano.

Chiudo dicendo che per quel che riguarda i maestri di sci o anche le altre categorie di professionisti della montagna che intendono avvicinarsi e richiedere l'iscrizione agli accompagnatori di media montagna, ovviamente ci sarà, da parte di chi gestirà i corsi, il riconoscimento dei crediti formativi che dispenseranno dai moduli che sono già stati oggetto di corso per il riconoscimento delle singole professioni, quindi non ci sarà un corso unico e completo per tutti, ma chi ha dei requisiti che compaiono già nel profilo professionale e li può certificare verrà ovviamente esentato da quei moduli.

Presidente - Mettiamo in votazione l'emendamento di PCP. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 2

Favorevoli: 2

Astenuti: 33 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Lucianaz, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rollandin, Rosaire, Sammaritani, Sapinet e Testolin)

L'emendamento non è approvato.

Mettiamo ora in votazione l'emendamento dell'assessore Grosjacques. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika e Minelli).

L'emendamento è approvato.

Stesso risultato per l'articolo n. 22 e n. 23.

Mettiamo ora in votazione la legge. Consigliera Minelli per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Per dichiarazione di voto che, ovviamente, sarà un voto di astensione. Noi abbiamo detto fin dall'inizio che la nostra posizione non era ovviamente, perché non avrebbe avuto alcun senso, di contrarietà all'istituzione della figura dell'AMM nella nostra regione, è una figura che è prevista da una legge nazionale, è una figura che può sicuramente accrescere il panorama dell'offerta a livello di professionalità che la nostra regione può offrire.

Quello che abbiamo cercato di evidenziare, sia intervenendo sia con gli emendamenti che abbiamo presentato, emendamenti presentati qui in aula ma anticipati come sostanza molti mesi fa, perché siamo al 27 di luglio e io ho spiegato queste prime cose il 16 di marzo, sono state poi ancora ribadite in tutte le audizioni che ci sono state... e quindi francamente ci dispiace molto di non aver ricevuto questi approfondimenti, queste radiografie, come le ha definite l'assessore Grosjacques che, in qualche modo, dicevano che le cose che abbiamo avanzato non sono corrette, sono un'interpretazione sbagliata o troppo restrittiva.

Non c'è stata questa possibilità ed io rilevo che ancora una volta, ma l'ho già detto in altre situazioni, è un modo di procedere che noi non condividiamo, che non ci appartiene. Siamo abituati, quando c'è qualche documento, che sia un disegno di Legge, che sia un atto amministrativo, a cercare - con i limiti delle nostre forze e del gruppo che ci sostiene all'esterno del Consiglio - di esaminare, di cercare di capire, di studiare per quanto possibile, e poi, in certe situazioni, a fare anche delle proposte.

Non sempre e non su tutto, per ragioni molto semplici: una è che le forze sono quelle che sono, c'è chi può contare su undici Consiglieri, chi su due; c'è chi può contare su competenze anche personali che sono molto variegate, chi ha formazioni di altro tipo.

Quello che dispiace è appunto che questo lavoro - poi uno può essere contrario e ci sta - non venga riconosciuto ma venga in qualche modo messo à côté, "Approfondiamo, poi l'importante è che si vada avanti". A me questa è una cosa che dispiace parecchio.

La seconda è che, quando è stato istituito questo tavolo di lavoro nel 2021, è stato istituito con gli uffici e poi con tre soggetti diversi.

Io credo che la norma che l'Assessore ha citato - e che prevede il coinvolgimento soltanto delle associazioni più rappresentative - esistesse prima dell'aprile del 2021, ammesso poi che si voglia applicarla sempre; e quella è una scelta, perché qui non avevamo, come è stato detto, l'universo mondo da convocare, avevamo tre soggetti, tre rappresentanti di tre associazioni, due delle quali di maggior peso, una numericamente di peso inferiore. Ma io non so se lei, Assessore, ha letto i dati che ci sono stati riferiti in Commissione circa il lavoro e il contributo che anche AIGAE dà allo sviluppo del turismo nella nostra regione; se l'ha fatto, ritengo che anche questa scelta sia una scelta assolutamente, da parte nostra, criticabile, perché se si vuole arrivare a una norma che sia il più possibile condivisa, allora bisogna permettere alle persone di lavorarci e di esprimersi.

Qualche idea sulle motivazioni che hanno portato a quest'esclusione - perché io così la vedo - ce l'ho, non credo che sia il caso adesso di tornarci su, non abbiamo né il tempo e non è nemmeno probabilmente il momento di farlo, però quello che mi sento di chiedere è che ci sia un poco più di attenzione d'ora in avanti per tutti e anche, Assessore, per quelli che sono gli ultimi.

Presidente - Ci sono altre dichiarazioni di voto? Altrimenti mettiamo in votazione la legge. Consigliere Restano.

Restano (GM) - J'ai déjà annoncé ma votation favorable, mais je vais essayer, pour la verbalisation, de donner une réponse aux doutes du collègue Lucianaz, parce que je le comprends. Je comprends ses doutes, mais je vais vous rassurer, collègues, en tant que moniteur de ski nordique je peux vous témoigner qu'un professionnel doit passer plusieurs heures sur les pistes de ski ou, comme se passe pour le commerçant, doit se renseigner sur les lieux qui va fréquenter, sur les anecdotes, sur les monuments, sur les personnages du lieu, et dès aujourd'hui, en appartenant à un collège professionnel il est tenu à se conduire selon les accords qu'il a pris avec le collège et avec l'uniforme qui va porter.

Presidente - Mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika e Minelli)

La legge è approvata.