Oggetto del Consiglio n. 2570 del 8 giugno 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2570/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla predisposizione di un disegno di legge sulla multifunzionalità in agricoltura".
Bertin (Presidente) - Punto n. 40. Per illustrare l'interpellanza, la parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - La nostra legge regionale in materia di agriturismo risale al 2006, cioè a diciassette anni fa. Come sappiamo e come è stato più volte rilevato sia dagli operatori, sia a livello politico, la disciplina necessita di una revisione perché è datata, è farraginosa, presenta varie lacune; infatti è da tempo allo studio una sua riforma come è stato più volte annunciato dall'ex assessore Sapinet.
Secondo quanto affermato, la revisione della legge 29/2006 su cui si sta operando rientrerà in un più ampio disegno di legge sulla multifunzionalità che comprenderà anche la legge 12/2021 sull'agricoltura sociale e disciplinerà le varie forme dell'ospitalità rurale, l'enoturismo, la trasformazione di piccole quantità di prodotto per le aziende agricole di piccole dimensioni, la vendita diretta, la somministrazione non assistita, l'attività di manutenzione del territorio e altre che permettano alle piccole aziende agricole di diversificare il proprio reddito e al contempo fornire alcuni servizi a favore della comunità locale. A marzo dello scorso anno, quindi più di un anno fa, il testo della norma secondo le dichiarazioni che aveva rilasciato l'Assessore in occasione dell'Assemblea degli operatori agrituristici riportate dai media locali, sembrava essere in dirittura d'arrivo e quindi essere trasmessa di lì a breve alle competenti Commissioni consiliari. Non è stato così. Ci sono state delle iniziative consiliari nel corso dell'anno per sollecitare, è vero che a luglio 2022 si sono varate le linee guida per la parte sull'enoturismo, ci è stato spiegato che c'erano delle difficoltà per carenza di personale perché era anche poi impegnato nell'organizzazione della PAC, però il tempo è passato e abbiamo visto adesso la delibera 390 del 26 aprile 2023, che ha nominato un tavolo di coordinamento per la predisposizione del disegno di legge sulla multifunzionalità, formato dai dirigenti di varie strutture assessorili, dal Dirigente del SUEL, nonché da tre rappresentanti di ADAVA di cui due facenti parte dell'Associazione degli operatori agrituristici.
Ci sono due cose che ci hanno sorprese: la prima è che si nomini ora un tavolo per la predisposizione di un disegno di legge che sembrava praticamente pronto oltre un anno fa, non abbiamo capito se dipende dal cambio di Assessore o da che cos'altro; la seconda sorpresa è dovuta dal fatto che con questa delibera del 26 aprile non sono stati nominati in qualità di componenti del tavolo i rappresentanti delle associazioni di categoria per quanto riguarda l'agricoltura e l'allevamento, ma solo i rappresentanti di ADAVA di cui dicevo, due operatori agrituristici.
C'è poi un'altra questione che affronta l'interpellanza: nel 2020, in occasione della predisposizione della legge 8, era stato approvato un emendamento che avevo presentato a integrazione dell'articolo 3 della legge 29/2006, finalizzato a sostenere le aziende agrituristiche e agricole attraverso una semplificazione della normativa per accedere a forme di integrazione del reddito. L'emendamento riguardava una forma ristretta di agricampeggio e la possibilità di degustare in loco i prodotti dell'azienda agricola. Quest'emendamento recitava: "nei pressi di strutture agrituristiche possono essere previsti spazi aperti destinati all'insediamento temporaneo di un massimo di tre tende o caravan per un massimo di nove persone ospitate, alle quali siano riservati un servizio igienico, una doccia e un lavabo e il 5ter: in deroga a quanto disposto dall'articolo 4, a tutte le aziende agricole che già non siano iscritte nell'elenco degli operatori agrituristici è consentito proporre la degustazione dei soli prodotti aziendali accompagnati da pane e vino del territorio a un massimo di venti persone al giorno per la cui presentazione e somministrazione sono consentiti l'uso della cucina e dell'abitazione e l'impiego unicamente di stoviglie monouso in materiale biodegradabile compostabile con l'osservanza delle prescrizioni generali di carattere igienico-sanitario di cui all'articolo 30bis del decreto-legge 69/2013 convertito dalla legge 98/2013". Questa norma introdotta in legge tre anni fa, aveva suscitato alcune prese di posizione da parte di certe associazioni di categorie e quell'estate, perché poi lo avevo anche verificato, in alcune aziende del territorio era stata utilizzata proprio con i limiti che presupponeva.
Non è però una norma che è ben conosciuta e utilizzata dalle aziende della Regione e, secondo noi, questa è una criticità. Crediamo che nelle more dell'applicazione della nuova legge, che poi magari adesso capiremo quando sarà presentata, sarebbe utile e opportuno, anche in vista dell'imminente stagione estiva, che tale norma fosse adeguatamente divulgata e promossa così da permettere una sia pur modesta integrazione del reddito delle aziende agrituristiche e agricole della regione.
Con queste premesse chiediamo all'Assessore di sapere qual è la tempistica prevista, la tempistica definitiva prevista per il deposito del disegno di legge di riforma della 29/2006, per quale ragione non sono stati inseriti nel tavolo di coordinamento previsto dalla delibera di aprile i rappresentanti delle associazioni di categoria di agricoltura e allevamento, se c'è l'intenzione di avviare preventivamente la bozza del disegno di legge alle Commissioni competenti allo scopo di condividerne le linee essenziali e di poter dare eventuali contributi e suggestioni e, infine, se condivide l'opportunità di effettuare una comunicazione mirata alle aziende sulle possibilità che sono previste dal comma 5bis e 5ter dell'articolo 3 della legge 29/2006.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Caveri.
Carrel (PA) - Torniamo su questo tema che, come lei ha ricordato, è un tema su cui gli uffici stanno lavorando da diverso tempo e nel rispondere alla prima domanda cerco di dare una tempistica abbastanza certa in modo da poterci poi confrontare, mi auguro, nei prossimi mesi proprio su questa legge. La tempistica che ci siamo dati come uffici per chiudere il tavolo di lavoro e presentare l'atto, la proposta di legge all'Ufficio legislativo è quella del mese di luglio, quindi, entro il mese di luglio, l'atto deve essere inviato all'Ufficio legislativo per poi essere valutato dall'Ufficio legislativo ufficialmente, poi essere scaricato in Giunta e poi iniziare l'iter in Commissione, con l'intento appunto di approvarlo durante l'autunno, ma questa ovviamente, come sapete, è una questione che poi dipende giustamente dall'attività delle Commissioni, dalle varie audizioni e dai vari emendamenti eventualmente proposti.
Per quanto riguarda il tavolo di lavoro, è un tavolo di lavoro che abbiamo concordato con Sapinet, il quale, come ha ben ricordato, aveva iniziato l'iter di questa legge multifunzionalità ed è un tavolo di lavoro che va a prevedere all'interno tutte le strutture pubbliche e regionali su cui devono poi pendere dei pareri per evitare di allungare eccessivamente i tempi e all'interno abbiamo aggiunto anche gli operatori agrituristici, che sono coloro che avevano sollecitato e sollecitano da tempo quella che è questa revisione. Nulla ci impedisce di ampliare il confronto, e questo lo stiamo già facendo, lo abbiamo già previsto, anche alle altre associazioni di categoria come AREV, ANA.Bo.Ra.Va., ma anche il Consorzio vini e - perché no? - anche il Consorzio frutticolo e tutti gli altri proprio per cercare di avere una visione più ampia possibile per cercare di dare le risposte necessarie all'intero comparto.
Dopo l'istituzione di questo tavolo di lavoro abbiamo approvato con il PD 1859/2023 un incarico all'avvocato (omissis) che segua questa pratica e segua questo tavolo di lavoro proprio perché ovviamente gli uffici hanno presentato una bozza di lavoro su cui era necessario un confronto preliminare con un avvocato per limare da un punto di vista legislativo il tutto e per iniziare già a lavorare a tutta una serie di delibere di Giunta regionale che saranno delle delibere attuative di questo testo di legge, perché come avremo modo poi di vedere, è una legge che ovviamente demanda a diverse delibere attuative che sono già in essere ma vanno riprese e contestualizzate all'interno di questa proposta di legge. Abbiamo quindi richiesto questa consulenza, che ovviamente ci ha permesso di accelerare i tempi di azione e il 31 di maggio abbiamo già incontrato preventivamente le strutture di pianificazione territoriale, patrimonio paesaggistico e architettonico e le strutture ricettive e commercio e un suo delegato. Il 6 di giugno abbiamo incontrato i rappresentanti di ADAVA e delle associazioni di categoria, tra cui anche AREV e di rappresentanza del territorio regionale. Solamente in seguito, quindi nel corso della prossima settimana, incontreremo poi il Dirigente del SUEL e le altre strutture regionali per poi convocare ufficialmente il tavolo di lavoro congiunto tra tutti il 13 giugno alle ore 15:00 per cercare di avere un confronto più definitivo possibile sul testo. Questo è l'iter che stiamo seguendo e le tempistiche che ci siamo dati per approvare questa proposta di legge. L'intenzione ovviamente è quella di rispettare l'iter delle proposte di legge, cioè discuterne all'interno degli uffici, scaricarle in Giunta, dopodiché aprire il dibattito in Commissione consiliare, dove potranno essere portate tutte le migliorie e tutti gli emendamenti che andranno poi discussi e visti anche tecnicamente e politicamente per poi portare in aula quanto prima il testo definitivo.
Per quanto riguarda i due emendamenti alla legge 8 che ha ben ricordato, sono due emendamenti che creano alcuni problemi dal punto di vista sia tecnico che fiscale, in quanto, come lei ben sa, l'attività di agriturismo è un'attività legata al superamento di un corso di formazione e a determinate regole, mentre gli allevatori che offrono i propri prodotti ed esclusivamente i propri prodotti possono già farlo grazie a una legge quadro nazionale.
Aggiungere delle degustazioni e ampliare alla vendita del proprio prodotto anche con l'aggiunta di quello che lei ha citato ed è stato citato nel nostro testo di legge "Pane e Vino" ovviamente ci porta in un altro ambito. Quello su cui stiamo lavorando e che ci è stato anche sollecitato da diverse associazioni è un corso abbreviato per la possibilità di dare un attestato in modo proprio da poter permettere a tutti gli allevatori di effettuare delle merende, dei casse-croûtes, delle boconó, come si chiamano in gergo, in modo da poter offrire i propri prodotti, far conoscere i propri prodotti e ovviamente valorizzare l'attività di allevamento soprattutto in alpeggio. Questa è un po' la linea, ovviamente andremo a rivedere quei due emendamenti, quindi non li troverà sicuramente citati paro paro nella nuova legge, ma l'idea di base che sta all'interno di quei due emendamenti, la ratio che segue quei due emendamenti sicuramente verrà conservata.
Per quanto riguarda l'attività di ospitare tende e caravan, con massimo di nove ospiti, è un'attività su cui ci siamo confrontati soprattutto con la Tutela del paesaggio, in quanto dobbiamo cercare di aumentare i posti letto, aumentare capienza e la possibilità di offrire delle esperienze nuove ai nostri visitatori che vengono in alpeggio o vengono a visitare un'azienda agricola, ma è ovvio che dobbiamo rimanere all'interno di determinate regole, pur facendo capire chiaramente che la nostra attività di agriturismo è un'attività necessaria e complementare all'attività dell'allevamento. Vi spiego meglio: l'allevamento e l'impresa agricola rimangono il cuore centrale per giorni lavoro dell'attività e senza la possibilità di ampliare gli spazi di agriturismo, quindi senza la possibilità di ampliare questa possibilità di business, ovviamente il rischio è che vi sia un abbandono delle montagne e quindi un abbandono del territorio.
La nostra logica è quella di andare a seguire quanto da lei evidenziato, cioè ampliare per quanto possibile all'interno delle norme questo servizio e questi posti letto proprio per cercare di dare una risposta ancora più efficiente ed efficace agli allevatori, i quali devono avere questa possibilità pur facendo sempre conoscere la nostra attività primaria che è quella dell'agricoltura.
Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Grazie Assessore per la risposta. Sulla tempistica ci dice che il disegno di legge sarà inviato al Legislativo a luglio e che all'interno del tavolo, con tutte le strutture assessorili, si stanno facendo le varie verifiche, eccetera. Io mi chiedo che cosa è stato fatto precedentemente però, perché se a marzo del 2022, oltre 14 mesi fa, era stato detto che il disegno di legge era in dirittura d'arrivo, uno si immagina che le varie strutture le verifiche le abbiano fatte o che siano comunque in itinere, è vero che ci sono state tante altre questioni di cui l'Assessorato si è dovuto occupare, però che a distanza di 14 mesi ancora debbano essere terminati questi confronti e queste verifiche e poi inviato il disegno di legge al Legislativo per arrivare in autunno, senza poi aver capito bene quando, perché l'autunno va dal 22 di settembre a dicembre... lei ha detto: "dipende poi anche dal lavoro delle Commissioni, dalle audizioni...", eccetera. La mia domanda, il terzo punto, chiedeva anche se c'era l'intenzione di inviare preventivamente alle Commissioni la bozza perché questo lavoro si potrebbe fare anche precedentemente, parallelamente a quello che invece è il lavoro delle strutture, ma questo in un'ottica di collaborazione.
Io spero che la tempistica di luglio sia quella corretta ma soprattutto che ci sia la volontà di imprimere una certa velocità nel momento in cui poi il disegno sarà licenziato e inviato alle Commissioni, perché sappiamo tutti benissimo che se c'è la volontà da parte della Giunta di mandare avanti con celerità un disegno di legge nelle Commissioni, questo viene fatto, il disegno di legge viene portato avanti in quattro e quattr'otto, lo abbiamo visto per altre cose. Io quindi spero che lei riesca a imprimere a questo disegno sulla multifunzionalità una certa velocità.
Tra l'altro, faccio anche un inciso, quando abbiamo audito qui gli esperti della Bocconi, una delle cose che ci hanno detto è che l'instabilità politica che noi abbiamo andrebbe contrastata da una maggiore stabilità amministrativa e sulla questione delle strutture che sono quelle e che devono dare dei pareri sui disegni di legge, io penso che questo lavoro si sarebbe potuto fare e, se non è così, bisogna impegnarsi perché questa diventi la prassi. La legge che verrà scaricata è una legge sulla multifunzionalità in agricoltura, così almeno ci era stato detto, quindi non riguarderà esclusivamente la parte sugli agriturismi, era stato detto che sarebbe stata inserita anche la parte sull'agricoltura sociale. Credo quindi che proprio per questo motivo sarebbe importantissimo che a quel tavolo non fossero invitati saltuariamente anche i rappresentanti di ANA.Bo.Ra.Va., di AREV e delle varie Associazioni di categoria, ma che ne facessero parte integrante, proprio perché io credo che da parte loro potrebbero venire delle indicazioni. Avevamo visto dalla delibera che è stato scelto di proporre l'avvocato (omissis) come Coordinatore del tavolo, e questa è una cosa positiva.
Per quello che riguarda invece gli emendamenti che erano stati presentati alla legge 8, le verifiche all'epoca con gli uffici erano state fatte preventivamente al deposito degli emendamenti e proprio la dicitura "pane e vino del territorio" era stata scelta perché sembrava che fossero le uniche due aggiunte che non presentavano dei problemi.
Sulla questione del rivedere in legge gli emendamenti credo sia importante fare in modo che con una formulazione il più possibile certa diventino poi parte integrante della legge, ma anche qui, proprio per il significato che questi emendamenti avevano nel cercare di favorire le piccole aziende agricole con un'integrazione al reddito, mi sembrerebbe sensato che le stesse e i rappresentanti delle stesse potessero partecipare. Non sono poi tanto concorde con lei sul rischio che ci sarebbe nel proporre agricampeggio od altro, quasi che questo potrebbe portare a una diminutio dell'importanza dell'attività agricola come principale. Secondo me, è l'esatto contrario perché è una valorizzazione.