Oggetto del Consiglio n. 2559 del 7 giugno 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2559/XVI - Interpellanza: "Notizie in merito alla nomina del CdA della Société Infrastructures Valdôtaines srl".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 29 all'ordine del giorno. Per la presentazione dell'interpellanza, la parola al collega Baccega.
Baccega (FI) - È il presidente Testolin che risponde, quindi la farò breve perché una parte dei passaggi li conosciamo, li abbiamo vissuto insieme, ovvero la SIV, società in house della Regione Valle d'Aosta in gestione speciale per il tramite di Finaosta si è costituita il 20 febbraio 2020 in pieno inizio di prima fase della pandemia, quindi con tutte le problematiche che arrivavano addosso ed era un atto di fusione tra la società COUP - che stava procedendo alla realizzazione del presidio ospedaliero per acuti di Viale Ginevra, oltre alle infrastrutture a esso collegate - e la società NUV che aveva come obiettivo la realizzazione degli interventi per l'adeguamento e la ristrutturazione degli immobili situati in Aosta nell'area della Caserma Testafochi e delle Caserme Ramires e Battisti e all'eliporto militare di Pollein.
Un'iniziativa di fusione fortemente sollecitata dalla Corte dei conti è stata attuata con delibera del Consiglio regionale del 19 dicembre 2018 - che aveva appunto per oggetto "Razionalizzazione periodica delle partecipate pubbliche" dove si andavano a individuare le partecipazioni da mantenere, da razionalizzare - e con la fissazione degli obiettivi specifici sul complesso delle opere di funzionamento delle società controllate a seguito dell'articolo 19 del Decreto legislativo 19 agosto 2016.
Come avevo sostenuto allora, c'era una forte preoccupazione, perché il dover gestire una società che dal punto di vista operativo doveva adoperarsi per la gestione di due grandi opere, differenti una dall'altra, un Ospedale e il complesso dell'Università della Valle d'Aosta, poteva certamente - e l'ha fatto - generare difficoltà lavorative pur avendo garantita la continuità con il RUP.
Quindi la Corte dei conti sollecitava la razionalizzazione della società, soprattutto in una logica di contenimento dei costi, e allora venne nominato un amministratore unico, oggi la Regione sceglie di fare mezzo passo indietro e chiediamo semplicemente le motivazioni di questa scelta e se ci sottolinea a quali maggiori costi va incontro la società rispetto al nuovo management che si è costituito.
Presidente - Per la risposta, la parola al presidente della Regione, Testolin.
Testolin (UV) - Come noto, il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica prevede che l'organo amministrativo delle società a controllo pubblico sia costituito di norma da un amministratore unico, ma lo stesso TUSP dispone anche che nell'assemblea della società possa, motivando con riguardo a specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e tenendo conto delle esigenze di contenimento dei costi, disporre che la società sia amministrata da un Consiglio di amministrazione composto da tre o da cinque membri.
Nelle linee guida inerenti alla disciplina applicativa della legge regionale 14 novembre 2016 n. 20, approvate con deliberazione della Giunta regionale 1591 del 14 dicembre 2022, è stato pertanto previsto che, in sede di pubblicazione degli avvisi per le candidature, Finaosta deve rendere edotta la Regione delle motivazioni alla base delle scelte di mantenimento e delle previsioni della collegialità dell'organo amministrativo, anche attraverso riferimenti analitici alla complessità organizzativa, alla peculiarità della singola società a controllo indiretto.
Nel caso specifico - in vista dell'assemblea della società SIV per l'approvazione del bilancio chiuso al 31/12/2022 e per il rinnovo degli organi societari - Finaosta ha ritenuto di proporre alla Regione la nomina di un Consiglio di amministrazione composto da tre componenti in ragione della pluralità, complessità e importanza degli interventi che la società è chiamata a realizzare.
Il Governo regionale, a fronte dell'invarianza del compenso complessivo dell'organo di amministrazione della società, rispetto al precedente organo monocratico ha condiviso questa scelta le cui motivazioni sono così state riportate nell'avviso pubblicato per la presentazione delle candidature pubblicato da Finaosta e sono le seguenti: la complessità dell'attività sociale; realizzazione del Polo universitario di Aosta e del complesso ospedaliero per acuti di Viale Ginevra con annesse strutture collegate; l'opportunità d'inserire all'interno dell'organo amministrativo professionalità diverse, al fine di assicurare una maggiore e più efficace ponderazione delle scelte aziendali e, al contempo, una pluralità di punti di vista; la pluralità e complessità delle procedure di affidamento degli appalti; il valore delle opere da edificarsi per quanto concerne il polo ospedaliero e il polo universitario; il funzionamento di parte degli interventi con risorse provenienti dal PNRR la cui effettiva fruizione, essendo legata al rispetto dei termini stringenti dell'esecuzione dei lavori, richiede che l'organo amministrativo debba assicurare la massima efficienza, efficacia e celerità nell'iter decisionale; interesse pubblico per una sollecita definizione delle stesse opere.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Baccega.
Baccega (FI) - Sono soddisfatto della risposta, anche perché buona parte delle cose che lei ha evidenziato come giustificazione nel passaggio da amministratore unico a Consiglio di amministrazione, se si ricorda bene, le avevo evidenziate in più di una riunione dicendo che il peso su un amministratore unico era troppo, troppo Invadente.
Quindi la ringrazio della risposta. Non ho capito bene qual è l'importo dei costi della società, ma me lo dirà poi a voce tranquillamente.