Oggetto del Consiglio n. 2637 del 13 luglio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2637/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito alla dichiarazione del Presidente di Finaosta Spa a chiusura del convegno "Il gruppo CVA e la sua comunità: il valore condiviso"".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 28 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola va al presidente della Regione Testolin.
Testolin (UV) - Il Consigliere Lavy ci interroga per conoscere se il Governo sia al corrente "di quanto possa aver motivato la dichiarazione del Presidente di Finaosta S.p.A. a chiusura del convegno "Il gruppo CVA e la sua comunità: il valore condiviso" in quanto al possibile trasferimento del cuore e della testa della detta CVA altrove che in Valle d'Aosta".
Come è facile immaginare, non possono essere note a questo Governo le ragioni che hanno motivato il Presidente di Finaosta s.p.a. ad esprimersi secondo quanto ricostruito dal Consigliere Lavy nella sua iniziativa. In ogni caso, non sussistono ragioni fattuali per leggere ed alimentare una preoccupazione sul possibile trasferimento del cuore e della testa della CVA.
Comunque, nella predisposizione della risposta all'interrogazione, gli uffici competenti hanno contattato direttamente il Presidente di Finaosta che, con propria puntuale ed esauriente comunicazione del 7 luglio scorso, ha precisato di non aver fatto nel proprio intervento alcun riferimento al possibile trasferimento del cuore e della testa della detta CVA altrove che in Valle d'Aosta. Ciò risulta, come precisato dallo stesso, dal tenore letterale del discorso svolto, nel quale è stato evidenziato peraltro come Finaosta e CVA siano due aziende quasi coetanee, cresciute insieme: il loro cammino comune è iniziato nel 1995, quando la Regione ha acquistato tre centrali idroelettriche della Cogne. Dopo un lungo cammino, segnato dalla storica operazione di acquisizione degli impianti dell'Enel in Valle d'Aosta, finalizzata nel 2001, il Gruppo CVA è oggi un colosso, ha solide radici in Valle d'Aosta ma ha uno sviluppo industriale in tutta Italia, un'immagine forte e vincente (parole sempre del Presidente).
Nel 1995 Finaosta ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita di CVA e poi negli anni successivi nella sua crescita. Nel corso di quegli anni la dirigenza di Finaosta ebbe un ruolo nella Compagnia Valdostana delle Acque, contribuendo ai suoi primi passi e al suo lancio, alla sua crescita e al suo consolidamento.
Finaosta e CVA sono cresciute e hanno ancora la volontà di collaborare, di affrontare nuove sfide come opportunità di sviluppo dell'intero sistema delle partecipate regionali, del tessuto imprenditoriale valdostano e del mercato locale.
Posto che quanto indicato nell'interrogazione non potrebbe tecnicamente fare a meno del placet del socio, in quanto la partecipazione totalitaria della società in parola è detenuta da Finaosta s.p.a. in gestione speciale, il Presidente di Finaosta ha evidenziato come l'intero discorso abbia, al contrario di quanto sostenuto, rimarcato la positiva compresenza per CVA s.p.a., gli sviluppi industriali radicati in Valle d'Aosta e altrove, a beneficio dell'intero territorio regionale, espressamente precisando come le sue imposte, i sui dividendi e i sui canoni di derivazione sono riversati nelle casse regionali e sono rimessi in circolo per investimenti pubblici. Questo è quanto ci è stato rappresentato dal Presidente.
Presidente - Per la replica, collega Lavy.
Lavy (LEGA VDA) - Grazie Presidente Testolin della risposta, del fatto che sia stato interpellato anche il Presidente di Finaosta, che io stesso ero andato ad incontrare perché, appunto, da una persona come lui, certe parole dette in un certo contesto paiono strane. Perché appunto uno avrebbe dovuto dire quella frase della testa e del cuore: "Speriamo che la testa e il cuore della CVA rimangano in Valle" in quel contesto lì? Boh? Sul punto, confrontandomi anch'io con il Presidente di Finaosta che ho incontrato appunto di persona, ho però notato anche qualche sorrisino e qualche silenzio su alcune questioni; è ovvio che sappiamo che certe operazioni, magari certe dietrologie, non vengono dette, però mi fa piacere che lei confermi che almeno non ci sia nulla sulla questione CVA.
Un'altra cosa che mi ha fatto un pochino alzare le antenne sono anche le parole del Presidente della Finaosta, Cantamessa, che ha fatto una metafora che ho qua. Si dice di CVA: "Speriamo che il tessuto valdostano sia in grado di apprezzare concretamente questo suo figlio che tempo fa era un bambino, poi diventato adolescente, adesso sta iniziando a girare il mondo perché è cresciuto".
Ora, sappiamo tutti che ciò che differenzia un bambino dall'adulto è l'indipendenza, e non vorrei che CVA, che è giusto che guardi al di fuori della Valle d'Aosta, possa in qualche maniera - sapendo benissimo che è una partecipata della Regione - comunque pensare ad una sorta di indipendenza. Anche perché, l'ha posto lei stesso Presidente Testolin nell'intervento che ha fatto lì, una delle questioni fondamentali sarà quella delle grandi concessioni: perché nel 2029, se CVA perdesse alcune grandi concessioni, sicuramente certi ragionamenti dovranno essere fatti.
Poi, ritornando alle dichiarazioni del Presidente della Finaosta, Rosset: è vero, il suo discorso è stato anche chiaro, però appunto quella frase della testa e del cuore non c'era nel discorso, a quanto pare, almeno visivamente l'ha detta a braccio.
Quindi ci sono tanti punti interrogativi, e con questa risposta, presidente Testolin, i dubbi non è che in toto siano stati eliminati. Proprio perché - ed è uscito da quel convegno - la Finaosta è centrale nell'economia valdostana: 547 milioni di euro come valore condiviso creato nel 2022 per la Valle; un valore che corrisponde all'11% del PIL della Valle d'Aosta. CVA costituisce il 62% del valore aggiunto al settore industriale della Valle d'Aosta ad una contribuzione fiscale di 174 milioni di euro, il 15% delle entrate fiscali e regionali con i vari dividendi imposti, canoni di derivazione...
Ecco perché su un tema così delicato, su di una società così importante, quando vengono dette certe parole in certi contesti è ovvio che certi dubbi vengano alla mente.
Quindi io mi auguro veramente che non ci sia sotto nessun tipo di disegno di vendita, di alienazione, di trasferimenti di capitali per quanto riguarda CVA, perché altrimenti sarebbe un problema. Anche perché comunque lei Presidente ha fatto delle affermazioni abbastanza chiare per cui sembra non esserci nulla, però chi è un po' scafato, sa anche benissimo che certe questioni non vengono affrontate in una prima fase alla luce del sole e, appunto, certi sorrisini e certi silenzi qualche volta fanno riflettere. Però se in quella sorta di convegno sono stati lanciati certi messaggi... poi magari c'è stato un misunderstanding, per cui in realtà il Presidente Rosset non voleva dire effettivamente niente, bene. Se invece, al contrario, certi messaggi si sono voluti lanciare, facciamo attenzione, perché qualcuno le antenne le ha alzate.