Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2491 del 25 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2491/XVI - Ritiro di mozione: "Previsione di appositi stanziamenti per la realizzazione di segnaletica stradale orizzontale luminosa in corrispondenza degli attraversamenti pedonali nei tratti urbani delle strade regionali".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 12 dell'ordine del giorno. Per illustrare la mozione, si è prenotata la consigliera Foudraz a cui passo la parola.

Foudraz (LEGA VDA) - Come ha già accennato il Presidente, la mozione che presento oggi in aula verte sulla sicurezza dei pedoni che attraversano le strade regionali in prossimità dei centri abitati. Nelle ore notturne di scarsa visibilità gli attraversamenti pedonali devono essere opportunamente illuminati e segnalati, è infatti proprio sui passaggi pedonali che avviene la maggior parte degli incidenti, questo perché sulle strisce il pedone si sente sicuro, ritenendolo uno spazio a lui dedicato, diminuendo così l'attenzione nei confronti dei veicoli in transito. L'elevata percentuale degli incidenti mortali sugli attraversamenti pedonali si verifica durante le ore notturne, è quindi fondamentale segnalare e illuminare in modo efficace l'attraversamento pedonale per incoraggiare il pedone a usarlo. La Direzione generale mobilità e trasporti della Comunità europea ha evidenziato come un'appropriata illuminazione possa ridurre il numero di incidenti mortali sulle strade.

Ogni anno in Italia circa il 30% degli incidenti che vedono coinvolti i pedoni avviene in corrispondenza degli attraversamenti, luogo che dovrebbe garantire una maggiore sicurezza. Tra le cause dell'elevato numero di incidenti vi è lo scarso livello di illuminazione e la scadente qualità della luce, fattori che rendono poco visibile il pedone. Buona visibilità dei pedoni in transito vuol dire sicurezza.

L'automobilista deve avere una percezione dell'ostacolo ottimale e quindi l'illuminazione dedicata dell'attraversamento deve presentare delle caratteristiche che sono la caratteristica di uniformità di illuminanza ottimale e un adeguato contrasto di luminanza che evidenzi tutta la figura.

Come sostenuto da studi scientifici, un'eccessiva e scorretta illuminazione esterna è un problema che ha implicazioni non soltanto sul consumo energetico ma anche sulla possibilità di osservare il cielo stellato, sul comportamento degli animali e addirittura, secondo ulteriori studi, sulla salute umana, a partire dalle interferenze prodotte dai campi elettromagnetici e penalizzante persino agli effetti della sicurezza alla guida.

Ricordato che in una Regione come la nostra, a forte vocazione turistica, la percezione del paesaggio costituisce un elemento fondamentale di indirizzo delle scelte dell'utenza turistica e che il ruolo e la qualità dell'illuminazione artificiale permette di valorizzare le strutture architettoniche e paesaggistiche del territorio nelle ore serali e notturne.

Va preso atto che ormai da diversi anni in diverse località italiane e non si adotta un sistema di illuminazione dedicato ai soli attraversamenti stradali pedonali, soprattutto nelle strade che attraversano centri urbani e che questa formula di illuminazione non interferisce con l'ambiente circostante e non incide sull'inquinamento luminoso e sul consumo di energia elettrica, ma si basa esclusivamente sul rendere visibili gli attraversamenti stessi attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie che rendono visibili le strisce pedonali al buio. Nuove tecnologie peraltro già adottate in numerose località italiane con ottimi risultati che vanno dalla vernice fluo all'illuminazione a led. Nella Regione Veneto, ad esempio, sono state introdotte strisce pedonali realizzate con un innovativo materiale che viene fatto agire con un catalizzatore che permette una rapida essiccazione tanto che in pochi minuti è già asciutto. Questo materiale è il colato plastico, che è molto più resistente agli agenti atmosferici e al passaggio dei veicoli rispetto alle vernici tradizionali. Per far capire la differenza della durata di usura rispetto alle normali vernici attualmente utilizzate, basti pensare che una vernice normale ha mediamente una durata di otto mesi prima che inizi il deterioramento contro i ventiquattro mesi del colato plastico. Questo garantirebbe un risparmio nel numero di interventi di manutenzione sulle strade ma garantirebbe anche la sicurezza a tutti gli utenti della strada di giorno come di sera e di notte.

Al fine di rendere più luminose e visibili le strisce pedonali anche con il buio, dopo la posa del materiale vengono aggiunte sull'asfalto delle microsfere che garantiscono l'effetto luce al calar del sole. È sicuramente un po' più costoso ma ritengo che ne valga la pena, perlomeno nelle zone percorse da strade regionali che attraversano i centri abitati, la sicurezza dei cittadini deve essere una priorità.

La messa a fuoco del conducente è naturalmente a circa 100 metri di distanza con un angolo di circa 5 gradi nelle aree urbane ed è quindi fondamentale che percepisca rapidamente il pedone.

Un'altra tecnologia innovativa è comunque anche quella costituita dagli attraversamenti a led che entrano in funzione con una modalità attiva, tramite il pulsante, oppure con una modalità passiva, tramite un sensore, oppure con il posizionamento di lastre a led sulle estremità di ciascuna striscia pedonale, collocate a raso con la pavimentazione stradale. Quest'ultima tecnica è stata adottata nel corso del 2021 nella nostra capitale italiana. L'illuminazione avviene mediante dispositivo crepuscolare, cioè che si mantiene attivo fino alle prime ore del mattino. Le cosiddette "pietre luminose", come vengono definite, sono collocate agli attraversamenti e contengono al loro interno una sorgente a led invisibile e la luce prodotta filtra attraverso la superficie per diffondersi poi nell'ambiente. Le singole pietre sono composte da un unico blocco in resina speciale colorato con pigmenti naturali atossico e riciclabile, con un'ottima resistenza al passaggio delle auto e il sistema inoltre non emette anidride carbonica, non contribuisce quindi anche all'inquinamento luminoso e ha un basso consumo energetico.

Per quanto ho appena esposto, il Consiglio regionale impegna l'Assessore competente a valutare la possibilità di prevedere appositi stanziamenti nella prossima redazione del bilancio di previsione regionale al fine di consentire la realizzazione di segnaletica stradale orizzontale luminosa di nuova generazione in corrispondenza degli attraversamenti pedonali lungo le strade regionali che interessano i tratti urbani dei comuni nella nostra regione.

Presidente - Dopo l'illustrazione da parte della collega Foudraz, apriamo la discussione generale su questa mozione. Chi vuole intervenire in discussione generale è invitato a prenotarsi. Non vedo prenotazioni. Chiudiamo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo, ha chiesto la parola l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Grazie collega Foudraz per l'iniziativa e per portare all'attenzione questa problematica ma anche questa proposta.

Le dirò subito che non si discute assolutamente sull'utilità degli interventi da lei proposti, che condivido e condividiamo totalmente ma affronteremo la discussione per mettere in evidenza il modo nel quale mettere in atto questi interventi, quindi un modo rapido ma soprattutto un'azione che è già in essere e che è condivisa con gli Enti locali e che ereditiamo anche dal recente passato.

Per centrare un po' la problematica, ricordo che il Codice della strada prevede che la posizione e la manutenzione della segnaletica stradale nei tratti non di proprietà dei Comuni all'interno dei centri abitati con popolazione inferiore a 10 mila abitanti sono a carico degli enti proprietari, limitatamente ai segnali concernenti le caratteristiche strutturali o geometriche della strada. La rimanente segnaletica, compresi gli attraversi pedonali, è e rimane comunque di competenza dei Comuni. La stessa legge 26/2006: "Nuove disposizioni per la classificazione, la gestione, la manutenzione, il controllo e la tutela delle strade regionali", coordinata con la normativa primaria statale, prevede che la realizzazione e la manutenzione degli attraversamenti pedonali sono di competenza degli amministratori comunali, tenuto conto appunto dell'interesse locale che gli stessi rivestono, pertanto la valutazione e la scelta di utilizzare materiali innovativi o altri sistemi finalizzati a migliorare la visibilità degli attraversi pedonali lungo le strade classificate regionali rimane in capo alle singole Amministrazioni comunali.

Ciò detto, come ricordavo all'inizio, condividiamo assolutamente il principio, la sicurezza stradale è uno degli obiettivi di questo Governo e approfitto di quest'iniziativa per dire che in queste settimane sono in corso le valutazioni sulla destinazione delle risorse derivanti dalla seconda parte dell'avanzo di amministrazione, anche più che valutazione, ovviamente visti i tempi, stiamo entrando nel concreto, ed è certamente nostra intenzione valutare l'eventualità, come avvenuto l'anno scorso e negli anni passati, di voler implementare le risorse destinate ai Comuni per l'adeguamento, la ristrutturazione e la realizzazione di opere minori di pubblica utilità.

Questo era previsto dalla legge regionale di assestamento n. 22/2021.

Crediamo, se questo sarà possibile, che potrà essere compito dei singoli Comuni valutare quali opere realizzare e la migliore destinazione per queste risorse aggiuntive, che, ancora una volta, testimoniano l'attenzione che il Governo regionale pone agli Enti locali, risorse quindi, come detto, per realizzazione di opere minori di pubblica utilità, procedura che ha sostituito... chi di noi viene da un'esperienza precedente da Sindaco se lo ricorda, prima c'era la legge 26/2009, queste risorse, inizialmente 150 mila euro all'anno per tutti i Comuni, che vogliamo aumentare, che non hanno vincoli, quindi permettono ai Comuni di avere comunque vincoli limitati, permettono ai Comuni di avere le mani libere, di fare una programmazione, magari di aspettare un anno e sommare le risorse di due anni per mettere in atto interventi più importanti. È per quello quindi che proponiamo un voto di astensione o proponiamo ovviamente di valutare il ritiro dell'iniziativa al fine di evitare vincoli per i nostri Comuni pur, come detto, riconoscendo che tra questi interventi di pubblica utilità sono ricomprese le opere citate nella mozione, anche in virtù del principio di questi stanziamenti che volevano essere garantiti agli Enti locali in autonomia di scelte e di programmazione, così appunto come con loro era stato concordato.

Come detto, si sta lavorando per avere stanziamenti aggiuntivi seguendo l'iter dello scorso anno dove il surplus di risorse era stato modulato in varie fasce a seconda del Comune ma, come detto, senza vincoli ulteriori. Nei prossimi giorni riusciremo un po' a chiudere il cerchio anche per capire la portata di questo surplus.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Foudraz, ne ha facoltà.

Foudraz (LEGA VDA) - Grazie Assessore. Come ho già detto prima, la sicurezza dei cittadini deve essere una priorità, ma non solo, occorre anche rivolgere uno sguardo all'ambiente che ci circonda per saperlo valorizzare al meglio e in tutte le sue potenzialità, anche perché la nostra Regione mette in campo importanti investimenti che riguardano la sponsorizzazione del nostro territorio come luogo ideale per trascorrere momenti indimenticabili e non può quindi venir meno e saper conciliare l'aspetto promozionale con l'aspetto urbanistico, paesaggistico e di tutela dell'ambiente, quindi nuove tecnologie di illuminazione degli attraversamenti stradali pedonali, oltre ad aumentare la sicurezza per entrambi i fruitori, consentirebbe anche una percezione decisamente migliore dell'ambiente e influirebbe in modo decisamente importante su inquinamenti luminosi poiché la qualità dell'illuminazione artificiale permetterebbe quindi di valorizzare le strutture architettoniche e paesaggistiche del territorio nelle ore serali e notturne e con un'emissione di anidride carbonica pari a zero.

Ritiro quindi questa mozione poiché mi ha confermato che comunque c'è la volontà di andare verso un'implementazione delle risorse da destinare agli Enti locali e mi auguro che comunque, sebbene sono risorse delle quali poi si faranno carico gli Enti locali su come spenderle, noi come Regione si possa vigilare affinché queste risorse vengano spese nella maniera corretta, corretta nel senso che si vada verso la sicurezza dei cittadini ma anche la bellezza del patrimonio e dell'ambiente che ci circonda.

Il Consiglio prende atto del ritiro.