Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2567 del 7 giugno 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2567/XVI - Interpellanza: "Collocazione dello studentato universitario e del CRAL Cogne".

Bertin (Presidente) - Punto n. 37. Per l'illustrazione, la consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Sul destino del Palazzo Cogne e dello studentato universitario si è discusso in svariate occasioni nell'ultimo anno e sul palazzo che ho citato ancor di più si è discusso nella precedente legislatura precocemente conclusa.

Era stato infatti oggetto di approfondimenti in Commissione con varie audizioni di tecnici, di estensori di perizie, di rappresentanti del CCS Cogne e di svariati portatori d'interessi. Sappiamo poi come sono andate le cose, il Palazzo è stato sgomberato, il porticato transennato poi riaperto, successivamente ci sono stati dei nuovi distacchi di lastre di marmo.

Ai tentativi di vendita da parte della Regione non hanno fatto seguito delle richieste concrete da parte dei privati e, insomma, la situazione è nota.

Nel marzo scorso, il CCS Cogne è stato trasferito presso la Torre piezometrica in una posizione decisamente decentrata rispetto alla sede storica.

Una delle possibili opzioni di utilizzo del palazzo era stata in passato quella di destinare una parte a studentato universitario, poi abbandonata perché ritenuta inadeguata, soprattutto in relazione alle grandi dimensioni, almeno così ci era stato detto in Consiglio.

Sulla questione dello studentato lo scorso anno, a giugno 2022, era l'8 giugno, quindi esattamente un anno fa, l'Assessore Caveri aveva illustrato e sostenuto la volontà di realizzare uno studentato in Via Trottechien, con possibilità di ospitare una sessantina di studenti universitari e aveva spiegato che si trattava di un'alternativa all'iniziale progetto di collocare gli alloggi per studenti nelle palazzine Giordana e Beltricco, operazione che avrebbe richiesto un costo enorme.

Sulla questione si era poi discusso con varie iniziative consiliari nei mesi successivi e c'erano state anche delle proteste da parte di residenti nello stabile individuato.

A gennaio 2023 avevamo capito che si era sostanzialmente in una fase di stallo.

Nei giorni e nelle settimane scorse abbiamo appreso che l'opzione di Via Trottechien sembrerebbe definitivamente tramontata e che la sede più accreditata per la realizzazione dello studentato sembrerebbe ritornare ora quella dell'ex Palazzo Cogne, prima scartata.

Abbiamo letto sui giornali che il Governo e le strutture competenti starebbero valutando quale percorso intraprendere in relazione ai finanziamenti e che è in corso un'interlocuzione con l'Università al proposito.

Alcuni organi di stampa hanno riportato delle considerazioni del coordinatore del Dipartimento finanze, secondo cui si sta discutendo con l'Università sulle dimensioni dello studentato per capire negli spazi residui quale struttura regionale potrà trovarvi collocazione. Quindi, da quello che abbiamo letto, l'impressione è che si sta finalmente pensando d'intervenire su Palazzo Cogne, un edificio che ha un grande valore storico, architettonico e sociale, costruito su un progetto dell'architetto Giò Ponti, nel quartiere operaio per antonomasia della città, un palazzo che non deve essere abbandonato al suo destino, cosa che fin dal 2018 in quest'aula ho sostenuto insieme all'allora consigliere Bertin.

A fronte di un rinnovato interesse della Giunta per l'edificio - ammesso che sia così, perché io sinceramente ho percepito un po' di confusione tra una dichiarazione e l'altra nell'arco di pochi mesi - quest'interpellanza ha lo scopo di fare un po' di chiarezza.

Noi crediamo che si debbano considerare con attenzione le richieste che sono state più volte avanzate dal CRAL Cogne e dal mondo dell'associazionismo, richieste di poter proseguire le loro attività all'interno del palazzo di Corso Battaglione che per decenni è stato la sede del circolo e il luogo principe delle attività ricreative della città.

Ci sono dei dati che riguardano il numero degli iscritti al CCS Cogne, dati del 2022, che ci dicono che sono oltre 800 le persone ancora iscritte dopo due anni di pandemia.

L'attuale collocazione del CRAL alla Torre piezometrica non ha ovviamente permesso di ospitare tutte le attività che offriva il circolo.

La superficie del pianterreno della Torre piezometrica è di circa 260 metri quadrati, quella occupata dal CRAL a Palazzo Cogne era di quasi 2.600 metri quadrati, ciò che ha comportato la forzata collocazione di varie attività e di corsi in zone plurime della città.

Quel luogo può funzionare bene per alcune attività, specialmente sportive, è stata infatti realizzata la palestra di arrampicata sportiva che è apprezzata, ma non si tratta di una soluzione ottimale né dal punto di vista logistico né degli spazi.

C'è poi un aspetto economico anche non indifferente, c'è un affitto oneroso, i locali di Palazzo Cogne erano in comodato gratuito.

A nostro avviso questa soluzione è da continuare a ritenersi come una soluzione provvisoria, in attesa di tornare a una sede più adeguata e centrale, per permettere al CCS Cogne di continuare a svolgere quell'importantissima e fondamentale funzione socio-ricreativa che è stata un fiore all'occhiello per tanto tempo della città, e questa sede crediamo che dovrebbe proprio essere il Palazzo Cogne.

Con queste premesse, chiediamo al Governo sostanzialmente di risponderci su due questioni, una riguarda la collocazione definitiva che è stata scelta per lo studentato universitario, cioè se è stata presa una decisione, e di conseguenza quale sarà la sede dello studentato, quali ragioni hanno portato a questa scelta e poi se c'è l'intenzione di riportare il CRAL Cogne nei locali del Palazzo di Corso Battaglione.

Presidente - Risponde il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - La decisione circa la collocazione dello studentato nell'ex sede del CRAL Cogne non è ancora definitivamente assunta, anche perché dovrà essere valutata alla luce di tutte le interlocuzioni che si stanno attivando e di tutti gli approfondimenti necessari per costruire un percorso che sia attendibile nonché sostenibile, ma sono in corso tutte le verifiche di fattibilità e sostenibilità in collaborazione con la struttura competente in materia di patrimonio e con l'Università. È questa, in particolare, che deve valutare - ed è in corso anche un'indagine presso gli studenti - la futura richiesta di posti letto e l'occupazione degli stessi in base alla provenienza degli studenti. Quindi per la determinazione del numero di stanze che possono trovare un attendibile utilizzo da parte degli studenti stessi. Ciò anche in funzione di eventuali sviluppi futuri dell'Ateneo una volta acquisita la nuova sede.

Il questionario inviato agli studenti il primo giugno scorso sarà utile anche per avere un'idea sui desiderata degli studenti in merito alle tipologie di camere: dai servizi aggiuntivi che solitamente offre uno studentato, quindi una sala studio, la palestra, la sala TV, sale lettura, lavanderia e altre attività che possono essere di corollario a quella che è la possibilità di locare una stanza. Queste informazioni serviranno anche per valutare i volumi necessari per lo studentato e permetteranno all'Amministrazione di valutare l'utilizzo del restante spazio, perché lo studentato probabilmente coprirà una quota parte dello stabile così come è concepito.

Si dovrà tenere poi sicuramente conto della distribuzione degli spazi, anche dei vincoli della Soprintendenza che gravano su alcune parti dello stabile, in ogni caso si rileva come ci sia un interesse di un primario operatore, una controparte affidabile, con la quale si sta interloquendo e lavorando in maniera molto puntuale e anche intensa per coinvolgere tutti gli attori del territorio, dall'amministrazione comunale all'Università, ci sono delle indagini di mercato per valutare la destinazione a studentato dell'edificio e per un suo congruo dimensionamento mediante un recupero funzionale dello stabile stesso e una gestione organizzata e professionale dell'immobile caratterizzato dalla vicinanza all'Università ed è da abbinargli anche determinati servizi, come sopra esposto.

Lo studio di fattibilità e di sostenibilità dell'intervento è tuttavia ancora in fase di elaborazione e dovrà tenere presente da una parte le esigenze dell'Amministrazione e le attese della comunità così come dall'altra una sostenibilità dell'intervento e una conseguente gestione, anche perché è nell'idea generale che possa essere una collaborazione all'interno della quale il proponente possa anche fare direttamente gli investimenti sullo stabile e quindi accelerare tutta una serie di processi che per l'Amministrazione sarebbero decisamente più articolati.

Infine per quanto concerne l'eventuale accoglienza delle associazioni, - così come del CRAL Cogne citato nell'interpellanza del Palazzo Cogne -, una volta programmato il recupero complessivo dell'immobile, la questione dovrà essere affrontata nell'ambito di un più ampio progetto d'inclusione sociale e il Consiglio regionale sarà chiamato ad approvare sicuramente degli spazi da dedicare a questo tipo di iniziativa potranno trovare collocamento all'interno della struttura in maniera congrua e opportuna con le altre attività che si intendono sviluppare, alcune di carattere commerciale, così come era già prima, altre di carattere sociale.

L'unica cosa che si vuole fare è creare i presupposti per una ristrutturazione che possa dare risposte plurime e sia sostenibile da un punto di vista del recupero e poi della gestione futura.

Per questo necessitano ancora dei tempi che sono necessari per mettere in fila tutte le necessarie informazioni sia da un punto di vista del recupero sia da un punto di vista della gestione sulle quali si sta lavorando in maniera seria.

Presidente - Per la replica, la consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Mi viene da dire, come prima riflessione a caldo, che abbiamo perso un sacco di tempo perché abbiamo perso anni, siamo nel 2023, parlavamo di questa cosa nel 2018, sono cinque anni. Io credo che a quest'ora se non proprio la ristrutturazione ma almeno la definizione di che cosa ci deve stare lì, in che modo eccetera eccetera ormai ce l'avremmo e saremmo molto avanti, se non in dirittura d'arrivo.

Mi stupisce una cosa: l'anno scorso, come adesso, era l'8 giugno, si parlava di una soluzione in Via Trottechien; io immaginavo che un questionario agli studenti per sapere quali sono le esigenze, quanti avrebbero interesse a soggiornare nello studentato, con che richieste eccetera eccetera, fosse stato fatto, perché, se allora si andava nella direzione di focalizzarsi su uno stabile, qualche informazione avrebbe dovuto esserci.

Invece facciamo il questionario adesso, un anno dopo quando sembrava che fosse già tutta una cosa decisa.

Quando io dico che non c'è programmazione, intendo anche queste cose, comunque è positiva l'idea di collocare lì lo studentato, positivo in qualche modo essere ritornati sui propri passi.

Stiamo parlando di circa 400 studenti che provengono da fuori Valle, sappiamo che c'è un problema alloggi che è notevole, sia per carenza di strutture che possono essere affittate a questi utenti, sia per gli affitti; il problema del "Caro affitti studenti" non è soltanto di altre regioni ma c'è anche per noi.

Quindi io immagino che le richieste arriveranno.

Poi lei ci ha detto "Bisogna capire, una volta fatte queste verifiche, quanto spazio resterà per ragionare in maniera razionale sulla distribuzione degli spazi. Mi sembra di aver capito quando lei fa riferimento alla controparte affidabile, cioè al soggetto che predisporrà un progetto, anche se di massima eccetera eccetera.

Per quello che riguarda lo studentato, quindi bene decidere di andare in quella direzione, almeno spero che alla fine la decisione sarà questa, considerata la vicinanza dell'Università.

Per quanto riguarda invece l'accoglienza del CRAL e delle varie associazioni, mi sembra di aver capito che non c'è una conferma piena, ma che ci sia un'attenzione in questo senso perché lei dice: "Una volta programmato il recupero dell'immobile si vedrà ma ci sono degli spazi".

Mi sembra che di spazio ce n'è tanto, anche perché inizialmente quando si era detto: "Non facciamo lì lo studentato", si diceva: "Non lo facciamo lì perché è troppo grosso, perché poi dopo non sappiamo bene che cosa metterci dentro".

Poi leggo di possibile collocazione di strutture regionali, insomma questo Palazzo di spazio ne ha, io credo che sia comunque fondamentale che l'Amministrazione, che la Regione - anche in questo Consiglio come è stato detto giustamente ne dovremmo parlare - tenga conto di alcune questioni, in particolare che se si interloquisce con l'Università - Presidente vedo che lei è stanco, lo siamo tutti - se si interloquisce con l'Università, sarebbe il caso anche, a mio avviso, di interloquire con il Comitato "Salviamo il CCS Cogne" che è rimasto in piedi in tutto questo tempo ed è un soggetto con cui sicuramente si può interloquire.

Ci sono stati anche tanti investimenti che la Regione ha fatto, ma anche un sacco di rappezzi che sono stati fatti nel tempo a cura del CRAL.

Io ritengo che proprio per la città di Aosta mantenere una collocazione dell'associazionismo storico in quel Palazzo sarebbe anche una forma di restituzione culturale alla città che spero andrà in porto.

Presidente - Con questo punto all'ordine del giorno si interrompono i lavori del Consiglio di oggi. Riprenderanno domani alle ore 09:00.

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La seduta termina alle ore 20:07.