Oggetto del Consiglio n. 2556 del 7 giugno 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2556/XVI - Interrogazione: "Informazioni sulle criticità ancora esistenti in ordine alla gestione degli interventi di soccorso a seguito della DGR n. 517/2023".
Bertin (Presidente) - Punto n. 26. Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - L'importante tema portato all'attenzione con la presente iniziativa consiliare richiama alcuni passaggi contenuti nella mozione approvata da questo Consiglio nella seduta del 23 giugno 2021.
La mozione - concernente l'impegno a garantire collaborazione tra i servizi di emergenza della centrale unica del soccorso per una migliore e più efficiente gestione degli interventi di soccorso - evidenziava nelle sue premesse come per la Valle d'Aosta la montagna costituisca la caratterizzazione geografica della Valle d'Aosta stessa, il presupposto della sua storia e il fondamento della sua realtà sociale e quindi, di conseguenza, anche operativa.
Proprio in tale ottica, per qualificare ulteriormente la formazione e le competenze di tutto il personale che in un territorio come il nostro si trova a dover intervenire in situazioni particolari, siamo ad una quota media di 2.500 metri, lo scorso 15 maggio la Giunta ha approvato disposizioni rivolte a tutto il mondo dei volontari del soccorso.
In un ambiente infatti così peculiare, la presenza, l'efficienza operativa e la professionalità dei servizi, in particolare di quelli del soccorso, sono importanti fattori di tutela per i residenti, oltre che un supporto al settore del turismo che si dimostra sempre più selettivo rispetto alle mete di villeggiatura ed altrettanto esigenti in tema di sicurezza, rappresentando quindi un fondamentale insieme di fattori di qualità per l'immagine della nostra regione.
In tal senso voglio ricordare la recente sottoscrizione delle convenzioni tra l'Azienda USL e i tre soggetti del terzo settore, l'ANPAS, l'associazione di soccorso di Valpelline e la Croce Rossa, con le quali sono stati sanciti i termini della collaborazione con il mondo del volontariato valdostano, ovverosia delle nostre preziose sentinelle presenti sul territorio.
In tale contesto l'elisoccorso rappresenta pertanto un servizio pubblico di fondamentale importanza, per cui va il mio più sentito ringraziamento a tutti gli operatori che vi sono dedicati.
Relativamente ai dati richiesti, informo che il Dipartimento Protezione Civile e Vigili del Fuoco ha fornito un riepilogo molto dettagliato, dal quale viene evidenziato che: punto 1 e punto 2: Il numero totale degli interventi dell'elisoccorso negli anni 20-21 e 22 è stato pari a: 2020 - 1014 missioni; 2021 - 940 missioni; 2022 - 1.541 missioni.
Il numero totale degli interventi dell'elisoccorso negli anni 20-21 e 22 relativi agli interventi previsti dall'articolo 1 comma 2 della legge regionale 5/2007 è stato pari a: anno 2020 - 117 missioni; anno 2021 - 144 missioni; anno 2022 - 187 missioni.
Il numero totale degli interventi dell'elisoccorso negli anni 20-21 e 22 relativi agli ambiti di attività del servizio di soccorso in montagna ascrivibile alla partecipazione del servizio di elisoccorso sanitario, e cioè l'Helicopter Emergency Medical Services, quindi infarti, traumi eccetera, i cosiddetti "Sanitari primari", sono stati complessivamente: nell'anno 2020 - 897 missioni; nell'anno 2021 - 796 missioni; nell'anno 2022 - 1.354 missioni.
Questi numeri comprendono tutti gli interventi dell'elisoccorso di tipo sanitario, indipendentemente dalla casistica che ne ha determinato l'esigenza, per esempio un infortunio in parete o un trauma sugli sci o un incidente stradale.
Con riferimento al corpo regionale dei Vigili del Fuoco, come ci è stato riferito, il medesimo non prende parte all'équipe di elisoccorso ma interviene nelle attività di emergenza/urgenza attraverso mezzi circolanti su strada.
Al punto 3: i responsabili dell'Azienda USL che hanno partecipato alla stesura della DGR sono il dottor Omissis in qualità di direttore del Dipartimento dell'emergenza, rianimazione anestesia il cosiddetto DERA e il dottor Omissis, in qualità di responsabile medico della formazione dell'Azienda USL della Valle d'Aosta.
Punto numero 4. Per quanto riguarda l'ultima domanda, il lavoro effettuato in questi mesi si è svolto su due direttrici: in primo luogo sui rapporti tra i soggetti presenti nella centrale 112 e nella centrale unica del soccorso, al fine di migliorare la reciproca conoscenza e il dialogo costante e continuo tra gli operatori di centrale. A questo fine sono state riviste le procedure e sono state realizzate delle attività formative, mettendo insieme le diverse professionalità.
Ovviamente non tutte le criticità sono state risolte, ma è un percorso in fieri, si direbbe, che affronta i problemi man mano che questi vengono evidenziati.
La seconda direttrice è quella tecnologica: il gruppo di pilotaggio della centrale unica di soccorso, in cui sono presenti tutti gli enti interessati dal sistema dell'emergenza, è stato coinvolto nel progetto di ammodernamento del sistema informatico di telecomunicazione della centrale unica del soccorso, in modo da tenere in conto tutte le esigenze che possono contribuire a migliorare il sistema della gestione delle emergenze.
Attualmente è in corso la redazione del capitolato tecnico per il successivo avvio della procedura di gara.
Presidente - Per la replica, la consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Credo che i dati dimostrino un'attività quasi raddoppiata, perché stiamo parlando di 940 soccorsi/elisoccorsi nel 2021 contro i 1.541 del 2022, quindi, molto probabilmente, dietro a questi numeri sarebbe importante invece avere un'idea delle motivazioni, perché giustamente l'Assessore ci ha detto che rispetto ai soccorsi sanitari non è possibile - o meglio, in questo momento lei non ci ha potuto dare i dati rispetto ai soccorsi in alta montagna o agli altri tipi di soccorso -, perché invece sarebbe molto interessante capire, visto che i soccorsi di alta montagna, quindi quelli dov'è previsto il soccorso alpino, sono solo 187, capire invece quei 1.354 di cui parlava come sanitari, quali sono da riferirsi semplicemente all'aspetto sanitario.
Lo dico perché quest'interrogazione vuole nuovamente mettere in luce un problema che, in qualche modo, è stato evidenziato grazie a quella delibera e a quel refuso, errore, non sappiamo come chiamarlo, messo all'interno della delibera.
È piuttosto evidente che, se quasi tutti i servizi sono di tipo sanitario, sarebbe importante che su quell'elisoccorso ci fosse non solo il medico ma ci fosse anche l'infermiere.
Quindi noi torniamo a ribadire questo punto di vista anche perché la Valle d'Aosta, non più tardi dell'anno scorso, è stata teatro della formazione dell'Associazione EMS e di tutti i medici e infermieri che operano invece al di fuori della Valle d'Aosta.
Quindi in qualche modo è una presa in giro se vogliamo, noi formiamo gli operatori delle altre regioni ma sul nostro elicottero non salgono gli infermieri.
Sarebbe interessante inoltre - quindi chiederemo le schede puntuali di quei 1.354 interventi - conoscere quali sono i soccorsi stradali, perché anche sotto questo punto di vista molto probabilmente su quell'elicottero se si tratta di un soccorso stradale sarebbe più importante avere un Vigile del Fuoco piuttosto che una guida alpina, immagino, perché per estrarre una persona da un'automobile credo sia preferibile una figura rispetto all'altra e soprattutto perché andiamo anche qui a interferire rispetto alle competenze - come avevamo fatto notare rispetto alla delibera del 15 maggio - di un Corpo che è quello dei Vigili del Fuoco, che hanno delle competenze specifiche e che sotto questo punto di vista hanno anche una formazione e una preparazione specifica e specializzata che immagino lei conosca bene.
Rispetto alle modifiche avvenute a seguito di quella mozione del giugno 2021, rilevo che poco è stato fatto, e lo rilevo anche dai verbali del Comitato di pilotaggio che ho chiesto puntualmente, che ho analizzato puntualmente, verbali che evidenziano ogni volta - e la invito a guardarli - problemi rispetto all'utilizzo dell'elicottero SA1, sul rispetto della competenza nella ricerca dei dispersi e sul coordinamento delle risorse, sull'importanza dell'infermiere nell'equipaggio e sulla necessità di una formazione congiunta.
Su questi punti lei potrà rilevare, leggendosi i verbali, che non ci sono stati passi avanti, ma sono cose che continuano a essere ripetute all'interno di quel Comitato di pilotaggio.
Nel caso dei dispersi, ad esempio, quest'intervento viene spesso trattato come un intervento sanitario, questo è quello che si legge in quei verbali; ma fino a quando il disperso non si trova, come facciamo a definirlo un intervento sanitario? Come per dire: c'è qualcuno in casa chiuso, finché non arriva il Vigile del Fuoco che apre la porta, noi come facciamo a sapere cosa c'è dietro a quella porta? Ecco, queste sono alcune delle tante domande che escono in quei verbali del Comitato di pilotaggio.
Quindi la invito a porre attenzione e la invito molto probabilmente a rivedere anche la modulazione dell'elisoccorso.