Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2519 del 25 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2519/XVI - Interpellanza: "Motivazione delle scelte attuate con la revisione della struttura organizzativa dell'Amministrazione regionale dal 1° giugno 2023".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 35 all'ordine del giorno. Per la presentazione, ha chiesto la parola il collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Dall'esame della delibera di Giunta regionale 481 dello scorso 8 maggio, abbiamo potuto prendere atto di una serie di modifiche che riguardano la costruzione della struttura organizzativa dell'Amministrazione regionale, quella che viene appunto chiamata microstruttura, quindi quella di dettaglio che sostanzialmente va al di là dell'assegnazione delle deleghe e va a costruire l'insieme di Dipartimenti e di strutture dell'Amministrazione regionale.

Quando nacque il Governo Lavevaz, si creò un Dipartimento società ed enti partecipati, non devo ricordare quella che è oggi un'ulteriore struttura complessa che riguarda il gruppo Amministrazione regionale che è l'insieme delle società partecipate, delle società a cui la Regione partecipa, gli Enti, le Fondazioni, insomma, tutta quella che l'ex Assessore alle partecipate Caveri chiamava costellazione, perché era quasi una galassia se vogliamo dire, di realtà che, o direttamente o comunque per via di finanziamento, facevano riferimento a quello che poi viene chiamato appunto Gruppo amministrazione regionale, se vogliamo il network, si direbbe nel mio mondo, dell'Amministrazione regionale.

In quella sede si creò un Dipartimento, una struttura più complicata rispetto a una semplice struttura di un Dipartimento, che aveva - e lo sintetizzo sempre con le parole dell'ex responsabile della delega - una funzione di guardiania da parte del controllante, a me piace molto quest'affermazione perché mette insieme la governante, che è qualcosa di un poco più raffinato come definizione, ma anche proprio la parte quasi del domatore, se vogliamo, nel senso che ogni tanto bisogna tenere un po' a bada le proprie partecipate, perché scappano un po', è in qualche maniera una funzione quasi pastorale, se vogliamo, e poi ci arriviamo alla pastorale valdostana, che è la delibera di Giunta 1591/2022.

Ma a parte le battute che sono molto esemplificative rispetto a quello di cui stiamo parlando, quel Dipartimento aveva notevoli incombenze, notevoli responsabilità e anche un lavoro non da poco, proprio perché la galassia delle partecipate è particolarmente complicata.

Al suo interno ci sono tutta una serie di tematiche che non sono soltanto legate agli indirizzi o comunque all'attività che fanno, ci sono anche delle incombenze amministrative che sono state sicuramente complicate, se vogliamo, dall'introduzione di quella che viene chiamata Legge Madia, la cui complicazione ulteriore è sicuramente quella tipica problematica italiana di non aver avuto poi tutta una serie di regolamentazioni e anche di chiarificazioni rispetto a determinate tematiche.

Però possiamo dire che quella legge, al netto di possibili migliorie, arrivava anche da una stagione complessa che era quella che voleva mettere un po' il freno al malcostume di quelle che furono municipalizzate, dove sostanzialmente era avvenuto un po' di tutto e di più.

Detto questo, in quella sede - anche dai banchi dell'opposizione, e su questo gliene diedi atto - confermammo il fatto che c'era la necessità, di fronte a un apparato di questo tipo, di avere un Dipartimento che si occupasse sicuramente di fare guardiania, di fare governante, ma anche di fare un'attività di controllo, ma in senso positivo, dei risultati e soprattutto del raggiungimento degli indirizzi che l'Amministrazione regionale dava anno per anno, ma anche sulla programmazione e un Dipartimento che in più di un'occasione... e tra l'altro con l'assessore Caveri, - come succederà anche a lei Presidente, mi spiace ma io sono un po' appassionato di questo tema e capiterà spesso di presentare iniziative -, io e l'Assessore Caveri ci troviamo spesso a interloquire su queste tematiche e una delle questioni che giustamente veniva posta (questo un po' a tutti, però lui in particolare) faceva riferimento al fatto che c'era la necessità di avere maggiori risorse.

Detto questo, arriva il Governo Testolin e questo Dipartimento sostanzialmente sparisce e quindi viene tutto riportato a una sorta di ancien régime, che poi fa meglio dell'ancien régime, perché, come le ho ricordato, lei si tiene anche la cassa oltre che le partecipate, ed è giusto che il Presidente sia titolare delle partecipate, però la governance e la guardiania forse sono un mestiere un poco più complicato.

Il Dipartimento sparisce insieme alla presa delle finanze da parte della Presidenza: è la riforma, se così si può chiamare, io direi la controriforma - essendo appassionato di riforma protestante - dell'Amministrazione regionale e ci troviamo appunto un Dipartimento che sparisce e la riconduzione della gestione e dei rapporti con le partecipate in una struttura annessa al Dipartimento bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate, una struttura che si chiama Controllo delle società e degli enti partecipati.

Quest'interpellanza chiede: "Quali siano le motivazioni che hanno portato alla soppressione della struttura Dipartimento società ed enti partecipati" - e mi spiace non aver potuto fare una domanda ad personam e chiedere all'assessore Caveri perché invece all'epoca si era dovuto creare il Dipartimento - "Quale sarà la ricollocazione delle risorse oggi in forza presso la richiamata struttura soppressa" e"Se a fronte di tale scelta il Governo regionale intenda modificare i contenuti della DGR 1591/2022 e, in caso positivo quali ne siano le parti interessate e con quali scelte"; è quella che un po' ironicamente abbiamo chiamato pastorale valdostana delle partecipate, ma sostanzialmente sono le linee guida recanti la disciplina applicativa appunto della legge 20, quelle che sono, in poche parole, le linee guida generali che vengono date alle società partecipate tra cui ci sono anche quelle delle selezioni al personale.

Quarta domanda: "A fronte della nuova articolazione dell'Amministrazione regionale, quale sarà la struttura che si occuperà di proporre alla Giunta regionale le linee d'indirizzo per le società e gli enti partecipati da inserire nel DEFR, Documento di economia e finanza regionale?" Perché andando a leggere le funzioni delle strutture organizzative, a me sembra che ci sia persi uno che è quello relativo appunto alla proposizione delle linee d'indirizzo alle società e agli enti partecipati, che è sostanzialmente parte integrante del Documento di economia e finanza regionale, diciamo il livello macro degli indirizzi che vengono dati alle società partecipate.

Non una cosa di poco conto per chi crede nella programmazione e soprattutto se poi a fronte di quelle linee programmatiche c'è anche un ritorno che era stato costruito durante il periodo Caveri nella gestione della guardiania.

Adesso capiremo quali saranno le novità o la controriforma del periodo Testolin.

Presidente - Per la risposta, la parola al presidente Testolin.

Testolin (UV) - Iniziamo con una battuta, a valle di questa visione del collega Caveri, cercheremo di rispondere con la dovuta attenzione a queste domande che sono evidentemente di tutto interesse.

Per quanto riguarda la prima domanda, "Quali sono le motivazioni che hanno portato alla soppressione della struttura dipartimento società ed enti partecipati": con la modifica della macro organizzazione, adottata con deliberazione della Giunta regionale n. 189 del 6 marzo 2023, la competenza sulle partecipate, meglio declinata alla lettera Q della citata deliberazione come "coordinamento e governo delle partecipazioni regionali in società, enti ed altri organismi partecipati", in raccordo con gli Assessorati competenti per materia, è stata attribuita alla Presidenza della Regione, in modifica rispetto alla deliberazione del precedente Governo che con DGR 1076/2020 la attribuiva all'Assessorato istruzione università, politiche giovanili, affari europei e partecipate.

Successivamente all'adozione di tale atto, quando ci siamo trovati a esaminare la situazione per la ridefinizione dell'organizzazione interna, la cosiddetta micro organizzazione, così come l'ha ben definita anche il collega, la Presidenza della Regione si è presentata con due Dipartimenti in più rispetto a quanto previsto dalla DGR 1076: il Dipartimento bilancio, finanze e patrimonio e il Dipartimento società ed enti partecipati.

In particolare il Dipartimento società ed enti partecipati era composto da due strutture organizzative, di cui un coordinatore e una struttura organizzativa, adesso sotto ordinata, denominata Controllo delle società e degli enti partecipati.

La scelta è stata di ridurre i Dipartimenti esistenti accorpando i due Dipartimenti citati in un unico Dipartimento, denominato: bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate e confermare la struttura a controllo delle società e degli enti partecipati, sotto ordinata al nuovo Dipartimento, come evidenziato nelle premesse della delibera 481/2023.

Dal punto di vista operativo, ricordo che il Dipartimento società ed enti partecipati è stato creato dalla Giunta precedente per rafforzare il presidio della governance e molte attività che sono state positivamente impostate e portate avanti dal collega Caveri.

Per questo motivo, nel decidere l'accorpamento dei due Dipartimenti, l'indicazione ai fini della formulazione delle micro organizzazioni, è stata di prestare la dovuta attenzione affinché si continui sul percorso di rafforzamento della governance e delle società partecipate già precedentemente intrapreso.

Le competenze del Dipartimento società ed enti partecipati e della struttura sono quindi state snellite nella nomenclatura e rimodulate nella loro ripartizione tra il coordinatore del nuovo Dipartimento bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate e la struttura Controllo società ed enti partecipati.

In capo al coordinatore sono state attribuite le competenze più di tipo strategico, mentre alla struttura a esso sotto ordinata le competenze più operative, pertanto spetterà al coordinatore del Dipartimento bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate, in collaborazione con il Presidente della Regione, la formulazione delle linee d'indirizzo per la società e per gli enti partecipati da inserire nel Documento di economia e finanza regionale, quindi anticipiamo già, se vogliamo, la risposta al punto 4, "Quale sarà la ricollocazione delle risorse oggi in forma presso la già richiamata struttura sottoposta": tutte le risorse in termini di personale dipendente a oggi in forza al Dipartimento soppresso saranno ricollocate nella nuova struttura Controllo delle società e degli enti partecipati. Per quanto riguarda la dirigenza della struttura, l'incarico di reggenza sulla struttura cesserà con l'entrata in vigore della nuova organizzazione al primo giugno 2023 e il posto sarà assegnato eventualmente a un dirigente del comparto che ne avesse manifestato l'interesse.

"Se a fronte di tale scelta il Governo regionale intenda modificare i contenuti della DGR 1591/2022 e in caso positivo quali ne siano le parti interessate e con quali scelte": la citata DGR 1591 contiene le linee guida recanti la disciplina applicativa della legge regionale 20, "Disposizioni in materia di rafforzamento dei principi di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa della gestione delle società partecipate della Regione" e non vi è al momento intenzione specifica né motivo di modificare tale deliberazione in conseguenza della modifica organizzativa introdotta con la DGR 481. Se vi saranno delle cose da modificare, saranno verifiche di situazioni che vadano a essere modificate non ad altre motivazioni.

"A fronte della nuova articolazione dell'Amministrazione regionale, quale sarà la struttura che si occuperà di proporre alla Giunta regionale le linee d'indirizzo per le società e per gli enti partecipati da inserire nella documentazione di economia e finanza del DEFR": come già anticipato nella precedente risposta, spetterà al coordinatore del Dipartimento bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate, in collaborazione con la Presidenza della Regione la formulazione delle linee d'indirizzo per le società e per gli enti partecipati da inserirsi nel Documento di economia e finanza che saranno proposte al Governo regionale all'approvazione da parte di questo Consiglio.

Quindi direi che queste sono le risposte per definire come nulla è cambiato rispetto a prima se non nell'organizzazione più generale.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Quindi in sintesi se nell'insediamento io ho fatto un po' un parallelismo tra lei e il Re Sole, da oggi in avanti dovrò fare un parallelismo tra il dottor Bieller e Jean-Baptiste Colbert, quindi direi sinceramente che siamo oltre l'ancien régime, io ho ascoltato in particolare la risposta alla prima domanda e mi sembrava che non ci fosse tanto la volontà di rispondere... o meglio, guardi, le dico la verità, io sono molto stupito di questa scelta, e lo dico anche in termini di peso che grava sulle sue spalle, perché c'è una cosa che si sta notando in questi Consigli, che l'ordine del giorno del Consiglio si sta allungando sulla Presidenza anche e soprattutto per queste scelte, e lo dico perché, ripeto, la galassia delle partecipate - non lo devo dire a chi è qui da prima di me - è estremamente complicata, estremamente complessa ed estremamente gravosa, e se già il collega Caveri con un Dipartimento - cosa che non si era fatta fino adesso - comunque ha avuto il suo peso e il suo carico, lei che in più assomma anche quella che io volgarmente chiamo cassa, mi chiedo oggettivamente se non sia un po' troppo, ma questa è un'opinione tutta mia.

Penso e spero che ci sia anche l'occasione di poter proseguire questa sorta di analisi anche nell'ambito della riorganizzazione dell'Amministrazione regionale, seppur ho capito dalla prima audizione avuta con i consulenti della Bocconi che si guardi al "Nice to have", quindi al futuro, e spero che sul futuro qualche ragionamento si possa fare.

Perché questo? Perché un accentramento di questo tipo che assomma, ripeto, un peso enorme, non la titolarità, ma il peso proprio della gestione, perché il titolare effettivo, vero di tutta l'Amministrazione è il Presidente, e così è giusto che sia, ma pensare che un Dipartimento che ha fatto un buon lavoro, e ne rendo conto e gliel'ho sempre anche detto all'assessore Caveri sotto questo aspetto, e quella delibera può piacere o no però è stato un tentativo, forse il primo vero, di mettere una sorta di ordine nelle linee guida generali che prima si perdevano, io temo che questa scelta di tornare indietro, forse ancora più indietro della situazione precedente, non sia corretta e ovviamente non mi trova favorevole, ma penso che già in insediamento questo lei l'abbia capito.

Detto questo, ripeto, mi spiace perché uno degli elementi di novità che avevano portato la microstruttura e la macrostruttura del Governo precedente era questa; lei oggi mi dice: "No, ma tutto verrà fatto in continuità"; sì sì, per carità, io posso anche pensarlo - e in qualche modo tra gentiluomini fidarmi di questo - ma il problema è che il peso del lavoro che c'è sulle sue spalle, sulle spalle degli uffici e sulle spalle del coordinatore alle finanze, oggettivamente mi sembra davvero degno della Francia dei tempi ante rivoluzione.