Oggetto del Consiglio n. 2571 del 8 giugno 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2571/XVI - Interpellanza: "Aggiornamento della tabella recante i criteri e le modalità per la concessione degli indennizzi per la prevenzione dei danni provocati dagli animali predatori al patrimonio zootecnico di cui all'allegato 2 della DGR 1407/2021".
Bertin (Presidente) - Punto n. 41. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Planaz, ne ha facoltà.
Planaz (LEGA VDA) - Con quest'iniziativa vogliamo portare all'attenzione le molte difficoltà, ma anche le molte iniziative che si potrebbero portare avanti innanzitutto per la protezione di tutte le razze degli animali e per dare lo stesso valore a tutti gli animali, anche se con le discussioni che sono state fatte e le leggi che sono in atto non è così. Occorre portare all'attenzione queste problematiche e far capire che se ci sono degli animali che sono stati classificati in una classe più protetta, ve ne sono altri classificati in una classe un po' meno protetta e bisognerebbe avere un'attenzione in più per ridurre i conflitti, in questo caso che andiamo a discutere tra gli allevamenti zootecnici e in questo caso i predatori come il lupo. Ho portato all'attenzione questo perché nella delibera citata già dal collega segretario Jordan c'è giustamente una triste tabella dove vengono indicati i valori degli animali nel caso in cui vengano predati dal lupo nella nostra regione e questa tabella, a mio avviso, oggi, al di là del valore economico che nella nostra piccola realtà è difficile andare a individuare, e andrò a spiegare il perché... Se qualcuno conosce bene il nostro mondo dell'allevamento e il mercato degli animali, sa che per gli animali, che hanno un valore non solo economico ma anche affettivo e di passione, vi è una selezione a livello genetico sia per la produzione di latte, sia in relazione ai combattimenti che si svolgono la domenica, le nostre batailles. Gli animali hanno dunque un altissimo livello di genetica e anche questo oggi porta a dei costi molto elevati e quasi nessun allevatore, quando immette sul mercato quel tipo di animale, non lo mette per venderlo, lo mette al fine vita: lo mette in vendita perché purtroppo ha finito il suo ciclo, è arrivato a una certa età e logicamente viene mandato a volte o al macello, o a volte magari solo lasciato a un altro allevamento ma a un valore più basso. Se noi facciamo un'indagine di tutti gli allevamenti della Valle, sia degli ovini, caprini, piuttosto che di quelli bovini, vediamo che l'allevatore sceglie gli animali che sono più importanti sia dal punto di vista del valore genetico ma anche dal punto di vista del valore produttivo, perché l'importanza e anche la consistenza dei nostri allevamenti ci impone il fatto che non possiamo avere grandi numeri come delle aziende fuori Valle ma dobbiamo contenere i numeri e, dovendoli contenere, uno cerca di selezionare. Secondo me, la selezione è una pratica condotta anche con risorse pubbliche da molti anni che ha dato dei risultati importanti da tutti i punti di vista: genetico, morfologico, produttivo e quant'altro.
Non dobbiamo poi dimenticare tutto l'aspetto affettivo e non solo per questi animali, a volte è già successo che sono stati predati dei cani che magari erano stati istruiti per portare le mandrie al pascolo e andare a sostituire un animale di quel tipo... non c'è un valore economico, non si può dire: "il lupo mi ha predato il mio cane che usavo per andare al pascolo, adesso ne compro un altro". Intanto non c'è un mercato di questi animali, non è facile dare loro un valore.
In più, secondo me, se andiamo a dare un valore economico a questa tabella, anche se fatta poco tempo fa... per quanto riguarda gli ultimi fattori che hanno dettato il mercato di questo periodo, c'è stato un aumento sia dei costi e anche un pochettino delle vendite perché sono diminuiti e continuano a diminuire tutta una serie di capi, c'è un pochettino più di aumento anche per quanto riguarda il valore economico dell'animale destinato al macello; a mio avviso, questa tabella dovrebbe essere rivista più frequentemente. Ho osservato quanto accade in altre regioni, al di là della tipologia di razze da carne, ho dato un'occhiata alla Chianina, al Piemonte con la Piemontese e quant'altro, che hanno già un valore di mercato al macello più alto forse dei nostri animali... ma sono quasi al doppio della nostra tabella che è citata in questa delibera.
Bisogna poi tener conto di una cosa: che noi se vogliamo diminuire il conflitto tra chi vuole la protezione assoluta di questi animali predatori e gli allevatori, bisogna cercare di tutelare tutti allo stesso modo. Sono andato anche a ricercarmi uno studio fatto da ISPRA, dati ufficiali, di qual è l'impatto del lupo sulle attività zootecniche in Italia. Non sto a leggere tutto, poi se vuole, le lascio la documentazione - mi pare sia stato fatto nel 2021 - e due dei tanti aspetti che vengono sottolineati in questi punti è perché non tutti i danni da lupo vengono denunciati e quanto tempo è necessario per avere gli indennizzi. Ci sono due quesiti banalissimi, che sentiamo tutti i giorni, però bisognerebbe farsi delle domande su questi quesiti che ha fatto ISPRA nel suo studio.
Allora vogliamo sì, da una parte, la non estinzione di predatori, ridurre i conflitti e quant'altro, dall'altra parte andiamo a vedere le nostre razze in via d'estinzione, in Piemonte solo negli ultimi anni quindici razze in via di estinzione sono completamente estinte. In Valle, per fortuna, siamo riusciti, anche a seguito delle risorse messe dal PSR, a salvaguardare alcune razze, però se noi facciamo conto che la razza ovina Rosset oggi conta meno di 1.500 capi e se noi andiamo a vedere che a livello nazionale ci sono 3.300 gruppi censiti, forse dobbiamo farci delle domande...
Presidente - Consigliere Planaz un attimo, c'è un brusìo di fondo piuttosto fastidioso per chi parla e per chi ascolta, chiedo ai Consiglieri di abbassare il volume o di uscire dall'aula. Scusi Consigliere, a lei la parola.
Planaz (LEGA VDA) - ...nessun problema. Dicevo che dobbiamo salvaguardare anche le nostre razze che sono in via di estinzione. Gli allevatori di molti piccoli allevamenti, con 15-20 animali di questa razza, dopo aver subito un attacco o due in cui magari gliene feriscono o gliene ammazzano solo un paio, magari possono dire: "basta, mi sono stufato di vedere distruggere i miei animali che ho allevato con tanto affetto e tanta passione, basta, smetto". Allora non è la conseguenza... perché poi sempre su questo censimento, su questi dati raccolti da ISPRA sull'impatto del lupo e sulle attività zootecniche vi sono dei numeri come 17 mila attacchi e poi se andiamo a vedere quanti animali sono stati abbattuti a causa dell'attacco... il numero adesso non glielo dico ma è abbastanza importante. È per questo che se vogliamo ridurre tutto questo conflitto, premesso che è giusto che tutti gli animali di questa Terra, avendo il diritto di vivere, abbiano protezione, la stessa cosa la dobbiamo fare anche con le specie che sono più deboli, in questo caso gli ovini, i caprini e i bovini. Se poi andiamo a vedere, nella nostra regione è normale che i nostri allevatori tengano questi animali per portarli al pascolo, perché sono delle razze che già per la loro attitudine sono abituate a stare libere e avere dei grandi spazi a disposizione per il loro benessere, dall'altro canto sono degli animali che vengono anche tenuti per sfruttare al massimo tutte le superfici e per questo è importante, a mio avviso, sia la biodiversità dei grandi carnivori come dei piccoli animali e dei nostri allevamenti. È per questo che adesso non le leggo i quesiti, ma tanto ce li ha sottomano perché non mi rimane più il tempo, l'importante è valutare per andare ad aggiornare eventualmente questa tabella in caso di attacchi.
Questa è l'ultima opzione dopo che uno ha fatto tutte le prevenzioni, ieri abbiamo portato l'iniziativa relativa alle prevenzioni; nel caso in cui tutte queste prevenzioni e tutti questi passaggi che vengono fatti per andare a difendere gli animali non abbiano successo, bisognerebbe mettersi in condizione di dire: va bene, che animale abbiamo davanti? Che valore genetico ha? E non solo un valore economico che si trova in qualunque tabella perché, a mio avviso, merita un'attenzione in più.
Presidente - Risponde l'assessore Carrel.
Carrel (PA) - Non torno sull'iniziativa di ieri che ovviamente parlava degli investimenti per prevenire i danni, oggi invece parliamo dei danni e del rimborso dei danni. Le domande fatte dagli interpellanti è: "se si sia provveduto, o nel caso contrario si intenda provvedere ad aggiornare la tabella riguardante la delibera di Giunta 1407/2021". La tabella ad oggi non è stata rivista, vi è la disponibilità da parte nostra se si ritiene opportuno, di confrontarsi con l'ente di selezione ANA.Bo.Ra.Va., immagino che sia l'ente più corretto da cui iniziare il dialogo per andare a rivedere queste tabelle, ma sottolineando che nel 2021 comunque è stato fatto un lavoro che teneva conto sia del valore di mercato, ma anche delle specificità della nostra razza, cioè quella tabella, in assenza di indicazioni nazionali, tiene conto delle specificità della nostra razza.
Ci tengo inoltre a sottolineare che la Chambre Valdôtaine, con la delibera di Giunta camerale n. 42 del 23 giugno del 2021 ha istituito un'apposita commissione proprio per andare a rivedere e rilevare il valore di mercato dei nostri allevamenti e all'interno di questa commissione vi sono le associazioni degli allevatori AREV e ANA.Bo.Ra.Va. insieme a Coldiretti in rappresentanza delle associazioni di categoria. Questa commissione, su segnalazione dell'Associazione degli allevatori ha individuato una lista di aziende zootecniche bovine e ovicaprine presso le quali rilevare due volte all'anno i prezzi di mercato e questi dati ci servono appunto per andare a rivedere quelle tabelle di cui parliamo oggi. Ovviamente questi dati venivano raccolti in maniera anonima e aggregata ma ci permettevano di avere una situazione sotto controllo proprio per poter poi andare a effettuare le variazioni che lei oggi richiede.
Nel corso degli anni successivi al 2021 le aziende individuate sono state direttamente contattate tramite comunicazione e contatti telefonici da parte di Chambre e di AREV al fine di fornire le informazioni circa il progetto e di chiedere il coinvolgimento. Nonostante la disponibilità iniziale purtroppo le aziende non hanno mai inviato i dati necessari e anche l'incontro programmato e convocato proprio nell'ultimo 21 febbraio 2023, con l'intento di stimolare un maggior coinvolgimento, purtroppo è andato deserto in quanto nessuno ha partecipato. Questo ovviamente è un dato che ci tengo a sottolineare perché la collaborazione con AREV, ANA.Bo.Ra.Va. e Chambre su questo tema c'è, c'è stata e ci sarà, però ovviamente abbiamo bisogno dei dati da parte degli allevatori per poter andare a capire se è opportuno e come modificare queste tabelle.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Planaz.
Planaz (LEGA VDA) - Intanto accolto la sua risposta dicendo che c'è la volontà di andare a vedere e valutare questi indicatori.
Come lei ha detto, io non sapevo che non si è riusciti ad avere delle aziende in cui si è potuto avere le risposte per andare a costruire... però ci sono altri modi, a mio avviso, anche perché, come le ho spiegato prima, se noi andiamo a fare un'indagine e capire se i migliori soggetti... io non dico che il lupo prederà sempre il miglior soggetto presente nella stalla, ma può succedere, ed è già successo, che in alcuni casi delle razze, soprattutto quelle delle "Batailles des Reines", ma non solo, anche manzi che magari erano predisposti a delle produzioni di latte un po' più elevate siano state attaccate e, di conseguenza, sono dovute essere (se non l'aveva già fatto il lupo) abbattute perché erano in condizioni pessime. A mio avviso, intanto dall'anno scorso a quest'anno sicuramente qualcosa è cambiato, già solo per il bestiame che è condotto al macello perché il mercato, come le ho anticipato prima, è cambiato.
I costi di produzione sono cambiati e sono aumentati, bisognerebbe tener conto dell'età dell'animale, poi bene se l'associazione di categoria ha voglia di collaborare per riuscire a dare un valore in base anche alla genetica di questi animali, perché poi io ricordo che anche dal punto di vista selettivo andare a fare degli incroci nella stessa razza, andare a fare dei cambi di sangue nella mandria ha dei costi importanti, li si vanno a fare su animali sempre di più valore e se poi questi vengono malauguratamente attaccati e non possono essere utilizzati per lo scopo finale, logicamente si ha un danno più elevato. È normale che si deve fare una media, ma se noi facciamo il conto dei costi di produzione già solo di una mandria in tre anni, poi andiamo a vedere questa tabella, io penso che la calcolatrice... il miglior consiglio che potrebbe essere dato, quando uno decide di fare un investimento su una tipologia di allevamento per portarla alla produzione, è quello di già tenere atto di quello e poi, di conseguenza, dell'età dell'animale quando va in produzione, anche perché poi fortunatamente gli animali più anziani un po' forse per l'adattamento che hanno già avuto negli anni e un po' magari per la difesa che possono dimostrare di fronte a un attacco vengono meno attaccati. Per i piccoli allevamenti di ovini, caprini, di animali che sono più esposti nei pascoli, che vengono lasciati forse un po' più lontani dall'azienda per recuperare quegli spazi che sennò non avrebbero più alcun recupero e sarebbero abbandonati, bisognerebbe avere magari un'attenzione in più, soprattutto per continuare a dare una risposta fuori. Per il lupo non possiamo fare tutto quello che forse uno si aspetta e non può avere magari un declassamento... però allo stesso tempo facciamo attenzione anche a tutte le altre razze di animali - le metto tutte sullo stesso piano, non è che le metto in una classe privilegiata -, però oggi anche queste rischiano l'estinzione, per la pezzata nera fino a pochi anni fa si contavano 400-500 capi e se andiamo a valutare adesso le condizioni climatiche e tutto quello che è successo negli ultimi tempi, sicuramente questo numero non è aumentato. A mio avviso, un'attenta riflessione su tutti i passaggi, da quello di ieri e poi molti altri... perché è facile dire con leggerezza: "tanto i danni vengono tutti pagati" e poi dietro al risarcimento dei danni c'è logicamente tutta una serie di adempimenti da seguire e da rispettare per poter accedere allo stesso. È normale che sia così, non è che lo metto in dubbio, però cerchiamo di andare incontro un po' alle esigenze di tutti per diminuire questo conflitto esistente fra il predatore, gli allevatori e gli animali allevati.