Oggetto del Consiglio n. 2703 del 25 luglio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2703/XVI - Interpellanza: "Visione e strategie per incrementare le potenzialità di navigabilità sportiva della Dora Baltea".
Bertin (Presidente) - Punto n. 78. Illustra l'interpellanza il consigliere Distort, ne ha facoltà.
Distort (LEGA VDA) - Siamo a parlare di un tema e di un aspetto che, tra l'altro, è già presente nella nostra regione, ma noi vogliamo sondare il Governo per capire quale visione di potenziamento esiste per qualcosa che è già in atto e che può migliorare. Questo, tra l'altro, è un principio etico, che è alla base del processo di perfezionamento umano e se c'è la possibilità di migliorare, affrontiamo questa possibilità, quest'espressione della virtù.
Noi sappiamo che, chiaramente, il nostro territorio ha una fortissima vocazione turistica; anzi, possiamo dire che il turismo è l'espressione principale dell'economia della nostra regione e, quindi, le politiche che vengono affrontate dall'ente pubblico - al di là delle attività imprenditoriali che gli imprenditori sanno perfettamente gestire - devono saper rendere attrattivo il territorio. Questo è un compito che, tra l'altro, in un territorio che già di per sé è attrattivo, sembra apparentemente facile, ma è proprio laddove si riconosce una certa facilità, che è ancora più facile rinunciare all'impegno più arduo di dare il massimo di noi stessi. Questa è una tentazione nella quale spero non cada lei, Assessore al turismo.
Proprio per questo meccanismo, che invece porta a dare il meglio di noi stessi, di andare a percorrere tutte le potenzialità fino in fondo, noi portiamo all'attenzione del Consiglio un tema che ha ancora tanto margine di valorizzazione e di potenziamento, nell'interesse dell'intera economia valdostana.
Parliamo quindi dell'attività ludico sportiva in ambito fluviale. Tra le tendenze che reggono le scelte turistiche nei vari territori, si sta diffondendo la richiesta di turismo fluviale, che prevede l'attività sportiva di navigazione secondo diverse discipline, quali rafting, hydrospeed, SUP, canyoning, kayak, accomunate dal divertimento tra fiumi, gole e cascate.
Il territorio valdostano, come ho già accennato, è già attualmente considerato una meta privilegiata per lo svolgimento dell'attività principale di rafting, così come però è importante rilevare che le tendenze europee sul turismo fluviale si attestano in forte crescita.
Il turista che cerca l'avventura, da un punto di vista dell'indagine conoscitiva, è tendenzialmente medio/alto spendente, quindi possiamo dire, senza fare gli snob ma essendo concreti, che è un target turistico a cui dovrebbe principalmente rivolgersi un territorio dai piccoli numeri come il nostro. In più, noi abbiamo dati che rivelano che i nati tra gli anni 80 e i primi 2000 si orientano maggiormente a questo tipo di turismo, e si prevede una crescita nella fascia di età 30-40 anni per l'hard adventure travel.
Chiaramente, noi abbiamo già una percorribilità di circa 25 km sui 160 di sviluppo della Dora; sappiamo che esistono comunque delle criticità come massi occulti, sponde artificiali, sbarramenti e salti di quota, mancanza di un'armonia di rilascio delle acque e, quindi, alla luce di queste criticità e delle potenzialità, noi chiediamo al Governo regionale quali siano, ad integrazione dell'attuale attività e della relativa disciplina, la visione, le strategie e gli strumenti che si intendano attivare, di concerto con gli enti competenti, per incrementare le potenzialità di navigabilità sportiva della Dora Baltea lungo tutto il suo percorso, al fine di aumentare l'attrattività del territorio valdostano verso i rispettivi target turistici.
Presidente - Risponde l'assessore Grosjacques, ne ha facoltà.
Grosjacques (UV) - Lei nella sua esposizione, collega Distort, tocca sempre i sentimenti più profondi, quindi mi auguro di poterle dare soddisfazione con questa risposta.
Come correttamente indicato nell'iniziativa consiliare, il turismo fluviale, in tutte le sue declinazioni, fa registrare un numero sempre crescente di appassionati di tutte le età.
Se si considera, ad esempio, la pratica del rafting, che è quella che poi in qualche modo caratterizza questa interpellanza, a seconda dei tratti di Dora Baltea percorsi, l'attività risulta adatta ad un pubblico che va dai 6 anni alle età più mature. A mero titolo esemplificativo, possiamo dire che l'Alta Valle si presta ad un'attività di tipo sportivo, la Media e Bassa Valle sono invece più adeguate ad una clientela di tipo familiare e ai ragazzi.
Nell'ambito delle proprie attività, l'Amministrazione riserva attenzione al settore in questione: ne sono testimonianza alcune iniziative in atto, la cui realizzazione può incrementare la navigabilità sportiva del fiume.
Tra queste segnalo, ad esempio, che la struttura Opere idrauliche, capofila del progetto Life Grey Marble del programma europeo Life Twenty, ha in corso una serie di interventi su un esteso tratto della Plaine e della Dora della lunghezza complessiva di 20 km, in continuità con il sito naturale protetto di Les Iles.
In particolare, i lavori prevedono rimozioni di salti esistenti e realizzazione di rampe di risalita per la fauna ittica. Oltre a favorire la creazione di un habitat favorevole allo sviluppo delle specie ittiche autoctone, questi interventi permetteranno di recuperare un tratto di Dora potenzialmente idoneo alla pratica delle attività del rafting e della canoa.
Più in generale, soprattutto per quanto riguarda la Dora Baltea, gli uffici delle Opere idrauliche, in fase di esecuzione di eventuali interventi in Dora Baltea, mantengono i contatti con i referenti locali del rafting per cercare di venire incontro ad eventuali esigenze specifiche; cito, ad esempio, gli interventi di Villeneuve nel 2022 e gli interventi a Pré-Saint-Didier nel tratto navigabile.
Occorre, per completezza di informazione, evidenziare che sui diversi tratti di Dora esistono derivazioni attive che determinano già attualmente una diminuzione della risorsa idrica nei tratti sottesi e che, in particolare, nella zona della Valdigne sono state presentate due domande di nuove derivazioni, che potrebbero in qualche modo determinare limitazioni della risorsa.
Da un punto di vista turistico, non posso che auspicare il prosieguo del trend positivo delle presenze di appassionati di sport fluviali fatto registrare in questi anni e quindi posso confermare l'attenzione dell'Amministrazione verso questi sport.
Un'implementazione dell'attività presupporrebbe, tuttavia, oltre ad interventi di sistemazione delle risorse fluviali, anche azioni sinergiche con i gestori dei grandi invasi per dei rilasci programmati dai bacini d'acqua, al fine di consentire la pratica delle attività lungo una finestra temporale più ampia di quella attuale, che si concentra sostanzialmente dalla primavera alla fine dell'estate. In condizioni climatiche normali, non vi sarebbe alcun problema a concertare, tra tutti gli attori coinvolti, delle soluzioni che garantiscano una portata del fiume consona alle esigenze degli sport fluviali.
Tenuto però conto delle attuali criticità di approvvigionamento, occorre fare un uso razionale dell'acqua e garantirla secondo criteri di priorità. Nell'ambito delle attività dell'Osservatorio regionale tecnico politico sulla crisi idrica di recente istituzione, sarà possibile rappresentare anche le esigenze del turismo fluviale al fine di assicurare, se e per quanto possibile, il soddisfacimento delle legittime esigenze.
Presidente - Replica il consigliere Distort.
Distort (LEGA VDA) - Mi conforta percepire che il tema è comunque preso in seria considerazione. Al di là delle stimolazioni emotive che poi, correggo, sono stimolazioni etiche - perché il sentimentalismo non è tanto motore delle mie iniziative -, sicuramente una sorta di gara con se stessi penso sia alla base di un sano virtuosismo, sempre e comunque, anche molto concreto.
Ribadisco che, sicuramente, ci saranno delle criticità, perché le avevo già messe in evidenza, compreso anche il discorso della disponibilità della risorsa idrica.
È ovvio che il fatto che ci siano delle difficoltà non vuol dire che si debbano abbandonare certi percorsi; anzi, addirittura si innesca un meccanismo che è quello della sfida: quindi tanto più la sfida è elevata, tanto più diventa virtuoso saper rispondere alla stessa. Ovviamente, poi, viene incontro la tecnologia, un certo tipo di ingegneria ambientale, che permette anche, con poca portata idrica, di poter svolgere tutta una serie di attività ludiche legate all'acqua, senza peraltro consumare ma utilizzando la disponibilità anche limitata.
Questo fa parte del programma che rientra nell'ambito del grande programma che a lei è stato assegnato nel momento in cui le è stato conferito l'incarico da Assessore e quindi, nel momento in cui da parte nostra c'è l'augurio, è un augurio sincero perché di mezzo c'è l'interesse della Valle d'Aosta.
Se noi pensiamo e facciamo un parallelo con una realtà vicina a noi, in Francia - le Gorges du Verdon -, loro hanno impostato un'economia proprio sulla percorrenza sportiva del Verdon, per creare un indotto che va proprio a vantaggio di tutto il territorio. Quindi noi possiamo pensare anche in questi termini e diventa estremamente importante la possibilità di mettere in atto anche questa dimensione turistica. Tra l'altro, proprio di fronte ad una criticità di disponibilità della risorsa idrica in generale, che avvertiamo come messaggio comunicativo legato anche alle mutazioni meteorologiche, questa situazione di carenza impenna ancora di più nel target turistico l'attrattività verso quelle attività che hanno a che fare con l'acqua. E proprio in questa situazione di difficoltà voi, come Governo, dovete riuscire a trasformare una criticità in un punto di forza. Questo vi è chiesto, questo lo chiede la Valle d'Aosta e su questo vigileremo noi come opposizione.