Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2493 del 25 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2493/XVI - Reiezione di mozione: "Istituzione di una "Cabina di regia sulla crisi idrica" per l'adozione di un piano di contrasto alla siccità in vista della stagione estiva".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo. Punto n. 14. Ha chiesto la parola il consigliere Planaz per illustrare la mozione, ne ha facoltà.

Planaz (LEGA VDA) - Portiamo all'attenzione dell'Aula un'altra problematica che in questi giorni si sta pian piano risolvendo con le ultime precipitazioni, ma in futuro, come tutti sappiamo, dovremo avere a che fare con dei periodi di lunga siccità e, come vediamo adesso, anche nelle regioni che sono state colpite come l'Emilia Romagna dall'alluvione la gestione delle acque è importantissima dato che ci troviamo magari ad avere molta carenza di risorsa idrica e in un altro momento a non riuscire a gestire bene la situazione.

Io ho presentato questa mozione ancora in tempi non sospetti, quando ogni tanto si controllavano i meteo... sembrava che dovesse piovere da un momento all'altro ma poi invece le previsioni continuavano a cambiare e a dare giornate di sole. Le belle giornate non stufano mai a nessuno, però poi dopo quando ci troviamo a risolvere delle emergenze idriche... ci possono essere problemi come in alcuni comuni della nostra Regione, nessuno avrebbe mai pensato che in questo periodo invernale avessero difficoltà a fornire acqua potabile anche ai loro cittadini.

Noi abbiamo presentato quest'iniziativa ma ne avevamo già presentate molte altre, il collega Distort aveva presentato un'interpellanza sulle acque reflue, avevamo presentato un impegno a promuovere la mappatura in territorio regionale funzionale alla realizzazione di invasi per lo stoccaggio di acqua da utilizzare in periodi di siccità, approvata nella seduta del Consiglio regionale del 17 novembre 2022, un altro ordine del giorno il 3 giugno, l'anno scorso, nel 2022, a seguito dell'approvazione del documento finanziario regionale, sono state emesse delle misure a sostegno per le attività e per la fornitura di acqua, un'altra interpellanza per mitigare gli effetti della società e della crisi idrica e tutta una serie di altre iniziative.

Poi un dato che non va proprio tanto a incidere, ma tanto per andare a dare uno sguardo su larga scala di tutto quello che concerne l'argomento acqua, vi è il regolamento europeo 741 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 maggio 2020 recante: "Prescrizioni minime e riutilizzo delle acque reflue", che andrà solo in attuazione il prossimo 26 giugno, se non è cambiato adesso, non ho avuto modo di appurarlo... fatto sta che sia a livello europeo e anche con tutto quello che sta succedendo a livello nazionale, oggi purtroppo quello che è successo in Emilia Romagna... anche da tutte le informazioni locali, dai TG e quant'altro escono purtroppo una serie di dati allarmanti sia sulle vittime dovute alle notevoli precipitazioni dovute a questi lunghi periodi di siccità... logicamente oggi l'attenzione sull'argomento acqua non solo per uso potabile, non solo per uso idroelettrico è molto alta sia da parte del Governo nazionale e quant'altro.

Noi avevamo presentato questa mozione perché, a mio avviso, poi potrò sbagliarmi... non solo vedo questa problematica a livello regionale ma la vedo anche a livello nazionale, che forse dalla parte politica non siamo abbastanza veloci a intervenire o a prevenire, in alcuni casi a prevenire, perché tanto dopo un lungo periodo di siccità si è sempre saputo che c'è un periodo di piogge, più o meno grande, però questa volta, dopo un lunghissimo periodo di siccità come abbiamo affrontato forse a distanza di centinaia di anni, non si registrano dati così scarsi di precipitazioni soprattutto nella nostra regione... è normale che dopo, e lo stiamo vedendo adesso, fortunatamente la nostra regione non è colpita, è colpita con le piogge normali, giusto quelle che servivano per riuscire a incominciare a ristabilire la situazione sia dal punto di vista idrico e tutto quello che concerne tutte le attività.

Mi sono anche fatto aiutare per non dimenticare nessuno... poi colgo l'occasione di ringraziare il collega Restano che ha presentato un question time, se non sbaglio, dove chiede di aggiungere anche l'USL giustamente, perché per il controllo della potabilità delle acque e quant'altro, cosa importantissima... quando parliamo di un bene comune e di uso comune come l'acqua, logicamente se dimentico io o qualcun altro e anche voi nella vostra delibera dove avete accorpato tutta questa serie di enti che dovranno collaborare per cercare di dare delle risposte alla comunità... se abbiamo dimenticato qualcuno, io penso che saremo disposti o sarete disposti a prenderlo in considerazione, perché, come dicevo prima, l'importanza dell'acqua è sotto gli occhi di tutti.

Io avevo presentato, insieme al mio gruppo, quest'iniziativa un po' per i lunghi periodi di siccità, ma anche per andare a intervenire o a fare degli interventi e cominciare le procedure per andare a fare degli interventi nel caso poi, come si sperava, che il tempo avesse una svolta nel modo buono, in questo caso che piovesse nella nostra regione, come tutto nell'alto Piemonte, che c'erano a rischio tutte le coltivazioni agricole e l'allarme era altissimo, adesso purtroppo, come ho detto prima, abbiamo un'altra emergenza ma si captava nell'aria che un giorno... salvo che queste precipitazioni non cadessero nei mesi invernali dove nelle alture delle nostre montagne, invece di piovere, nevica... è normale che dopo se succede nella stagione più o meno con le temperature sopra i 2.000-2.500 metri attorno allo zero, le grosse precipitazioni o neanche tanto intense possono creare dei problemi e quant'altro.

Sempre le iniziative che abbiamo portato noi... anche la cura di tutti gli alvei e di tutti i torrenti, oggi io non è che voglio fare una critica, il collega Ganis sta già preparando un'iniziativa per il prossimo Consiglio appunto perché solo da una piccola prima ispezione visiva, anche con quello che ha piovuto in questi giorni, la Dora non ha raggiunto nessuno limite, eppure vediamo ancora affiorare dall'alveo della Dora alberi, cespugli abbandonati, cosa che oggi, con i problemi climatici che abbiamo... bene la prevenzione sul clima e quant'altro, non inquinare per prevenire questi cambiamenti climatici, ma bisogna anche pensare di intervenire sui corsi d'acqua, sul fiume. Se durante tutto il corso della nostra storia non solo valdostana, ma anche a livello italiano, sono state fatte bonifiche sia per bonificare i terreni dalle acque ma anche per approntare dei terreni per irrigare i campi e quant'altro, noi non dobbiamo dimenticarci di continuare a fare bene tutte queste manutenzioni e impegnarci a vigilare sul territorio e quant'altro, perché oggi sembra che dopo questi due-tre anni di crisi sottovalutiamo tutti la possibilità che possa di nuovo piovere tantissimo.

Già a seguito di quest'iniziativa, la mia preoccupazione, come quella di tutto il nostro gruppo, è proprio per questo fatto: cambiamenti climatici non vuol sempre dire lunghi periodi di siccità ma vuole poi anche dire lunghi periodi di piogge. Le nevicate è bene che avvengano nella stagione opportuna, sono molto importanti anche per il nostro settore turistico e come accumulo di acqua, perché è importante anche quello perché vediamo i ghiacciai che continuano purtroppo a ritirarsi, adesso sembra persino strano vedere la neve a 2.100-2.200 metri che fa di nuovo un po' di scorta e che ci rassicura un pochettino, e io mi auguro che questo possa continuare. Sono anche fiducioso, dico la verità, che questo cambiamento climatico non sarà sempre verso il caldo anche per quei 40-50 anni che andremo ad affrontare; andremo verso un periodo caldo ma io penso che ci sarà un ritorno a delle temperature più rigide, ritorneranno dei periodi più o meno normali, perché non voglio immaginare la nostra regione senza acqua, senza torrenti, senza neve e senza ghiacciai, perché sarebbe proprio una grande tristezza.

Avevamo presentato quest'iniziativa, io non so se avevate già in via di definizione la vostra delibera di Giunta ma ho visto che alcuni punti sono richiamati... adesso non so qual è la vostra posizione di Governo, immagino che mi direte che è già tutto stato fatto, io non so se avete preso spunto dalla nostra iniziativa o siete partiti di vostra spontanea volontà. io dico sempre che quello che importa è che si parta per fare le cose, poi non è importantissimo chi si prende il merito per i Valdostani, se la maggioranza, la minoranza o un partito, l'importante è che si facciano le cose.

Valuterete voi la nostra mozione, comunque chiediamo di istituire una cabina di regia sulla crisi idrica presieduta dall'Assessore alle opere pubbliche, territorio e ambiente a cui partecipa anche l'Assessore all'agricoltura e le risorse naturali. Perché ho ritenuto opportuno questo? Perché a volte io vedo un po' di conflitto tra in primis un buon uso dell'acqua potabile, di quella non possiamo nessuno farne a meno e, al di là delle leggi, io penso che sia abbastanza di buon senso prima pensare al consumo umano, poi arriva l'uso agricolo e idroelettrico e a volte vedo un po' di competizione. Io ho fatto quest'iniziativa non per creare competizione ma per trovare i modi di usare l'acqua sia per l'agricoltura, sia per l'idroelettrico, è importante tantissimo sia la parte economica e finanziaria dell'industria idroelettrica, non sottovalutiamo che l'agricoltura senza acqua, soprattutto in una regione come la nostra, non può continuare ad andare avanti, anche per il mantenimento del territorio, anche perché, quando ci sono poi i periodi di pioggia, se il terreno è stato un po' curato e anche irrigato, assorbe di più l'acqua e la rilascia di nuovo a Valle. Non è che quando si usa dell'acqua per l'irrigazione è sprecata, l'acqua per l'irrigazione va di nuovo a caricare le falde, va di nuovo a ricaricare le sorgenti e bisognerebbe avere una visione completa di come vengono di nuovo captate queste risorse d'acqua per poi di nuovo usarle per andare a creare energia elettrica.

Continuo a leggere gli impegni, mi scuso per questa parentesi, gli impegni di questa nostra mozione: "...nonché tutti i rappresentanti dei portatori di interesse in materia di gestione della risorsa idrica tra cui i rappresentanti del BIM, del CPEL, dei consorzi di miglioramento fondiario, delle associazioni di categoria delle società idroelettriche più rappresentative e ogni altra rappresentanza interessata alla gestione della risorsa idrica". Qui mi collego a quello che ho accennato prima del question time presentato dal collega Restano dove chiede e ricorda di non dimenticarci della parte sanitaria importantissima per quest'argomento.

L'altro quesito era: "adottare in tempo utile, sulla base delle indicazioni e proposte della Cabina di regia, un piano di azione per affrontare la siccità - allora la siccità, adesso in previsione e speriamo di non averne bisogno... - in vista della stagione estiva che definisca tra l'altro misure stabili per affrontare quest'importante problematica".

Oggi forse dovremmo già preoccuparci velocemente di andare a capire cosa potremmo fare immediatamente, controllare tutti i nostri corsi d'acqua e quant'altro che nel caso ci fossero delle precipitazioni, speriamo non come quelle dell'Emilia Romagna, perché lo sappiamo tutti che se si riversano delle grosse quantità d'acqua in un piccolo periodo di tempo, è normale che non c'è nessun argine, nessun torrente che tenga, però bisogna avere la massima attenzione su questo argomento perché sarebbe meglio prevenire con delle misure strutturali e investire in questo modo che poi intervenire dopo per andare a risarcire i danni come vediamo adesso. Non dico che se si interveniva massicciamente anche per l'Emilia Romagna... io non conosco il territorio e non voglio permettermi di dire nulla al riguardo, però parliamo di tutto il territorio nazionale, che è a rischio idrologico molto alto, la cura e la prevenzione del territorio magari ci possono far risparmiare sul fatto poi di andare a risarcire i danni, al di là di tutto ciò che vediamo in questi giorni di drammatico e che la popolazione che viene colpita da questi eventi atmosferici deve superare.

Aspetto la vostra risposta e poi trarrò le conclusioni. Ringrazio per l'attenzione.

Presidente - Siamo in discussione generale, la discussione generale è aperta. Passo la parola al consigliere Restano.

Restano (GM) - Approfitto dell'occasione per confrontarmi anche sul question time che ho presentato visto che si discute prima di questa mozione, poi semmai se esauriamo l'argomento, ritiro il question time, perché è proprio all'Osservatorio di cui alla delibera 515 del 15 maggio che faccio riferimento ed è stato già anche citato dal collega che mi ha preceduto. A dire il vero, del tema ne avevo già accennato il giorno della Giornata dell'acqua e poi attraverso un'altra interrogazione che avevo presentato. Con un certo stupore leggendo la delibera 515 ho appreso che all'Osservatorio mancano alcune figure che ritengo determinanti visto l'argomento di cui si tratta. Proprio da lì vorrei partire, vorrei partire dalle dichiarazioni di istituzione dell'Osservatorio regionale sulla crisi idrica che vede coinvolti proprio al tavolo della discussione dei referenti politici perché è un tavolo politico-tecnico, che sono individuati nell'Assessore ai lavori pubblici e ambiente e nell'Assessore all'agricoltura e dei referenti tecnici quali sono i tecnici del Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio, ambiente, sviluppo economico ed energia, agricoltura, sanità e salute, turismo, sport, commercio, il centro funzionale regionale, il BIM, l'ARPA e il Consorzio permanente degli Enti locali. Come si può notare, c'è una parte politica, una parte tecnica che fa riferimento ai vari Assessori, poi ci sono gli enti strumentali, definiamoli così, quindi l'ARPA, che ha determinate competenze sull'ambiente, c'è il BIM e ovviamente i nostri rappresentanti degli Enti locali.

Alla luce di quest'istituzione, l'assessore Carrel ha dichiarato che "l'istituzione di un Osservatorio che faccia parte della cabina di regia è una cosa utile per il problema", dichiara ancora: "l'uso delle acque deve essere in primis civile, in seconda battuta irriguo, la sinergia fra gli enti diventerà un elemento strategico". Le ho estrapolate da una sua dichiarazione ma comunque sono dichiarazioni che condivido in pieno. Anche l'assessore Sapinet, nel presentare l'Osservatorio, riconosce l'utilizzo prioritario della risorsa idrica a uso idropotabile, questo utilizzo proprietario è dettato anche dalle norme che penso noi tutti condividiamo.

Proprio partendo da queste dichiarazioni, sarebbe interessante che ci diate una spiegazione del perché non sono stati coinvolti nell'Osservatorio l'Assessore di riferimento sulle acque potabili, che in questo momento è assente, che poi è quello che in certi casi di estrema emergenza deve assumersi certi oneri e i tecnici dell'ente strumentale di riferimento che è l'Azienda sanitaria locale. Permettetemi, colleghi, bisogna capire se sono motivazioni scientifiche o motivazioni tecniche, escludo le motivazioni personali, perché noi siamo qua per fare altro e non per mettere in mezzo le questioni personali, ma vi faccio un esempio: quando noi abbiamo parlato e trattavamo in quest'aula del Covid, e abbiamo creato dei tavoli di lavoro, abbiamo chiamato l'Assessore alla sanità, abbiamo chiamato in causa altri Assessorati e gli enti strumentali. L'Azienda sanitaria, visto che si parlava di sanità, c'era e c'erano anche i referenti tecnici e medici dell'Azienda sanitaria, e questo per fare il confronto. In questo caso dichiariamo che le acque potabili sono l'utilizzo prioritario, l'unico ente che ha competenza sulla classificazione delle acque, sulla certificazione della potabilità delle acque è l'Azienda sanitaria locale e clamorosamente manca. Grazie Assessore per essere presente e mi rivolgo a lei visto che c'è: parlo all'Assessore alla sanità, in caso di emergenza, è compito suo intervenire. Lei lo sa che ho fatto un 116, ho acquisito una montagna di dati sulla presenza di arsenico e cadmio nelle nostre acque ma qualora, nel deplorevole caso ci capitasse che non riusciamo ad abbattere la presenza di cadmio e arsenico sulle acque, cosa dobbiamo fare? Dobbiamo comunicare alla popolazione - lo dico io cosa fare - che c'è un'emergenza, non compete all'Assessore all'ambiente, non compete all'Assessore all'agricoltura, forse compete all'Autorità sanitaria locale che può essere individuata nel Sindaco, ma sicuramente è un badò [traduzione letterale dal patois: fardello] di cui si deve fare carico l'assessore Marzi.

Secondo me, dal punto di vista dell'opportunità scientifica, tecnica e anche politica, è opportuno che in quest'Osservatorio ci sia la presenza dell'Assessore alla sanità e dei tecnici di riferimento che devono portare il proprio sapere e le proprie conoscenze in questo ambito. Molte volte spendiamo parole per quanto riguarda l'attrattività delle professioni sanitarie, ebbene, coloro che devono sedersi a questo tavolo, a mio modo di vedere, sono quelli appartenenti alle professioni sanitarie. Abbiamo previsto un'indennità di attrattività, ma voi sapete, siete a conoscenza, che ci sono in corso, proprio nell'ambito specifico, delle domande di aspettativa per andarsene dalla nostra sanità? Almeno tre figure... due di queste si occupano delle acque potabili. Sicuramente c'è un malessere diffuso, a volte una pacca sulla spalla, e soprattutto il riconoscimento della propria professionalità, della propria competenza vale di più di 100 euro al mese. Io vi chiedo di rispettare le professionalità di questo personale, di rispettare il loro sapere, le loro conoscenze, conoscono il territorio, conoscono tutte le sorgenti, possono venire qua e ve le elencano, anche con criticità annesse, quindi possono portare qualcosa al tavolo di lavoro, con un certo stupore ho visto che non erano recepite le indicazioni che avevo cercato di dare nel corso delle interrogazioni e delle interpellanze.

Credo che questa mozione debitamente emendata... non ho preparato alcun emendamento ma possiamo sospendere due minuti questa discussione, confrontarci e con quattro parole possiamo trovare una quadra se vi è la volontà politica di andare incontro a queste decisioni. Ritengo che faremmo una cosa utile per la nostra comunità, per la salute pubblica e soprattutto per il riconoscimento delle professionalità di persone che hanno studiato per questo e che hanno speso tanti anni del proprio lavoro in favore della collettività.

Presidente - Altri in discussione generale? Ha chiesto la parola il consigliere Lavevaz, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Solo per chiedere una breve sospensione a nome della maggioranza.

Presidente - Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 11:59 alle ore 12:13.

Bertin (Presidente) - Riprendiamo dopo la sospensione. Siamo in discussione generale sul punto n. 14, vi sono altri interventi nella discussione generale? Non vedo prenotazioni, chiudo pertanto la discussione generale. La discussione generale è chiusa. La parola al Governo, nello specifico all'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Come supposto, anche se avanzerà qualche minuto, potremo anche magari dare anche parte della risposta per quel che riguarda anche il question time, credo che ci sarà anche il tempo.

Si parla di acqua, ne abbiamo parlato tanto, ne abbiamo parlato in particolar modo durante il corso di questo 2022, un anno nero, un anno terribile, un anno anomalo, chissà, un'anomalia che potrebbe però diventare normalità in futuro, così ci eravamo detti e così ce lo diciamo anche in giornate di piogge importanti, copiose ma che servono in particolar modo alla nostra agricoltura, al nostro territorio, un territorio che ad oggi sta rispondendo bene, merito anche di un'azione messa in atto in seguito all'evento alluvionale del 2000 e attenzione in particolar modo che i nostri consorzi di miglioramento fondiario hanno su tutto il territorio.

Come abbiamo già detto in occasione di altre iniziative in merito alla crisi idrica, il Governo regionale ha fin da subito indicato un'esigenza di un programma medio e a lungo periodo e per rispondere avevamo poi definito degli obiettivi dell'azione regionale, quindi ridurre le perdite, pianificare la realizzazione di interventi volti alla connessione fra reti potabili e irrigue, incentivare un uso razionale delle acque, con la lotta agli sprechi e importanti campagne informative, poi semplificare le procedure autorizzative relative ai piccoli bacini, grazie anche a mozioni e iniziative portate in aula dall'opposizione che sono state prima approvate e poi messe in atto ultimamente.

Una strategia concretizzata in misure operative che avevamo già citato in altre occasioni, alla fine poi dello scorso anno è stato approvato da parte dell'ente di governo d'ambito un piano trentennale di interventi per circa 447 milioni di euro. A settembre poi la Regione ha approvato, su proposta dell'EGA, il piano di interventi nel settore acquedottistico per far fronte alla criticità di rifornimento idropotabile.

Come detto, nel disegno di manutenzione dell'ordinamento regionale dell'anno 2023 poi è stata inserita una procedura semplificata per la realizzazione di piccoli bacini di stoccaggio delle acque destinate all'irrigazione con capacità fino a 100 metri cubi in seguito appunto, come ricordavano i colleghi, a una mozione che aveva portato in aula l'opposizione. La legge 7/2022 all'articolo 3 ha istituito l'Osservatorio regionale sul servizio idrico integrato, con compiti che vanno al di là del solo servizio idrico integrale al fine di monitorare la piena attuazione degli obiettivi di gestione della risorsa idrica oltre al solo servizio idrico. L'articolo 3 al comma 4 ne definisce la costituzione entro sei mesi dall'entrata in vigore, ne fanno parte i dirigenti di primo livello delle strutture regionali competenti in materia di gestione delle acque a scopo idropotabile, energetico, agricolo o loro delegati, i dirigenti di secondo livello, il Direttore dell'ARPA, EGA, il rappresentante del soggetto gestore individuato ai sensi dell'articolo 6 e altri ancora. Queste sono attività propedeutiche necessarie all'assunzione di qualsiasi misura del settore.

Inoltre poi l'aggiornamento del piano della tutela delle acque contiene analoghi elementi di monitoraggio e di governance del sistema idrico da attivare una volta appunto approvato il piano stesso.

Come dicevo, l'articolo 3 della legge 7 prevede l'istituzione di questo primo Osservatorio; un organismo sicuramente più tecnico che politico, infatti con deliberazione del 15 maggio, la n. 515, sono state approvate le linee di intervento per far fronte alla situazione di criticità idrica determinata dall'anomalo andamento delle stagioni invernali 2021-2022 e 2022-2023 ed è stato istituito un Osservatorio regionale sulla crisi idrica tecnico-politica appunto per monitorare l'evoluzione della situazione e l'efficacia delle misure adottate per proporre misure di adattamento e di adeguamento degli interventi stessi, costituito dagli Assessori, dal sottoscritto, opere pubbliche, territorio e ambiente e agricoltura e risorse naturali, che congiuntamente ne coordinano il funzionamento. Vi è quindi la volontà di dare una guida politica a un nuovo organo vista l'impossibilità di andare a inserirlo nella precedente norma. Come dicevo, ne coordinano congiuntamente il funzionamento, oltre ovviamente ai referenti politici, rappresentanti dei competenti Dipartimenti programmazione, risorse idriche, territorio, ambiente, sviluppo economico ed energia, agricoltura, sanità, salute, turismo, sport e commercio, del centro funzionale regionale del BIM, dell'ARPA e del CPEL, quindi una visione che in effetti va di pari passo con quella del proponente dell'iniziativa, che era una visione della quale avevamo già parlato fin dall'inizio sia con il collega Carrel e con il collega Marzi, quindi la necessità di avere un monitoraggio politico costante, questo a testimonianza dell'attenzione con la quale il Governo regionale intende affrontare la situazione, al di là dell'adozione dei singoli interventi urgenti già effettuati e che saranno ulteriormente attuati per individuare le criticità specifiche non solo per l'approvvigionamento della risorsa idrica a uso idropotabile irriguo ma anche per i comprensori sciistici, per la produzione idroelettrica, definire le esigenze e le priorità di un piano a media e lunga scadenza di interventi di potenziamento e di razionalizzazione degli approvvigionamenti idrici e poi ovviamente anche tutta quella parte di competenza dell'Azienda USL che il collega Restano giustamente pone alla nostra attenzione.

Pur concordando quindi - e poi risponderemo più dettagliatamente al collega Restano - sull'importanza della problematica, vorrei sottolineare che soprattutto per Regioni ben strutturate come la nostra, con specificità territoriali normative, il ricorso del Governo nazionale a Commissari straordinari non sempre risulta efficace e rispettoso dell'autonomia, quindi di qui un'ulteriore esigenza di andare a lavorare a livello politico sia al nostro interno ma soprattutto per confrontarsi anche congiuntamente al di fuori della nostra Regione. Così è per il decreto legislativo 39 del 14 aprile: "Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche", che ha introdotto una cabina di regia nazionale sulla crisi idrica affiancandole un Commissario straordinario. A tal proposito in Commissione ambiente delle Regioni abbiamo sostenuto, congiuntamente ad altre Regioni e ad altre Province autonome, alcune modifiche che tutelino le specificità delle Regioni, la partecipazione dei territori e i processi decisionali. Tali motivazioni sono state ulteriormente ribadite dalle Regioni autonome e dalle Province di Trento e di Bolzano in Conferenza Stato-Regioni che si è tenuta ieri mattina, ci attendiamo che il Parlamento, nel convertire in legge il decreto, definisca bene le specificità e le prerogative delle Regioni.

L'Osservatorio regionale per la crisi idrica è già stato convocato per il 6 giugno prossimo, perché certamente le migliori condizioni pluviometriche di questo 2023 da un lato sicuramente ci confortano, ma non fanno venire meno il livello di attenzione che, come detto, deve essere ormai strutturale e non emergenziale.

In merito quindi alla mozione, e garantendo ovviamente il massimo impegno del Governo sulla questione, come gli atti hanno dimostrato, inviterei al ritiro, in caso contrario ovviamente ci asterremo.

Per venire invece nello specifico al collega Restano, il funzionamento dell'Osservatorio, all'articolo 3 e al comma 4, per il perseguimento dei compiti di cui all'articolo 2, citiamo che l'Osservatorio può avvalersi della partecipazione di esperti, di dirigenti o di un loro delegato di altre strutture regionali di rappresentanti delle categorie che utilizzano le risorse idriche di rappresentanti della società civile per la trattazione di specifici argomenti. Ci sono già dei passaggi dove ovviamente si amplia il tavolo di lavoro.

Come detto, l'Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica è stato istituito con questa delibera per monitorare l'evoluzione della situazione della disponibilità idrica e l'efficacia delle misure adottate in attuazione delle linee di intervento che sono state definite con la medesima deliberazione, proponendo appunto misure di adattamento e di adeguamento degli interventi stessi. Si tratta di misure finalizzate per far fronte agli effetti appunto della siccità, in particolare sugli approvvigionamenti sia potabili che irrigui.

Per quanto riguarda il rifornimento idrico, è necessario definire con le strutture competenti dell'Assessorato della sanità le modalità di intervento, pertanto è già stata prevista una loro presenza nell'Osservatorio, una presenza che potrà essere sicuramente rafforzata proprio per le ragioni che lei evidenzia. In questa fase però non si è ritenuto di avere una presenza costante e strutturale dei tecnici dell'USL che verranno chiamati ovviamente in base alle esigenze in base alle tematiche discusse, appunto per la specificità per i quali sono competenti. Con i rappresentanti dell'Assessorato si valuterà, in relazione ai temi da affrontare, quando e come coinvolgerli.

Vorrei inoltre poi rassicurare sull'attenzione che il nostro Assessorato, ma anche gli Enti locali attraverso il BIM stanno ponendo sul tema della qualità delle acque, oltre a quello della quantità, quindi non solo quantità ma anche qualità. L'attenzione è alta, lo scorso anno per la prima volta abbiamo temuto di avere problematiche anche in tal senso, probabilmente in altre estati siccitose le avremo. Anche per questo sono importanti le interlocuzioni con BIM e EGA al fine di razionalizzare e di interconnettere le reti acquedottistiche, per garantire ai cittadini non solo dell'acqua ma anche dell'acqua che rispetti tutti i requisiti.

Io la ringrazio dell'attenzione che pone a questo tema, così come ringrazio i colleghi Carrel e Marzi con i quali congiuntamente lavoreremo al fine appunto di affrontare e risolvere queste problematiche.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Carrel, ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Grazie colleghi per aver presentato questa risoluzione che credo sia fondamentale su cui ci siamo già confrontati a vario titolo e in varie occasioni durante questa legislatura e con questo spirito proprio mi sono confrontato con il collega Sapinet proprio per cercare di creare quanto prima quest'Osservatorio.

C'è stata una riunione a un mese dal nostro insegnamento con i dirigenti competenti sia dell'agricoltura, sia del Dipartimento idrico dell'Assessorato delle opere pubbliche e abbiamo concordato la necessità di andare a condividere i dati in possesso oggi in disponibilità di tale Dipartimento proprio per cercare di andare a trovare delle soluzioni. Ovviamente questi sono interventi che mirano a un medio-lungo termine, in quanto sono investimenti importanti su cui è necessario confrontarsi e andare a rispettare l'incipit che ha fatto giustamente il collega Restano dando delle priorità. Per questo credo sia necessario e fondamentale l'intervento anche delle nostre strutture in questo tavolo. Questo tavolo però è un Osservatorio che ha delle geometrie molto variabili, è un Osservatorio dal quale partono determinati dati e devono essere poi confrontati con una serie di altre strutture e di altre realtà e in base a quelle che saranno poi le decisioni che si intende percorrere, ovviamente andranno condivise con esse.

Ci tengo a sottolineare che, come Dipartimento Agricoltura, in questi mesi, ovviamente dopo l'avvio di queste procedure già in precedenza, abbiamo cercato di dare delle risposte per quanto riguarda il breve termine, perché, come sapete, il problema dell'acqua è un problema che ci colpirà nei prossimi anni e su cui dobbiamo iniziare a lavorare spesso e volentieri con dei piccoli interventi, partendo dal nostro punto di vista dall'importante ruolo che svolgono i consorzi di miglioramento fondiari per quanto riguarda ovviamente l'aspetto agricolo. I consorzi sono fondamentali, mantengono il territorio e con una nostra delibera abbiamo aumentato il tetto degli investimenti straordinari da cui possono attingere dei fondi regionali per il 90%, aumentando da 75 mila euro a 150 mila euro per andare a fare delle manutenzioni straordinarie che riguardino prioritariamente i sistemi idrici che sono presenti sul nostro territorio.

È ovvio che, rispetto agli investimenti, rispetto alla questione bacini, rispetto a quanto stiamo affrontando, sono delle piccole gocce ma delle piccole gocce che vanno in questa direzione e su cui credo dobbiamo continuare a lavorare, insieme a tutte le associazioni di categoria, perché ovviamente tutto quello che verrà deciso e concordato all'interno dell'Osservatorio dovrà essere poi portato all'attenzione dell'associazione di categoria per poter essere maggiormente incisivi e sicuramente più efficaci, perché stiamo parlando di investimenti molto importanti su cui è giusto un opportuno confronto con tutti. Ovviamente però, accanto a questa politica di medio-lungo, ci tengo a sottolineare che, come Dipartimento, stiamo cercando di lavorare ovviamente con le nostre competenze e le nostre capacità anche finanziarie e le capacità di far fronte a queste sfide anche dei consorzi che hanno notevoli difficoltà a partecipare a questi bandi, a trovare le ditte che fanno questi lavori per dare delle risposte che vadano in questa direzione.

Presidente - Altri? Ha chiesto la parola il consigliere Restano per dichiarazione di voto.

Restano (GM) - Ovviamente dichiaro che è una dichiarazione di voto ma è una considerazione rispetto a quello che è stato detto.

Prendo atto che il 6 di giugno ci sarà la prima riunione, dichiaro che la crisi idrica è già da un po' che si manifesta, almeno per quanto riguarda i dati analitici. I dati analitici ci dicono che le nostre sorgenti stanno rosicchiando il fondo, quindi l'inquinamento batterico e i contaminanti da metalli pesanti è in costante aumento. Noi parliamo di prevenzione della salute, colleghi, e relegare a un ruolo di comprimario chi per istituzione si occupa della prevenzione della salute e dire: "vi chiamiamo quando ce ne sarà bisogno", Signori miei, questo qua è vergognoso dal mio punto di vista di operatore sanitario, non posso accettare questo e non posso accettare che l'Assessore alla salute oggi non abbia preso posizione.

Collega Marzi, le voglio tanto bene ma oggi deve battere il pugno sul tavolo, già non l'ha fatto le volte scorse. Capisco che questa mozione trattava forse più dell'aspetto agricolo e degli utilizzi industriali delle acque, però io le ho dato un'opportunità di battere i pugni sul tavolo, di essere presente. Colleghi, io recepisco quello che voi avete detto, domani scriverò una nuova mozione, aspetto - perché fuori sacco potete portare una modifica alla delibera 515 - di vedere lunedì o martedì il contenuto, se ce lo forniranno, e vedere se è stata portata una delibera, poi vi dico che nella mozione ci sarà scritto di convocare gli ordini professionali, perché noi siamo costituiti in ordine professionale, i medici, che sono quelli che si devono prendere le responsabilità, e andrò avanti, su questo non mollerò, vi do fiducia, a tempo.

Chiedo all'Assessore alla pubblica istruzione di farsi sentire, perché rappresenta l'ordine professionale tra quei posti lì, ma si faccia sentire per la salute dei Valdostani. Questa non è una partita a scacchi di simpatia o di chi investe di più o di chi investe di meno, non ci interessano i milioni di euro che mettiamo per rattoppare i tubi, noi vogliamo sapere cosa c'è nell'acqua che beviamo. Questo è il problema, perché quando ci saranno malattie connesse all'assunzione esagerata di metalli pesanti che riguardano i reni e le malattie tumorali, cosa diremo? "Non abbiamo voluto chiamare i medici a questo tavolo"? "Non abbiamo voluto chiamare i tecnici sanitari a questo tavolo"? È il terzo richiamo che mi permetto di fare al Governo su questo tema e poi discutiamo dell'attrattività? Ma cosa gli andiamo a dire a questo personale?

Dichiaro fin d'ora che ritirerò il question time, tanto non produce nulla di più di quello che ho detto. Aspetto la modifica alla delibera di Giunta 515, non ho inteso bene se volete modificarla o meno, verificherò e se rilegherete la sanità, la prevenzione della salute a un ruolo da comprimario, noi non staremo a guardare.

Presidente - Altri? Ha chiesto la parola il consigliere Planaz.

Planaz (LEGA VDA) - Noi la mozione non la ritiriamo e spieghiamo il perché. A parte mi dispiace il fatto che la mozione, com'era stata presentata molto tempo fa e a seguito a quello che è stato condotto già da parte del Governo... avrebbe anche avuto un pochettino senso magari chiedere il ritiro della mozione perché si era già anticipato con una delibera che hanno illustrato gli Assessori di competenza, ma a seguito delle richieste del collega Restano e altre eventuali richieste... perché, quando abbiamo stilato questo documento, io ho chiesto di non dimenticare nessuno e sottolineo che non volevo e non vogliamo dimenticare nessuno perché tutti quelli che contribuiscono a dare un documento per un argomento così importante come quello dell'acqua, dall'aspetto sanitario, all'uso e alla gestione, io penso che più si ha competenze e meglio è per l'importanza di questo prodotto, diciamo che però, visto che non accettate né la modifica, né di mettere in votazione e vi astenete alla mozione... vorrei solo precisare un fatto.

All'articolo 4, citato dall'assessore Sapinet... il punto 4 descritto in delibera dice: "di istituire un Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica" e mi fermo qui, non voglio continuare. La nostra mozione era scritta così: "Istituire una cabina di regia sulla crisi idrica, presieduta dall'Assessore alle opere pubbliche, territorio e ambiente - adesso ambiente - in cui partecipano l'Assessore all'agricoltura, risorse naturali", adesso aggiungiamo anche su richiesta del collega Restano anche l'Assessore alla sanità, che lo vedo molto entusiasta. È quello che avevamo scritto noi nella mozione. Allora visto che abbiamo dato spunto - e ne siamo felici - alla vostra delibera che sembra quasi un copia e incolla, adesso io non sono un esperto di digitale, però almeno la dignità di quando un altro componente di minoranza dice: "mah, forse abbiamo dimenticato qualcuno, sarebbe importante, per l'importanza di quest'argomento, non sottovalutare l'aspetto sanitario"... che è fondamentale perché io il primo aspetto che vedo è "non c'è acqua, l'importante è che vi sia l'acqua". Poi dopo, se andiamo a vedere la possibilità e l'uso che se ne fa di quest'acqua, è normale che ci sono tutte delle leggi vigenti, per fortuna, e anche dei doveri da parte di enti, associazioni e cittadini per dare il meglio e usare al meglio questo prodotto, che tanto alla fine è a fattor comune, è un bene di tutti e tutti ne devono avere a disposizione. Io penso che siamo nel 2023 e queste cose non dovrebbero neanche essere menzionate, però, ripeto, visto che noi abbiamo presentato la mozione che è stata ripresa dalla vostra delibera... bene che sia stata ripresa dalla vostra delibera, con la nostra mozione abbiamo dato spunto al Governo di agire prima che venisse discussa la mozione, io questo non lo metto in discussione, perché prima si fanno le cose meglio è. Non nego che andremo ad analizzare bene tutta la delibera e da adesso in avanti andremo a vedere che tutto quello che è stato messo nero su bianco venga fatto, perché adesso visto che non ci accettate la mozione, ma a seguito della richiesta del collega Restano io penso che emendare questa piccola mozione... e tra tutti riusciamo a dare un messaggio alla popolazione su una problematica così importante... non è poi così scandaloso.

Avete fatto le vostre scelte, noi la mozione non la ritiriamo, la porteremo al voto convintamente e dispiace che non sia un documento condiviso da tutti quanti.

Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Non ne vedo, metto pertanto in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 20 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)

La mozione non è approvata.