Oggetto del Consiglio n. 2508 del 25 maggio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2508/XVI - Interrogazione: "Mappatura dello stato della rete telefonica nella regione".
Bertin (Presidente) - Punto n. 24. Risponde l'assessore Caveri.
Caveri (AV-VdA Unie) - La premessa è d'obbligo, cioè il servizio di telefonia mobile è classificato come servizio commerciale, quindi erogato dagli operatori di telecomunicazione ma non considerato come servizio universale, perciò attenzione, perché il punto è decisivo, non è prevista la garanzia dell'intera copertura del territorio.
Infatti, come riportato sul sito del Ministero delle imprese e del Made in Italy - come si chiama oggi eroicamente - che è competente in materia di comunicazione, il servizio universale deve essere garantito a tutti i cittadini, questo significa connessione in postazione fissa da rete telefonica pubblica, accesso ai servizi telefonici in postazione fissa e tutta una serie di altre questioni.
In realtà però, non trattandosi di servizio universale, la situazione è ovviamente quella che descriverò. Certo è interesse della nostra Regione disporre del miglior servizio di copertura del territorio, sia ai fini residenziali sia per i turisti oltre che per la gestione delle emergenze e non ci può essere altro che la sensibilizzazione degli operatori di telecomunicazione sull'argomento, ma ovviamente non hanno alcun obbligo.
In questo contesto la Regione sin dagli anni 90 ha avviato delle iniziative per essere di supporto allo sviluppo delle telecomunicazioni in Valle, le ultime in ordine di tempo riguardano i progetti d'infrastrutturazione delle dorsali in fibra ottica che hanno ormai raggiunto le principali postazioni di radio telecomunicazioni e che hanno permesso agli operatori mobili l'adeguamento e l'evoluzione ai servizi di telefonia mobile, alle tecnologie di quarta e quinta generazione, 4G e 5G.
È probabile che, se non ci fosse stata quest'infrastrutturazione regionale, i segnali telefonici in alcune zone della Valle d'Aosta sarebbero assolutamente mediocri, perché è ovvio che il ragionamento che viene fatto laddove non c'è il servizio universale è che ci deve essere qualche forma di redditività. Noi sappiamo che in alcune zone della Valle d'Aosta questo non è consentito.
Inoltre è in corso, e la presenteremo presto in Consiglio Valle, una modifica della legge regionale 25/2005 che è finalizzata alla razionalizzazione e ottimizzazione della pianificazione e realizzazione dei siti attrezzati per radio telecomunicazioni e delle postazioni di proprietà pubblica per promuovere l'unitarietà della gestione in capo alla Regione.
Si prevede infatti di trasferire delle competenze attualmente in capo alle Unités des Communes Valdôtaines, al Comune di Aosta, alla Regione.
Prima domanda: "Lo stato della copertura della rete telefonica".
Le mappe di copertura delle reti telefoniche dei singoli operatori sono considerate dagli operatori stessi segreti industriali, pertanto la Regione non dispone di queste informazioni.
Per contro, ogni operatore mette a disposizione specifici servizi web che, tramite gli indirizzi delle località d'interesse, verifica lo stato di copertura delle proprie reti con le rispettive tecnologie a disposizione, ma è una cosa ben diversa dalle mappe di copertura. Questo è spiegabile perché le mappe pubblicate sono di natura commerciale, hanno carattere indicativo, si riferiscono quindi a coperture potenziali all'esterno degli edifici secondo dei modelli matematici in continua evoluzione in funzione dei piani industriali e delle evoluzioni tecnologiche dei singoli operatori. Non disponendo di una mappatura puntuale di copertura dei servizi di vari operatori che si possono aggregare a livello regionale, non si dispone di una mappatura delle zone non coperte, per contro, nella fase pandemica ove l'utenza non si poteva allontanare dalla propria abitazione, sono pervenute all'Amministrazione regionale per tramite dei Sindaci delle segnalazioni puntuali di carenza del servizio radiomobile in alcune zone residenziali, che sono state prontamente riportate alle società di telecomunicazioni, che hanno avviato delle analisi progettuali per valutare interventi di densificazione e di estensione del servizio anche nell'ambito dei Piani nazionali finanziati dal PNRR, con due piani in particolare, uno si chiama Piano Italia 1G e l'altro Piano Italia 5G.
Non escludo - quando la struttura del DIAD, che è una mia delega, sarà a punto - di predisporre una sorta di questionario presso i Comuni per avere contezza dei buchi nelle reti, quantomeno quelli più macroscopici, per poi parlarne con i gestori telefonici, che però agiscono in un quadro del tutto privatistico in un regime di concorrenza, meccanismo dunque di persuasione morale che potrà funzionare se ci saranno, da parte degli operatori di telecomunicazione, le risposte necessarie.
Presidente - Replica il consigliere Ganis.
Ganis (LEGA VDA) -. Capisco benissimo che un servizio commerciale, quindi di telefonia mobile, non possa garantire appieno una copertura, io però vorrei farle notare, e sicuramente lo sa, che in molte zone della Valle purtroppo il segnale commerciale è praticamente assente, come è assente magari in certi villaggi, in certi valichi, anche valichi importanti, o nelle gallerie.
Io credo che per chi abita in montagna sia importante poter contare su di una copertura telefonica efficiente, pensiamo anche a tutti i turisti che la frequentano e che passeggiano lungo i nostri sentieri.
A mio avviso credo che si possa comunque trovare una soluzione al fine di migliorare e ottimizzare il servizio, creando delle nuove infrastrutture o ampliando il segnale, utilizzando magari ripetitori 5G.
Presumo che con la tecnologia moderna si possa ovviare a tutti questi disservizi.
L'uomo è andato nello spazio nel lontano 1961 rimanendo in contatto con la Terra e oggi non riusciamo a comunicare a distanza di poche centinaia di metri.