Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2687 del 25 luglio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2687/XVI - Interpellanza: "Esternalizzazione della gestione del "bar Gaya" del Casino de la Vallée".

Bertin (Presidente) - Punto n. 28. Illustra il consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Abbiamo presentato quest'iniziativa perché riteniamo che possa essere di grande interesse e per portare in Aula il tema del Casino. In questo caso si parla dell'esternalizzazione della gestione del "Bar Gaya" ubicato al piano terra del Casino de la Vallée.

È un argomento, questo, di cui si è parlato e si sta parlando nei corridoi della Casa da gioco ma anche nei paesi di Saint-Vincent e di Châtillon, perché ha fatto un po' specie la modalità di esternalizzazione che è stata adoperata.

Sostanzialmente, parrebbe che sia stato individuato un soggetto imprenditoriale al quale è stata data la gestione del bar mentre il Casino si è assunto l'onere di fornire le derrate alimentari, di pagare tutte le utenze e il soggetto imprenditoriale ha un riconoscimento mensile per la prestazione legata all'organizzazione del lavoro.

A questo scopo si interpella il Presidente della Regione per conoscere quanti soggetti hanno presentato la propria offerta alla procedura ad evidenza pubblica e a quanto ammonta il corrispettivo mensile per la gestione del bar, a quanto ammonta il numero delle persone che prestano servizio nel bar e quali sono le spese relative alla gestione a carico della Casino de la Vallée e se si ritiene che la formula di esternalizzazione, a cui la società è pervenuta, sia la migliore tra le soluzioni gestionali possibili, oppure se per il futuro vadano considerate altre modalità.

Presidente - Risponde il Presidente della Regione, cui passo la parola.

Testolin (UV) - In merito al primo quesito, il 24 febbraio 2022 è stato pubblicato l'avviso di ricerca per l'affidamento del servizio integrato per la gestione dei bar presenti presso la Casa da gioco "Bar Gaya" e "Bar Lounge".

Alla scadenza del 23 marzo 2022 si è presentata una sola azienda candidata, risultata idonea allo svolgimento del servizio: si trattava della società Why S.r.l.s. con sede legale in Torino.

Tale esigenza nasceva dalla grave carenza di offerta di manodopera nel mercato del lavoro nel settore turistico alberghiero che ne ha riguardato gran parte delle strutture italiane e della regione Valle d'Aosta, un fenomeno ancora attuale che ha portato anche alla chiusura di attività.

Forse anche per tali difficoltà, il 23 giugno del 2022 perveniva la rinuncia di questa Why S.r.l.s. all'assunzione dell'incarico. A seguito della rinuncia dell'unica aggiudicataria, Casino de la Vallée si metteva la ricerca nel mercato di soluzioni alternative a chiamata diretta.

L'unica trattativa possibile è stata quella con la società Astoria S.r.l. con sede a Caluso (Torino), collegata alla Mauro Cortese Catering, già aggiudicataria dell'affidamento del servizio integrato di gestione in corso dei fine settimana del ristorante Brasserie du Casino, al servizio della Casa da Gioco.

La società Astoria S.r.l. si dichiarava disposta ad assumere l'affidamento per il solo "Bar Gaya", un bar di piccole dimensioni e con carenze logistiche che serve la sala slot, collegato direttamente proprio alla Brasserie, ritenendo per questo di poter garantire l'incremento di qualità del servizio richiesto dai clienti grazie alla disponibilità già acquisita di cucina, magazzini, frigo ed altri servizi della Brasserie.

Il 24 aprile 2023, nel permanere della difficoltà del mercato del lavoro già evidenziata, veniva sottoscritto il contratto di servizi che ha per oggetto l'affidamento della gestione del "Bar Gaya".

Per quanto attiene al corrispettivo mensile per la gestione del bar, la stessa prevede la definizione del modello di gestione con il coordinamento delle attività in accordo con il committente. Il contratto ha durata annuale dall'8 maggio 2023 al 7 maggio 2024; il corrispettivo onnicomprensivo è definito in euro 50 mila al mese per i primi sei mesi e di 45 mila al mese a partire dal settimo mese.

Dal settimo al dodicesimo mese sono previsti i seguenti premi: un premio annuo complessivo di 15 mila euro, se viene realizzato un Food Cost del 18% ed un Beverage Cost del 15%; un premio annuo complessivo di 10 mila euro se viene realizzato un fatturato "Clienti Paganti" pari a 320 mila euro annui; il 10% per ogni euro di fatturato "Clienti Terzi" oltre i 320 mila euro annui; il 15% per ogni euro di fatturato "Clienti Terzi" oltre i 400 mila euro annui.

Per rispondere al secondo quesito: le persone impiegate nella gestione del "Bar Gaya" sono pari a numero dodici di cui un responsabile, sette addetti alla sala, tre addetti alla cucina, una risorsa a chiamata nei fine settimana.

La forza lavoro copre un servizio sette giorni su sette per 365 giorni all'anno, dalle ore 10 del mattino alle ore 02:00 di notte dal lunedì al venerdì e fino alle ore 03:00 circa di venerdì, sabato e domenica.

Alla forza lavoro indicata occorre aggiungere l'impegno personale dell'imprenditore, il parziale coinvolgimento delle risorse che operano nella Brasserie du Casino ed il parziale coinvolgimento delle risorse amministrative di Astoria.

Va anche ricordato che Astoria sostiene gli oneri di sostituzione del personale assente e i costi di ricerca, selezione, gestione e amministrazione del personale.

Le spese relative alla gestione a carico del Casino de la Vallée sono quelle del food e beverage, alle attrezzature delle utenze, così come peraltro sottolineato dal collega.

Per rispondere al terzo quesito: la formula a cui la società è pervenuta sembrerebbe a suo dire in realtà l'unica possibile nell'attuale contesto socio-economico che caratterizza il settore della ristorazione e dell'ospitalità alberghiera; è una formula che mette a disposizione della Casa da gioco lo sforzo imprenditoriale aggiuntivo di una società. La società potrà a fine periodo formulare valutazioni complessive e confronti con il passato ma l'approccio della società non parrebbe di ordine ideologico ma piuttosto pratico.

Altre modalità di gestione in futuro non crediamo possano essere escluse a priori nel quadro della qualità, dell'economicità e della redditività delle attività stesse: sono comunque valutazioni aziendali delle quali non possiamo che prendere atto in quanto non competono al socio.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Marquis.

Marquis (FI) - Partirei dall'ultima considerazione che è stata fatta: sono delle scelte aziendali e che non competono al socio.

Io credo che questa sia la sede politica e il socio debba dare degli indirizzi che siano chiari perché - a mio avviso - si sta assistendo a una sorta di "nuova primavera" nella Casa da gioco.

C'è un processo di "Canavesizzazione" in atto (perché poi torneremo su questo tema e su altri argomenti), perché credo che la Casa da gioco debba innanzitutto, laddove possibile, coinvolgere soggetti imprenditoriali valdostani, tener conto della prossimità. Mi risulta invece che, spesso e volentieri, ci si rivolga direttamente al Canavese per consulenze e quant'altro, anche per altri tipi di lavorazioni per i quali invece abbiamo parecchia manodopera in loco e nella zona territoriale di competenza.

Tornando al tipo di appalto: in genere un imprenditore quando partecipa ad una gara si assume dei rischi; in questo caso il rischio è zero, 50 mila euro al mese per dodici persone, che non sono dodici persone che arrivano da Canicattì, ma per la maggior parte sono persone che erano già in carico alla Casa da gioco, a chi erogava il servizio precedente; è stata una voltura, un passaggio di consegne del personale da una ditta all'altra. Combinazione: non partecipa nessuno e bisogna andare nel Canavese a trovare il soggetto interessato.

Io ho fatto un sondaggio nei bar di Saint-Vincent e sono tutti rimasti scandalizzati, perché sarebbero stati tutti disponibili a prendere in carico questo tipo di attività, di servizio, in quanto l'hanno ritenuta tutti altamente remunerativa, sicuramente molto di più di tutte le attività che ci sono in loco.

Quindi credo che la politica debba fare una riflessione su quest'argomento e non possiamo cavarcela dicendo "É un problema della Casa da gioco". No, no, è un problema nostro, è un problema del Consiglio regionale e del Governo regionale dare degli indirizzi; che sul delegare si privilegi la territorialità, non la distanza, laddove lo si possa fare, perché adesso andremo a vedere i bandi. Non vorrei che ci sia un coefficiente di premio sulla distanza piuttosto che sulla vicinanza rispetto al loco dell'azienda che partecipa. Poi, magari, mettiamo bene in vista i bandi, perché mi fa specie che per un bando di questo genere, dove c'è un utile minimo di 15 mila euro al mese senza assumersi dei rischi, non ci sia stato nessun valdostano ad averlo visto e che avrebbe sicuramente dato la propria disponibilità.

Credo che ci sia da riflettere su quest'argomento, ma torneremo su altre situazioni, perché ce ne sono anche altre all'interno della Casa da gioco di questo tipo. Come dicevo in apertura, mi sembra che vada alzata l'attenzione, Presidente, perché ci si pone alla gestione come se ci fosse una "nuova primavera".