Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2636 del 13 luglio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2636/XVI - Interrogazioni: "Informazioni riguardanti una chiamata pubblica riferita a due posti da responsabile amministrativo contabile presso il Comune di Saint-Christophe" e "Notizie in merito alla disparità di trattamento segnalata dalle Organizzazioni sindacali in ordine ad un avviso di chiamata pubblica presso il Comune di Saint-Christophe".

Bertin (Presidente) - Il punto n. 27 è affrontato congiuntamente con il punto n. 25. Risponde il Presidente della Regione a entrambe le interrogazioni; poi seguiranno le due repliche.

Testolin (UV) - Due interrogazioni: "Informazioni riguardanti una chiamata pubblica riferita a due posti da responsabile amministrativo contabile presso il Comune di Saint-Christophe" e il punto n. 27, l'interrogazione del consigliere regionale Manfrin "Notizie in merito alla disparità di trattamento segnalata dalle Organizzazioni sindacali in ordine ad un avviso di chiamata pubblica presso il Comune di Saint-Christophe".

Per quanto riguarda le prime due domande: "Se vi sono stati incontri con le Organizzazioni sindacali relative a questa segnalazione e, se vi sono stati, quali sono stati i riscontri degli stessi" e la successiva: "Se la segnalazione delle Organizzazioni sindacali corrisponde a verità", si comunica che il 29 giugno scorso si è svolto un incontro con le Organizzazioni sindacali nell'ambito del quale il Dipartimento personale e organizzazione ha spiegato ed illustrato le motivazioni della chiamata pubblica in questione. In quell'occasione, in particolare, sono state illustrate e condivise le criticità e gli adempimenti organizzativi, burocratici ed economici legati alla reiterazione, anche a poche settimane di distanza l'una dall'altra delle prove di accertamento della conoscenza della lingua francese, con Commissioni da nominare ogni volta separatamente, anche per un solo candidato.

Si è quindi convenuto sulla necessità di intervenire sul regolamento regionale 1/2013, al fine di separare le prove di accertamento della conoscenza della lingua francese dalle prove di esame delle procedure selettive o di concorso e dalle chiamate pubbliche, dove la conoscenza del francese diventa un pre-requisito per la partecipazione.

L'ipotesi è di calendarizzare ogni anno, a date fisse, due o tre sessioni di prove per l'accertamento della conoscenza della lingua francese per tutte le categorie di posizioni economiche previste dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) del comparto unico valdostano nell'ambito delle quali sarà possibile conseguire l'attestato della piena conoscenza del francese, utile per l'accesso al pubblico impiego in Valle d'Aosta e per la partecipazione alle procedure concorsuali e selettive attivate dagli enti del comparto.

In questo modo, i procedimenti concorsuali e le relative tempistiche potranno accorciarsi e si conseguiranno razionalizzazioni, efficienza e risparmi per l'Amministrazione regionale e per gli enti.

Nel caso specifico, l'avvio da parte del Dipartimento personale e organizzazione di una chiamata pubblica per due funzionari, in possesso di laurea e di accertamento della piena conoscenza della lingua francese, corrispondeva all'obiettivo urgente di dare tempestiva risposta a due esigenze di sostituzione di personale assente dal servizio presso il Dipartimento politiche sociali con sede di lavoro in Saint-Christophe, tenuto conto del fatto che i tempi per l'accertamento della conoscenza della lingua francese possono richiedere anche diversi mesi, andando a gravare su un ufficio concorsi ancora molto carico di operatività.

Le altre domande sono: "In caso affermativo quali azioni siano state messe in campo per rendere l'avviso di chiamata pubblica summenzionato non discriminatorio e "Se la Regione ha rimosso, revocato o previsto di integrare la suddetta chiamata come richiesto dai sindacati".

Con riferimento a queste due questioni, è opportuno precisare come l'avviso di chiamata in argomento non può essere definito discriminatorio, semplicemente in ragione dell'urgenza delle sostituzioni da assegnare e delle tempistiche tecniche legate alla programmazione, all'espletamento delle prove di accertamento della conoscenza linguistica. L'avviso ha previsto, come requisito del quale essere già in possesso al momento dell'adesione alla chiamata, la conoscenza accertata della lingua francese. Ciò in virtù di quanto previsto dalle disposizioni del regolamento regionale 1/2013, che consente di ritenere legittima una chiamata pubblica nella quale la conoscenza del francese sia richiesta quale requisito da possedere ex ante.

Peraltro, si precisa che alla scadenza hanno risposto due sole persone, nessuna delle quali in possesso dell'accertamento della conoscenza della lingua francese o di titoli di esonero.

Il Dipartimento personale e organizzazione, nonostante il rischio di vanificare l'utilità delle chiamate per la riduzione del periodo di lavoro in sostituzione del personale assente, ha deciso, anche a fronte di quanto sollevato, di ripetere la chiamata senza richiedere l'accertamento preventivo della conoscenza della lingua francese come prerequisito, ma con prova di accertamento successiva.

La nuova chiamata è scaduta il 12 luglio, cioè ieri, e la prova di accertamento della conoscenza del francese sarà effettuata alla prima occasione utile sfruttando le sessioni di esame già programmate per altri concorsi selezionati.

Si dà atto che dalle ore 16,01 assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.

Marguerettaz (Presidente) - Per la replica, la parola va alla collega Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Bene che si voglia rivedere il regolamento, ma finché questo non è rivisto, rimaniamo sulla nostra posizione: ossia ribadiamo che, secondo noi, rimane essere discriminatorio per chi non ha potuto svolgere esami di francese. Perché sappiamo bene che per la categoria D non basta l'esame dato durante la maturità. A questo punto, riteniamo che anche i neo laureati non abbiano potuto partecipare a quella chiamata, come non potranno partecipare a quest'altra. Anche se la soluzione intermedia di poter svolgere le prove di accertamento di conoscenza della lingua francese a seguire, comunque, è sicuramente più positiva rispetto a quella pensata prima.

Dal momento che si vuole rivedere il regolamento rispetto all'accertamento della lingua francese, avevo evidenziato che questo avrebbe rivisto anche per quello che riguarda le prove per gli insegnanti. Quindi, magari, mentre mettete in piedi una procedura, potreste anche evitare di continuare a mettere in piedi mille Commissioni di concorso e cercare anche di arrivare non solo ad una semplificazione ma ad una riduzione dei costi di quello che è - anche sotto questo punto di vista - l'accertamento della lingua francese.

Presidente - Sempre in sede di replica, la parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Partiamo da un dato, cioè che il bando, secondo quello che lei ci dice, viene definito non discriminatorio, però si è rifatto alla fine. Quindi significa che, forse non lo si vuole ammettere, ma un problema c'era, e quindi si è voluto procedere ad una nuova prova.

Detto questo, condivido ovviamente quanto è stato detto, al di là che mi sembra particolarmente curioso che si evochino gli adempimenti burocratici, non si è mai fatto, o altrimenti i sindacati non sarebbero insorti in questa maniera; non è mai stato fatto, e immagino che di urgenze per coprire i posti ve ne siano state, e in questo caso invece per questi due posti c'è stata una tale urgenza per la quale si è voluto soprassedere a questo tipo di accertamento. Anche se a me è sembrata sicuramente una cosa particolarmente curiosa.

Anche qui condivido la necessità di fare modifiche o quant'altro, prima di addivenire a disciplinare diversamente le prove: se si vuole modificare il regolamento, lo si deve fare, ma prima la modifica e poi si segue.

In realtà, il problema è che il filone delle chiamate di questo tipo ha già incontrato anche nel passato una serie di criticità che abbiamo sollevato puntualmente: dalle assunzioni dirette di livelli che non erano adeguati rispetto a quella che è la legge regionale, a graduatorie che curiosamente riportano punteggi che, pur essendo inferiori, sono più alti... insomma, ci sono parecchi problemi con queste chiamate e non capisco sinceramente per quale motivo.

Quindi ben venga l'annullamento, ben venga la riproposizione della selezione con la prova di francese, però che non si cada su questo perché obiettivamente ci sembra un po' strano.

Quindi faremo attenzione sui successivi passi per evitare che possano ripetersi cose di questo tipo, senza che vi siano delle disposizioni che chiariscano come ci si deve comportare.