Oggetto del Consiglio n. 2650 del 13 luglio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2650/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito ai ritardi relativi alla realizzazione delle case di comunità finanziate dal PNRR".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 42 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - L'Azienda USL ha raggiunto, con determina 618 del 29 giugno 2023 - quindi entro il termine previsto del 30 giugno 2023 -, il target intermedio del progetto PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) Missione 6 - Salute, inerente alle case della comunità di Châtillon, Morgex, Donnas e Aosta, finanziato naturalmente dall'Unione europea.
Il primo target interno del Ministero era fissato al 30 marzo 2023 - ed è quello oggetto dell'iniziativa - per le approvazioni delle progettazioni esecutive delle case di comunità, mentre il secondo target interno era appunto fissato al 30 giugno 2023 per la predisposizione dei documenti di gara.
Entro il termine del 30 giugno, sono stati quindi approvati sia le progettazioni esecutive delle case di comunità che i documenti per la pubblicazione delle indicazioni della gara.
Va comunque dato atto, per completezza informativa, che riguardo al controllo concomitante, posto in capo alla Corte dei conti, di cui ai citati articoli di stampa, il Decreto legislativo 44/2023, all'articolo 1, comma 12 quater, ha disposto l'esclusione dei progetti PNRR e PNC (Piano Nazionale Complementare) dal novero delle attività di controllo.
Nel settore sanitario - uno dei pilastri chiave del PNRR - sono previsti significativi investimenti per rafforzare l'infrastruttura e migliorare l'accesso ai servizi sanitari e potenziare il parco tecnologico.
L'Azienda USL è stata identificata dalla Regione come soggetto attuatore esterno per la Missione 6 - Salute.
Fanno eccezione progetti specifici di cui l'Amministrazione regionale si occupa direttamente o attraverso altri soggetti attuatori esterni, come ad esempio l'Ospedale di comunità previsto ad Aosta presso la casa di riposto J.B. Festaz.
I progetti sanitari che impattano sul territorio valdostano sono diciassette e sommano una spesa complessiva di circa 12 milioni di euro di investimenti per lavori acquisiti ed interventi sui sistemi informativi. A tale importo, si aggiunge un cofinanziamento all'Azienda USL per oltre 400 mila euro.
Anche per l'Azienda USL l'importanza del PNRR comporta uno sforzo significativo e straordinario che impegna le risorse interne all'Azienda in aggiunta alla programmazione ordinaria rappresentando per il RUP (Responsabile Unico del Procedimento) della stessa una grande responsabilità.
In tal contesto, come abbiamo dichiarato pubblicamente il 27 giugno scorso, per meglio coordinare i vari adempimenti, la direzione strategica dell'Azienda si è data una governance PNRR interna, per meglio coordinare con tutti gli stakeholders interni ed esterni i vari e numerosi adempimenti, stabilendo le procedure condivise di gestione dei singoli progetti.
Le notizie riportate negli articoli citati sono state desunte dalla relazione della Corte dei conti sull'argomento nell'ambito del controllo concomitante sugli interventi PNRR relativi alle case di comunità e agli ospedali di comunità.
La Corte ha dato conto del ritardo sull'approvazione delle progettazioni esecutive alle case di comunità rispetto alla data del 30 marzo 2023, individuata dal Ministero quale target intermedio.
Il target finale per la realizzazione delle quattro case delle comunità è fissato al 30 marzo del 2026.
Tale termine è stato considerato da tutti gli attori coinvolti l'unico da rispettare inderogabilmente, in quanto scadenza del target finale, mentre non erano state considerate come inderogabili le scadenze intermedie.
In diverse occasioni di confronto, l'Azienda aveva evidenziato che il traguardo finale sarebbe stato conseguito, mentre, per il raggiungimento dei target intermedi previsti, i tempi avrebbero potuto essere leggermente sfalsati rispetto a quanto indicato nel Piano operativo regionale.
Veniamo ad una data fondamentale rispetto ad alcune domande che lei evidenzia nell'iniziativa: soltanto il 23 maggio scorso, in occasione di una riunione con il nucleo tecnico dell'unità di missione, tutti gli attori regionali coinvolti, compresa l'Azienda USL, hanno avuto notizia dell'effettiva obbligatorietà dei target intermedi e quindi della loro conseguente inderogabilità. Sono state quindi riallineate le attività per rispettare il secondo target intermedio, quello del 30 giugno, come poi di fatto si è riusciti a fare.
Per cui, nel cogliere pienamente quello che è lo spirito dell'iniziativa, ci stiamo di fatto tarando, anche ad essere da pungolo con l'Azienda USL, per fare in modo che - indipendentemente da quanto è cambiato a livello anche centrale, quindi ministeriale, rispetto alle sollecitazioni che possono arrivare da parte della Corte su quelli che sono i target intermedi - quelli anche nel futuro si tarino nel rispettare, come è successo per quello del 30 giugno, quanto previsto -, piuttosto che nello sfasarli rispetto a quanto accaduto per il target del 30 di marzo.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Restano.
Restano (GM) - Per la risposta Assessore siamo soddisfatti di quanto lei ci ha detto, naturalmente l'iniziativa è stata predisposta il 30 di giugno dopo la lettura dell'articolo.
La richiesta non voleva sindacare la data esatta di presentazione, ma aveva l'obiettivo di sincerarsi che le cose andassero avanti, soprattutto in virtù della discussione del piano socio-sanitario che avevamo appena affrontato, laddove peraltro avevamo evidenziato quelli che erano gli obiettivi e la necessità eventuale di mettere delle date per il raggiungimento degli obiettivi politici, non di quelli verificati dalla Corte dei conti che poco ci interessano, come lei potrà ben capire, ma che sono un elemento che in questo caso è servito da pungolo per presentare l'iniziativa.
Riallacciandoci a tutta la discussione che abbiamo fatto nel corso dell'ultimo Consiglio, però, non posso che rilevare - peraltro con soddisfazione - che per quanto riguarda le case di comunità a bassa complessità potremmo ritenere, visto che già funzionano sotto altro nome, che i lavori non siano necessari dalla lettura di quanto è emerso: quindi possiamo, forse - e lo dico come pungolo per la sua attività -, valutare se portarci già avanti per quanto riguarda l'impostazione del lavoro futuro, vale a dire per dare seguito a tutti quei punti enucleati in quello che è il modello organizzativo funzionale.
Colgo oggi l'opportunità, perché non avevo ritenuto opportuno presentare un emendamento a suo tempo, ma le lancio una suggestione: nelle case di comunità a bassa complessità, manca la prevenzione collettiva, nei punti non è stato indicato quelle che sono le vaccinazioni. È stata indicata l'assistenza pediatria di libera scelta ma non tutta l'attività svolta dagli assistenti sanitari e dai medici di sanità pubblica che sono un punto che ha contraddistinto, come Azienda sanitaria, la nostra operatività fino a poco tempo fa, fino a prima dell'evento pandemico.
Quindi se vuole cortesemente valutare se sia opportuno o meno ripristinare questo servizio, o forse mantenerlo, perché già c'è.