Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 317 del 10 giugno 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 317/VII - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.

Oggetto n. 1716 in data 7 aprile 1982: Adesione della Regione alla Comunità dei Cantoni e delle Regioni delle Alpi Occidentali.- Approvazione del protocollo d'intesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Semplicemente per dire che l'art. 6 prevede tre rappresentanti; quando ci sarà una di queste riunioni, io inviterei un rappresentante di maggioranza e uno di minoranza; evidentemente sarei presente io. Chiederei alla minoranza, in via informale, di proporre un nome.

L'altra cosa è che speriamo che vi sia in funzione la décentralisation che è in atto in Francia, perché non ci sembra ragionevole avere delle metropoli come Lione e Marsiglia nel Comitato delle Regioni alpine, perché evidentemente quelli tirano la coperta dalla loro parte.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): L'iniziativa di un'intesa fra le Regioni alpine delle Alpi Occidentali ci sembra una cosa interessante, ma ci piacerebbe capire un po' di più le possibilità effettive e le finalità di questo tipo di collegamento, perché ricordo che nel corso della discussione delle norme di attuazione dello Statuto, erano state prospettate delle difficoltà per la Regione rispetto a collegamenti con altri paesi e situazioni che potevano interferire con i problemi internazionali. Quindi vorrei sapere i limiti e le finalità concrete; credo che il Presidente della Giunta abbia già risposto ad una domanda che era quella di come il Consiglio regionale veniva coinvolto in questi rapporti che rimangono a livello di esecutivo per quanto c'è nel protocollo d'intesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Noi preferiamo che sia a livello di Consiglio, ma non è una questione che termina qui. Com'è scritto, il Piemonte, che ha preso l'iniziativa di riconvocare le altre Regioni, ha chiesto il "previo assenso" a norma di legge. già esiste una comunità del genere per le Alpi Orientali, gli scopi sono quelli di valorizzare le risorse sociali economiche di queste Regioni, è per quello che - ho saltato troppo quando ho fatto quella brevissima illustrazione - il Vallese, il Cantone di Vaud, Ginevra, la Savoia, il Dauphiné e perlomeno il Piemonte e la Liguria hanno effettivamente una grossa parte di montagne, e poi c'è Rhêne-Alpes che è decisamente un po' grosso perché si arriva a St. Etienne, a Lyon; comunque questa dovrebbe essere un'iniziativa per questioni idrogeologiche ed altre concernenti tutte le possibilità dell'arco alpino, dalla fine delle Pennine alle Marittime.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 23

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2027 in data 29 aprile 1982: Concessione di contributo al Consorzio di M.F. "Enfer", con sede in Comune di Arvier, nelle spese di gestione della propria attività nell'anno 1980 - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 22

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Sulla delibera n. 2039 ha chiesto di parlare l'Assessore Maria Ida Viglino, ne ha facoltà.

MARIA IDA VIGLINO - (U.V.): Chiedo di ritirare questa delibera perché c'è stato un errore materiale in quanto gli accordi erano di portare al 75% e non al 70%, com'è stato indicato. Chiedo scusa per questo errore e ritiro la delibera per poterne ripresentare un'altra che rispetti gli accordi intervenuti.

Oggetto n. 2118 in data 29 aprile 1982: Esecuzione in economia diretta di lavori di somma urgenza relativi alla sistemazione del movimento franoso in località Fiernaz, del Comune di Antey-Saint-André - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.

CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin. ): Vorrei una delucidazione sull'attuale situazione, cioè se la frana è stata bloccata e che garanzie ci sono perché non si sviluppi ulteriormente in modo da non rappresentare un potenziale pericolo per gli utenti.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY - (D.C.): Salvo fatti eccezionali, la frana è sotto controllo; tutta la roccia a monte, che era in movimento, è stata rimossa e ultimamente abbiamo fatto cadere due massi che erano ancora in bilico, anche se la situazione non è di sicurezza totale, ma i valli che abbiamo scavato, dovrebbero proteggere senz'altro l'abitato e la strada. Noi abbiamo eseguito una parte per ca. 400 mt. di lunghezza, in corrispondenza dell'abitato, l'A.N. A.S. sta operando invece per l'altro tratto per ca. 350 mt., con la spesa di 350 milioni.

Recentemente con le ultime piogge e gli ultimi temporali, la nostra preoccupazione maggiore era di far scendere a valle una enorme quantità di limo, che si è fermato al primo vallo; certamente nei tempi futuri dovremo ripulire questi valli del materiale accumulatosi. Nonostante tutto i valli danno una sicurezza se non totale almeno notevole al villaggio di Fiernaz, questo è stato ammesso dal Sindaco dagli abitanti.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 23

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2134 in data 29 aprile 1982: Incarico al Prof. Bernard Janin, Direttore dell'Institut de Géographie alpine di Grenoble, dello studio e della predisposizione di un piano socio-economico-territoriale sul Parco Nazionale del Gran Paradiso - Approvazione, finanziamento ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Credo che la delibera precisi già abbastanza bene di cosa si tratta. Di fronte a una serie di polemiche ingiustificate, sovente dovute a disinformazione totale, di fronte al fatto che il Parco del Gran Paradiso da 60 anni a questa parte, salvo due piccole pubblicazioni del Prof. Videsot, non ha fatto niente in materia scientifica, le Regioni Valle d'Aosta e Piemonte, d'intesa con l'Ente Parco, attuano questo studio che sarà pronto per l'inverno, dove saranno stabiliti chiaramente, e non sulla base di affermazioni che chiunque può fare perché basta svegliarsi al mattino in una grande città per diventare ecologo per volontà divina, i quadri di riferimento e tutte le situazioni esistenti nel Parco. Speriamo che attraverso questo studio, che verrà inviato come omaggio a Fulco Pratesi, certe polemiche possano cessare e si possa arrivare ad una soluzione dell'annoso problema del Parco del Gran Paradiso.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo, ne ha facoltà.

MINUZZO - (P.S.D.I.): Prima di tutto vorrei fare un'osservazione, che vuol essere anche una richiesta di chiarimento; nella relazione alla delibera è scritto che il Prof. Janin aveva fatto un preventivo di 130 milioni, nella delibera di Giunta sono previsti 75 milioni; \le spese vengono divise in parti uguali fra Regione Piemonte e Regione Valle d'Aosta, ciascuna delle quali si impegna per 75 milioni, l'importo sale a 150.000.000. Chiedo la giustificazione di questi 20 milioni in più che vengono dati al Prof. Janin, visto che era stato così onesto da chiederne solo 130.

Detto questo, mi sembra che sia una spesa eccessiva quella che si vuol affrontare, innanzitutto per la brevità dell'impegno del Prof. Janin e della sue équipe per produrre questi elaborati, ed ancora di più per le dichiarazioni fatte dal Presidente della Giunta nell'illustrare questa delibera, con cui si precisa che il compito del Prof. Janin è quello di fare una ricerca, anche bibliografica, per sapere con precisione qual è la situazione del Parco del Gran Paradiso e predisporre di conseguenza un piano socio-economico-territoriale, richiamandosi a quelli precedentemente fatti per la Regione Valle d'Aosta che poi regolarmente sono stati disattesi e inattuati. Ritengo quindi che questa delibera di Giunta abbia poco senso e francamente non riesco a capire le motivazioni di questo incarico, in quanto che, alla fine, avremo solo montagne di carta da leggere, avendo constatato più volte che questa Giunta è poco propensa ad attuare quanto gli esperti suggeriscono di fare.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

TONINO - (P.C.I.): Direi (fatto salvo l'augurio che non sia un mare di carta inutile): "finalmente c'è questo quadro di riferimento", perché l'esigenza di averne uno scientificamente valido, che definisca gli obiettivi e la funzione, il rapporto con il Parco, la natura e la popolazione, era sentita. Ho visto con piacere anche il riferimento alle zone limitrofe, per non intendere il Parco come un'oasi chiusa.

Vedo però nella relazione che si parla di ricerche nel contesto economico-territoriale, e di ricerche che riguardano da un lato le risorse e l'ambiente, dall'altro la domanda ed i fornitori. Ritengo che questi ultimi due aspetti siano poi fondamentali per dare pratica attuazione anche all'indagine di carattere più sociologico e territoriale, e mi spiego meglio con un esempio: se lo studio si ferma solo ad un'analisi degli effetti che ha avuto sull'economia e sulla composizione sociale della popolazione residente o limitrofa, è uno studio monco, perché quello che serve subito dopo è un aggancio con quelli che sono i flussi di visitatori, di fruitori del parco e conseguentemente a questo flusso, quali sono le modificazioni della struttura economica, territoriale del Parco necessarie perché ci sia un elevamento delle condizioni economiche e sociali di quella popolazione.

Questa era solo una domanda, visto che la Giunta regionale ha ottenuto giustamente questi risultati con l'Ente Parco e con la Regione Piemonte, per conoscere se le altre ricerche verranno fatte ed in quali tempi, e per capire quand'è che avremo il quadro complessivo per riferimento.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Nebbia, ne ha facoltà.

NEBBIA - (P.S.I.): Vorrei felicitarmi con la Giunta che ha trovato una soluzione che ritengo notevolmente adatta alla situazione. Un po' perché ci si è trovati concordi sulla scelta - concordia che prima non c'è mai stata - un po' per la scelta in se stessa, perché una personalità come il Prof. Janin e la sua équipe si trova al di fuori della mischia ed ha un'autorità culturale notevole, che può determinare delle scelte chiare e definitive. Non ho nessun dubbio sulla capacità di questa équipe, posso testimoniare che quando dodici anni fa è stata incaricata per condurre gli studi necessari alla programmazione regionale, ha avuto un tempo brevissimo - circa due mesi - per realizzare tutto il lavoro e qualche mese in più per fornire la documentazione. Quindi ritengo che la scelta sia ottima, anche perché il Prof. Janin conosce a fondo, forse più di tutti noi, la realtà della Valle d'Aosta e certamente opererà su basi scientifiche, ma anche nell'interesse della Regione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Rispondo alla prima domanda del Consigliere Minuzzo è detto 75 milioni per l'espletamento dell'incarico, previa ritenuta d'acconto. La spiegazione della differenza di importo è questa.

Per quanto riguarda gli altri interventi, devo ringraziare ambedue i Consiglieri che hanno parlato. Questo è uno degli aspetti, forse il più importante, di una serie di indagini e di studi che vengono fatti nell'ambito del Parco del Gran Paradiso, sui due versanti ed insieme. E' stata creata una Commissione specifica urbanistica, con gli Architetti Gambino e Bellone. Si sono dette delle sciocchezze enormi e l'architetto Soccolo, per la parte forestale, è in grado di dimostrarlo: non si può pensare di avere qui una riserva integrale tipo il Parco dello Yellowstone, quando è 2000 anni almeno che si tagliano le piante. La nostra discussione va verso una serie di persone che sono totalmente disinformate.

Quando si è parlato qualche anno fa di rifare le strade di caccia reali, ci sono stati degli articoli entusiastici sui giornali. C'è una polemica assolutamente infondata sul fatto che la Regione è d'accordo con i Comuni e con il Parco per ampliare tre curve della strada che da Vers le Bois va a Vieille. Al solito sono polemiche sui giornali, perché evidentemente non si vuol capire qual è la vera realtà del Parco. Questi studi, integrantesi gli uni con gli altri - e credo in questo modo di rispondere alla domanda giustissima posta dal Consigliere Tonino - porteranno ad una fotografia totale del Parco e daranno una risposta valida, scientificamente fondata. Speriamo attraverso questi studi di arrivare come Regione a riavere un'utilizzazione del Parco conforme a quelli che sono i suoi scopi.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

VOTAZIONE PER SCRUTINIO SEGRETO

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 23

Astenuti: 1 (Minuzzo)

Favorevoli: 22

Contrari:1

Il Consiglio approva

Oggetto n. 2135 in data 29 aprile 1982: Inserimento di una norma aggiuntiva nel regolamento per l'associazione di cui all'art. 30 ed allegato b), art. 2, dell'Accordo Collettivo nazionale per la regolamentazione dei rapporti con i medici di medicina generale, reso esecutivo con D.P.R. 13.8.1981.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.

CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin. ): Chiedo che questa delibera sia discussa con la mozione successiva, in quanto tratta dello stesso argomento.

PRESIDENTE: Consigliere Carlassare, non è possibile quanto lei chiede, in quanto si tratta di ratifiche. Il Consiglio è chiamata a pronunciarsi e non è previsto l'abbinamento con la discussione della mozione. Questo vale solo per interpellanze e mozioni che sono di iniziativa consiliare una legge potrebbe essere eventualmente abbinata ad una mozione, ma la ratifica è un atto che il Consiglio deve nei confronti della Giunta nella sua prima adunanza, quindi a costo di essere ripetitivi, e di rifare la discussione al momento della mozione, mi trovo costretto a dire che la discussione deve avvenire adesso, per quanto concerne questo argomento.

Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.

CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin. ): Ritengo che questa delibera debba essere bocciata dal Consiglio in quanto - a parte che si tratta più o meno della stessa frase che era stata bocciata a suo tempo dalla Commissione di Coordinamento e che era l'unica modifica apportata rispetto ad una normativa nazionale da parte dell'Assessore - anche se possono insorgere effettivamente problemi come quelli che in qualche misura si vogliono superare con questa modifica della legge regionale, così com'è può dare adito a delle soluzioni che non rispettano l'effettiva realtà e danno troppa discrezionalità al medico che deve associarsi per non alienare i propri mutuati.

Riprenderemo meglio l'argomento con la mozione che andremo a discutere verso la fine di questa seduta consiliare, ma ritengo che se la realtà ci impone di dover adottare una soluzione di questo genere, è necessario perlomeno formulare una graduatoria con punteggio, che delinei caratteristiche ben precise, in modo che il medico che si vuole associare, sia costretto non a fare una scelta solo di simpatia o di convenienza personale, ma debba necessariamente sottostare ad una norma che viene fissata. Per cui al limite bisognerebbe arrivare alla formulazione di una graduatoria con dei punteggi da stabilirsi, in modo che nel caso non sia possibile la soluzione di associazione con i medici convenzionati e iscritti nell'elenco, ma l'associazione avvenga con i medici inclusi nella graduatoria, previa formulazione di un punteggio, cosicché chi vuole associarsi deve tenere conto di questa normativa data da questo Consiglio, anziché basarsi su una scelta individuale.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Dispiace che ci sia scarsa attenzione del Consiglio ad un problema di questa importanza, che riguarda una situazione che interessa tutti gli abitanti della Valle d'Aosta, e che può creare o meno una soluzione ai problemi della salute dei cittadini.

L'accordo collettivo nazionale dei medici del 13.8.1981, che è diventato norma di legge con D.P.R. per mettere fine alla situazione incresciosa secondo cui un medico poteva avere un numero qualsivoglia di mutuati, aveva stabilito delle misure entro cui i medici convenzionati dovevano rientrare. Per i nuovi medici, in poche parole, era stato fissato il numero massimo di 1500 assistiti per medici che già avevano rapporti di questo tipo, era stato fissato il numero di 1800 assistiti; per medici ospedalieri, il numero di 500 assistiti. Ci sono poi delle ulteriori piccole limitazioni, nel caso che il medico abbia altrui incarichi, sia per esempio medico condotto.

Dicevo che la questione è importante, perché si è già verificato il caso di medici sovraccarichi di lavoro con troppi assistiti che non riescono ad assolvere nel modo dovuto ai loro compiti, che non riescono ad intervenire quando vengono chiamati e quindi danno prestazioni che non possono essere ritenute valide. Allora l'accordo collettivo nazionale dei medici ha fissato un tetto, che è di 1500 assistiti. Il medico che ne ha di più, avrebbe dovuto cominciare entro il 1° marzo di questo anno a diminuire il numero attraverso due meccanismi: uno, ricusando il numero degli assistiti in eccesso; secondo, associandosi con un altro medico che avesse un numero di assistiti inferiore al livello stabilito. Le norme dell'associazione sono stabilite sempre in quel contratto nazionale, nell'allegato b), dove è scritto che il medico non può associarsi con un medico qualunque, ma deve associarsi con un medico che è già negli elenchi dei medici convenzionati.

Noi, come Valle d'Aosta, in questo campo siamo gravemente in ritardo per responsabilità che devono essere fatte risalire alla Giunta regionale, in quanto questa nel mese di novembre ha formulato una graduatoria basata non sull'ultimo accordo collettivo nazionale dei medici, ma sull'accordo precedente. Questa graduatoria è stata poi ritirata dalla stessa Giunta, ci sono voluti dei mesi per cui tutto il meccanismo si trova oggi in ritardo, e di conseguenza l'associazione stessa con i medici degli elenchi ha trovato difficoltà.

Nel mese di marzo l'Assessore aveva proposto il regolamento per l'associazione, secondo il quale il medico che ha più assistiti del fissato, può associarsi con un altro medico, ed aveva fatto inserire in quel regolamento un comma aggiuntivo che permetteva, nel caso in cui fossero state esaurite le possibili associazioni con i medici già presenti nell'elenco, di scendere alla graduatoria. In pratica, non tutti i medici che fanno domanda per avere degli assistiti, possono entrare negli elenchi, ve n'entrano solo alcuni, che sono poi i primi in graduatoria: in sostanza in base al numero di scelte disponibili.

Con questo comma aggiuntivo al regolamento, l'Assessore proponeva che una volta esauriti i nominativi degli elenchi, si potesse procedere all'associazione con un nome qualunque della graduatoria. Cos'è che non va in questo modo di procedere? Non funziona il principio del rispetto di una certa graduatoria, perché se una volta esauriti i medici degli elenchi, ci si può associare con l'ultimo in graduatoria, si può scavalcare per così dire tutti coloro che lo precedono. Questa norma comunque è stata ritenuta, in una prima istanza, illegittima dalla Commissione di Coordinamento che ha vistato il regolamento, e che ha quindi stralciato quella norma. Non riesco a capire il comportamento della Commissione di Coordinamento, la quale a distanza di pochi mesi, dopo aver dichiarato che la norma era illegittima perché in contrasto con le disposizioni nazionali, riapprova senza osservazioni una delibera di Giunta che ripropone sic et simpliciter le stesse cose, che in un primo tempo la Commissione aveva stralciato.

Abbiamo discusso brevemente della questione del personale, per la quale il Presidente della Commissione di Coordinamento si era espresso dando due interpretazioni, che noi non condividiamo, sulla potestà legislative della Regione. Dobbiamo anche essere coerenti, non possiamo dire che la Commissione di Coordinamento fa bene quando riapprova norme che ha ritenuto illegittime, che però a noi fa comodo vengano approvate. Credo che sarebbe stata più coerente la Commissione di Coordinamento, che si era pronunciata due mesi prima in un certo modo, se avesse riconfermato il suo precedente giudizio.

Ma non credo che per il fatto che la delibera è passata al visto della Commissione di Coordinamento, questo significhi che questa delibera oggi sia legittima dal punto di vista formale. Penso che se ci saranno, come è anche possibile, dei ricorsi al T.A.R., i motivi che hanno fatto stralciare il comma la volta precedente, potranno portare all'annullamento di questa delibera. Devo anzi dire a questo proposito, che mentre la volta scorsa l'Assessore era venuto in Consiglio con il regolamento, questa volta ha preferito venire con una delibera di Giunta, di fronte alla quale le forze della maggioranza si trovano più in difficoltà perché è una ratifica e non è facile modificarla, lo abbiamo già visto altre volte con le delibere di Giunta. Quindi sarebbe stata più giusta una ridiscussione del problema se si fosse ripresentata una norma integrativa al regolamento in Consiglio, e non una delibera di Giunta, che sposta un po' le cose in modo che siano decise.

Ma entrando nel merito della questione, credo che il Consiglio regionale debba comportarsi secondo coerenza, quindi non ratificare questa delibera, e trovare invece una soluzione concreta a questo problema.

La soluzione concreta quale può essere? L'Assessore dice che si potranno presentare dei casi in alcune zone in cui gli elenchi dei medici non saranno sufficienti, ed aggiunge che è possibile per la Regione in alcuni casi procedere a delle deroghe. Non ritengo che esista quest'ultima possibilità, perché le deroghe si riferiscono a domande che devono fare i medici, e non a disposizioni dell'Assessore; l'articolo relativo alla deroga si riferisce al medico che ritenendo di trovarsi in determinate condizioni, fa domanda per mantenere ancora al di là delle scadenze un numero di assistiti superiori. Ma il problema sostanziale è come fare per risolvere la situazione in un distretto in cui non ci siano nominativi di medici disponibili per l'Associazione e quindi non si possa procedere alla distribuzione degli assistiti al di sotto delle soglie stabilite.

Credo che si debba prendere in considerazione la proposta che aveva già fatto prima il Consigliere Carlassare; si faccia rispettare l'accordo collettivo nazionale, fino a quando i Sindacati dei Medici non lo avranno messo in discussione; si costringano i medici che hanno un numero di assistiti superiore al livello fissato, a rinunciare a questo numero di assistiti e si mettano a disposizione dei cittadini tutti i medici che sono interessati a questo tipo di lavoro. C'è una petizione, che è stata trasmessa all'Assessore, da parte di alcuni medici valdostani, che sono stati esclusi dalle graduatorie con un procedimento - che potremmo anche discutere - abbastanza incomprensibile; sono stati messi in una prima graduatoria, alcuni sono rimasti in una seconda graduatoria, poi complessivamente 15 su 100 sono spariti rispetto alla terza graduatoria. Ci sono comunque alcuni giovani medici valdostani che si dichiarano disponibili ad assumere degli assistiti a proprio carico. Invece che usare questo meccanismo dell'Associazione, già respinto dalla Commissione di Coordinamento, si faccia una nuova graduatoria, si ridistribuiscano nuovamente le possibilità di scelta per i mutuati; cioè non si falsi con questa norma quella che era la situazione delle graduatorie stesse, in quanto questa norma permette di supplire alle graduatorie.

Non riesco a capire quali siano le argomentazioni che possono avere convinto la Commisione di Coordinamento a riapprovare; l'Assessore nella delibera dice: "Avevamo presentato questa norma, la Commissione di Coordinamento ce l'aveva respinta. Alcune Regioni hanno prospettato al Ministro le difficoltà esistenti, il Ministro ha riconosciuto la fondatezza delle osservazioni".

"Riconoscere la fondatezza delle osservazioni" non vuol dire cambiare delle norme che esistono, fino a quando non verrà raggiunto un nuovo accordo, l'accordo collettivo nazionale dei medici continua ad essere valido. L'allegato b) dice che le associazioni possono essere fatte soltanto con i medici dell'elenco, quindi non è possibile votare questa delibera, tranne mettersi nelle condizioni di rischiare che nuovamente venga annullata dal T.A.R., e ritardare ulteriormente la soluzione del problema.

La proposta che facciamo per risolvere il problema è quella che si dia applicazione al D.P.R. dell'agosto 1981 e che si faccia una graduatoria aggiuntiva per le zone carenti in cui possono trovare posto anche quei medici che sono stati esclusi in un secondo tempo dalle graduatorie di cui abbiamo parlato.

Chiediamo all'Assessore di ritirare questa delibera o al Consiglio di non approvarla, e di procedere invece seguendo quell'altra strada.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Rollandin, ne ha facoltà.

ROLLANDIN - (U.V.): Parte delle argomentazioni le ha già dette e ripetute nelle precedenti riunioni, il Consigliere Mafrica ha ribadito ancora una volta cose che ha già detto per tre volte in precedenza, che chiaramente avranno la stessa risposta, perché non è cambiato assolutamente nulla.

Il discorso che mi stupisce un po' è che l'atteggiamento di certe forze politiche, andando da una Regione all'altra, sia diametralmente opposto. Lo stesso tipo di accordo, è approvato dalla Regione Piemonte e dalla Regione Lombardia; chissà perché in Valle d'Aosta questa cosa diventa traumatica, si inserisce tutta una filosofia nuova che non capisco, quando c'è stato un incontro a livello di Regione, con i loro rappresentanti, Ministeri, che hanno adottato una linea che poi ha determinato l'approvazione di questo provvedimento. Il primo annullamento era stato determinato dall'annullamento contestuale nella Regione Piemonte, la quale l'ha poi ripresentata con le stesse motivazioni con cui noi abbiamo ripresentato la delibera, che abbiamo portata come Giunta perché c'era l'urgenza di risolvere il problema dell'associazionismo, in quanto nel contempo non abbiamo pagato i medici, quindi le quote in eccesso devono ancora trovare una soluzione. Questo è l'unico problema e non vedo perché qui ci sia questa contraddizione di termini.

La contraddizione ancora più grande in quello che qui si dice, è quando si sostiene la rivendicazione della petizione di quei giovani medici esclusi dalla graduatoria, dove addirittura in un primo momento si dice che non si può fare una integrazione a quella che è la convenzione - concetto che può avere anche le sue motivazioni - ma poi si propone che si faccia una graduatoria aggiuntiva. La petizione di quei medici - che è stata presa in considerazione - cioè la loro esclusione dalla graduatoria è delegata ai ricorsi che sono stati fatti, con verifica della data di possesso dei requisiti richiesti stabilita per il 30.4, mentre la domanda poteva essere fatta fino al 30.9. Al momento della verifica si è appurato che alcuni di questi medici, pur avendo la laurea, non avevano ancora l'iscrizione all'ordine o altre motivazioni di questo genere, per cui l'apposita Commissione esaminatrice, prevista dalla convenzione nazionale unica, ha determinato la loro esclusione. In questa Commissione ci sono anche i rappresentanti delle forze politiche, i quali hanno espresso la loro opinione ed approvato questo tipo di comportamento.

Per quanto riguarda l'approvazione da parte del Coordinamento, non esprimo giudizi; dico solo che la nostra ripresentazione era legata a questo accordo che avevamo fatto. C'è da dire che la modifica, che è stata presentata in Consiglio, già fin dalla prima volta era una modifica non unilaterale, cioè non era una proposta regionale, ma una proposta che vedeva coinvolte tre Associazioni. Quindi questo accordo è stato siglato dalle parti, e portava quello che è stato riportato nella prima delibera di Consiglio e di Giunta. Questo è quanto i medici avevano approvato con i loro rappresentanti, insieme ai rappresentanti dell'ANCI ed anche alle parti pubbliche. Quindi è un accordo e non un'imposizione unilaterale. Non c'è stata nessuna modifica a legge regionale, questo per quanto riguarda le richieste che aveva fatto il Consigliere Carlassare, e l'unica cosa che posso dire su questo problema della ricusazione - problema spinoso come diceva il Consigliere Mafrica, perché è un problema di rapporto di fiducia oltre che di massimali - è che non è vero che nella precedente convenzione non ci fossero i massimali, ma è vero piuttosto che non si era mai potuto fare nessuna ricusazione, perché non c'era scritto come queste dovevano avvenire. Cioè si diceva che devono essere diminuiti gli assistiti, ma a quel momento ci si chiedeva chi dovesse ricusare, se il medico o l'assistito. Nella nuova convenzione, per sopperire a questa difficoltà, si è pensato, visto che non è così semplice far ricusare i medici, di dare la possibilità di superare questo ostacolo pertanto avanti il discorso dell'associazionismo. Il principio dell'associazionismo è che questo è un rapporto di fiducia anche fra gli associati e non obbligatorio, perché se fosse come voi dite - e potrebbe anche essere un principio con una sua logica - a quel punto l'associazione diventa obbligatoria. Facciamo l'ipotesi di fare una nuova graduatoria, fatta come è stato detto qui, se ho capito bene il principio: a quel momento un medico che ha un'eccedenza deve associarsi con il primo della graduatoria. Ripeto, questo è un principio che potrebbe anche essere valido, però dovrebbe essere sancito ed accettato dai medici, in quanto finché l'associazionismo è com'è nella convenzione, questo è un principio che non c'è, perché l'associazionismo è libero. Un medico di Aosta non si può associare con un medico di Pont-Saint-Martin solo perché quello è il primo della graduatoria; mi sembra un assurdo, perché il medico deve essere di fiducia del cliente ed anche dell'associato, altro principio chiaro nella convenzione. Quindi queste sono due questioni che fanno a pugni fra di loro e che al momento non sono regolamentate; l'unico modo per superarle è quanto abbiamo proposto adottando la stessa formula di altre Regioni, per un accordo che è intervenuto fra la parte pubblica, Regione, Organi ministeriali. Non sto a discutere se sia stato meglio dire con un taglio netto non si permette più questa formula, è un accordo che è intervenuto a livello nazionale; però ripeto ancora che la motivazione più valida è basata sul rapporto di fiducia; infatti nel momento in cui dividessimo la popolazione e dicessimo: quei cittadini che abitano nel Comune di ... sono d'ufficio assistiti da ..., dove andrebbe a finire il rapporto di fiducia? Questa è una cosa che purtroppo in certi Comuni di montagna avviene già, perché dove c'è un medico solo, non si parla più di fiducia: o hai fiducia in quello o non hai medico, quindi diventa già un rapporto obbligatorio.

Penso che la delibera com'è stata proposta con tutti i massimali rispettati, non ha subito dei ritardi; il Consigliere Mafrica ha parlato invece di ritardi nella graduatoria: ho già spiegato una volta che è vero che la graduatoria noi l'avevamo ritirata perché era stata fatta con quei concetti che pure avevano giustificazione, ma che non rispecchiavano la nuova normativa, ma non ha riportato nessun ritardo in quanto non era possibile fare le nomine dell'ANCI, problema che poi è stato superato, ed ho già riportato, in una precedente riunione di Consiglio le date che si riferiscono alle circolari ministeriali che autorizzavano la Regione, d'accordo con l'ANCI a sopperire alle nomine dell'ANCI (che in Valle non esiste) coi responsabili della U.S.L. Questa procedura è stata svolta in termini di tempi molto ristretti ed ha permesso la formulazione della nuova graduatoria. Quindi i ritardi non sono per nulla da imputare alla Giunta, anche se è vero che quella graduatoria era stata ritirata per le motivazioni che ho già spiegato.

Non ritengo assolutamente che quanto è riferito in questo accordo aggiuntivo sia lesivo, ma sia un principio che salvaguarda in prima istanza soprattutto un diritto dell'utenza, che in ultima analisi è quella da salvaguardare in primis. Se questo è un concetto che non trova tutti d'accordo, non so cosa dire in merito.

Ripeto: se non si salvaguarda il rapporto medico-assistito, il rapporto di fiducia, si perde gran parte di quella che è l'attività medica di base: questo è un principio generale che penso nessuno metta in discussione. Con semplici calcoli aritmetici non riusciamo certo a dire, quando arriva il 1501, l'uno in eccesso chi è che lo sceglie? Chi è che viene ricusato a quel punto? Chi va via? Questo è un problema che non è di così semplice soluzione, perché c'era già stata tutta una serie di riunioni dove si parlava di eliminare dalla graduatoria quelli che praticamente avevano più bisogno di visite, perché erano quelli più onerosi; quindi venivano eliminati gli anziani, quelli che avevano più difficoltà. Ora questo mi sembrava un principio assolutamente insostenibile, che non doveva assolutamente passare.

Un altro problema era che in un primo tempo in rapporto alla vecchia convenzione, visto che le quote capitarie non erano uguali, si diceva che i primi ad essere eliminati sarebbero stati gli agricoltori per i quali notoriamente la quota era inferiore, quindi i medici guadagnavano di meno. Per evitare questi risvolti, si è arrivati ad una approvazione graduale.

Quindi ritengo che sia approvabile questo tipo di convenzionamento che è frutto di un accordo a tre, e non rappresenta un'imposizione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin. ): Ritengo che il discorso dell'Assessore vada a ribadire la mia opposizione a questa delibera; inoltre vorrei sottolineare una contraddizione nel suo discorso, cioè nella realtà attuale dell'accordo nazionale - quindi legge - noi abbiamo i medici che devono sottostare ad una graduatoria per punteggi sino ad un certo punto. I medici iscritti nell'elenco sono medici iscritti sulla base di un punteggio, quindi sino a questo punto il medico che intenda alienare la parte eccedente degli assistiti e riportarsi nella normativa, deve attenersi a questo punteggio, a questa norma, dopodichè se per un complesso di circostanze sfavorevoli noi non riusciamo a riportare all'interno della legge una determinata situazione, vediamo che il punteggio non viene più preso in considerazione. Ritengo che sia molto più corretto e giusto nel caso ci sia questa necessità, formulare una nuova graduatoria aggiuntiva come abbiamo illustrato prima, proprio per riportare naturalmente per le zone carenti, dove non sia possibile ottemperare secondo la prassi normale ai dispositivi dell'accordo, quindi ai dispositivi della legge che sono inseriti negli elenchi, che devono sottostare ad una certa graduatoria e quelli che invece sono esclusi da ogni normativa per cui diventa una scelta individuale del medico che deve associarsi per rientrare nella legge.

Se da una parte è giusto e corretto sottolineare il discorso del rapporto di fiducia che deve emergere fra medico e mutuato, e fra medico e medico, ritengo però - e questo è uno degli obiettivi di fondo della riforma sanitaria - che sia necessario superare quella che era un'assistenza valida probabilmente 30-40 anni fa, basata quasi esclusivamente su un rapporto di fiducia fra medico ed assistito. Con la riforma sanitaria, con la evoluzione scientifica e tecnologica, ritengo che il rapporto di fiducia che bisogna cercare di instaurare sia quello di Ente e assistito. Questa è la base del nuovo sistema sanitario, tant'è - questo lo possiamo verificare ogni qualvolta andiamo dal medico - se vent'anni fa l'80% dell'assistenza sanitaria veniva svolta dal medico di fiducia, familiare o personale, attualmente una parte ben inferiore di assistenza viene svolta da questa figura che rimanda quasi sempre al rapporto con l'Ente, con l'Ospedale, con l'ambulatorio con i laboratori di analisi, con il laboratorio radiologico. Per cui il voler accentuare il rapporto di fiducia fra medico e assistito, che è pur corretto mantenere, significa stravolgere gran parte di quello che è lo spirito della riforma sanitaria, che intende dare efficienza a tutto il sistema e quindi for-mare anche quelli che sono i rapporti che devono intercorrere fra medico e assistito e soprattutto fra medico e medico.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Ribadisco il voto contrario del nostro Gruppo a questa delibera e cerco di spiegarne i motivi ancora una volta.

L'Assessore, per così dire, va all'estero quando deve dare delle risposte a noi in Consiglio, non è possibile chiedersi come mai in Piemonte, in Lombardia, il vostro Gruppo ha proposto una formula analoga e qui invece la contrasta. Credo di poter dire che l'Emilia, l'Umbria e la Toscana hanno applicato correttamente la legge; per quello che posso giudicare, il Piemonte, trovandosi di fronte a delle difficoltà analoghe a quelle che rincontra l'Assessore, ha scelto secondo me una strada che non è quella di perseguire la riforma, ma quella di adattarsi a delle situazioni difficili. Quindi non vedo perché noi dovremmo seguire il Piemonte anziché l'Emilia, dove fra l'altro i comunisti sono quelli che hanno i risultati migliori da questo punto di vista. In questo caso, secondo me, è il Piemonte che, insieme alla Valle d'Aosta, non dà contributo per l'applicazione della riforma, che in sostanza tende a riportare ad un numero compatibile con la possibile attività del medico, quello degli assistiti a carico di ciascun medico. Se tendiamo a favorire la libera associazione del medico, in realtà aiutiamo in qualche modo a sfuggire e si possono innescare dei meccanismi strani e anche deleteri che in altre città si sono già verificati. Con questo diciamo che bisogna fare in modo che ciascun medico rientri nel massimale dovuto, e non continui ad essere titolare di un numero di scelte di assistiti a proprio carico, affrontando anche le situazioni e supera do questa sfiducia che può esistere nei confronti dei medici giovani. Occorre che i giovani siano capaci, però non possiamo, viste le difficoltà e 'a resistenza della persona che ha un rapporto con un certo medico, non prendere posizione o trovare quelle che possono essere delle scappatoie; la nostra proposta era quella di fare una graduatoria aggiuntiva per le zone carenti, per cui i mutuati lasciati liberi da un certo medico, possano essere messi in carica ad un medico giovane, nel rispetto di una ridistribuzione fra un numero maggiore di medici dei mutuati: questo è il concetto che è coerente con il rispetto della norma, senza esserne in contraddizione. In realtà c'è anche l'interesse suscitato da questa graduatoria, legato al fatto che non è solo una questione di rapporto di fiducia fra medico e paziente, ma è anche una questione di rapporto economico fra U.S.L. e medico, per cui un numero di mille assistiti significa 36 milioni all'anno. Riteniamo pertanto che la nostra posizione sia coerente e votiamo contro questa deliberazione.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 20

Votanti: 19

Astenuti: 1 (Minuzzo)

Favorevoli: 15

Contrari: 4

Il Consiglio approva

Oggetto n. 2189 in data 7 maggio 1982: Inserimento di alunni con handicap nei centri diurni estivi organizzati dalla Comunità Montana del Marmore.- Anno 1981 - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 19

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2190 in data 7 maggio 1982: Inserimento di alunni con handicap nei centri diurni estivi organizzati dal Comune di Aosta nell'estate 1980 - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 22

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2192 in data 7 maggio 1982: Approvazione ed impegno della spesa di lire 9.900.000 da liquidare alla Comunità Montana del "Grand Combin", per l'organizzazione di una mensa per gli alunni delle scuole medie nell'anno scolastico 1980/1981.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 22

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2201 in data 7 maggio 1982: Borse di studio da assegnare ad alunni delle scuole secondarie superiori della Regione che intendono frequentare corsi di perfezionamento in Zingua francese all'estero - Aumento del numero e dell'importo delle borse di studio - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 20

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2214 in data 7 maggio 1982: Corsi monografici per lavoratori - Anno 1982 - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 20

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2230 in data 7 maggio 1982: Concessione e liquidazione di un contributo di lire 8.000.000 al Comune di Champdepraz nelle spese sostenute per lavori di costruzione di un parco giochi e per la sistemazione dell'edificio scolastico in località Fabbrica - Approvazione e finanziamento di spesa

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 20

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2231 in data 7 maggio 1982: Concessione e liquidazione di un contributo di lire 60.000.000 al Consorzio irriguo Ru d'Arlaz, di Montjovet, nelle spese sostenute per i lavori di ricostruzione del Canale Ru d'Arlaz - Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 20

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2233 in data 7 maggio 1982: Concessione di un contributo di lire 9.000.000 al Comune di Emarèse nelle spese sostenute per la sistemazione della parte vecchia del cimitero comunale - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 21

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2238 in data 7 maggio 1982: Lavori di sistemazione esterna di preparazione dell'area industriale in Comune di Cogne - Liquidazione all'impresa appaltatrice Mattioda F.lli di un secondo acconto per revisione dei prezzi contrattuali - Approvazione di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 21

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2243 in data 7 maggio 1982: lavori di consolidamento statico e sistemazione della Chiesa di Saint Denis - Esecuzione dei lavori in economia diretta - Approvazione ed impegno di spesa

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 21

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2252 in data 7 maggio 1982: Concessione di contributi ordinari alle Aziende Autonome di Soggiorno della Regione - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo, ne ha facoltà.

MINUZZO - (P.S.D.I.): Per chiedere all'Assessore quali criteri vengono adottati per destinare questi fondi, ed in più per sapere qual è la situazione dell'Azienda Autonoma di Courmayeur in quanto, non so se è al corrente, questa è stata oggetto di grosso dibattito anche nel Consiglio Comunale di quel Comune, perché risultava dai conti un ammanco notevole alla chiusura del bilancio della Azienda in oggetto. Infatti per lungo tempo si è trascinata la nomina del nuovo Presidente di quella Azienda, in quanto era in corso questa polemica. Addirittura si parlava di un buco, visto che si usa questo termine, di ca. 70 milioni. Sembrava poi che dovesse essere il Comune ad intervenire come contributo; in relazione a questo fatto vorrei sapere dall'Assessore - se ne è al corrente - qual è la situazione attuale e come è stata risolta la questione, che ha avuto vasta eco anche in Consiglio comunale di Courmayeur.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Per chiedere all'Assessore se non sia il caso di unificare i contributi, perché in pratica sei Aziende prendono un certo tipo di contributo, e cinque un contributo lievemente inferiore. Vorrei sapere se ci sono dei criteri molto chiari, altrimenti risulta abbastanza difficile pensare di dare otto milioni di meno.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pollicini, ne ha facoltà.

POLLICINI - (D.P.): Per quanto riguarda i criteri, le Aziende - e potremo anche inserire qui la risposta al Consigliere Mafrica - sono state suddivise in due settori: le Aziende di Soggiorno comprensoriali, che sono quelle che riguardano più sedi, ad esempio Gressoney ha due sedi, così come la media Valle del Cervino, che comprende quattro Comuni, Ayas ha due sedi; e le altre che sono quelle che per le loro dimensioni hanno un carico di personale, quindi di spesa decisamente superiore al rapporto del gettito delle imposte di soggiorno, come Breuil-Cervinia, Courmayeur, Aosta; quest'ultima ha anche la funzione di supporto all'informazione generale e turistica per la nostra Regione, tant'è che c'è un ufficio unificato, sito in Piazza Chanoux, dove operano tre impiegati dell'Assessorato e due del Comune di Aosta. Ecco la motivazione per cui a queste sei aziende viene data una cifra superiore alle altre, che hanno compiti ed oneri inferiori. D'altra parte, la vita delle aziende è retta da contributi della Regione - e sono questi -; altri contributi - ma non tutti i Comuni lo fanno - sono comunali, inoltre hanno di fatto il 68% del gettito della imposta di soggiorno, che, all'italiana, è suddivisa fra vari Enti: il 68% va all'Azienda di Soggiorno, il 12% va all'ONMI, il 4% va come aggio all'ACI in quanto è esattore, poi c'è un 'altra percentuale che va al Fondo Nazionale di Credito Alberghiero.

Voi sapete che noi non abbiamo capacità impositiva e l'attuale imposta di soggiorno è di £ 600 al giorno per alberghi di lusso, £ 360 per alberghi di 1^ categoria, £ 240 per la 2^ categoria, £ 150 per la 3^ categoria, £ 60 al giorno per la 4^ categoria, e per le locande £ 30 al giorno. Tanto per darvi un'idea, nel 1980 la città di Aosta ha ricevuto quali imposte di soggiorno £ 26.000.000 come quota di sua competenza, mentre il Comune di Courmayeur ha ricevuto sui 60.000.000 di lire ca.

C'è a questo proposito un ulteriore contributo che è dato dallo Stato e che è sostitutivo di quella che era una vecchia sovrattassa sulle Arti e Professioni, da cui veniva prelevata una quota da dare alle Aziende di Soggiorno. Questa sovrattassa è stata soppressa nel 1973, per cui lo Stato preleva dalle bollette ENEL una quota per destinarla quale suo contributo a favore delle Aziende di Soggiorno. In questo caso è favorita una città come Aosta, - perché è indicizzata questa quota dal 1973, anno del suo congelamento - in quanto ha più Arti e Mestieri che non Courmayeur e Cervinia, per cui percepisce £ 59.000.000 a questo titolo e Courmayeur mi pare invece percepisca £ 7.000.000. Questa è quindi la situazione delle quote di finanziamento che vengono messe a disposizione delle Aziende di Soggiorno la cui attività non può essere solo informativa, ma deve essere anche promozionale e di gestione del turismo della località a cui sono affidate.

Il problema specifico di Courmayeur, che ha sollevato il Consigliere Minuzzo, è legato ad una situazione finanziaria dovuta certamente alla penuria di mezzi in dotazione a queste Aziende, per cui ad esempio il finanziamento o l'acquisto di uno strumento di prenotazione elettronica che doveva essere finanziato dal Comune poi non lo è stato più, ha rappresentato una cifra che è rimasta in rosso. In effetti, il consuntivo della gestione aveva una cifra in rosso, come penso sia ab­bastanza normale in gestioni sempre messe in condizioni di dover fare i conti tutti i giorni con le disponibi­lità e le esigenze; il Comune, per par­te sua, si è impegnato a sanare una parte consistente di questo bilancio. L'Azienda oggi ha ripreso regolarmen­te la sua attività, purtroppo è venuto a mancare il Direttore, che ha trovato più interessanti le offerte di un'Azienda privata, però a quanto mi risulta attualmente l'Azienda sta operando be­ne e cercherà di recuperare, stimola­ta anche dalla situazione finanziaria un po' difficile, per trovare i mezzi nei confronti di quelli che sono gli interessati al finanziamento, e cioè gli operatori turistici della zona, in modo da avere gli strumenti ed i mezzi per lavorare.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in ogget­to.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 21

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2338 in data 7 maggio 1982: Lavori di costruzione di opere di pro­tezione del piano viabile della cadu­ta massi in località Moulin Chef Lieu sulla strada regionale n. 28 di Bionaz.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 22

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2346 in data 7 maggio 1982: Lavori di sistemazione esterna di preparazione dell'area industriale in Comune di Cogne - Liquidazione all'impresa appaltatrice Mattioda F.lli di un terzo acconto per revisione dei prezzi contrattuali - Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 22

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2347 in data 7 maggio 1982: Lavori di sistemazione dell'ex Caserma MENABREAZ, in Comune di Châtillon (1° lotto) - Liquidazione all'Impresa appaltatrice Ing. L. Fresia e C. s.r.l., di Aosta, di un 4° acconto per revisione dei prezzi contrattuali - Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 22

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2354 in data 7 maggio 1982: Concessione di un primo contributo al comitato organizzatore di una gara di coppa del mondo di slalom maschile a Courmayeur - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 22

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2402 in data 14 maggio 1982: Concessione di un contributo di lire 5.000.000 all'impresa Escavazioni Giuliani Francesco G. e C., s.n. c., di Morgex per la ricostruzione di un deposito di quarzite asportato dal Torrente Mormore - Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo, ne ha facoltà.

MINUZZO - (P.S.D.I.): Vorrei chiedere all'Assessore se questo contributo è inerente esclusivamente alla ricostruzione del deposito o del danno subito, tenuto conto del fatto che mi sembra poco logico - e non so chi ha dato forse l'autorizzazione - costruire un deposito di quarzite sul Marmore. Mi sembra cioè che non siano rispettati certi criteri di sicurezza in quanto può succedere che il torrente straripi, e qui si dice che il deposito è stato costruito sulla sponda.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Chabod, ne ha facoltà.

CHABOD - (D.C.): Il deposito non era proprio sul torrente, ma vicino ad una baita. Purtroppo, il torrente Marmore ha straripato, si è allargato e ha portato via quasi tutto il materiale che era stato trasportato a valle con molta fatica. Si trattava di materiale pregiato ed il contributo lo abbiamo dato solo per il danno subito.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo, ne ha facoltà.

MINUZZO - (P.S.D.I.): Vorrei chiedere, per vederci più chiaro, se è esclusivamente per il danno subito, può essere allora un tipo di intervento che possiamo accettare. In delibera c'è scritto che è dato per la ricostruzione del deposito, quindi è un altro discorso. Mi astengo dal votare questa delibera, perché le dichiarazioni dell'Assessore non sono conformi alla delibera di Giunta.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della delibera di Giunta in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 20

Votanti: 18

Astenuti: 2 (Minuzzo e Carlassare)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

Oggetto n. 2456 in data 14 maggio 1982: Concessione di un contributo di lire 28.000.000 al Comitato organizzatore della coppa del mondo di bob - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.

CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin. ): In pratica, se non ho capito male, questi 28 milioni rappresentano la spesa sostenuta dal Comitato promotore per la gara di bob che non è avvenuta. Mi ricordo che in una passata seduta consiliare l'Assessore Pollicini aveva elogiato gli sponsor americani i quali, in una situazione analoga, avevano detto di dover rimborsare quanto già percepito per la pubblicità televisiva che poi non c'era stata, ma la cosa li aveva preoccupati pochissimo perché erano coperti da Assicurazione, per cui gli introiti ed i vantaggi che avrebbero avuto dallo svolgersi della gara venivano compensati dalla Compagnia di Assicurazione.

Chiedo se per questa analoga manifestazione non era possibile adottare lo stesso sistema, ovvero fare un contratto con una Compagnia di Assicurazione, per cui se alcune spese non sono coperte in nessun modo per la mancata effettuazione della gara a causa, per esempio, delle condizioni meteorologiche sfavorevoli, questo danno viene coperto.

Vorrei porre un'altra domanda che è di rito e che ho sempre fatto all'Assessore: e cioè se anche in questo caso sia mancata la minima partecipazione per coprire le spese effettuate dal Comitato promotore (che però in ultima analisi copre l'Amministrazione regionale) da parte delle Società che gestiscono gli alberghi e gli hotels e delle aziende che traggono il massimo profitto dallo svolgersi di queste manifestazioni, e dall'intervento pubblico che interviene sia per fare effettuare le gare, sia come contributo per tappare i buchi quando le gare non vengono ad essere svolte.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pollicini, ne ha facoltà.

POLLICINI - (D.P.): La NBC, la catena americana che aveva sponsorizzato questa gara, ha investito 70.000 dollari, ca. 90 milioni, perché ha ospitato, spese di viaggio comprese, le venti nazioni partecipanti (canadesi, giapponesi, americani a tutti gli europei presenti): quindi tutte le spese della presenza e partecipazione delle venti nazioni sono state accollate alla NBC.

Noi non abbiamo assicurato la nostra parte, e la nostra spesa è stata quella della presentazione della gara, cioè quella dei dépliants, dell'affitto di roulottes, della SIP, della Elvisium. Ad esempio, abbiamo dovuto noleggiare un elicottero che riprendesse le sigla della manifestazione internazionale, che andava in mondovisione, con una piattaforma speciale che non si trova facilmente; chiaramente la sigla è stata fatta in anticipo, perché doveva aprire tutte le proiezioni e riprese televisive: tutto questo è stato fatto ma non utilizzato. Così come l'ospitalità dei militari per tutti quei giorni, il problema dell'impianto delle telefoto a livello internazionale - mi pare 46 cavi - sono spese che sono state a carico nostro. Il personale operaio invece è stato ospitato gratuitamente nei vari esercizi alberghieri della zona, che hanno praticato inoltre uno sconto del 30% a tutte le altre persone che lavoravano per la preparazione delle gare. Una fetta di spesa se l'era assunta la S.I.B., con un contributo di 15 milioni, non come sponsor principale, come la NBC, ma secondario - si dovevano cioè mettere degli striscioni pubblicitari lungo la pista -; di questi 5 se li è accollati, ma 10 - non essendoci stata la manifestazione - ce li siamo dovuti pagare noi. Di fatto ci sono state delle spese che, a causa delle condizioni meteorologiche che non ci hanno consentito di realizzare il tutto, abbiamo dovuto sostenere in ogni caso; d'altra parte, non avevamo provveduto a stipulare un'Assicurazione, che comporta una spesa pari al 15% della cifra assicurata.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 20

Votanti: 19

Astenuti: 1 (Carlassare)

Favorevoli: 19

Il Consiglio approva

Oggetto n. 2461 in data 14 maggio 1982: Concessione di un contributo al Comitato organizzatore del 19° giro ciclistico della Valle d'Aosta. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 20

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2463 in data 14 maggio 1982: Approvazione ed impegno di spesa di lire 180.000.000 per l'esecuzione di lavori di ultimazione del restauro del Chiostro e Chiesa dei S.S. Pietro e Orso in Comune di Aosta - Esecuzione dei lavori in economia diretta.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.

CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin. ): Vorrei sapere se si tratta di lavori che vengono svolti dalla mano d'opera dipendente dall'Assessorato, oppure se si tratta di lavori che vengono svolti da un'impresa ed in questo caso di quale impresa si tratta.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Si tratta delle stesse domande.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pollicini, ne ha facoltà.

POLLICINI - (D.P.): Il lavoro viene svolto dalla Sovraintendenza che provvede con personale proprio; quando questo non è sufficiente, si avvale di volta in volta di personale di imprese locali. La Sovraintendenza non può dotarsi chiaramente di un numero di dipendenti adeguato per questo lavoro, perché poi sarebbe un discorso complicato mantenerli sempre occupati. Quindi, all'occorrenza, in maniera fluttuante e flessibile assume dipendenti da ditte che operano in questa Regione.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 18

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2464 in data 14 maggio 1982: Concessione e liquidazione di un contributo straordinario di lire 50 milioni alla U.S. Aosta Calcio - Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.

CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin. ): Questa vuole essere una dichiarazione di voto; voto contro questo contributo straordinario perché ritengo che la politica di intervento della Regione nei confronti dello sport debba essere rivolta soprattutto verso lo sport di base e mi pare che complessivamente l'U.S. di Aosta riceva già abbastanza facilitazioni per la formazione e l'educazione sportiva che riesce a realizzare con la sua attività.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.

VOYAT - (U.V.): Mi astengo su questa delibera per le motivazioni già espresse gli altri anni, per il fatto cioè che non m i risulta che i finanziamenti che diamo vengano investiti espressamente nel settore giovanile, ma in tutta la Società Calcio Aosta.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pollicini, ne ha facoltà.

POLLICINI - (D.P.): Ritengo che in questo anno sia stato operato un movimento all'interno della società: nel primo anno, se non vado errato, ci sono stati 9/10 di giocatori aostani contro un rapporto invertito esistente fino alla scorsa stagione. Mi pare che abbiamo anche operato una certa riduzione delle spese, tant'è che oggi l'esposizione bancaria, che è quella che più mi preoccupa, è di 80 milioni, il che vuol dire l'interesse di 5 milioni ogni trimestre. Quindi mi pare che quest'anno un piccolo passo avanti sul piano della riduzione delle spese sia stato fatto; inoltre, si è arrivati ad avere 9/11 della squadra di elementi locali, ed è auspicabile che si continui in questa direzione.

Va detto che il contributo di 50.000.000 è rimasto congelato dal 1977 per cui di fatto c'è una graduale riduzione delle capacità di spesa in relazione al valore di questo nostro intervento; se guardiamo dal '77 ad oggi, possiamo dire che la capacità di intervento relativa a questa cifra è dimezzata. Penso sia corretto, e devo dire che gli attuali dirigenti mi pare stiano operando in questa direzione, ridurre al minimo le spese gestionali per I arrivare ad equilibrare un giorno costi e ricavi.

E' difficile, perché da noi non si riequilibrano mai nemmeno a livello di squadre dei pulcini, ma un passo avanti è stato fatto, e questo va considerato in senso positivo.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 21

Votanti: 20

Astenuti: 1(Voyat)

Favorevoli: 18

Contrari: 2

Il Consiglio approva

Oggetto n. 2472 in data 14 maggio 1982: Lavori di ammodernamento ed allargamento della strada regionale n. 2 di Champorcher tra le progressive 6+530 e 7+ 425 - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Questa delibera e tutte le successive in pratica contengono il capitolato in base al quale verranno poi appaltati i lavori. Quello che vorrei chiedere all'Assessore è come mai quando si dice che verranno inviati a certe ditte gli inviti, non si pubblicano mai, nei testi delle delibere stesse, i nomi delle ditte. Vorrei sapere se esiste una ragione particolare o se è possibile fare in altro modo. Su ognuna di queste delibere chiedo poi all'Assessore di farmi sapere quali sono le ditte invitate.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY - (D.C.): Quando si porta in Giunta una delibera per un appalto a licitazione privata ad un certo momento si presenta l'elenco delle ditte che hanno l'iscrizione e la Giunta può anche defalcarne alcune. Ma l'ufficio Segreteria dell'Assessorato ai Lavori Pubblici mette per ogni appalto tutte le ditte che sono iscritte e poi la Giunta delibera. Non è mai stato inserito l'elenco delle ditte nella deliberazione, in quanto questo elenco viene approvato e siglato dal Segretario del la Giunta e viene rinviato di nuovo all'Assessorato ai Lavori Pubblici che estende questo invito alle imprese. Penso non ci sia difficoltà ad inserire nella delibera di Giunta l'elenco, cioè i nominativi delle imprese che vengono invitate per quel determinato appalto; mi riprometto di parlarne con il Sig. Viberti, che inserisca nella delibera di Giunta anche questo.

Succede purtroppo che la delibera di Giunta viene preparata dalla Segreteria ai lavori Pubblici e quando va in Giunta è già dattiloscritta; poiché l'elenco delle ditte può essere modificato in Giunta, bisognerebbe rifare la delibera, e forse è questa la motivazione, cioè aggiungere l'elenco comporta un lavoro doppio di copiatura. Ad ogni modo cercheremo di ovviare a questo inconveniente.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Prendo atto della disponibilità dell'Assessore a far pubblicare l'elenco; sarà questione di ribattere la delibera ma è una cosa che si può fare, perché la mia non è una domanda casuale.

Da parte di imprese collegate alla cooperazione vengono delle lamentele per l'esclusione rispetto ad appalti che potrebbero interessarle. Vogliamo quindi verificare, al di là della discrezionalità della Giunta, se in questo caso vengono rispettati certi criteri o meno.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 21

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2473 in data 14 maggio 1982: Lavori di prosecuzione strada dell'Endret, in Comune di Lillianes - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 21

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2474 in data 14 maggio 1982: Lavori di completamento della strada di Garavet, in Comune di Champorcher - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 21

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2475 in data 14 maggio 1982: Lavori di ammodernamento della strada regionale n. 28 di Bionaz nel tratto in corrispondenza del bivio per Roisan - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 21

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2476 in data 14 maggio 1982: Lavori di ammodernamento della strada regionale n. 28 di Bionaz nel tratto interessante il Ponte Artanavaz - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 21

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2478 in data 14 maggio 1982: Lavori di risagomatura del piano viabile e stesa del manto di usura in conglomerato bituminoso su alcuni tratti delle strade regionali di Champorcher, Champdepraz e Torgnon - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 21

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2479 in data 14 maggio 1982: Lavori di risagomatura del piano viabile e stesa del manto di usura in conglomerato bituminoso su alcuni tratti delle strade regionali di Pollein e Gressan - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 23

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2480 in data 14 maggio 1982: Lavori di risagomatura del piano viabile e stesa del manto di usura in conglomerato bituminoso su alcuni tratti delle strade regionali di Roisan e Pila - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 23

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2481 in data 14 maggio 1982: Lavori di risagomatura del piano viabile e stesa del manto di usura in conglomerato bituminoso su alcuni tratti delle strade regionali di Saint Nicolas e di 0llomont - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 23

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2482 in data 14 maggio 1982: lavori di sistemazione idraulica di un tratto del Torrente Lys a valle della presa Canale Ilssa -Viola in Comune di Pont-Saint-Martin - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 23

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2504 in data 14 maggio 1982: Concessione di un contributo al Comune di Nus per l'acquisto di un fabbricato sito nel centro storico del capoluogo da destinare a servizi pubblici - Approvazione, finanziamento e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli:

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2505 in data 14 maggio 1982: Concessione di un contributo al Comune di Charvensod per l'acquisto di immobili da destinare alla costruzione della scuola media consorziale - Approvazione, finanziamento e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 23

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 2692 in data 21 maggio 1982: Concessione a favore di associazioni di viticoltori ed Enti vari di contributi nelle spese per l'organizzazione di manifestazioni vitivinicole - Anno 1981 - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 23

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Il Consiglio sospende i lavori che saranno ripresi alle ore 16.

La seduta è sospesa.

La seduta termina alle ore 12,41.