Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2643 del 13 luglio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2643/XVI - Interrogazione: "Risultati delle interlocuzioni con RFI e Comune di Aosta per un allargamento dell'attuale sottopasso della stazione ferroviaria di Aosta".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 35 all'ordine del giorno. La parola all'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Per quello che riguarda il primo quesito, RFI ha risposto alla lettera di maggio del Comune di Aosta con una nota in data 16 giugno 2023, in cui rileva che il sottopasso risulta correttamente dimensionato rispetto ai flussi degli utenti della ferrovia, ma, essendo utilizzato in modo promiscuo di accesso ai binari attraverso attraversamento pedonale urbano, risulta sottodimensionato rispetto ai flussi di effettivo utilizzo.

Dal punto di vista tecnico RFI ritiene non fattibile l'allargamento dell'attuale sottopasso costituito da uno scatolare prefabbricato, se non attraverso la completa demolizione dello stesso e di tutti i lavori svolti in questi ultimi anni sui marciapiedi.

RFI ha evidenziato inoltre che un intervento di tale portata non sarebbe compatibile con i tempi della sospensione del servizio prevista per l'elettrificazione della linea, non essendo ancora l'intervento né progettato né finanziato.

Nella medesima nota, RFI fa presente che il rapporto costi-benefici di un tale intervento sarebbe a sfavore di tale soluzione rispetto all'alternativa di realizzare un secondo sottopasso.

A seguito di questa lettera, abbiamo effettuato un sopralluogo giovedì 22 giugno insieme al Sindaco di Aosta, all'assessore Sartore, ai tecnici dell'Amministrazione regionale, ai tecnici di RFI, al direttore di Trenitalia, in cui, sotto il profilo tecnico di quanto rilevato da RFI, si è anche avuta la possibilità di conoscere i tempi di realizzazione della parte di scale che in questo momento sono chiuse e che verranno riaperte con i lavori di chiusura di elettrificazione (e quindi si potrà di nuovo scendere con due accessi da parte dei binari per andare nel sottopasso, quindi migliorerà l'attuale situazione), e alla conclusione di questo sopralluogo - e vado alla domanda n. 2 - è stata rilevata da parte di tutti l'impossibilità di procedere verso la demolizione. Anche da parte del Comune di Aosta si è preso atto di questa valutazione di RFI, mentre si è immaginato di guardare alla possibilità di migliorare l'accesso sia ai servizi della stazione, ma soprattutto negli attraversamenti che riguardano i due lati della città, con la possibile realizzazione di un accesso a monte della stazione (tra la stazione e l'immobile della sede della Polizia ferroviaria) che potrebbe essere realizzato come sottopasso, ma, in quell'occasione, in particolare il Sindaco, ha rilevato come un sovrappasso potrebbe essere sicuramente una soluzione molto positiva; da parte nostra, un attraversamento a raso ancor di più, perché questo permetterebbe anche - come ci siamo già detti molte volte - di ricucire la città.

Alla fine di questo sopralluogo ci si è lasciati con l'impegno di avviare uno studio da parte di RFI rispetto a questa possibilità; in quell'occasione, ci si è anche detti che nel prossimo autunno, quando verrà presentato il piano regionale dei trasporti, si dovranno fare delle valutazioni definitive, anche riguardo al tema dell'attuale infrastruttura ferroviaria e di tutte le valutazioni che in termini politici questo Consiglio regionale dovrà affrontare nella discussione del piano regionale dei trasporti.

Quindi, in attesa che si possa avviare questo studio ed in attesa di poter discutere il piano regionale dei trasporti, si è concluso il sopralluogo con quest'impegno.

Presidente - Per la replica, la parola va alla collega Minelli.

Minelli (PCP) - Comincio leggendo l'ultimo capoverso, l'ultimo paragrafo, di un articolo che è apparso qualche giorno fa, che riporta un comunicato di RFI, laddove si parla della ristrutturazione, del restauro, della riqualificazione e del rilancio di oltre cinquanta stazioni ferroviarie, tra cui la stazione di Aosta, e si dice, al termine di questo comunicato: "Viene così confermato l'impegno della società capofila del polo infrastrutture del gruppo FS di trasformare radicalmente le stazioni, affinché diventino poli attrattivi per le città non soltanto come hub di mobilità integrata, ma anche luoghi sicuri, riqualificati, ricchi di funzioni e servizi per i cittadini. Una riqualificazione che punta all'accessibilità, alla connettività, all'efficienza energetica e alla intermodalità".

Io credo che noi potremmo fare adesso, con l'interruzione del servizio ferroviario per il tempo necessario per l'elettrificazione, un'opera utile, un'opera anche bella, con dei costi che sarebbero sicuramente contenuti e in una situazione ideale, appunto perché non ci sarebbe il traffico.

Poi io chiederò anche la possibilità di vedere esattamente quali sono quelle difficoltà tecniche che vengono avanzate, lei dice che è stato condiviso nel sopralluogo da tutti che c'è effettivamente questa difficoltà, si è preso atto; mi pare che non sia proprio una presa d'atto unanime, c'è chi non era comunque convinto di quanto è stato detto.

Lì si tratterebbe di allargare di un paio di metri l'attuale sottopasso, che è un budello, e di fare un'opera funzionale.

Io non so a che ora voi abbiate fatto il sopralluogo, ma vi inviterei a farlo nei primi arrivi dei treni del mattino; anche senza pensare a tutto il traffico che arriva da Via Paravera, quindi dalla zona F8, ma effettivamente in quella situazione - se si pensa che poi tra poco con gli ascensori che permetteranno di scendere con carrozzelle e passeggini - quella larghezza è del tutto insufficiente, anche soltanto per quello che riguarda il traffico dei passeggeri.

Non c'è bisogno di toccare il lato verso il fabbricato viaggiatori, dove appunto si stanno mettendo gli ascensori, ma sull'altro lato.

Non è un'opera di ingegneria complessa, non è di certo il ponte di Messina, certo che va fatta un minimo di progettazione e va fatto un appalto nuovo per le opere di allargamento, ma io credo che una cosa del genere in tre anni sia più che fattibile. Ma c'è un ma: se si vuole. Quindi non si tratta più di parlare con l'ingegnere "eccetera eccetera", ma si tratta di capire se si vuole fare una cosa del genere, ricordando anche che la Regione Valle d'Aosta non ha posto dei problemi all'utilizzo di risorse per la ferrovia valdostana, i famosi 36 milioni del 2019, che vengono utilizzati in parte - ma secondo me correttamente ­- anche per le stazioni canavesane, ma ci vuole un minimo di rispetto.

Assessore, lei sa come la penso, ma glielo dico con determinazione: le forze politiche che sia io che la collega Guichardaz rappresentiamo si muoveranno con estrema determinazione, sia in Regione che al Comune di Aosta, perché questa opera si faccia. Serve alla circolazione ferroviaria: oggi è giovedì, solo lunedì mattina ho preso il treno, sono scesa dal treno alle ore 08:15 e ho visto la situazione: le assicuro che, adesso anche con la rampa che permette la discesa delle biciclette e con il traffico che c'è stato, si arriva all'incrocio, e il problema non è scendere da due scale, che adesso non ci sono, il problema è proprio quel corridoio, quel budello.

È un'opera che sicuramente è necessaria perché il traffico dei passeggeri aumenterà in futuro, ed è un'opera importante anche per quello che riguarda il collegamento pedonale tra il centro di Aosta e la zona F8.

Io rimango un po' esterrefatta, però, nel sentire che si ipotizza una sorta di baratto: "Non allarghiamo il sottopasso, facciamo più spostato un sovrappasso e chiediamo a RFI di occuparsene".

Che cosa c'entra la ferrovia con un sovrappasso ad ovest che non ha nulla a che vedere con la circolazione ferroviaria? A me sembra che ci stiamo prendendo in giro, perché l'allargamento del sottopasso non è un'alternativa rispetto ad altre opere, a sovrappassi di cui si parla da decenni. Si vada pure avanti se si riesce, ma intanto fate questo allargamento.