Oggetto del Consiglio n. 2580 del 8 giugno 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2580/XVI - Interpellanza: "Allargamento e prolungamento del sottopasso della stazione ferroviaria di Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n 50. Per l'illustrazione, la parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Il caso vuole che mi tocchi chiudere tutte le sessioni di questo Consiglio, quella di ieri mattina, quella di ieri sera e anche questa; vedremo poi come andrà questa sera alle otto.
L'interpellanza intende affrontare uno dei tanti capitoli che sono connessi con gli ormai prossimi lavori per l'elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea/Aosta, un'opera su cui io ho ovviamente un atteggiamento e un'opinione diversa da quelle che spesso sento pronunciare e che alle volte mi sembrano anche essere caratterizzate da una sostanziale ostilità, di cui non capisco bene il senso.
Al di là di questo e al di là anche degli evidenti e sicuri disagi per via dei lavori che si terranno nei prossimi anni - e per quello che riguarda l'elettrificazione, saranno pesanti e si dovrà avere anche molta pazienza e capacità di affrontarli - l'elettrificazione dicevo è un'opera non solo fondamentale per consentire a tutta la gamma e tipologia di treni elettrici di arrivare ad Aosta da qualsiasi città di partenza, con la capienza che finalmente speriamo sarà adeguata, ma è anche un'occasione per altri interventi che consentiranno un miglioramento della velocizzazione della tratta, l'ammodernamento di alcune stazioni, il miglioramento dell'accesso ai treni, come è stato anche ricordato poco fa nella risposta all'altra iniziativa da parte dell'Assessore, con la consapevolezza che il trasporto ferroviario ha avuto un'espansione nell'ultimo decennio e ne avrà un'ulteriore nel prossimo, perché questo è ciò che sta accadendo in tutta l'Europa ed è l'indicazione che viene anche dalle linee guida europee per i trasporti.
Alla stazione di Aosta sono previsti degli importanti interventi che riguarderanno il fabbricato viaggiatori ma anche Piazza Manzetti e anche il sottopasso di cui da tempo era stata programmata la prosecuzione fino all'area dell'autostazione. Per il sottopasso fin dal 2009 la Regione aveva commissionato uno studio preliminare per verificare la fattibilità non solo del suo prolungamento ma anche dell'allargamento. Il sottopasso infatti è una struttura che non viene utilizzata soltanto per l'accesso ai vari binari per il servizio ferroviario, ma è anche un importante collegamento pedonale fra la parte sud della città e la parte nord, sono molte le persone che ogni giorno lasciano le auto nei parcheggi a sud della ferrovia e accedono a piedi al centro della città; si tratta di un'asse di comunicazione interna che è proprio importante per la città di Aosta. Per questo era stato commissionato lo studio nel 2009 che aveva dato un esito positivo, aveva infatti evidenziato la fattibilità dell'allargamento e la sua opportunità visto che si integrava anche con il già previsto prolungamento fino all'area dei pullman.
Tale possibilità non trovò allora una coerente realizzazione per le resistenze che erano state opposte dalle Ferrovie dello Stato, che evidenziarono le gravose implicazioni tecniche ed economiche legate alla necessità di dover realizzare quei lavori in presenza di un servizio ferroviario attivo, con i treni circolanti, quindi il progetto venne accantonato. Ora però la situazione è notevolmente cambiata perché con questa lunga interruzione del servizio che si sta prospettando per realizzare l'elettrificazione viene meno il citato impedimento e la realizzazione dell'ampliamento potrà essere realizzata collocandola nell'arco temporale che coincide con la chiusura del traffico ferroviario che è già programmato. Un mese fa, il 3 maggio scorso, il Sindaco della città di Aosta e l'Assessore all'ambiente, pianificazione territoriale e mobilità hanno scritto alla Regione e a RFI per ribadire l'importanza della realizzazione dell'allargamento del sottopasso. Il Sindaco e l'Assessore scrivono: "l'Amministrazione comunale ritiene che a integrazione degli interventi di un potenziamento e di riqualificazione della stazione stessa, già previsti in corso di realizzazione, sia necessario ed opportuno un allargamento del sottopassaggio esistente, necessario in quanto già oggi le caratteristiche fisiche e funzionali del manufatto presentano criticità di fruizione per la duplice funzione a cui lo stesso assolve in termini di distribuzione dei passeggeri da e per i binari e per l'accessibilità intermodale della stazione del tessuto urbano a nord e a sud della ferrovia. In tal senso i vantaggi derivanti dall'ampliamento sono molteplici e rispondono a diverse esigenze dato l'importante ruolo di centralità della stazione di Aosta nell'ambito del sistema modale. Vi è poi un altro elemento non secondario legato alla gradevolezza e alla percezione dello spazio che se condizionato negativamente dalle ristrette dimensioni, non ne agevola la fruizione".
Sono delle affermazioni che io credo possano essere ampiamente condivise e con l'interpellanza si chiede quindi di sapere in che modo la Regione intende operare affinché nel corso dei prossimi tre anni siano realizzati sia il prolungamento che l'allargamento del sottopasso della stazione. Io so bene che Rete Ferroviaria Italiana farebbe volentieri a meno di realizzare quest'intervento perché non lo ritiene indispensabile per la fruizione dei treni per l'accesso ai binari, però credo invece che noi dobbiamo tenere presente tutti gli aspetti e Rete Ferroviaria Italiana non ha giustificazione a dire no a un'opera che non pone delle complessità reali, che ha dei costi che sono anche contenuti e che, per avere una logica, deve essere realizzata ora, perché questo è il momento giusto: il momento dell'interruzione del servizio. Non ci sono davvero dei grossi problemi tecnici che tengano, non ci sono delle grosse questioni finanziarie che possono essere accampate.
Se Rete Ferroviaria Italiana può usufruire di 110... e poi adesso l'Assessore ci ha dato il dato di 132 milioni per l'elettrificazione e per vari interventi collaterali, fondi provenienti dal PNRR ma anche i fondi provenienti dal contratto di programma Stato-RFI, che sono i famosi 36 milioni già stanziati nel 2019, se ci sono questi soldi, è perché la Regione si è mossa con determinazione affinché questi finanziamenti arrivassero. Non possono venire a dirci che non ci sono i soldi, perché allora altrimenti dovremo andare a fargli i conti in tasca per come si stanno predisponendo a spendere quei soldi, quei 140 milioni di euro in tre anni su cui noi abbiamo titolo per sindacare l'utilizzo, perché io ricordo che una parte anche di questi soldi è stata messa per alcuni interventi nelle stazioni che sono fuori Valle, quindi c'è anche la possibilità di far valere la nostra voce. Noi riteniamo molto importante quest'opera per l'intera città di Aosta, pensiamo che si debba agire subito perché c'è un minimo di progettazione da fare e bisogna programmare l'intervento. Su questo ovviamente saremo particolarmente attenti e insistenti e io spero, Assessore, anche per chiudere la mattinata, visto che poi lei ha chiuso anche le sue iniziative ed è più tranquillo, in una risposta confortante.
Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Spero anch'io. Dividerei il problema su due livelli, rispetto alla richiesta del Comune di Aosta, seppur anche loro che sono amministratori dovrebbero sapere che intervenire in un appalto in corso non è cosa semplice, soprattutto legato al fatto che quel lavoro nasce da distante, c'è una convenzione tra RFI e Comune di Aosta, quindi quello che si sta realizzando era quello che era stato pensato di realizzare, però senza entrare su quel piano, noi appoggeremo sicuramente l'iniziativa del Comune di Aosta nell'interesse di una stazione di fondamentale importanza per tutta la cittadinanza ma per tutta la Regione, perché poi su Aosta, bene o male, transitiamo tutti quanti ed è importante che i servizi possano essere realizzati. Lo faremo non in una logica di contrasto con RFI, perché in questo momento RFI sta facendo quello che gli è stato chiesto di fare, quindi bisogna convincere RFI a fare delle cose in più, intervenire in maniera diversa, cercando - così rispondo senza rispondere in maniera diretta alle due domande ma per dire il lavoro che si è avviato - di mettere in condizioni RFI di fare la sua parte, ma non solo RFI, perché evidentemente oggi quel lavoro è un lavoro che è parte del servizio della stazione ma anche parte dei servizi generali che riguardano i collegamenti della città.
Quello che faremo, prima di rispondere al Comune di Aosta, al quale abbiamo chiesto di avere però il documento e la convenzione che regola i rapporti attuali, è richiedere un sopralluogo congiunto, un tavolo di lavoro che ci metta in condizioni, da un lato, di andare a vedere quello che viene verificato, che ormai è in corso d'opera, quindi difficilmente si riuscirà a realizzare, però per creare le condizioni perché in questo periodo di chiusura si possa realizzare qualche cosa di maggiormente funzionale ma anche in linea con quello che sta proprio succedendo, perché è vero che c'è sempre più gente che transita e quella parte di città sarà in futuro ancora più utilizzata, perché non passano lì sotto solo quelli che prendono il treno ma è un collegamento che riguarda proprio la ricucitura dei vari servizi esistenti.
Al di là di cosa risponderà RFI, che immagino ovviamente chiarirà la sua posizione attuale, noi dovremo convincere RFI che nell'interesse del servizio ferroviario complessivo quel lavoro è utile farlo e dovremo cercare di farlo, se non in questa fase, nella fase dei lavori. Tra il dire e il fare in questo caso c'è di mezzo un sacco di impegni e di riunioni, vediamo se riusciamo a farlo. Prima di parlare ancora di risorse, c'è necessità di convincerli che questo lavoro va fatto per migliorare, come dicevo, la qualità complessiva dei servizi e quindi noi appoggeremo l'iniziativa e ci muoveremo in questa maniera, prima di rispondere alle lettere cercheremo di capire qual è, da parte di tutti gli attori in campo, la volontà di dare una risposta perché sarebbe proprio un peccato perdere quest'occasione.
Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Sostanzialmente lei ci dice una risposta ufficiale alla lettera non è stata data e non si darà se prima non si capisce bene qual è la situazione. Io credo che abbia senso anche una risposta interlocutoria ma tanto per dire: "ci siamo e battiamo un colpo".
Rispetto alle cose che lei ha detto, sicuramente credo che tutti gli amministratori sappiano che intervenire su un progetto in corso è complicato, ma sono anche convinta che tutti sappiano che esistono delle questioni di buon senso e qui c'è davvero anche una questione di buon senso, perché se si dovessero poi fare dei lavori una volta conclusa l'interruzione del servizio ferroviario che è programmata e rifarne un'altra, avremmo qualche problema di coerenza.
Lei poi dice, Assessore, e concordo, che si interverrà non in una logica di contrasto con RFI ma attuando un'opera di convincimento. Lei sa, anzi più di me, che cosa significhi trattare con RFI, sappiamo che ci sono tempi e modalità che richiedono una buona dose non solo di pazienza ma direi di decisione e incisività, quindi l'auspicio è che si metta fretta anche a questo sopralluogo, non mi è poi ben chiaro che cosa sia quanto lei ha esplicitato, cioè di prevedere qualche cosa di maggiormente funzionale, questa è l'espressione che lei ha utilizzato: "prevedere qualche cosa di maggiormente funzionale", che mi pare di capire essere un'ipotesi forse in alternativa con l'allargamento del sottopasso, questo non mi è chiaro. Io credo che la soluzione sia quella, ma anche perché è quella meno complicata da attuare.
Sul fatto che ci sono già in questo momento dei lavori in corso proprio per il prolungamento del sottopasso, effettivamente qualche cosa è già stato fatto, si tratterebbe, questo però dipende dalla volontà di tutti, di interrompere almeno una parte di quello che si sta facendo per ragionare, perché se l'intenzione è quella di trovare un accordo e insistere con Rete Ferroviaria Italiana per far capire che quest'intervento è funzionale, va fatto subito ed è il motivo per cui io ritengo che una risposta ancorché - mettiamola così - interlocutoria, dovrebbe essere data in maniera rapida.
Vedremo come si svilupperanno le cose, sicuramente su questo torneremo e saremo estremamente attenti e direi anche insistenti.
Presidente - Possiamo sospendere i lavori del Consiglio di questa mattina. Ricordo che con accordo unanime da parte dei capigruppo, il Consiglio riprenderà non alle ore 15:00 bensì alle ore 15:15.
---
La seduta termina alle ore 13:00.