Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2634 del 13 luglio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2634/XVI - Interrogazione: "Controllo dei voli e sorvoli sul territorio regionale a tutela della pubblica sicurezza".

Bertin (Presidente) - Punto n. 24. Risponde l'assessore Carrel.

Carrel (PA) - In merito al primo quesito posto dalle colleghe, "Quale sia il soggetto istituzionale che si occupa del controllo dei voli e sorvoli sul territorio regionale, con particolare riferimento all'aspetto di pubblica sicurezza", come già richiamato nell'interrogazione, si cita quanto detto nel Consiglio del 7 di giugno scorso e si sottolinea che la normativa riguardante le autorizzazioni, come già ribadito dal collega Grosjacques per la pratica di helibike, è la legge regionale 15/1988, "Disciplina dell'attività di volo alpino ai fini della tutela ambientale".

Questa norma disciplina tutto quello che riguarda la vigilanza e la difesa dell'ambiente naturale, ma non affronta l'aspetto di pubblica sicurezza.

Quest'aspetto, quindi, quello della pubblica sicurezza, viene trattato da vari enti, tra cui l'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) e l'ENAV (Ente Nazionale di Assistenza al Volo), e tocca per alcuni aspetti anche l'Agenzia delle Dogane, la Guardia di Finanza e tanti altri organi di controllo a livello nazionale.

Invece l'articolo 4, specificatamente, riguarda il Corpo Forestale della Valle d'Aosta gli organi di Polizia locale e i Corpi di pubblica sicurezza e tutti i soggetti di controllo deputati.

Quindi, per quanto riguarda le mansioni definite dall'articolo 4, riguarda ovviamente il Corpo Forestale della Valle d'Aosta e si sofferma di fatto su quelli che sono i divieti degli articoli 1, 2 e 3 che si limitano esclusivamente alle attività di atterraggio, decollo e volo.

Ad oggi, per essere chiari, l'attività di helibike, con partenza e atterraggio nell'area di Breuil-Cervinia, non è stata attività di autorizzazione da parte del Corpo.

Presidente - La parola all'assessore Sapinet per un'integrazione.

Sapinet (UV) - L'iniziativa era trasversale, quindi intervengo per rispondere al secondo quesito: "Se è stata valutata la necessità di regolamentare tale attività al fine di evitare l'impatto negativo sull'ambiente".

Come detto, la normativa che regola le condizioni di sicurezza dei voli è definita a livello internazionale; il soggetto istituzionale che si occupa del rispetto delle normative di volo su un intero territorio è l'ENAC.

La pratica dell'helibike, per certi aspetti, è similare a quella dell'eliski, di cui alle disposizioni dell'articolo 3 della legge regionale 15/1988, "Disciplina delle attività di volo alpino al fine della tutela ambientale", la cui competenza è in capo alla SIF (Struttura Infrastrutture Funiviarie).

Tale pratica non è attualmente disciplinata dalla citata norma regionale, non vi sono al momento previsioni di intervenire a livello normativo per regolamentare tale attività, peraltro già regolata, in assenza di specifiche disposizioni a livello generale, da quanto disposto dall'articolo 1, che ne vieta le pratiche negli ambiti più sensibili sotto il profilo ambientale.

Ad oggi, per delega, l'assessore alle opere pubbliche, territorio e ambiente rilascia le autorizzazioni per motivi di studio, di ricerca, di documentazione o per altre cause comunque che siano riconosciute di utilità pubblica o sociale, nonché in occasione di eventi, manifestazioni o ricorrenze.

In tali fattispecie, non possono evidentemente ricadere iniziative di tipo turistico-ricreativo, quali quelle collegate alla pratica dell'helibike.

Va detto tuttavia che tali iniziative possono essere autorizzate dai Sindaci, quali eventi a carattere locali in ambiti non soggetti a vincoli nel rispetto delle disposizioni della legge regionale 15/1988.

Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Ringrazio gli Assessori che hanno risposto. La volta precedente, quando avevo presentato l'interrogazione, mi aveva risposto l'assessore Grosjacques, quindi stiamo un po' facendo tutto l'arco del Governo regionale.

Nella risposta che ci aveva dato l'Assessore Grosjacques il 7 giugno scorso riguardo a quest'evento di helibike pubblicizzato da un sito, "Cycling Bike Tour", era già stato appurato che la Regione non aveva concesso alcuna autorizzazione e noi abbiamo raccolto l'invito dell'Assessore a rivolgerci a chi di competenza; quindi, ho fatto un accesso agli atti al Comune di Valtournenche e, come ha potuto anche leggere nella risposta che ho riportato in premessa, il Comune di Valtournenche ci ha detto: "Nulla risulta agli atti per la manifestazione indicata del 15 luglio prossimo. Non si è al momento a conoscenza di alcun evento concernente voli in helibike nel Comune di Valtournenche".

Ora, io però credo che sia lecito domandarsi una cosa. La Regione - e mi sono state spiegate le motivazioni e comunque forniti i riferimenti normativi - non ha dato autorizzazioni, non era previsto, si è fatto riferimento all'ENAC, il Comune non ha dato autorizzazione. Questo evento del 15 di luglio, che avrebbe dovuto tenersi fra un paio di giorni, è stato comunque pubblicizzato per settimane, però permessi risultano non essercene, né lato Regione né lato Comune.

Ora, dicevo, mi viene da domandarmi se queste persone abbiano fatto domanda all'Autorità statale per effettuare i loro sorvoli; credo però che bisognerebbe esserne informati.

Quello che noi chiediamo è: ma in queste situazioni, chi è che vigila? Ci deve essere un addetto dell'ENAC che vigila, che è sul territorio, che quindi prende nota di queste cose e, se necessario, fa dei divieti? Oppure mi viene da pensare che queste persone in assenza di un controllo preciso, ci provino, tentino; se ce la fanno, fanno l'evento, se hanno delle iscrizioni lo fanno, tanto però non c'è nessuno che è preposto ad effettuare un controllo e, se necessario, anche una sanzione, perché mi sembra di aver capito dalla risposta dell'assessore Carrel che è solo in base all'articolo 4 di quella legge che il Corpo forestale può intervenire.

Quindi, qui saremmo al di fuori.

L'altra risposta che è venuta ma che conoscevo è che è l'Assessorato all'ambiente, il Dipartimento all'ambiente, che può dare delle autorizzazioni per motivi di studio o per particolari situazioni, e qui non siamo nel caso.

A noi preoccupa un po', perché non so se è già accaduto altre volte, che si è arrivati ad una situazione del genere, quindi mi sembra che sul tema del controllo, ma anche della sicurezza, forse bisognerebbe essere un pochino più attenti.

È di qualche giorno fa la notizia dello schianto di un elicottero avvenuto in territorio elvetico, ma molto vicino all'Italia, nella zona della Capanna Gnifetti... della Capanna Margherita; senza conseguenze per chi era a bordo, però poi avrebbe dovuto anche lì intervenire il soccorso, era già stato allertato e non è partito, intendo il nostro soccorso alpino.

Quindi credo che occorra prestare particolare attenzione non soltanto al traffico e alla sicurezza stradale, cosa di cui parliamo spesso, ma anche - e da qui in avanti bisognerà farlo - alle attività di volo, perché ce ne sono di necessarie, ce ne sono di regolamentate (è stato citato l'eliski) ma poi ci sono altre attività di volo che sono necessarie con uso degli elicotteri.

Sull'helibike mi confermate che non c'è al momento nulla, non è una delle attività annoverate tra quelle che la Regione riconosce e autorizza.

Noi, e credo con noi anche molte altre persone che condividono l'idea di un approccio alla montagna che sia rispettoso e sostenibile, siamo critici - e non è una novità - anche sull'eliski, ma di certo crediamo che non sia il caso di inaugurare una pratica nuova e senza regole, come quella dell'helibike in Valle d'Aosta.

Per questo l'invito è ad essere molto attenti e valutare di stabilire delle regole precise, nel rispetto del fragile ambiente montano già così fortemente aggredito dalla presenza dell'uomo.