Oggetto del Consiglio n. 2585 del 8 giugno 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2585/XVI - Interpellanza: "Interventi per la riqualificazione del Quartiere Cogne e relative fonti di finanziamento".
Bertin (Presidente) - Punto n. 55. Consigliere Baccega, a lei la parola.
Baccega (FI) - Ero rimasto esterrefatto dalla risposta che l'Assessore aveva dato all'interpellanza che aveva proposto il collega Manfrin. Io chiederei a lei, Assessore, se dopo l'inizio dei lavori al Quartiere Cogne lei ha avuto il tempo di fare un sopralluogo per verificare lo stato delle cose, perché sapere che si fa un efficientamento energetico con cappotti a metà è davvero drammatico.
Inoltre le giustificazioni rispetto ai riferimenti di Cassa Depositi e Prestiti lo capiremo nell'ambito della Commissione se si vorrà in qualche modo convocare... una Commissione che ci potrà dire se la documentazione inviata fosse tutta correttamente predisposta per poter ottenere i finanziamenti perché quei tempi così lunghi ci paiono abbastanza complicati, ma vorrei anche sottolineare l'interesse del nostro gruppo consiliare alla riqualificazione del Quartiere Cogne, a questo lungo percorso che si è avviato anni fa quando già al Comune di Aosta avevamo dato il nostro sostegno e tutto l'impegno che era necessario, dove si è iniziato prima con il contratto di Quartiere 1, che è una cosa vecchia, successivamente con il quarto lotto e poi ancora con una serie di interventi, quindi un intervento globale che condividiamo e sosteniamo senza "se" e senza "ma": lo dico perché qualcuno, come il Sindaco, pensa che noi non siamo d'accordo a questo progetto di riqualificazione, lo diciamo con chiarezza: noi siamo d'accordo ma vogliamo anche capire se si procede nella direzione giusta e oggi abbiamo appreso che c'è qualche difficoltà. Chiediamo che gli interventi si facciano con consapevolezza, con razionalità, con efficacia, con trasparenza rispetto agli investimenti programmati o da programmare, cosa che per certi aspetti in realtà non è così. Se di riqualificazione del Quartiere Cogne si parla, il Quartiere Cogne è un unicum, perché tralasciare gli edifici più storici del Quartiere, ovvero le villette che sono state realizzate nel 1919? Le villette degli impiegati oggetto di piano vendita, quindi un condominio misto, come ce ne sono altri che sono interessati dagli interventi di riqualificazione... i condomini misti sono quelli che hanno delle proprietà pubbliche e delle proprietà private, proprietà private legate al fatto che ci sono stati dei piani vendita che, in qualche modo, hanno portato delle risorse. Inoltre perché aspettare tanto per abbattere i famosi due grattacieli che si sono presentati ancora nelle schede di programmazione con un intervento che costa 1.316.722 euro quando quell'intervento costerà oltre 4.700.000 euro? Cosa facciamo? Prima mettiamo a posto i cappotti e poi abbattiamo i due grattacieli? Non era questa l'intenzione, un buon pianificatore di interventi non fa un'operazione di questo tipo.
È vero che i primi due anni e mezzo di legislatura hanno visto una certa poca attenzione della Giunta nel sollecitare quegli interventi e quelle giustificazioni che lei oggi ha dato vanno tutte verificate, perché sono sicuro che non è così. Ho fatto un approfondimento rispetto ai documenti presentati e richiesti negli anni, la delibera del 2020, quella delibera degli indirizzi, composta da undici schede, prevedeva il quarto lotto, il programma Superbonus 110%, la ristrutturazione della sede ARER, la sostituzione delle ante esterne per Filippini e Stura, le manutenzioni straordinarie e allacci alla rete del teleriscaldamento delle Case Giacchetti che nessuno voleva, Fresia Basse e Via Liconi, con sostituzione serramenti in Viale Europa e Quartiere Dora. Confrontando il POA, il piano operativo 2020, si sono aggiunte Casa Mattioda e l'intervento di ristrutturazione delle case di Morgex da noi sollecitato più volte. Nella delibera degli indirizzi del 2021 le schede scendono da undici a sette: Superbonus 110%, il progetto "PINQuA", il programma di riqualificazione, l'accordo quadro con i Comuni vari coinvolti, Via Liconi e Hône; certo nella Commissione queste cose le approfondiremo una a una, oggi non abbiamo il tempo di farlo. Il POA 2021 passa da sette schede allegate nella delibera degli indirizzi a dodici schede, ricompare il quinto lotto, la sede dell'ARER, il Superbonus 110%. Sembra che Assessorato e ARER non si sono parlati, questa è la fotografia. In tutto questo mai sono state citate le risorse provenienti dai buoni fruttiferi, i famosi 8.258.664 euro, che qualcuno in tempo passato aveva correttamente programmato di mettere da parte perché prima o poi sarebbero serviti.
La delibera 1586/2022 del 12 dicembre prevede gli indirizzi del 2023 confermati dalla nota dell'ARER con dieci schede, la riqualificazione energetica, qui vado a citare anche i valori ai Comuni vari, 20 milioni, con 17 milioni e mezzo di apertura di credito della Banca Popolare di Sondrio e 2 milioni e mezzo a breve della Banca di Credito Cooperativo, il programma "PINQuA" 19.275.000 euro, abbiamo citato le varie fonti di finanziamento, Liconi, Stura, Filippini e Giacchetti, manutenzione straordinaria per 25.100.000 euro di cui 17.430.000 per il finanziamento in linea 110%, Cassa Depositi e Prestiti. 7.601.000 euro, mutuo chirografario sempre di Cassa Depositi e Prestiti, l'abbiamo citato poco fa, poi il programma "Verde, sociale e sicuro", una riqualificazione urbana per 2.703.000, il "Sicuro, verde e sociale", un altro 1.137.500 e la manutenzione straordinaria con l'accordo quadro 1.080.000 euro, questi fondi ARER, il rifacimento delle reti di scarico, fondi che derivano dal piano di alienazione, quindi dal piano vendita, sostituzione di serramenti esterni con fondi ARER per 1.005.000 euro, manutenzioni per 1.080.000 euro, finanziamento ARER, eccetera. Anche qui, in tutte queste schede, le famose dieci schede del 2023 sulla delibera 2022 non si parla degli 8.258.664 euro derivanti dall'introito dei buoni fruttiferi, dove sono finiti non si capisce, come sono stati collocati non si capisce. Noi quindi chiediamo: non è il caso di fare una revisione, valutare bene e quanto meno mettere a posto le carte?
Poi lo ha richiamato lei il fatto che nella mozione approvata all'unanimità il 23 marzo accoglieva i miei stimoli e sarebbe stato promotore di un confronto che sarebbe stato costruttivo sicuramente in Commissione, lo ha ribadito poco fa, cerchiamo di dare corpo. Noi quindi non abbiamo visto nella delibera degli indirizzi - che vogliamo sia aggiornata, perché sarebbe corretto farlo -, non sappiamo qual è lo stato dell'arte degli interventi, ma lo vediamo, perché viviamo la città, ci confrontiamo e andiamo anche noi a fare i sopralluoghi; l'auspicio è che non si rimanga indietro. Se sono necessarie altre fonti di finanziamento per completare il tutto... ho la sensazione di sì, ma lo vedremo, perché è tutto in divenire. Se si è redatto un cronoprogramma degli interventi, l'abbiamo chiesto un anno fa, un cronoprogramma degli interventi, edificio per edificio.
Concludo dicendo se intende portare in Commissione, come aveva annunciato, questa "tanta roba" ma aveva già detto, ha detto di sì, auspichiamo che si faccia quanto prima.
Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - La risposta è corposa come le avevo preannunciato, abbiamo tolto qualche elenco ma poi gliene darò copia.
La deliberazione della Giunta regionale, la 1586 del 12 dicembre, approvava gli indirizzi della Regione all'ARER e non contiene espressi riferimenti ai buoni fruttiferi citati nell'interpellanza. La delibera stessa e le schede allegate non parlavano dei buoni fruttiferi perché poi, da un lato, con la delibera dell'ARER n. 2/2023 che con il bilancio di previsione ha recepito l'indirizzo e poi si è data priorità e si preferito proseguire con l'importante cronoprogramma dei lavori e soprattutto in previsione delle scadenze previste. Si conferma che all'interno proprio della delibera ARER, come già spiegato in una recente iniziativa, per quanto concerne i buoni fruttiferi, ARER ha provveduto a destinarli integralmente a bilancio per investimento e spese collegate.
Riguardo agli altri quesiti, relativamente agli interventi di efficientamento e riqualificazione energetica di cui al DL 34/2020, Superbonus, l'azienda risulta oggi impegnata nello sviluppo e nella realizzazione di due distinti programmi: uno è il programma Superbonus per i lavori di manutenzione straordinaria e per l'efficientamento energetico dei fabbricati di proprietà dell'ARER della Valle d'Aosta siti sul territorio regionale. Con l'approvazione definitiva della legge n. 77/2020, che ha convertito in legge il decreto del 19 maggio 2020 n. 34 recante: "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19", si sono aperti per l'azienda scenari di particolare interesse in un'ottica di diffusa riqualificazione del proprio patrimonio, permettendo di ipotizzare le seguenti nuove opportunità: pianificare e realizzare nell'arco di un biennio un ampio programma di riqualificazione energetica di parte consistente del proprio patrimonio ed eseguire tale programma con i vantaggi offerti dalla cessione del credito d'imposta maturato a un istituto di credito che in forma di corrispettivi per l'avvenuta cessione avrebbe anticipato il 100% delle spese necessarie all'esecuzione dei lavori. Il primo passo per la definizione di tale programma è stato individuato nei fabbricati le cui caratteristiche tipologiche e tecnologiche rendessero auspicabili e consigliabili un intervento di riqualificazione energetica.
Scelti i criteri di selezione, si è quindi operata una prima selezione individuando un gruppo di 22 fabbricati per un totale di 319 unità immobiliari localizzati sull'intero territorio regionale in condizioni climatiche anche molto differenziate, interventi anche nei comuni di Morgex, quello di Pont-Saint-Martin e in altri ancora. Per questo quindi sono stati adottati atti vari che poi le elencherò e le trasmetterò. Alla data odierna tutti i comparti risultano avviati e per tutti si prevede la conclusione dei lavori nell'annualità corrente. L'importo complessivo del programma avviato interessa 22 fabbricati per un totale di 319 unità abitative ed è pari, considerati i ribassi d'asta formulati, a 17.897.091 euro. Si dovrebbero conseguire per i 22 fabbricati oggetto del programma i seguenti risultati: una complessiva riduzione dei consumi di energia valutata nel 51,6% e una riduzione delle emissioni di CO2 valutata nel 52,3%.
Vi è il secondo programma generale di riqualificazione del Quartiere Cogne nel Comune di Aosta all'interno del quale convivono i due seguenti ulteriori programmi distinti ma comunque complementari: il programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare, istituito e finanziato dal decreto interministeriale 395/2020 in cui il Comune di Aosta ha aderito in qualità di soggetto proponendo e avvalendosi dell'ARER come soggetto attuatore. Con decreto poi direttoriale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile n. 804/2022, 20 gennaio, la proposta del Comune di Aosta incentrata sul recupero urbanistico del Quartiere Cogne è stata definitivamente ammessa a finanziamento per l'importo di euro 14.957.988. Il progetto prevede un insieme di interventi inerenti sia gli spazi pubblici del Quartiere, sia la sua componente residenziale maggiormente degradata, localizzata essenzialmente sui fabbricati Fresia e Gazzera, costituenti insieme il cosiddetto "quinto lotto". L'intervento sul Quartiere si sostanza quindi nei seguenti elementi: riqualificazione del suo asse centrale con la completa pedonalizzazione, recupero delle autorimesse interrate in Via Liconi per circa 380 posti, riqualificazione degli spazi pubblici presenti nel Quartiere, ristrutturazione e sostituzione dei quattro fabbricati costituenti il già citato quinto lotto per la realizzazione di 72 nuove unità abitative, interventi di recupero di facciate monumentali da eseguirsi su alcuni dei fabbricati costituenti il rimanente tessuto del quartiere.
Il 2B, il programma complementare di ARER, come già illustrato il progetto del Comune di Aosta, ammesso al finanziamento PINQuA, si focalizza essenzialmente su un insieme di interventi riguardanti gli spazi pubblici del Quartiere, interessando quindi solo marginalmente il tessuto residenziale di proprietà dell'ARER, necessitante anch'esso di consistenti lavori di ammodernamento e riqualificazione.
Considerato che l'ARER ed ex IACP era nelle condizioni di poter accedere alle agevolazioni di natura fiscale previste dall'articolo 119 del decreto-legge 34/2020, ovvero il Superbonus, l'azienda, di concerto con il Comune di Aosta e con la Regione Autonoma Valle d'Aosta, ha provveduto a formulare un ulteriore programma di interventi, complementare a quanto già previsto dal programma "PINQuA" finanziato dal Ministero, relativo al tessuto residenziale di una sua proprietà presente nel Quartiere. A tal fine si è provveduto a suddividere l'insieme dei fabbricati oggetto di possibile intervento integrativo e complementare rispetto al programma denominato "PINQuA" nei comparti di attuazione per complessive 510 unità abitative. Su tale comparto si è previsto di eseguire i classici interventi riconducibili alla manutenzione straordinaria ai fini del loro efficientamento energetico tramite le seguenti tipologie di intervento, quindi la progettazione di tali interventi ha trovato conclusione poi nell'aprile del 2022 e, parallelamente a quanto sopra esposto, ARER e la Regione Autonoma Valle d'Aosta hanno provveduto alla costituzione dei fondi necessari all'esecuzione dei lavori prima con l'approvazione della legge n. 8/2022 e successivamente la Regione ha definito il quadro normativo di riferimento e in seguito, con la stipula da parte di ARER dei due contratti con Cassa Depositi e Prestiti la cui definizione risultava particolarmente laboriosa e complessa, come dicevo precedentemente, si è giunta a una completa definizione solo nel dicembre del 2022. Ottenute le necessarie coperture finanziarie, è stato possibile dare avvio alle procedure per l'affidamento dei lavori. Alla data odierna tutti i comparti d'intervento hanno visto l'avvio dei lavori e l'installazione dei cantieri, fatta eccezione per il comparto Stura, che ha dovuto registrare la rinuncia all'esecuzione dei lavori da parte delle prime due imprese risultanti dalla graduatoria di gara, costringendo la stazione appaltante a riaprire la procedura di affidamento sulla piattaforma e ad aggiudicare all'unica impresa resasi disponibile. L'importo complessivo del programma complementare ARER per l'efficientamento energetico del Quartiere Cogne interessa 15 fabbricati per un totale di 525 unità abitative ed è pari, al netto degli eventuali ribassi d'asta, a circa 25 milioni di euro. Si intendono conseguire per 15 fabbricati oggetto del programma dei risultati per una complessiva riduzione dei consumi di energia valutata dal progetto di circa il 45%.
Terzo quesito: "quale altra fonte di finanziamento si ritiene debba essere attivata per rispondere alla pianificazione", la pianificazione degli interventi di riqualificazione è avvenuta con le coperture contabili necessarie per appaltare le opere, sia sul Quartiere Cogne, sia su altri immobili di ERP. Siamo infatti sia per quel che riguarda il Superbonus, sia per quanto riguarda i bandi del PNRR in un contesto di normativa statale per cui molte cose sono state messe in campo e diverse aspettano interventi del Governo, interventi necessari a chiudere questi investimenti senza intoppi. Io ricordo l'importante sforzo che ha fatto e sta facendo il Governo in quest'anno e negli anni passati per l'ERP a partire da questa legge, la 8/2022, e guardo il collega Barmasse, che ha seguito prima di me questi dossier, i prossimi interventi in assestamento per garantire la realizzazione di quanto sopra esposto, interventi in assestamento proprio per quegli alloggi, per quelle unità abitative per le quali non è stato possibile ottenere altri finanziamenti; non manca inoltre, e su questo la tranquillizzo, il monitoraggio sia sul territorio da parte del sottoscritto ma sia di eventuali occasioni da parte dell'azienda in operazioni simili al Superbonus o al PNRR che potrebbero essere messe in campo. Citava poi anche l'abbattimento dei due grattacieli, che, ricordo, è un intervento finanziato, gestito e oggetto del Comune di Aosta.
Presidente - Replica il consigliere Baccega.
Baccega (FI) - Ringrazio anche l'Assessore perché quello che ha dovuto leggere... ovviamente anche con una certa fretta per rimanere nei tempi, per questo io le chiederei di farmi avere adesso una fotocopia del suo intervento ma le chiederei anche una copia dell'intervento della risposta che ha dato al collega Manfrin rispetto alla n. 53, perché sono decisamente collegate, nel senso che, in un momento come questo in cui il Quartiere è impegnato in una pesante ristrutturazione, è opportuno che tutti quanti si possa vigilare in modo chiaro e significativo.
Lei mi dice che 8.200.000 euro sono stati inseriti in parte investimenti dalla delibera del Consiglio di amministrazione dell'ARER ma non poteva essere altrimenti, certo non potevano essere spesi per spese correnti o per assunzione di "Pincopallo", però non si capisce dove li hanno messi, perché non so se lei l'hai visto, ma il piano operativo 2023, che è in mia mano adesso, che io ho in mano, non prevede ancora nessun intervento, prevede ancora che l'abbattimento dei due grattacieli costa 1.300.000 euro, invece costa 4.700.000 almeno, quindi c'è una discrepanza di notizie che le danno e di concretezze che vengono sulla base dei piani. Il piano operativo richiama espressamente la delibera del 2022 e richiama tutti i passaggi a ritroso che si sono fatti ma non è aggiornato. Noi chiediamo questa chiarezza, Assessore! Guardo i due Presidenti della III e della V, convochiamo quanto prima una Commissione prima che i lavori vadano allo sfacelo. Il fatto che si faccia dei cappotti a metà, soltanto due lati, anziché quattro, è un buttare via i soldi perché non servirà a niente, l'ha spiegato con grande chiarezza il collega architetto Distort. Io mi sono informato e mi hanno confermato questa cosa dei tecnici e degli architetti e in Commissione faremo venire fior di tecnici per certificare che non è possibile buttare via i soldi in quel modo, glielo assicuro!
Le dico che siamo molto preoccupati, siamo decisamente preoccupati, l'invito è a fare un'attenta riflessione rispetto a quello che si sta facendo.
Non mi ha risposto rispetto alle villette, perché le villette sono parte integrante del Quartiere Cogne, le villette degli impiegati sono i primi edifici che sono stati realizzati nel 1919 e lei, il suo predecessore e anche quelli prima continuate a non dare risposte. È vero che sono del Comune di Aosta in proprietà in parte ma dovevano essere destinate a quest'intervento di ristrutturazione perché è una porcata lasciare edifici che avranno poi un aspetto esterno mi auguro piacevole, almeno quelli che avranno tutti e quattro i lati cappottati, e avere le villette in quello stato. Villette che hanno dei problemi di stabilità, lo dico con grande chiarezza, i tetti sono davvero fortemente in difficoltà, vanno rifatti e allora anche lì si preoccupi di capire se si può agire in qualche modo.