Oggetto del Consiglio n. 2658 del 13 luglio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2658/XVI - Interpellanza: "Conferma della scelta di individuare Palazzo Cogne come sede definitiva per lo studentato universitario".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 50 all'ordine del giorno. Per la presentazione, ha chiesto la parola il collega Manfrin: ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Questo titolo, visto oggi, è un po' fuorviante, nel senso che sembra quasi che io chiedessi conferma che avremmo aderito; come se qualcuno, da parte dell'Amministrazione regionale, avesse detto: "No, no ma adesso utilizzeremo Palazzo Cogne per quest'utilizzo" e quindi io arrivo e con un'iniziativa dico: "Ma è vero che utilizzate Palazzo Cogne per questo utilizzo?".
In realtà non è così, vorrei dirlo soprattutto all'esterno: perché?
Innanzitutto farei un attimo di cronistoria. Ricorderete e ricorderà tutta quest'Aula... mi spiace che non ci sia l'Assessore Caveri, con il quale ci siamo scontrati più volte, perché abbiamo evidenziato che la sede iniziale in cui l'Assessore Caveri aveva individuato lo studentato a servizio dell'Università della Valle d'Aosta era l'ex struttura dell'Agenzia delle entrate di Via Trottechien. Come tutti sappiamo sono uffici che - lo abbiamo detto più volte in quest'Aula - non possono essere utilizzati se non dopo una dispendiosa riconversione e con tutta una serie di parametri difficili da ottenere per fare lo studentato. L'Assessore non era convinto e ha voluto pervicacemente insistere su questa strada, ma i fatti gli hanno dato torto e ha dovuto prendere atto che lì non si poteva fare.
Arriviamo però al giorno in cui, e qui siamo al 7 di giugno, partiva OPA, il progetto di Invimit (INVestimenti IMmobiliari ITaliani) per le case studenti: in unico fondo un numero consistente di asset pubblici. L'operazione che, appunto, da parte dello Stato è tesa a reperire nuovi alloggi, anche a fronte di quelle che sono state le preoccupazioni a livello nazionale sulla carenza di alloggi per universitari. Tutti abbiamo visto i servizi su questo tema e, qualcuno che ci ha anche marciato, piazzando tende davanti all'Università di Milano e quant'altro: le solite propagandate varie da parte di una certa sinistra, ma va bene. Però, incredibilmente, il 7 di giugno si apre quest'operazione e noi, dai nostri referenti nazionali e dal Ministero, veniamo avvisati di quest'opportunità e opportunamente presentiamo il 9 di giugno una richiesta per chiedere se era intenzione aderire a questa proposta.
Il 7 di giugno il Ministero apre OPA e il 9 di giugno il gruppo Lega deposita l'interpellanza dicendo: "Guardate che c'è questa bella iniziativa, cosa ne pensate?".
Lei comprenderà come io, a fronte di questo, sia sobbalzato sulla sedia l'altro giorno quando ho letto quest'articolo dove si dice: "Palazzo Cogne ospiterà il nuovo studentato dell'Università". Seguono una serie di dati tecnici, parlo dei titoli dei giornali che ovviamente per deontologia professionale devo ritenere dicano esclusivamente la verità e, quindi non posso dire assolutamente che possono contenere anche cose non vere; ebbene, qui si dice "La Regione ha deciso, si farà all'interno di Palazzo Cogne l'edificio in Corso Battaglione" eccetera.
Questa notizia però è del 10 luglio, quindi un mese dopo che il progetto OPA è stato presentato ed un mese dopo che il gruppo Lega ha depositato l'interpellanza.
Si scrive nell'articolo: "Dopo l'avviso di presentazione di manifestazioni di interesse da parte dei soggetti lanciato via decreto ministeriale per rendere disponibili immobili da destinare ad alloggi e residenze universitarie, la Giunta regionale ha infatti stabilito la disponibilità del palazzo aostano".
Qui pare proprio che voi ve ne siate accorti, perché avete un attento monitoraggio di quello che accade a livello nazionale; ora, io non pretendo di fare il suggeritore, però ho presentato un'interpellanza un mese prima e qui non ce n'è minimamente alcun segno e sembra che sia tutto piovuto dal cielo. Ne prendiamo atto.
Se è piovuto dal cielo significa che le iniziative non le leggete se non sotto Consiglio, e sotto Consiglio ci siamo arrivati due volte, quindi probabilmente dovreste averle lette, altrimenti cercate ovviamente di arrampicarvi sugli specchi e di dire: "Abbiamo trovato la soluzione".
Detto questo mi interessa invece la possibilità che Palazzo Cogne possa rappresentare uno studentato, perché è la soluzione che noi fin da subito abbiamo sostenuto. Questo, perché riteniamo che Aosta debba essere una città universitaria, perché riteniamo che l'Università situata nella zona di Piazza della Repubblica abbia la necessità di uno studentato e perché Palazzo Cogne è a pochi passi dalla futura Università (e speriamo apra per permettere a chi lo desidera di sedersi sulle panchine che abbiamo deliberato questa mattina e la volta scorsa). Noi quindi riteniamo che quel progetto, quello che insiste sulla parte di Palazzo Cogne, sia quello su cui con i colleghi abbiamo discusso fin da subito e sia quello più indicato.
Invimit, la società di gestione del risparmio interamente partecipata al Ministero dell'economia ha approvato, come dicevo prima, il progetto OPA, che è uno strumento per acquistare immobili su tutto il territorio nazionale da destinare alla realizzazione di residenze per studenti.
Il progetto OPA si ispira al meccanismo dell'offerta pubblica di acquisto e consentirà di concentrare in un unico fondo immobiliare un numero consistente di asset pubblici, superando il tema della frammentazione del patrimonio che ne limita la scalabilità da parte degli investitori istituzionali. Un'unica regia quindi che consentirà di strutturare operazioni più appetibili per il mercato e di velocizzarne la valorizzazione.
Il primo obiettivo che si pone questo progetto è quello dei 5 mila posti letto e l'adesione al progetto consentirà la creazione nell'ambito di un fondo immobiliare di un portafoglio di futuri studentati da candidare per l'ottenimento delle risorse previste dal PNRR, in sinergia con l'azione che il Governo sta mettendo in atto per garantire almeno 52.500 posti letto previsti.
È una novità assoluta, che può rappresentare un modello replicabile anche per altre esigenze nazionali, che ha potenzialità importanti che, permette da un lato di dare una risposta al problema della mancanza di posti letto per studenti in Italia e, dall'altra, di mettere in campo uno strumento per concentrare immobili pubblici in un unico veicolo, una porta di ingresso su un segmento del mercato immobiliare per tanti ancora invisibile.
Con questo progetto viene offerto alle città universitarie la possibilità di vendere direttamente a Invimit gli immobili adeguati a queste finalità che, grazie alle capacità e specifiche professionalità della società di gestione e risparmio di Stato, potranno essere trasformati in tempi più rapidi in nuovi studentati, senza far gravare questo ulteriore impegno sulle strutture regionali e comunali e, soprattutto, si potrà riportare in vita e a reddito un immobile che finalmente potrà diventare risorsa per l'ente e per il territorio.
Questa era la presentazione del fondo. Quindi, io direi che, a fronte di tutto questo, senza precorrere i tempi, ma vedendo che è uscita questa notizia, io immagino che lei ci vorrà confermare o smentire, a questo punto. Io però mi permetto di dire ai miei colleghi che hanno sempre ragione, come ho detto per necessità di ordine, e quindi le chiederei una conferma rispetto alla scelta di Palazzo Cogne come sede definitiva per lo studentato, se sia a conoscenza dell'offerta Invimit per l'acquisto e ristrutturazione degli immobili e se sia intenzione dell'Amministrazione regionale aderire all'OPA di Invimit per il futuro studentato dell'Università della Valle d'Aosta.
Presidente - Per la risposta, la parola al presidente Testolin.
Testolin (UV) - Grazie Presidente. Parlerò un po' più vicino al microfono così si sente meglio. Ho apprezzato come sempre la presentazione, però questa volta il tono era un po' presuntuoso, nel senso che si parte da una considerazione, e cioè che quello che è stato indicato all'interno dell'interpellanza sia qualcosa di assoluto e che non ci siano alternative a quello che ci è stato chiesto o proposto.
Noi generalmente apprezziamo sempre quando ci sono delle collaborazioni e anche con lei molto sovente ci si parla tranquillamente per trovare delle soluzioni. In questo caso, credo che la lettura della breve risposta che abbiamo preparato le dia contezza del perché sia stato scelto un certo tipo di percorso piuttosto che aderire alla proposta INVIMIT; difatti, la questione trattata dall'interpellanza in esame, già discussa durante la scorsa seduta peraltro del Consiglio regionale, è stata oggetto della recentissima deliberazione della Giunta regionale 761 del 10 luglio, che poi ha dato il via a qualche comunicazione giornalistica.
Il Governo regionale con tale delibera ha approvato la presentazione della manifestazione di interesse per rendere disponibile Palazzo Cogne - in realtà una parte di Palazzo Cogne -, quale studentato universitario, aderendo così all'avviso del Ministero dell'Università e della ricerca approvato con il Decreto 469 del 12 maggio 2023 nell'ambito della Missione 4 componente 1, "Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione, degli asili nido e dell'Università del PNRR".
Abbiamo così scelto di cogliere quest'opportunità, che potrebbe portare alla realizzazione di settanta posti residenziali per studenti universitari, in coerenza con il fabbisogno stimato dall'Università della Valle d'Aosta.
Tale scelta è stata operata alternativamente al progetto Invimit citato nell'interpellanza, in quanto l'edificio in questione non aveva i requisiti richiesti, non essendo stato oggetto di asta pubblica conclusasi senza aggiudicazione, il che lo avrebbe messo nelle condizioni di poter partecipare. Pertanto, considerato che quest'immobile non è mai stato messo in asta pubblica, non poteva essere un elemento premiante per la partecipazione, per cui abbiamo optato per un altro strumento, che non è quello. Tale percorso avrebbe in ogni caso comportato la cessione del Palazzo ad un fondo immobiliare, come lei sottolineava, totalmente esterno all'Amministrazione regionale, nel quale sarebbero stati concentrati un numero consistente di immobili pubblici, quindi senza una visione diretta da parte dell'Amministrazione regionale. Tutto ciò, diversamente da quanto potrebbe invece avvenire mediante l'istituzione di un fondo immobiliare ad hoc, al quale conferire l'immobile per la realizzazione dello studentato oggetto della manifestazione di interesse in questione e anche, e soprattutto, in cui una parte delle risorse - quelle per la messa a norma e la sistemazione di quel piano dei 2 mila metri quadrati all'interno di Palazzo Cogne - potessero essere finanziati direttamente dal Ministero su fondi PNRR.
Questo penso che dia una visione complessiva ed organica di quelli che sono stati i vari passaggi che ci hanno portato a questa scelta, alla conferma di questa scelta e a lavorare ancora per una scelta che non è purtroppo definitiva perché deve incontrare ancora vari confronti, però nel rispetto di tutto, io penso che prima di fare delle rimostranze, bisognerebbe ascoltare la risposta.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Io innanzitutto la ringrazio per la risposta. Io purtroppo non avevo avuto modo di guardare la delibera del 10 di luglio, e di questo mi scuso, perché eravamo sotto data del Consiglio e, purtroppo, o si fa una cosa o si fa un'altra e fra audizioni sull'assestamento e l'audizione del simpatico Sindaco di Aosta, di tempo ne è rimasto poco.
Detto questo, però ovviamente quello che un po' mi ha indispettito, e su questo lei Presidente non può obiettivamente sottrarsi, è il fatto che quando si presentano delle iniziative in Consiglio, che sono iniziative ispettive, queste sono tese a verificare la possibilità o la conferma di notizie che vengono sottolineate e che vengono sollevate a livello esterno.
Il fatto che nella mia prima domanda di quest'interpellanza se io chiedessi "Si intenda confermare la scelta di Palazzo Cogne come sede definitiva per lo studentato", il fatto di anticipare il tutto con dichiarazioni ai giornali un mese dopo che quest'iniziativa è stata depositata, personalmente l'ho trovato di una scorrettezza politica sicuramente importante. Su questo, lei Presidente non penso che possa dire nulla.
Dopodiché, sicuramente c'erano varie possibilità e una è quella che ha detto lei, è quella che intende, con la delibera che ha citato, percorrere la Giunta che lei rappresenta e un'altra era quella che abbiamo evidenziato noi.
Quello che importava era mettere a disposizione della città uno studentato e soprattutto realizzarlo in un luogo che fosse a servizio dell'Università e non a detrimento delle persone che abitano e vorrebbero anche stare tranquille; credo che questo si realizzi con questa scelta. Però obiettivamente, Presidente, uscire sui giornali senza neanche dire: "Guardate, sì, c'è un'iniziativa ispettiva, forse per correttezza, sarebbe meglio darne comunicazione nelle sedi deputate che sono le Commissioni o il Consiglio quando qualcuno fa le domande". Tutto questo l'ho trovato un po' scorretto.
Lei probabilmente potrà immaginare che io abbia posto le questioni con le maniere non dovute, ma credo che, anche da parte della Giunta, vi sia stata una scorrettezza nella comunicazione istituzionale che avrebbe dovuto seguire i canali adeguati.