Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2647 del 13 luglio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2647/XVI - Interrogazione: "Modalità di gestione da parte dell'Azienda USL delle prenotazioni sanitarie non prenotabili da parte del paziente".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 39 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola va all'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Come da indirizzo dato dalla Regione con la delibera di Giunta regionale 72/2023 - una delle delibere che più spesso sono state citate durante il dibattito sul piano della salute e del benessere sociale - dal 5 giugno l'Azienda USL ha attivato liste di galleggiamento per neurologia, gastroenterologia e successivamente per la dermatologia; tutte aree con agende parzialmente chiuse.

Si tratta di un percorso sperimentale che parte dalle specialità le cui liste d'attesa sono più in difficoltà, con l'obiettivo di migliorare l'attuale situazione generale, che vede comunque e sempre garantire i tempi dell'emergenza-urgenza e dei casi oncologici.

Al di là delle liste di galleggiamento, è continuo lo sforzo profuso in questa direzione e, per quanto riguarda la neurologia, l'Azienda USL riferisce di aver espletato una gara per l'affidamento del servizio e di aver ricercato una collaborazione con le Aziende USL vicine di Biella e di Torino 5 che hanno manifestato la disponibilità di neurologi.

La specialità dei neurologi, soprattutto per quello che riguarda la gestione degli acuti, è una di quelle specialità che più stanno avendo difficoltà a carattere nazionale, quindi anche il fatto di gestire reti in maniera virtuosa tra Aziende uniche sanitarie locali naturalmente non sempre riesce a dare delle soluzioni immediate.

Tali forme di collaborazione in fase di avvio hanno però permesso la copertura di tutti i turni ospedalieri garantendo l'assistenza medica ai ricoverati al Pronto Soccorso.

Nel mese di giugno, ed in particolar modo nel mese di luglio, abbiamo inizialmente operato cercando di garantire una continuità, in termini di gestione delle problematiche sugli acuti, di settimana in settimana. Per fortuna, con tutte le azioni messe in campo, oggi il problema settimanale è scongiurato e riusciamo ad avere una programmazione dei turni a livello mensile sull'estate.

Per la gastroenterologia abbiamo intrapreso una significativa collaborazione con l'Ospedale Mauriziano di Torino, diretta a recuperare i tempi di attesa, in particolare per l'endoscopia digestiva, ma anche a rilanciare complessivamente la disciplina ad Aosta.

L'accordo di collaborazione sarà a regime da settembre e, nel frattempo, le prime visite di gastro sono rientrate nei tempi previsti.

I dati sui tempi di attesa estratti dal 4 luglio 2023 fanno registrare un miglioramento rispetto al precedente monitoraggio dello scorso 27 giugno: il 50% delle prestazioni sono erogate nel rispetto dei tempi previsti (trenta giorni per le visite e sessanta per le prestazioni diagnostiche). Le prime visite di gastroenterologia e pneumologia sono rientrate nei tempi di legge.

Sono stati registrati inoltre anche miglioramenti per le prestazioni con liste di attese più lunghe: in particolare, si sono dimezzati i tempi per le visite urologiche (da 290 a 148 giorni), l'attesa per una prima visita dermatologica è passata da 251 a 84 giorni e per una visita diabetologica si è passati da 140 a 99 giorni di attesa.

Per quanto riguarda le prestazioni diagnostiche, pur con eccezioni, le TAC e la maggior parte delle risonanze rispettano i tempi previsti e i tempi per ottenere un'ecografia sono passati da 300 a 101 giorni.

Parallelamente al percorso per il miglioramento dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali, vi è lo sforzo volto a potenziare l'attività chirurgica per ridurre anche i tempi per gli interventi programmati.

L'attività chirurgica nei primi sei mesi dell'anno in corso è cresciuta rispetto al 2022 mediamente di oltre il 30%, con un miglioramento particolarmente significativo per alcune specialità, come urologia (+ 78%), oculistica (+ 54%) e otorinolaringoiatria (+ 51%).

I dati aggiornati mostrano che in alcune specialità i tempi sono in anticipo rispetto ai tempi di erogabilità previsti: si tratta di cardiologia, chirurgia vascolare, otorino e ortopedia.

L'annoso problema delle liste d'attesa ha visto aumentare la sua percezione negativa dopo la pandemia e, come abbiamo già dichiarato, l'apertura delle liste di galleggiamento non è la soluzione del problema, ma un'azione di responsabilità assunta insieme all'Azienda USL.

È sempre necessaria una presa in carico delle necessità dei Valdostani nel cercare comunque soluzioni alternative, anche quando non ne esistono di immediate.

La lista di galleggiamento viene quindi creata espressamente per le agende per le quali non è possibile avere certezza del giorno di riapertura delle stesse.

Per assicurare informazioni appropriate all'utenza, l'Azienda USL della Valle d'Aosta impartisce periodicamente e costantemente precise indicazioni a tutti gli operatori del CUP (Centro Unificato Prenotazioni).

Nel merito, l'Azienda USL ha comunicato di aver dato ai propri operatori le seguenti indicazioni: a fronte di richieste per le quali non è possibile soddisfare una richiesta ad effettuare la prenotazione nei tempi prescritti, gli operatori CUP devono sempre e comunque prendere in carico l'istanza dell'utente, comunicando allo stesso che sarà ricontattato nel breve periodo.

Parallelamente, per la successiva gestione della presa in carico, gli operatori inviano le impegnative al gruppo di lavoro dedicato alla gestione delle liste di galleggiamento. L'utente viene ricontattato telefonicamente e non a mezzo telematico, secondo le tempistiche stabilite dalla deliberazione della Giunta regionale n. 72/2023.

Queste tempistiche vedono quarantotto ore lavorative per le prestazioni con classi di priorità B e quattro giorni lavorativi per le prestazioni con classe di priorità D o P.

I possibili percorsi alternativi di tutela, se e ove previsti, vengono costantemente proposti agli utenti.

La presa in carico attraverso le liste di galleggiamento delle prestazioni non effettuabili è proprio finalizzata all'individuazione di altri percorsi di presa in carico dei pazienti.

Successivamente, quando ci saranno disponibilità, l'utente sarà ricontattato per fissare l'appuntamento. Verrà fatto ogni sforzo possibile per erogare le prestazioni nella Regione attraverso agende supplementari in LPA, cioè in libera professione pagata dall'Azienda, e prestazioni supplementari nelle strutture private accreditate.

In caso l'Azienda non trovi disponibilità in regione, si proporranno all'utente prestazioni da svolgere fuori dal territorio valdostano, presso un centro privato accreditato del Piemonte.

Proprio per la dinamicità di tali percorsi, non può essere l'operatore CUP a fornire fin da subito informazioni di dettaglio: al momento in cui l'utente verrà ricontattato, saranno proposte le alternative che saranno risultate percorribili tra quelle sopra descritte.

Dico subito che il motivo per il quale in questo caso specifico ho scelto questo tipo di articolazione sulla risposta è perché è necessario spiegare tutto quanto il percorso, perché il percorso non è un percorso da diagramma di flusso con dei sì e no certi, ma con una serie di sfumature che richiedono non soltanto il diretto rapporto con l'operatore del CUP ma anche con le strutture che all'interno dell'Azienda con il CUP lavorano e che valutano le possibilità a seconda del caso specifico.

Presidente - Per la replica, la parola va alla collega Minelli.

Minelli (PCP) - L'interrogazione è stata depositata il 9 giugno, quindi praticamente oltre un mese fa, e in un certo senso è datata, perché allora ci erano pervenute delle segnalazioni di utenti che, telefonando al CUP (Centro Unificato Prenotazioni) si erano sentiti rispondere che la prenotazione richiesta non era effettuabile e che sarebbero stati ricontattati; come e quando però non era stato detto loro.

Noi abbiamo fatto questa interrogazione e poche ore dopo sugli organi di stampa era comparsa la notizia dell'istituzione delle cosiddette "Liste di galleggiamento" a cui lei ovviamente ha fatto riferimento e ci ha spiegato come funzionano; poi tra l'altro ne abbiamo già parlato parecchio, perché discutendo del piano della salute è venuto fuori più volte. Evidentemente chi ci aveva contattato era già incappato in questa nuova formula di organizzazione che riguardava in quel momento neurologia, gastroenterologia e oggi, come lei ha confermato, anche dermatologia.

Mi permetto di evidenziare che la scelta del termine per la nuova modalità di organizzazione di certe prenotazioni, quindi le cosiddette "Liste di galleggiamento", è lo stesso termine adottato poi in tutte le altre Regioni, non è stato coniato da noi; non è certo felice e si presta anche ad un comprensibile sarcasmo. Infatti, c'è stato chi subito ha intitolato gli articoli "Le liste galleggiano e la sanità affoga". Questo però è ciò che pensa la gente che quotidianamente si scontra con una realtà che obiettivamente è molto complicata.

Lei ora ha cercato di spiegare come funziona questo sistema che è stato adottato che, in sostanza, però che cos'è? È un parcheggio, mi sembra che abbia una valenza, più che operativa, quasi psicologica, cioè di dire alla gente che, in qualche modo, viene presa in considerazione e che verrà ricontattata.

Altrove le liste di galleggiamento sono state già utilizzate più di un anno fa, quasi due anni fa. In Veneto sono state utilizzate le liste di galleggiamento, molti mesi fa è stato fatto un rapporto della CGIL del Veneto che manifestava le sue perplessità e aveva evidenziato che gli utenti messi in quella modalità "galleggia" - che mi fa venire in mente anche qualche cos'altro - vengono ricontattati a ridosso dello scadere del tempo di attesa in base alla categoria prevista e poi da quel momento bisogna aspettare comunque ancora almeno 15-20 giorni, a volte anche 30, di ulteriore attesa.

Quindi è un dilazionamento della comunicazione di un'attesa che poi è ben più lunga. Ora lei ci ha dato qualche elemento in più - che poi era nella delibera, d'accordo - cioè le 48 ore per certe prestazioni e i 4 giorni per le altre.

Ci ha anche detto che non viene inviata all'utente una comunicazione scritta per dirgli che è finito in queste liste di galleggiamento. Quello che non abbiamo capito è se ci saranno poi dei registri che tracceranno questi utenti galleggianti e i relativi tempi di attesa e gli esiti finali dell'iter previsto.

La preoccupazione che abbiamo è che molte persone, scoraggiate dai tempi di attesa - che poi lei ha evidenziato essere in qualche modo diminuiti, ha fatto una lunga elencazione, capisco che era l'occasione anche per spiegare alcune cose che non avevamo chiesto, ma l'informazione va bene - si rivolgano comunque, ma solo chi può permetterselo, al privato ed il rischio è che chi non è in grado di permettersi di rivolgersi alla sanità privata, che cosa fa? Rinuncia a curarsi.

È una cosa che sta accadendo sempre di più in tutto il Paese, ma anche nella nostra regione.

L'interrogazione affrontava poi un altro aspetto, cioè le indicazioni che sono state impartite al CUP circa le risposte da dare agli utenti, e lei ci ha elencato alcune cose.

Io ritengo che i dipendenti che sono a contatto con il pubblico abbiano un compito molto delicato, importante e difficile: non solo devono fornire informazioni corrette ma devono anche gestire il malcontento che è sempre più generalizzato.

Dire ai dipendenti di essere stringati e burocratici e richiamarli perentoriamente, come poi ci è stato anche raccontato, al rispetto della deontologia professionale, ventilando addirittura dei provvedimenti disciplinari, a me pare veramente poco rispettoso del lavoro di persone che, spesso, devono quasi arrivare loro a giustificare una situazione che è deficitaria e che, di certo, non dipende da loro stessi ma di cui in qualche modo loro sono comunque delle vittime.

Il personale del CUP, a mio avviso, andrebbe premiato perché è il primo filtro tra l'utenza e l'Azienda ed è bersaglio delle lamentele e delle proteste. Altro che minacciarlo di provvedimenti disciplinari!