Oggetto del Consiglio n. 2489 del 25 maggio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2489/XVI - Reiezione di mozione: "Avvio di un censimento mirato sulla specie Canis Lupus in Valle d'Aosta anche ai fini di prelievo e abbattimento di esemplari a norma della legge regionale 11/2021".
Bertin (Presidente) -Punto n. 10 all'ordine del giorno. Illustra il consigliere Planaz.
Planaz (LEGA VDA) - Portiamo questa mozione che illustrerò per conoscenza dell'Aula proprio per continuare a evidenziare la grave problematica della gestione della fauna selvatica, in particolare la gestione del lupo nella nostra regione, per impegnare il Governo a prendere azioni concrete visto che c'è anche stato un cambio di deleghe, mi perdoni, collega Carrel, però mi aspetto qualcosina in più visto che abbiamo anche depositato una legge assieme anche con l'ex Assessore all'agricoltura, che era stato velocissimo a presentare un'altra legge e che poi non ha fatto nulla al riguardo.
Con l'illustrazione di questa mozione voglio far capire la mal gestione e anche la conservazione di questo animale partendo da un po' di tempo indietro, perché sennò non si riesce a capire come mai arriviamo al giorno d'oggi con una gestione così incontrollata, praticamente lasciata all'abbandono a sé stesso, cosa che non accade con nessun tipo di animale, al di là delle due-tre specie protette che abbiamo, ma ci sono specie protette, tipo la lince, che oggi non creano così grossi disagi e, per fortuna, anche l'orso che nella nostra regione al momento non è ancora presente e ci auguriamo che non lo sia mai.
Per capire un po' la situazione, andiamo indietro nel tempo e io ho fatto una ricerca per capire l'ultimo abbattimento legale del lupo in Italia quando è stato, 1929, fu l'ultimo abbattimento legale di questo animale, legale ripeto, cosa che vuol dire che oggi non è impossibile contenere la specie, al di là delle ideologie di molti ambientalisti e animalisti, 1929 fu l'ultimo abbattimento del lupo in un periodo dove non c'erano le problematiche del giorno d'oggi e dove, a seguito dei conflitti che ci sono stati e quant'altro, si contavano alla fine degli anni Trenta una settantina di capi in tutto il territorio italiano nazionale.
Questo ha fatto sì che poi questo conflitto tra uomo e lupo è andato un po' in dispersione, anche perché non c'era il problema che questo animale andasse a fare dei danni, c'era l'altro problema, il problema che veramente era in via d'estinzione e che se non si interveniva con qualcosa di concreto, e lo faremo anche noi oggi... se l'animale fosse a rischio di estinzione, io penso che tutto questo Consiglio regionale farebbe una proposta di legge per andare a tutelare al massimo tutte le specie animale a rischio di estinzione. Io penso che questo sia un ragionamento di buon senso che tutte le persone che ne abbiano un pochettino debbono fare.
Cosa è successo nell'arco del tempo? Che dagli anni Trenta troviamo il primo documento a tutela di questi animali: la Convenzione di Berna, che tutti io spero conosciamo, che è quella che tutela tutte le specie animali, non sono nello Stato italiano, ma in tutta Europa e anche nei Paesi nordafricani, e spiego anche il motivo, per tutelare delle specie che erano in via d'estinzione, le specie migratorie, se non si andava a firmare un documento in accordo con tutti gli Stati, è normale che quando questi animali che erano di via di estinzione transitavano da uno Stato all'altro, cosa che continuano a fare a tutt'oggi... se non c'è una tutela un po' di vasto campo, non c'era nessun senso, perché se uno Stato la tutela e l'altro Stato non la tutela perché magari non è una specie prioritaria per il suo territorio, logicamente queste specie non avevano nessun motivo di andare a fare un documento. La Convenzione di Berna che fu sottoscritta nel 1979 a Berna, come così intitolata, andava a tutelare tutte queste specie animali tra cui il lupo, l'orso, la lince e tutta una serie di altri animali, che rischiavano e rischiano ancora alcuni oggi la via di estinzione anche per i conflitti tra l'uomo e l'animale. Giustamente ci voleva un documento che andasse a classificare, con una classe di protezione riservata, questi animali.
Cosa succede poi nel 1992? Con la legge che è ripresa dalla Regione autonoma Valle d'Aosta... che è la 63/1994... andiamo a riprendere le leggi nazionali, assieme alla Convenzione di Berna e andiamo a dare una classe di protezione a questi animali ma perché era normale che accadesse questo? Perché ce n'era veramente bisogno e fin qui non c'è nulla di anomalo perché contando meno di 100 capi di lupi in tutto il territorio italiano, logicamente se non si interveniva velocemente... si prendeva una razza o una categoria di animale contenuta e con un numero sufficiente e indispensabile per la biodiversità del territorio, lo diciamo tutti e nessuno lo nega.
Cosa è successo? È successo che negli ultimi anni, soprattutto dopo gli anni Duemila... non so cosa è successo, si è deciso di far ritornare questi animali nei territori dove forse c'erano già, dove anche tutta la fauna selvatica si era abituata a convivere senza questi predatori per regolare la fauna, per tutta una serie di cose che gli studi che ci vengono presentati ci indicano come una cosa che era obbligatoria ma che, secondo me, ad oggi è andata fuori controllo in pieno, perché quando manca completamente la tutela per migliaia e centinaia di anni, poi arriva un periodo di tutela come deve essere fatto, poi ritorniamo in un periodo che.... non è mai successo nella storia dei nostri popoli di lasciare transitare e vivere questi animali come vogliono, non è mai successa perché se noi andiamo indietro anche cent'anni, anche se non avevano i mezzi per abbattere questi animali, si difendevano come si potevano, gli agricoltori, anche i cittadini e quant'altro, perché tanto purtroppo incidenti come quello che è successo l'altro giorno con l'orso, anche con i lupi negli anni e nei secoli scorsi è successo di bambini che purtroppo hanno fatto una brutta fine perché erano liberi a giocare nelle campagne e quant'altro e con questi animali, anche seppur un po' controllati con i mezzi che si potevano... quando un predatore ha fame e c'è l'occasione di una preda, è normale e non fa nient'altro che nutrirsi come la natura l'ha creato.
Oggi arriviamo a una gestione di questo animale, e ho qua degli articoli in tutta Europa mai così disunita, e faccio una serie di esempi, perché mi è stato chiesto di andare a vedere cosa fanno, di studiarmi cos'è che fanno gli altri Paesi e sono andato a fare un'indagine a cosa accade intorno al nostro Paese, in primis alla Valle d'Aosta ma anche all'Italia, per capire cosa fanno gli altri Paesi.
Ci sono troppi gruppi, non ce n'è abbastanza? Li seminano, li tolgono, li spostano, voglio capire gli altri Stati cosa fanno quando si trovano con una popolazione elevata di questi predatori. Cominciamo dai Paesi a Nord, la Svezia 470 lupi censiti, ricordo che la Svezia ha il doppio del territorio italiano e ha previsto, anche se è inserita nella Convenzione di Berna, per un fattore di pubblica sicurezza ma non solo, anche per la convivenza tra le aziende, gli allevamenti e quant'altro, di ridurre di settanta lupi, ha portato di nuovo da 470 a meno di 400 lupi. La Norvegia ha fatto la stessa cosa.
In Svizzera, anche se nella Convenzione di Berna dello scorso autunno hanno votato tutti contro al controllo di questa specie sul territorio europeo, continuo a ribadire l'importanza... non è che si attiva la caccia su questo animale, si attiva un controllo, perché la caccia si attiva se si va a prendere un animale per esigenze, adesso ai giorni d'oggi non è più neanche un'esigenza alimentare ma una volta era un'esigenza di sopravvivenza per le zone montane. Oggi la caccia è più forse sport che altro perché non abbiamo, per fortuna, quelle esigenze, però la Svizzera cosa ha fatto? Anche se la Convenzione di Berna gli ha dato parere negativo, via libera all'abbattimento preventivo dei lupi e la Svizzera ce l'abbiamo qua, confina qua a 50 chilometri. E lo stesso fa la Francia e l'Austria. Cosa succede? Se vicino a noi cacciano o spaventano o attivano delle misure che non sono le nostre, è normale che il lupo che si trova lì sul confine dice: "vado in Italia, si sta bene perché lì sono tranquillo" e poi arriva alla Coumba Freida, trova Marguerettaz che dice: "vieni pure qua".
Anche la Germania, dopo l'attacco al pony della Presidente della Commissione europea, ha detto che bisogna intervenire, perché purtroppo finché tocca alle altre persone, nessuno si rende conto, poi quando vieni toccato personalmente, dici: "forse abbiamo perso un po' il controllo di questa situazione, dovremo intervenire".
Anche lei chiede il controllo di questa specie perché ormai è diventato... poi, secondo me, non è neanche una questione di troppi o pochi, quello studio lo lascio fare a chi è di competenza. Il problema è che questo animale si abitua velocemente ed è passato da essere cacciato a non più neanche a essere spaventato; quando si avvicina che c'è una preda e tutto, può fare... infatti tutti dicono: "gli ho parlato, non è scappato", è normale, non gli facciamo niente, lo facciamo entrare nei nostri villaggi, nei nostri allevamenti, nei recinti, nessuno gli può fare niente, è normale che lui si abitua a gironzolare e ad andare nelle zone antropizzate, dove poi il rischio concreto di avere degli attacchi agli animali domestici di affezione ma anche alle persone diventa altissimo.
Fin qui abbiamo dato un'occhiata a una panoramica generale di quello che succede in Europa, poi qualcuno mi ha detto: "facciamo come fanno gli Stati Uniti, li sterilizzano". Io sono andato a vedere, ho detto: gli Stati Uniti sono una Nazione molto avanzata, lì li sterilizzano. Secondo me, è sbagliato il termine, li sterminano, non è che li sterilizzano, infatti è aperta la caccia anche negli Stati Uniti e su 175 prelievi... ne hanno prelevati 216, poi hanno chiuso di nuovo la caccia perché sennò veramente poi dopo andava a finire male, comunque tanto per far capire che in tutte le Nazioni, dove c'è un po' di buon senso, dove il numero elevato di questi animali va ad attivare delle misure che non piacciono a nessuno... cosa che io ho sempre detto.
Ho detto: se continuiamo a proteggere in questo modo questo animale, farà sì che un giorno dovremo intervenire massicciamente sulla specie, cosa che si poteva benissimo prevenire, bastava fare qualche piccola azione nel tempo.
Lo dimostra il fatto che prima ho dato dei numeri, l'Italia in vent'anni da un centinaio di capi, siamo arrivati a 3.300 sulla nostra superficie.
Alla fine, se facciamo un calcolo su tutto il territorio europeo, noi solo in Italia ne abbiamo di più, e questo dovrebbe far pensare.
Poi l'altro giorno c'era anche una trasmissione che mi hanno girato di Mario Giordano che ha fatto una trasmissione e logicamente, a differenza di molte testate giornalistiche o trasmissioni, non è andato a intervistare la parte ambientalista, è andato a intervistare la parte che vive e deve convivere con questi animali, anche a seguito di quello che è successo in Trentino, perché tutte le favole che ci vengono a raccontare che questi animali non sono pericolosi per l'uomo, io penso che oggi siano tutte da smentire, però questo si sapeva già prima.
Se una persona ha e dice che ha coscienza degli animali... era normale che succedesse qualcosa... e sarà normale che se non facciamo un qualcosa, succederà qualcosa anche per quanto riguarda la specie del lupo, perché è la natura. Non è che noi possiamo decidere di controllare la natura, non possiamo farlo del tutto, qualcosina succederà sempre, quello è un dato di fatto e non possiamo pensare, oggi come oggi, assessore Carrel, di continuare a gestire la cosa come l'abbiamo gestita in questi anni. Adesso noi siamo tre anni quasi che siamo in quest'aula e non abbiamo fatto nulla al riguardo di questo, dobbiamo fare qualcosa. Non è che voglio accusare nessuno, sbagliamo tutti e, finché mondo ci sarà, ci sarà sempre qualche errore umano e non umano e purtroppo di questo dobbiamo prenderne atto, ma io non dico di partire domani mattina con questa mozione e ammazzare tutto quello che troviamo... io dico di controllare e monitorare, perché se noi andiamo sul sito della Regione autonoma Valle d'Aosta e guardiamo dove sono stati rilevati dei passaggi del lupo, ormai è tutta rossa la cartina, non c'è più uno spazio della nostra regione per cui si possa dire: "quella è un'area non c'è il lupo, siamo tranquilli, possiamo fare qualcosa o quant'altro". Anche perché poi ci sono Regioni che hanno qualche problemino in meno, però oggi il lupo tanto ormai è dappertutto, vediamo attacchi dappertutto, in pianura, sull'Appennino, anche vicino alle coste, al mare. L'esperto ha detto che era impossibile che sia stato un lupo, poi tutti i dubbi del caso... però io dico una cosa: vent'anni fa... attacchi di cane ce ne sono sempre stati ma non erano in un numero così considerevole da creare questo allarmismo. Ogni tanto esisteva un attacco di qualche cane o un branco di cani, perché potrebbe anche succedere che nel tempo qualcuno che ha lasciato dei cani un pochettino incustoditi abbia creato un branco... e creavano problemi, ma si poteva intervenire, si poteva fare qualcosa: o venivano rinchiusi al canile, o si sterilizzavano, o si davano in adozione a qualcun altro. Adesso io capisco che non possiamo dare in adozione un lupo per ogni ambientalista, perché non ce ne sarebbe neanche abbastanza, perché sono tutti leoni da tastiera, poi quando devono mettere la faccia e andare sulle piazze, ne vediamo ben pochi. Questo è un altro punto che vorrei mettere a fattor comune.
Noi oggi qui siamo stati scelti dal nostro popolo per prendere delle decisioni, non mi piace e non mi va giù che delle decisioni di comitati ambientalisti... e non vengano a dare delle indicazioni di quello che dobbiamo fare noi in quest'aula, decisioni che dobbiamo prendere noi, perché alla fine la responsabilità di tutto questo, anche di tutti i progetti a protezione di questo animale... vedo poche firme in fondo alle dichiarazioni dei progetti e su questo, Assessore, lei direi di fare un po' più attenzione, perché tutte le persone che si prendono la responsabilità di fare certe dichiarazioni, se sono convinte di quello che fanno, devono firmare sotto, nero su bianco: "io sottoscritto Planaz Dino dichiaro che il lupo non attaccherà mai nessuna persona e non arrecherà danni agli allevamenti", sennò quei documenti lì a cosa servono? Ma un documento non firmato, anche qua nella sede in cui siamo noi io mi chiedo a cosa serve. Eppure quei documenti, anche l'altro giorno per smentire la trasmissione di Mario Giordano, sono già stati introdotti sul sito, anche sul nostro sito regionale... è stato aggiornato, non c'è nessuna firma e tante contestazioni che hanno dato sono false, dal numero di lupi, perché sennò vorrebbe dire che se ISPRA dice... perché 3.300 sono i dati censimento ISPRA, se poi il progetto "Wolfalps" viene a dirmi che i dati di censimento ISPRA non sono esatti, qua dobbiamo veramente fare qualcosa, perché allora a cosa serve? Se abbiamo un Istituto che fa una ricerca e l'altro che dice: "no, non è vero, solo nell'arco alpino", per creare confusione, per non prendere nessuna decisione e per creare dei danni.
Poi ci tengo anche a precisare che questa mozione io l'avevo presentata già un bel po' di tempo fa, ancora prima che accadessero tutti gli incidenti in Trentino al riguardo dell'orso, anche per far capire - e questo ci tengo a sottolinearlo - che la preoccupazione mia e del nostro gruppo, come di tanti Valdostani, c'è sempre e ci sarà sempre, non è perché a seguito di quell'incidente noi vogliamo cavalcare l'onda e fare pubblicità. Io quell'iniziativa - vadano a controllare tutti quelli che hanno voglia - l'avevo già presentata e sottoscritta prima, poi disgrazia vuole che non ho neanche finito di presentare l'iniziativa che è successo quel malaugurato incidente che non auguro più a nessuno, a qualche ambientalista convinto sì, anzi, gli consiglierei anche di andare a parlare all'orsa e di convincerla di non attaccare più nessuno dentro la gabbia però, a mangiare a pranzo assieme, visto che quel peluche lì è tanto ambito da molti ambientalisti.
Al di là di quello, se non facciamo qualcosa e non interveniamo ma con qualche misura, io l'ho già ripetuto prima perché poi sembriamo il gruppo che vuole sparare a tutti i lupi, no, perché se si ascoltava la mia tesi, non arrivavamo a questo punto che c'è un'abbondanza di lupi sul territorio, perché adesso tutti i giorni che ti giri vedi un lupo, ma è normale? Vicino alle case, vicino agli allenamenti, poi dirò: "che bravo", non fa niente. Il lupo studia l'attacco e al momento opportuno attacca, non è che se sta lì a guardare e non fa niente, non attaccherà mai l'uomo, è un animale intelligentissimo a differenza di molti altri animali. Il lupo studia e poi, quando ha fame attacca, come l'allevatore alleva, quando necessita di mandare degli animali al macello o anche in passato l'unico modo di sopravvivenza era avere degli animali in casa, custodiva gli animali, li custodiva bene, perfettamente, li teneva meglio di qualsiasi altro allevatore, si faceva la gara a chi lo teneva meglio, poi purtroppo il destino andava per la sussistenza familiare. Il lupo fa lo stesso, non è che dice: faccio camminare tutti i giorni gli animali, non li prendo e poi il giorno che ho fame questi hanno già paura e scappano. Faccio un esempio un po' banale ma visti tutti gli studi scientifici che vedo molto più banali, anzi, da paragonare alle favole di Cappuccetto rosso... dico che per il lupo è normale... e con la consistenza di animali che abbiamo sul nostro territorio è normale che gli attacchi aumenteranno sempre di più.
L'altro giorno alle tre e mezza del mattino esco fuori, l'ululato proveniva da lì vicino al paese. Se ci fosse stato un turista, avrebbe detto: "che bello l'ululato del lupo". A me fa girare le scatole, vi dico la verità. Poi da un lato va bene... però si sa che nella zona ci sono dei lupi, si sa che da un momento all'altro attaccheranno, fintanto che non ci sono animali al pascolo o quant'altro, catturano volpi, gatti, cani, quello che trovano ma il giorno che ci sono animali al pascolo e non c'è più selvaggina sufficiente, catturano quello che trovano, è normale.
Morale della favola: io spero che con questa mozione tutto questo Governo... al di là che Pour l'Autonomie aveva proposto una legge, l'avevamo sottoscritta e poi votata, anzi, è stata proposta, poi riproposta un'altra legge dall'assessore Sapinet, le abbiamo discusse, ce ne eravamo usciti tutti unanimi per andare a cercare di fare qualcosa... ad oggi lo so che a qualcuno non piace, non abbiamo fatto nulla, io non accuso la maggioranza, non accuso nessuno, mi prendo la responsabilità come ogni singola persona della maggioranza, però oggi se la politica vuole far sentire il suo valore, deve dire: no, qua la situazione è fuori controllo, dobbiamo intervenire, non possiamo di nuovo aspettare l'estate, che telefono a un allevatore che dice: "mi ha mangiato il manzo", c'è il manzo lì nel prato, solo lo scheletro... "ah, forse è un cane, è un cane del vicino, è una settimana che non mangia, è arrivato lì quella sera lì e ha mangiato il manzo", dai, non prendiamoci in giro... Quando ci sono stati degli attacchi dei cani, sono stati ammazzati magari dei vitelli, dei manzi e quant'altro, magari li facevano andare giù dai dirupi e non li toccavano neanche. Oggi troviamo delle carcasse completamente pulite, proprio un lavoro fatto da chirurgo - mi perdoni il chirurgo -, però vediamo le carcasse perfettamente pulite e questo è un segnale che non c'è bisogno di fare tante prove del DNA, ma è segno che in giro c'è un branco un po' affamato che ha ripulito per bene la carcassa, ha leccato tutte le ossa e ha lasciato lì quello che non riusciva a mangiare. Questo è un problema che, secondo me, non è solo per gli allevamenti e per quant'altro, ma anche come pubblica sicurezza, presidente Testolin, dobbiamo metterci la coscienza... Lo so che a nessuno piace fare questo passo, lo so che non c'è proprio una divisione popolare, perché adesso le persone che hanno un po' di buon senso, con quello che è accaduto in giro per il mondo, ci ragionano un po' di più, poi c'è quella fetta che io vedo di rispetto di ambientalisti, però io gli consiglio di informarsi di più, perché non possono continuare a scrivere e sparare sentenze sui social senza conoscere bene la situazione, soprattutto delle zone di montagna, perché se non siamo più padroni di fare passeggiate senza rischio di essere attaccati, come sta succedendo in Trentino, ci sarà il turista che viene nella nostra Regione per dire: "sì, vengo perché mi piace vedere il lupo" o nel caso del Trentino di "vedere l'orso", ma ce n'è anche una grossa fetta che dice: "io, se devo andare a rischiare con la mia famiglia di essere attaccato in un territorio dove vado in ferie e non per lavoro..." sicuramente cambia destinazione.
Poi occorre non nascondere il fatto che tanto oggi il problema non ce l'abbiamo più solo noi, ma ce l'ha tutta l'Italia, perché, come abbiamo visto su molti annunci l'altro giorno, anche in Abruzzo, anche molti delegati del grande progetto "Wolfalps" dicevano, quando ero Presidente dell'Associazione: "vi portiamo a vedere come fanno in Abruzzo". Abbiamo avuto la conferma di come fanno in Abruzzo, che il lupo è arrivato, ha attaccato il cane della signora, lei giustamente voleva difendere il suo cucciolo, non c'è riuscita, a momenti ci andava di mezzo anche lei... e ringraziare che ce n'era uno, perché se ce ne era quattro o cinque, cosa succedeva?
Allora per arrivare a una gestione incontrollata di questo tipo, continuare a sperperare soldi pubblici che poi dicono che vengono dall'Europa ma tanto sono soldi che potrebbero essere destinati a qualsiasi altro settore, o alla buona gestione di questo problema che oggi non esiste... perché è facile dare sentenze dagli uffici, ma poi quando sei fuori sul territorio, anche la squadra di pronto intervento... io ho provato di persona a chiedere aiuto e non esiste, anzi, la persona che mi ha risposto mi ha detto che non esiste, però sul sito della Regione c'è una squadra di pronto intervento. Come ce lo spieghiamo questo? Nessuno se ne rende conto? C'è una squadra di pronto intervento che non c'è? Io non lo so. Anche un po' di buon senso, anche per un po' di rispetto, perché poi l'ho fatto io e potrebbero averlo fatto anche altre persone, al di là del fatto che ci sono molte persone che sono deluse che non telefonano neanche più, non chiedono neanche più niente a nessuno.
Quando il lupo si mangia un capretto, un agnello o un bovino, si dice: "l'ho perso, pazienza, tanto succede", fa finta che sia un incidente come succede tante volte e non dice niente a nessuno perché poi passa quasi che è lui che è quello che ha voluto far mangiare l'animale al lupo, questo succede perché sei tu il primo indagato. Allora io chiedo con questa mozione di iniziare a fare qualcosa di veramente concreto, non solo degli spot elettorali, come quello che aveva fatto il collega Sapinet, che poi non ha mai fatto assolutamente niente, al di là che copiare la legge che avevamo presentato noi e far finta di discuterla per poi arrivare in Consiglio regionale e votarla tutti assieme.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.
Ganis (LEGA VDA) - Ringrazio il collega per aver fatto un breve excursus storico sulla presenza del lupo e per aver portato un po' di buonumore. In questo Consiglio regionale abbiamo affrontato più volte questa problematica evidenziando che in questi ultimi tempi, a causa degli avvistamenti sempre più frequenti della specie Canis Lupus, la situazione appare sempre più allarmante. Quello che è stato più volte sottolineato è che la presenza di questo predatore è causa di danni ingenti al mondo agricolo, al mondo faunistico e la sua presenza sta diventando una normalità nel mondo antropizzato.
Gli avvistamenti spesso nei centri urbani non sono più una cosa eccezionale; proprio in questi giorni è stato avvistato in Bassa Valle un lupo che si aggirava nei prati vicino alle abitazioni.
Va ricordato che in questi due anni, da quando è stata presentata la legge sul contenimento della specie Canis Lupus e mai attuata, qualcosa è stato fatto. Sono stati stanziati i soldi per l'acquisto di reti elettrificate, cani da guardiania, per risarcire i danni agli agricoltori, a causa delle perdite ingenti degli animali predati, per formare le famose squadre di task force invisibili, come ha sottolineato il collega Dino, per i progetti a sostegno di chi vive e lavora in montagna, per quelli sperimentali con l'utilizzo di dissuasori acustici, tutte misure importanti ma non risolutive.
Ricordo inoltre che nella nostra regione c'è un lupo che girovaga con radio collare. Potrebbe essere una battuta ironica ma non è così, quello che effettivamente manca è conoscere realmente quanti lupi possono vivere in un territorio, al fine di tutelarne la specie e permetterne una convivenza diciamo normale con il mondo antropizzato. Perché dico questo? E l'ha anche ricordato il collega. Sapete quanti lupi sono presenti in Italia? Sono circa 3.300 esemplari, concentrati principalmente sull'arco alpino. Si contano più di 100 branchi per la maggior parte in Piemonte, dove sono 67, 10 branchi sono presenti in Veneto, 8-9 in Valle d'Aosta, 9 nella provincia autonoma di Trento, 3 in Lombardia e altrettanto in Friuli Venezia Giulia. E nella vicina Francia? Ve lo dico io, il numero di lupi è stimato attualmente tra 530 e 630 individui; noi ne contiamo 3.300. Tra l'altro, il numero e la reale distribuzione dei lupi in Francia, secondo i dati forniti dal progetto "Wolfalps", sono in aumento.
C'è però una differenza molto importante e sostanziale: la Francia, che ricordo che fa parte dell'Unione europea e non solo quando fa comodo, pur avendo un numero così ridotto di esemplari, cosa fa? Ne ha utilizzato il prelievo, infatti oltralpe hanno previsto un tetto di abbattimento della specie del Canis Lupus che è di circa venti esemplari; in questo modo il carico antropico viene mantenuto, così come la conservazione della specie.
A questo punto appare chiaro ed evidente che la presenza della specie, nel nostro territorio nazionale, e di conseguenza in quello regionale, sia stata sottovalutata e sottostimata. Parole, queste, che sono state riprese anche nella nota trasmissione televisiva, come ha ricordato il collega, "Fuori dal coro" e non la trasmissione "De noz otre" come potrebbe dire qualcuno, che evidenzia il business milionario dei lupi, soldi destinati al progetto "Wolfalps", circa 18 milioni di euro in 12 anni, tra fondi europei e fondi statali, per pagare cosa? Consulenze, meeting, stipendi e non spesi per i lupi che sono abbandonati e liberi di riprodursi.
Visto che la situazione è sfuggita di mano, a questo punto appare chiaro ed evidente, e con questo concludo, che occorrono misure urgenti al fine di contenere la specie nel nostro territorio valdostano. La legge sul contenimento della specie del Canis Lupus votata in Consiglio regionale va in quella direzione.
Presidente - Siamo sempre in discussione generale sulla mozione, altri vogliono intervenire in discussione generale? Ha chiesto la parola l'assessore Sapinet, ne ha facoltà.
Sapinet (UV) - Due brevi considerazioni visto che sono stato tirato in ballo, ma volentieri, in merito ai due anni e mezzo dove la questione è stata affrontata, sia dai banchi dell'opposizione ma anche dai banchi del Governo, dove si dice che non sia stato fatto niente, per carità, questione di punti di vista. Sicuramente la problematica non è risolta, certo, ma di passi avanti significativi sono stati fatti e sono stati fatti all'interno della nostra regione ma anche al di fuori.
È stata citata la legge, una legge che rappresenta un primo passo, una legge che era stata quasi portata a casa, permettetemi il termine, nella legislatura precedente, quindi è stata giustamente ripresa, ripreso un lavoro portato avanti dall'allora III Commissione, che era pronta a portarla in Consiglio regionale alla fine del 2019. Un tavolo del lupo con le Regioni del Nord Italia, coordinato dal vicepresidente di Regione Piemonte, Carosso, che è stato sollecitato, al quale noi abbiamo partecipato e del quale i lavori stanno continuando, proprio nell'ottica, come giustamente diceva il collega Planaz, di guardare ai vicini e insieme affrontare la questione con le Regioni alpine del Nord Italia e sicuramente confrontandosi con i cugini d'oltralpe. Poi, sempre nel corso del 2022, l'importante lavoro del piano lupo che è in revisione al quale la nostra Regione, in particolar modo insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia e le Province autonome di Bolzano e Trento, ha portato al tavolo tutta una serie di osservazioni proprie ma soprattutto anche condividendo le osservazioni delle Regioni citate, così come loro hanno condiviso le nostre, proprio per riuscire ad avere dei censimenti più dettagliati e un'azione che vada a riconoscere maggiormente le specificità diverse delle varie Regioni.
Per dirla tutta, dei protocolli regionalizzati, questo per essere più rapidi e più veloci nel caso di intervento, per non dover sempre interfacciarsi con ISPRA proprio per riuscire ad accorciare i tempi. Poi sempre in questi anni, i lavori sugli incentivi alla prevenzione, supportare un settore sicuramente in difficoltà come quello zootecnico, che, con fatica, cerca una convivenza difficile con il lupo, che, sicuramente, si è inserito nel territorio in modo molto rapido.
Un passaggio significativo quindi è che si è riusciti a superare una logica di protezione dell'animale per arrivare verso una logica di gestione, questo a livello regionale, ma si è percepito anche a livello nazionale con l'importante passaggio del nuovo Ministro all'agricoltura, che ha voluto avere anche la delega sulla fauna e su tutta questa tematica, quindi un passaggio non banale.
Importante poi è stato anche il lavoro sulla valutazione, è chiaro che qui parliamo di rimborsi, quindi quando tu devi rimborsare, è chiaro che il danno è stato fatto, però comunque anche lì si è cercato di riuscire a migliorare una situazione che era stata creata quando il problema era di avere un minor impatto. In due anni il problema lupo è decisamente esploso, quindi si è corsi anche ai ripari per cercare di migliorare quella che era stata anche la valutazione dei capi.
Come dicevo, non si è risolta la questione, qui nessuno lo afferma, ma sicuramente sono stati fatti degli importanti passi avanti.
Oggi, come detto, io ho cambiato deleghe ma sicuramente non ho cambiato l'atteggiamento e la mentalità e anche dal lato ambiente siamo al tavolo insieme al collega dell'agricoltura proprio per cercare di fare ulteriori passi avanti.
Presidente - Siamo sempre in discussione generale, altri vogliono intervenire nella discussione generale sulla mozione? Se non vi sono altri interventi, chiudo la discussione generale. Non vedo altre prenotazioni, la discussione generale è chiusa. Per il Governo si è prenotato l'assessore Carrel a cui passo la parola.
Carrel (PA) - Grazie ai colleghi per l'importante dibattito su un tema che, come sapete, è un tema che, come gruppo consiliare, abbiamo seguito sin dall'inizio della legislatura e su cui ci siamo concentrati sia l'opposizione e oggi ci concentriamo nella nostra azione di governo.
Apprendo, tra le dichiarazioni del consigliere Planaz, che se il lupo fosse in estinzione, voi fareste una legge per tutelarlo e questo è un dato che un po' mi stupisce e non mi aspettavo da lei, però sicuramente è un dato che mi sono segnato in questa discussione generale.
Quello che però dobbiamo fare è cercare di guardare oggettivamente la situazione come è oggi, ovviamente tralasciando quello che è stato fatto, ed è bene che sia stato fatto, e cercando di guardare oltre per capire come possiamo andare a gestire questo fenomeno, perché è un fenomeno delicato, è un fenomeno che in altre Nazioni stanno gestendo anche con gli abbattimenti, in tutta la Francia abbiamo cento abbattimenti consentiti e non mi risulta che gli allevatori siano particolarmente contenti perché il problema è comunque ancora tanto sentito e sicuramente questi abbattimenti non stanno risolvendo la situazione.
Bisogna quindi cercare di essere oggettivi e cercare di capire come possiamo intervenire per tutelare i nostri allevatori, perché condivido quanto detto dai colleghi Planaz e Ganis, è necessario cercare di convivere ma soprattutto di gestire il fenomeno lupo, soprattutto per evitare che vi siano dei danni alle nostre aziende e ai nostri allevamenti, perché questo è il vero problema. La Regione in quest'ottica ha già aumentato le valutazioni danni, con tutte le problematiche rispetto alle valutazioni danni che ci siamo sempre detti e su cui stiamo cercando di lavorare e siamo contenti di poter dire che in quest'annualità, entro il 31 marzo del 2023, sono state presentate più domande rispetto agli anni precedenti per gli investimenti per quanto riguarda la tutela delle mandrie rispetto al lupo, quindi questi investimenti sono sicuramente degli investimenti che vanno nella direzione su cui stiamo cercando di lavorare.
Quello che stiamo facendo come Regione è anche cercare di sostenere gli allevatori attraverso diversi corsi di formazione, l'ultimo quello di ieri con i cani di guardiania, che ovviamente lei mi dirà è molto limitato e molto ristretto, ma è un segnale che va nella direzione che mira alla tutela dell'allevatore e alla gestione del lupo.
Quello che posso aggiungere al dibattito, che è un'informazione sulla quale credo che lavoreremo e dovremo lavorare, su cui ci confronteremo sicuramente nei prossimi mesi, è una riunione tecnica sull'approvazione del nuovo piano nazionale di gestione del lupo, una riunione che era programmata in prima battuta il 17 di aprile del 2023, è una riunione che riguarda tutte le Regioni italiane, e oggi è stata annullata e poi è stata riprogrammata per il 31 maggio 2023.
A questo tavolo, qua lo dico e lo confermo, i nostri uffici parteciperanno con l'idea di andare a gestire la specie lupo non esclusivamente proteggere la specie lupo ma a regolarla, questo ovviamente nell'ottica di trovare il giusto equilibrio tra le nostre aziende e la specie lupo, che, ovviamente, come voi avete ben riconosciuto, non può essere annullata, non deve essere annullata, ma va gestita in una certa maniera proprio per evitare i danni alle nostre imprese.
Con il progetto "Life Wolfalps" che avete citato e che ha citato anche la trasmissione "Fuori dal coro" con un intervento sicuramente che pone diversi quesiti e sicuramente che fa riflettere, credo che bisogna concentrarsi su ciò che sta facendo la Valle d'Aosta con questi fondi. È un progetto che nasce nel 2019 e finisce nel 2024, è un progetto da cui non è che si può entrare e uscire a piacimento in un anno o nell'altro, ovviamente se si partecipa a un progetto, si partecipa al progetto dall'inizio alla fine, quindi per serietà, visto che è giusto quanto detto che siamo eletti e dobbiamo cercare in qualche modo di rispondere alle esigenze della popolazione, ma dall'altra parte dobbiamo anche dire le cose come stanno alla popolazione, quindi che questo progetto scade nel 2024, vede delle importanti risorse destinate alla nostra Regione e dobbiamo interrogarci quindi sul come la nostra Regione utilizza queste risorse, e le utilizza principalmente per formare il Corpo forestale valdostano sulla questione lupo, per formare le guardie parco regionali, soprattutto nel Mont Avic, proprio per cercare di arginare di controllare questo fenomeno.
Per quanto riguarda quanto da lei citato nel suo intervento, collega Planaz, cioè delle squadre di pronto intervento che non hanno risposto, ad oggi - ma poi verificherò meglio - mi risulta che nel 2021 sono stati fatti trentaquattro interventi, nel 2022 venticinque interventi e finora, nel 2023, già tre interventi, ovviamente la stagione, quella in cui si fanno più interventi, è quella estiva e quindi è un dato del tutto parziale.
Mi occuperò sicuramente di andare a verificare quanto da lei sostenuto perché ovviamente queste squadre devono essere al servizio degli allevatori proprio per cercare di migliorare questa convivenza e migliorare questa gestione, ovviamente senza andare a creare danno alle nostre aziende.
Quello che infine voglio evidenziare è che ovviamente, nel caso in cui quest'importante riunione che si svolgerà il 31 maggio 2023, desse il via a tutto l'iter che potrebbe prevedere anche la decisione di andare come Francia e Austria ad abbattere un certo numero di lupi, il problema è che in percentuale, se questa decisione venisse presa dall'Italia, non so quanti capi spetterebbero alla Valle d'Aosta o, meglio, in Valle d'Aosta non abbiamo ad oggi segnalazioni di lupi problematici e quindi questa è una questione su cui dobbiamo interrogarci e su cui, per trasparenza, è giusto andare a specificare. Ovviamente se questa sarà la direzione, poi ci saranno sicuramente degli aggiornamenti sia in Consiglio che nelle competenti Commissioni.
Per quanto riguarda invece prettamente la vostra risoluzione, vi sono due impegnative: una è avviare il censimento mirato a un piano di monitoraggio che interessi la specie Canis Lupus, questo monitoraggio è un monitoraggio che - lo ha detto lei stesso - è già fatto dalla Regione Valle d'Aosta, abbiamo già tutti i dati sul sito regionale e nell'unico Tavolo lupo a cui ho partecipato, ho chiesto a tutti i partecipanti del Tavolo di contribuire a questa relazione, perché credo che sia fondamentale che questa non sia una relazione di monitoraggio esclusivo del Dipartimento flora e fauna ma che sia una relazione che possa coinvolgere tutti gli Enti interessati, proprio per avere un quadro completo della situazione in Valle d'Aosta e non esclusivamente un quadro delle varie zone gestite dalla nostra Forestale, quindi una maggiore sinergia e un maggior passaggio di informazioni anche con i vari parchi e le varie aree protette. Questo è l'input che ho lasciato all'ultimo Tavolo sul lupo e sicuramente noterete questa diversità rispetto alle relazioni precedenti per quanto riguarda la relazione del 2023. È quindi un'attività che già come Governo stiamo realizzando e stiamo mettendo in atto.
La seconda impegnativa è: "Impegna il Governo a prevedere la possibilità di prelievo e abbattimento di animali pericolosi o problematici, così come previsto dalla legge regionale 11/2021", aggiungo io regionale perché è una legge che, come ha ben ricordato lei, ha visto una proposta di legge come primo firmatario Augusto Rollandin del nostro gruppo e i colleghi della Lega, e dopo un disegno di legge del Governo regionale, questa legge di fatto è nata dall'insieme di queste due norme, norme che vanno di fatto a ripercorrere un cammino preso sia da Trento che da Bolzano che, di fatto, oggi si trovano esattamente nella nostra situazione, ad avere una norma regionale ma a essere impossibilitati di agire, come voi avete chiesto, proprio perché manca il piano lupo a livello nazionale, quindi siamo tutti in attesa di questo piano lupo che andiamo a discutere dal punto di vista tecnico con le indicazioni politiche che ho cercato di esprimere in risposta alla vostra mozione ma, di fatto, come Regione abbiamo già la legge regionale, dobbiamo cercare di renderla attuabile e possiamo renderla attuabile ovviamente ed esclusivamente con un confronto con le altre Regioni e con l'approvazione del piano lupo. Per questi motivi credo che questa mozione sia sicuramente interessante e ci abbia permesso di fare il punto sulla situazione del lupo, ma propongo, a nome della maggioranza, l'astensione.
Presidente - Dopo la replica del Governo vi sono altri interventi? Ha chiesto la parola il consigliere Rollandin per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.
Rollandin (PA) - Ho ascoltato con attenzione gli interventi su questo tema e credo che non sia il caso di fare delle valutazioni specifiche sugli Assessori, che, in qualche modo, si danno da fare per riuscire a capire quali sono i metodi che meglio possono dare risultati.
Credo che su questo tema, da quando si è fatta la legge, non c'è stata grande possibilità di limare per ricondurre dei passaggi che meglio si trovino su quello che è stato detto durante questa riunione molto importante.
Io ritengo che prima di guardare anche quello che succederà a livello nazionale, a livello locale credo sia importante fare un ulteriore approfondimento e riuscire a mettere insieme anche una parte di quello che oggi viene indicato come relazione. Credo che convenga fare una riunione globale per capire se e come deve essere verificato un cambiamento della legge stessa, perché giustamente è stato ricordato da tutti che è stato un passo avanti ma non definitivo, tant'è che le registrazioni che sono state oggi previste lo dicono chiaro, io credo che gli Assessori abbiano fatto un buon lavoro fino adesso, però è importante, come è venuto a galla, che alcuni aspetti siano probabilmente affinati, occorre metterci nella situazione di non dare più degli interventi specifici che non vadano nella direzione giusta come è stato ricordato.
Credo che su questo sia importante intervenire perché, e riconosco a chi oggi ha fatto questo intervento molto importante, la gente è preoccupata di quello che sta succedendo nelle valli e nelle zone dove maggiormente sono più interessate, per fortuna, non è dappertutto, in alcune zone è molto più sensibile che da altre, quindi ritengo sia importante che gli Assessori che hanno lavorato bene, secondo me, fino adesso facciano un ulteriore affinamento e si arrivi a fare una proposta che possa riprendere queste tematiche.
Presidente - Altri interventi? Se non vi sono altri interventi... consigliere Planaz a lei la parola.
Planaz (LEGA VDA) - Parto dall'intervento del collega Rollandin, non c'è stata possibilità o volontà? Questo crediamo, perché è facile nascondersi dietro alle regole nazionali ed europee, l'ho detto prima nella mia relazione, ci sono anche altri Stati, hanno fatto in un modo diverso, io non dico di fare come hanno fatto gli altri Stati, comunque si vede che dipende da che parte si sta, questo bisogna dirlo, comunque avremo modo di approfondire la questione in altri momenti.
Vorrei intanto rispondere a Sapinet che ha parlato di rimborsi e incentivi, io ho parlato di altre problematiche, si vede che lei è sempre molto attento alla situazione. Lei pensa di risolvere tutte le cose con gli incentivi e con i rimborsi, io spero che anche quando poi succederà come nel Trentino che qualcuno si farà male, ragionerà poi allo stesso modo, perché così magari si ricorderà poi delle affermazioni che ha fatto in quest'aula.
Il tavolo, se vogliamo partire con un'azione concreta... bisogna fare un documento concreto, e io volevo dirlo prima, quando non lo dico... lo presenterò con un altro documento perché mi restano cinque minuti... no quindici, ma tanto ce n'è di cose da dire. Il documento lo farò poi di mia spontanea volontà, qual è il suggerimento e cosa bisognerà poi fare a livello nazionale ed europeo, anche perché ieri - lei mi parla dei Presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano - il Presidente del Südtirol è partito a Bruxelles proprio per chiedere che si intervenga velocemente.
Allora non so più chi di voi due ha detto di condividere, non bisogna solo condividere, bisogna anche dare delle indicazioni quando si va a quei tavoli, perché per andare a quei tavoli e non dire nulla o lasciare far tutto ai dirigenti... io capisco che poi la linea politica viene a mancare, perché se io sono qua oggi, e, finché sarò qua, mi batterò su questo finché non avremo delle risposte, perché ritengo che sia una cosa giusta... al di là se sono maggioranza o minoranza, magari noi non andremo mai in maggioranza, potete dirci tutto quello che volete... ci avete anche detto che il progetto "Wolfalps 2019", i vostri colleghi che hanno firmato la prima volta per aderire a quel progetto... che poi le misure dove devono essere indirizzate, se a pagare i danni o a sostenere il relatore o stufare a fare i corsi come quello che ha citato lei... perché io i corsi li farei fare a quelli che mi hanno risposto al telefono e quella chiamata della squadra della task force lì è registrata e rivado a cercare la data così ve la controllate, neanche i vostri dipendenti regionali sanno rispondere al telefono e dire: "sì, ve la mandiamo subito". Perché non succede? Poi volete far fare i corsi agli allevatori... i corsi li farei fare a qualcuno che scrive questi documenti e alle ore 03:30 del mattino li manderei su a fare i corsi con gli allevatori, che, quando escono fuori, vedono i loro animali divorati, e poi vediamo se ragioniamo sempre allo stesso modo! È facile fare le regole, biglietti, tavoli tecnici dentro gli uffici, bisogna dare delle risposte, sennò è inutile che facciamo qualcosa, è inutile che facciamo leggi, abbiamo lavorato due-tre mesi per fare quel documento, da quando ci siamo insediati 6 mesi per fare un documento che oggi avete detto voi non serve a nulla. Allora cosa lo abbiamo fatto a fare? Lo annulliamo, però in due vi siete messi a farlo, non uno... non bastava uno a fare un documento che non valesse niente, è dovuta anche intervenire tutta l'altra parte maggioranza, ma tanto era uguale.
Scusate se mi innervosisco, però se noi non gestiamo bene questa cosa, arriveremo che troveremo la gente qua sotto con i forconi e io non voglio trovarmi dalla vostra parte perché io voglio difendere il nostro territorio per quello che è giusto, e quello che ha sottolineato lei, collega Carrel... ma sì, se i lupi fossero in via di estinzione, sarei il primo a battermi affinché questo non accadesse. In via di estinzione, non vuole dire che dobbiamo avere i lupi in più di tutta Europa, mi sembra che la situazione è un pochettino diversa da quella che volete far credere voi, anche tutti i dati raccolti, tutto questo sminuimento, mai calcolare tutti i danni. Anche i danni di cui non si trovano le analisi, quelli dubbi, vengono così... c'è il lupo, ci sono i cani... poi c'è il caso che non lo paga nessuno perché c'è il dubbio. Ma chi le fa queste analisi? Ma che analisi facciamo se non siamo neanche capaci e non siamo neanche in grado di dire se questo è un attacco da lupo, questo è un attacco da cane. "C'è un dubbio, non lo paghiamo", perché questo succede, perché l'anno scorso, su cento animali abbattuti, 43 mila euro, lascio fare a voi la divisione per sapere per quanto sono venuti a risarcire gli allevamenti.
Poi un'altra cosa: veloci ad aggiornare il sito di "Wolfalps" a seguito delle accuse veritiere, e qui tengo a dirlo, di quello che è stato fatto nella trasmissione di Mario Giordano, veritiere, non false, perché è la voce del popolo fuori che lavora e che vive tutti i giorni in mezzo alla campagna e alle montagne, ma a dare le risposte a delle domande che voi avete citato adesso per le misure di prevenzione quanto aspettate? In autunno quando gli animali vengono giù dalla montagna? Lei ha detto: "sono aumentate le domande di adesione", quanto aspettate a dare le risposte? Avremo motivo su questo di fare un'iniziativa, l'ho già preparata, perché non possiamo fare le domande di prevenzione e aspettare tutti comodi che uno ha per dire: "ma sì, vediamo se ci sono i soldi o no" e poi se si verifica un attacco, non ti viene risarcito perché hai attivato le misure di prevenzione, però andare a mettere sul sito di "Wolfalps" che le accuse di un'unica trasmissione che ha avuto il coraggio... e ringrazio e la contatterò di nuovo per far presente di questo scandalo vergognoso, di persona questa volta, così magari poi vediamo... lì siamo stati veloci ad aggiornare il sito, ma a dare le risposte anche quando c'è un danno? "Non si sa, bisogna vedere, fare le analisi, il DNA" e qua in là, quando troviamo dei animali ancora mezzi vivi, agonizzanti, ma allora la protezione degli animali è per tutti o è solo per alcune specie?
Con questo non mi dilungo però fate bene a non accettare questa mozione, sapremo cosa dire alla gente che è fuori di qua che non c'è... perché lo ripeto: possibilità e volontà sono due parole completamente diverse, una è la possibilità, l'altra è la volontà, che vuol dire che non è che si porta a termine un progetto o una qualsiasi proposta di legge, ma che ci si provi almeno, perché oggi immagino come vengono condotti questi tavoli tecnici, non c'è una volontà, perché se c'era la volontà, anche si va a contestare i dati di ISPRA come ho detto prima. ISPRA dice: "dopo un controllo, ci sono 3.300 lupi", saltano fuori i responsabili del progetto - che non so chi sono, perché mi piacerebbe sapere chi sono e chi ha firmato... - che dicono: "no, ma ce ne sono 900, 3.300 in tutta Italia"; sì, 3.300 in tutta Italia, ha detto una cosa giusta, però chi ha pagato quelle persone lì? Il progetto "Wolfalps" o soldi pubblici? E su questo farò altri interventi per capire se veramente sono solo le risorse di "Wolfalps" che vanno a questi progetti o se ci sono anche risorse regionali, perché se ci sono risorse regionali, lo farò sapere a tutti, va bene? Perché è giusto che sia così, che ogni cittadino, dall'ambientalista all'allevatore a chiunque viva nella nostra regione sappia cosa ne facciamo dei soldi dei contribuenti valdostani, perché io non ci credo che con quei soldi lì riusciamo a fare tutto quello che viene fatto con "Wolfalps".
Poi farò un'iniziativa sul risarcimento dei danni, anche sul valore degli animali. Un lupo quanto vale? Un bovino, un ovino, un caprino in via di estinzione quanto vale? Per questi progetti, ve lo dico io cosa vale: non vale nulla. In quella tabella del valore degli animali... c'era ancora assessore il collega Chatrian che ha firmato penso lui il progetto "Wolfalps" e lo ringraziamo... lo dice tutta la comunità valdostana, il modo in cui l'ha gestito... io ero Presidente e mi ricordo come l'ha gestito e non me lo dimenticherò mai, e c'erano molte altre persone.
Allora è inutile che usiamo il Governo nazionale qua e là, perché dove hanno la volontà di intervenire intervengono e credo che sia giusto intervenire perché, come ho detto prima, se non è giusto intervenire, è giusto non intervenire, ma in questo fatto cosa aspettiamo? Alle favole "ma tanto non toccherà mai l'uomo, non attaccherà mai l'uomo", come l'orso in Trentino? Aspettiamo che succeda qualcosa? Io la responsabilità ve la lascio a voi.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.
Ganis (LEGA VDA) - Ringrazio gli Assessori per la risposta. Credo sia importante riuscire a censire veramente il numero di lupi presenti nel nostro territorio, questo è un dato importante e attuare una misura di contenimento della specie. Le cifre che lei ha detto riguardo gli abbattimenti oltralpe sono un po' differenti, ma quello che conta, a mio avviso, è che la Francia, pur avendo veramente un numero inferiore di lupi, ne autorizza l'abbattimento, sono circa un quinto. Le ricordo che i soldi del progetto "Wolfalps" molto spesso non vengono utilizzati a dovere, tant'è che la situazione oggi è sfuggita di mano. Assessore, abbiamo i lupi che vagano tra i centri abitati, questa è la triste realtà. Mi auguro che vengano prese delle misure immediate, fatti concreti e poche parole.
Presidente - Per dichiarazione di voto, consigliere Perron, a lei la parola.
Perron (LEGA VDA) - Io non entrerò in realtà nella questione lupo-non lupo ma farò solo una considerazione di ordine molto più generale. Credo che quello che stiamo vedendo in quest'aula oggi abbia un senso simbolico, cioè in questo Consesso viene rappresentata la legittima rabbia di chi, come il collega Planaz, vede una differenza tra il mondo reale dalle esigenze di un mondo rurale, reale, che esiste, da un mondo invece che diventa astratto, che è il mondo poi degli apparati, della burocrazia. C'è questa differenza, perché è questo il vero tema che dovremo affrontare nei prossimi anni, al di là del lupo-non lupo, a parte che i dati sono impietosi. I dati sul numero di lupi a livello italiano, rispetto a un Paese come la Svezia, è impietoso. Qualcuno c'è mai stato in Svezia? Si faccia un giro e si vedrà che enormità di distanze hanno, quindi questi sono dati e cose reali che vengono rappresentati, non è un qualcosa che il collega si alza la mattina. La sua rabbia è legittima e rappresenta la rabbia di molte persone che stanno fuori.
Dobbiamo stare molto attenti a scollare completamente il mondo della politica dal mondo della realtà. Io credo che il nostro movimento, la Lega, questa cosa la faccia decisamente bene, perché poi, vedete, ci sono gli apparati, c'è la burocrazia, ci sono i progetti europei, io ieri mi sono astenuto da considerazioni perché sennò ripeto sempre le stesse cose e non mi piace, sono un creativo, non voglio andare a disco rotto, però anche in questo caso il progetto "Wolfalps", progetti europei, sembra che siano gratis, non sono gratis, non c'è niente di gratis che ci arriva dall'Europa, perché comunque sono soldi degli Stati nazionali che vanno nell'Europa. C'è quindi una narrativa gigantesca su questo che va smontata e poi si crea la rabbia giustamente, perché questi progetti poi, come al solito, si prestano a infiltrazioni di ogni tipo, è chiaro, ci sono delle lobby che si muovono, e in questo l'Unione europea è un perfetto esempio, perché lì si muovono lobby gigantesche che poi arrivano, si infilano sui territori con volontà esterne e poi noi in un Consiglio regionale.
La risposta che è stata data, secondo me, è emblematica, la legge c'è, il Consiglio regionale la legge la fa. Noi siamo qua tutti e trentacinque a fare le leggi e poi cosa facciamo di queste leggi? Non le applichiamo, ma non possiamo. Io non do nemmeno la colpa a nessuno di voi personalmente, faccio un'analisi più generale, più simbolica proprio, facciamo le leggi perché stiamo perdendo competenze, questo succede sempre di più, ci sono altri meccanismi che entrano in gioco, appunto anche lobbistici, e poi se ci sono degli scandali dietro a questi progetti, è bene che vengano fuori grazie al giornalismo d'inchiesta, quando c'è, funziona, e poi così noi ci troviamo ad avere le leggi e poi si dice: "in realtà non possiamo applicarle".
Ora mi chiedo se i meccanismi continueranno a essere questi proiettati negli anni, che cosa ci staremo a fare noi qua o chi ci sarà? Ci vediamo sempre più limitati, abbiamo le leggi ma tanto non le possiamo applicare, e non è colpa né sua, né del collega Sapinet di questo, è un meccanismo che si sta riverberando e io penso che continuerà, e noi saremo qua a fare un qualcosa che poi non avrà un impatto sulla vita reale, la gente si scollerà sempre di più dalla politica perché ci dirà: "ma cosa state lì a fare? " e noi risponderemo: "ma le leggi ci sono", "perché non le applicate?", "perché non possiamo più". Questa è la realtà, questa a livello simbolico oggi è la discussione che si è avuta, al di là della rabbia che è legittima.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Lucianaz per dichiarazione di voto.
Lucianaz (LEGA VDA) - Je ne peux pas accepter la position du Gouvernement. Au-delà des paroles de circonstance qu'on a entendues, je dirais qu'à ce point on se demande à que sert le Statut d'autonomie, à que sert l'article 2 qui nous donne les compétences, à que sert ce Gouvernement pseudo-autonomiste. À ce point je crois que c'est évident que votre rôle est très limité et se limite à des positions tout à fait... comment dire? pas trop déterminantes, voilà. À vous de faire quelque chose, mais comme viennent de raconter mes collègues, je vois qu'on est totalement en difficulté au-delà d'éparpiller de l'argent, je crois que, du point de vue législatif, là on est vraiment en difficulté, nous et notre autonomie.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Non vedo altre prenotazioni. Mettiamo dunque in votazione la mozione, la votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 13
Favorevoli: 13
Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
La mozione non è approvata.