Oggetto del Consiglio n. 302 del 26 maggio 1982 - Resoconto
OGGETTO N. 302/VII - IMPEGNO PER L'ACCERTAMENTO DELLA REALE SITUAZIONE OCCUPAZIONALE E PRODUTTIVA DEL SETTORE SIDERURGICO - Approvazione di mozione.
PRESIDENTE: Do lettura della mozione presentata dai Consiglieri Carlassare e Mafrica:
MOZIONE
RICORDATO l'ordine del giorno approvato unanimemente dal Consiglio nell'autunno scorso in merito al piano siderurgico ed in particolare il giudizio negativo espresso sulla parte relativa agli acciai speciali;
CONSIDERATO che nel frattempo hanno avuto luogo le trattative tra TEKSID e FINSIDER, la cui conclusione sembra delinearsi in tempi molto ravvicinati;
CONSTATATO che il raggiungimento dell'accordo tra parte pubblica e privata, operanti nel settore siderurgico, comporterà la chiusura di impianti con conseguenti tagli occupazionali e comunque porterà ad una reimpostazione del piano siderurgico su cui il Consiglio regionale dovrà essere chiamato ad esprimersi;
VERIFICATO che dall'inizio della discussione del piano siderurgico il livello occupazionale nello stabilimento di Aosta è calato di oltre trecento unità;
APPRESO INOLTRE che la struttura dirigenziale della Nuova Sias si sta riorganizzando secondo schemi ed organigrammi diversi dagli attuali (modifiche queste ancora non discusse con le parti sociali);
NELL'INTENTO di avere il massimo grado di informazione su ciò che sta accadendo nel settore e sui riflessi che potranno verificarsi sulle due più importanti strutture industriali della Valle;
IL CONSIGLIO REGIONALE
DELIBERA
di impegnare la Giunta regionale:
1) ad accertare attraverso incontri con le parti interessate ai problema (Ministro delle PP.SS. Direzioni Aziendali, Organizzazioni Sindacali) la reale situazione che viene delineandosi;
2) a relazionare nel merito al Consiglio regionale nel più breve tempo possibile e comunque entro la fine del mese di giugno.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Nel settembre dello scorso anno, sulla situazione della Cogne questo Consiglio aveva discusso con una certa passione; da allora le cose sono andate avanti senza che ci si sia occupati in particolare di questa situazione.
Ricordo che in quel momento si stava discutendo il piano Finsider, c'era la necessità come Regione di dare un giudizio, il giudizio espresso da questo Consiglio era stato negativo, in modo particolare per il settore degli Acciai Speciali. Nel frattempo le cose non sono rimaste ferme, nonostante la disattenzione del Consiglio rispetto a questo problema.
La Finsider, cioè la parte pubblica che lavora nel settore siderurgico e la Teksid, cioè la parte siderurgica della Fiat, hanno raggiunto un accordo di una certa portata perché investe da una parte interventi finanziari della Finsider per l'acquisto di stabilimenti per la costituzione di società miste, dall'altra prevede anche tagli occupazionali che riguardano la Teksid in modo particolare.
Non è ancora ben chiaro come si rifletterà questo accordo fra Finsider e Teksid sulla nazionale Cogne. Per esempio, è stata costituita fra le diverse società miste o interamente pubbliche che vengono dallo scorporo della Teksid, anche una società Acciai speciali al 51% di proprietà della Nuova Sias, al 49% della Fiat. Questa gestirà un'acciaieria elettrica, la Vertek di Condove, il parco rottami Bonafus avrà ca. 3000 dipendenti.
Si pone perciò il problema di verificare esattamente come Consiglio regionale a che punto è la situazione, quali ripercussioni si possono avere dal punto di vista produttivo e commerciale per la Nuova Sias, quali ripercussioni si possono avere rispetto all'occupazione. C'è da dire che in questi mesi gli occupati della Cogne, essendo fermo il turn-over, sono diminuiti di altre 300 unità.
Bisogna vedere se questo accordo gioca in modo particolare rispetto alla produzione, se non ci sono intersezioni o sovrapposizioni di produzione, Occorre quindi che la Regione conosca meglio la situazione per poterne discutere e dare un giudizio, perché credo che questo tipo di accordo porti anche ad una revisione del piano siderurgico nazionale.
Nella mozione viene poi sollevato un secondo problema: oltre che scorporare la Teksid e fare una serie di società miste, c'è stata anche una ristrutturazione della parte organizzativa dirigenziale della Nuova Sias. Anche questo può avere effetti per ciò che riguarda il futuro della Cogne e quindi anche su questo è necessario avere delle informazioni.
Per concludere, con questa mozione presentata dal nostro Gruppo e da Nuova Sinistra, chiediamo che la Giunta attraverso degli incontri con il Ministro delle Partecipazioni Statali, con le Direzioni aziendali, con le Organizzazioni sindacali, accerti qual'è la reale situazione, faccia un quadro e riferisca entro la fine del mese di giugno di quest'anno al Consiglio, affinché questi possa esprimere qualche opinione, oppure se la Regione Valle d'Aosta può dare in merito alla revisione del piano qualche giudizio o suggerimento.
Invito quindi le diverse forze a prendere di nuovo coscienza che esiste questa nuova situazione su cui occorre meditare.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Chabod, ne ha facoltà.
CHABOD - (D.C.): In merito al Piano Finsider ricordo ai Consiglieri Carlassare e Mafrica che nell'incontro avuto con il Ministro De Michelis nell'ottobre scorso ho ribadito il netto rifiuto della Regione ai tagli occupazionali previsti per la Cogne, nonché al nuovo assetto produttivo che priverà lo stabilimento di Aosta delle seconde e terze lavorazioni. Come ho già riferito in precedenti adunanze, il Ministro De Michelis è stato categorico per quanto riguarda lo stabilimento Cogne: o l'attuazione del piano previsto o la chiusura.
La ratifica dell'accordo Teksid-Finsider che prevede per gli acciai speciali la costituzione di una società Acciai speciali 51% Nuova Sias, 49% Fiat, con 3500 dipendenti, non modificherà quanto stabilito dal piano. Il livello occupazionale dello stabilimento di Aosta si sta uniformando a quello indicato dal Piano CIPI, il calo occupazionale ne è una diretta conseguenza, che seppure non traumatica, era stata decisamente contrastata nei colloqui avuti con il Ministro delle Partecipazioni Statali, il quale si era comunque dimostrato irremovibile su questo punto.
Per quanto riguarda la struttura dirigenziale della Nuova Sias, è noto a tutti che l'Ing. Adani è passato, quale direttore generale, alla Finsider. La Nuova Sias ha mantenuto alla Presidenza l'Ing. Liberati il quale ha fatto sapere che per quanto concerne la struttura dirigenziale, l'inserimento di elementi nell'area Teksid rientra nella politica di omogeneizzazione della struttura commerciale della Nuova Sias. Il problema della siderurgia pubblica non è mai stato sottovalutato dalle Amministrazioni regionali e qualsiasi elemento nuovo positivo e negativo verrà immediatamente portato a conoscenza del Consiglio.
La Giunta è d'accordo nell'accettare questa mozione, purché si tolga l'ultimo pezzo dell'ultima riga "comunque entro la fine dei mese di giugno".
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.
CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin.) Confesso di essere rimato allibito: in effetti l'Assessore all'Industria viene con il suo bel foglietto, ci legge le cose che gli hanno scritto in merito e si permette anche di fare battute su una situazione occupazionale che può determinare dei grossi traumi dal punto di vista sociale per la Vale d'Aosta!
Il discorso non è più quello dell'applicazione del piano per quanto riguarda la nazionale Cogne di Aosta, ma si parla di ulteriori tagli occupazionali - anche se i piani ufficiali lo smentiscono - che potrebbero portare ad un dimezzamento dell'occupazione della Cogne. Sempre con l'altro pericolo, anche se non immediato, che potremmo arrivare ad una chiusura dello stabilimento, in tempi non così lontani.
Mi pare che sia stata prestata scarsa attenzione da parte della Giunta, in particolare dell'Assessore all'Industria e Commercio, a questa vicenda che non tocca direttamente lo stabilimento di Aosta, però potrebbe determinare degli sconvolgimenti nell'assetto di tutto il settore acciai speciali, per cui quelle ipotesi che ho avanzato, si potrebbero realizzare. Una delle condizioni per riuscire a incidere su tali decisioni, per quanto è possibile, come Ente pubblico, è quella di essere informati tempestivamente di tutte quelle che sono le possibili vicende e gli sviluppi di una serie di accordi che vengono presi a Roma e a Bruxelles, poiché ci troviamo - e questo basta andarlo a chiedere a chi ha seguito queste vicende - nella condizione per cui il Dirigente della Nuova Sias è quello che in ultima analisi ha effettivamente contrattato il taglio occupazionale, anche a livello di Teksid, svolgendo un compito che formalmente non gli spettava.
E' estremamente importante che ci sia un impegno da parte della Giunta, in primo luogo dell'Assessore all'Industria, volto a captare ogni segnale che potrebbe determinare una modifica del piano, con tutte le conseguenze che possono derivare per l'occupazione. Per cui il problema non è quello in assoluto di mantenere giugno come limite di tempo, quanto di fissare una data precisa entro cui fare questa relazione, che dovrebbe essere sicuramente prima delle ferie, tenendo presente che le grosse modificazioni, i tagli e le sorprese si ritrovano regolarmente ad agosto. E' opportuno che entro quel periodo il Consiglio regionale, la popolazione, le organizzazioni sindacali e chiunque sia interessato al mantenimento di questo stabilimento, sia informato per quanto possibile, utilizzando tutti i canali ufficiali ed ufficiosi possibili, attraverso un impegno preciso della Giunta a comunicare quella che è l'ipotesi più probabile per l'avvenire di questo stabilimento.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Chabod, ne ha facoltà.
CHABOD - (D.C.): Era solo per rispondere al Consigliere Carlassare, perché lui fa delle battute che accettiamo volentieri, io non le posso fare, chissà perché.
Ad ogni modo invito la maggioranza a votare questa mozione, togliendo "entro la fine di giugno". Volevo dire inoltre che penso di poter fare core credo, cioè leggere o parlare a braccio, e poi dico al Consigliere Carlassare che se qualche volta leggesse, il Consiglio ne guadagnerebbe molto.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Credo che sia inutile fare il braccio di ferro su quattro parole, e che il senso della cosa sia stato spiegato bene dal Consigliere Carlassare, quando ha detto che il Consiglio si riunisce ancora fino a metà luglio, poi va in ferie fino a metà settembre e se vogliamo discutere con una certa profondità su quest'argomento è necessario farlo prima delle ferie.
Diciamo allora "nel più breve tempo possibile" e se c'è questo impegno tale dicitura può essere altrettanto valida. Questo per dare una risposta sull'emendamento proposto dall'Assessore Chabod.
In merito al tipo di discussione e all' attenzione che può sollevare o meno, diciamo che probabilmente sta avvenendo un fenomeno per cui la politica tende ad essere spettacolo non solo per quelli che la guardano, ma per gli stessi soggetti che tendono a farla. Allora ecco che, quando ci seno mille operai della Cogne che vengono al salone regionale, l'impegno di tutte le forze ed i gruppi nel ribadire la volontà di fare c'è; quando invece siamo in un periodo di stanca, forse il problema non viene sentito nello stesso modo.
Noi abbiamo semplicemente voluto con questa mozione stimolare l'attenzione di tutti i Gruppi, compresi i nostri, su questo problema, perché il disinteresse e la disattenzione non servono a nessuno, e vista la fatica fatta dalle forze politiche e dalla Giunta per creare ultimamente 50 posti di lavoro, se è possibile con un intervento limitare i danni e condizionare in qualche modo delle forze che sono certamente influenti, credo sia nostro dovere farlo.
PRESIDENTE: Metto in approvazione la mozione che viene così emendata:
MOZIONE
RICORDATO l'ordine del giorno approvato unanimemente dal Consiglio nell'autunno scorso in merito al piano siderurgico ed in particolare il giudizio negativo espresso sulla parte relativa agli acciai speciali;
CONSIDERATO che nel frattempo hanno avuto luogo le trattative tra TEKSID e FINSIDER, la cui conclusione sembra delinearsi in tempi molto ravvicinati; CONSTATATO che il raggiungimento dell'accordo tra parte pubblica e privata, operanti nel settore siderurgico, comporterà la chiusura di impianti con conseguenti tagli occupazionali e comunque porterà ad una reimpostazione del piano siderurgico su cui il Consiglio regionale dovrà essere chiamato ad esprimersi;
VERIFICATO che dall'inizio della discussione del piano siderurgico il livello occupazionale nello stabilimento di Aosta è calato di oltre trecento unità;
APPRESO INOLTRE che la struttura dirigenziale della Nuova Sias si sta riorganizzando secondo schemi ed organigrammi diversi dagli attuali (modifiche queste ancora non discusse con le parti sociali);
NELL'INTENTO di avere il massimo grado di informazione su ciò che sta accadendo nel settore e sui riflessi che potranno verificarsi sulle due più importanti strutture industriali della Valle;
IL CONSIGLIO REGIONALE
DELIBERA
di impegnare la Giunta regionale:
1) ad accertare attraverso incontri con le parti interessate al problema (Ministro delle PP.SS., Direzioni aziendali, Organizzazioni Sindacali) la reale situazione che viene delineandosi;
2) a relazionare nel merito al Consiglio regionale nel più breve tempo possibile.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità