Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2471 del 11 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2471/XVI - Interpellanze: "Estrazione di dati di pazienti coinvolti nel progetto "5000 genomi per la Valle d'Aosta" e Prosecuzione delle attività del Centro di ricerca dedicato alla medicina personalizzata, preventiva e predittiva".

Bertin (Presidente) - I punti n. 51 e n. 53 vengono affrontati congiuntamente, per cui il consigliere Baccega illustrerà le due interpellanze. A lei la parola Consigliere.

Baccega (FI) - Mi consentiranno gli Assessori ma in una logica che è opportuno perseguire illustrerei prima la 53 e conseguentemente la 51. Noi abbiamo voluto richiamare in quest'interpellanza un'eccellenza della nostra Regione fortemente voluta da tutti i gruppi: parliamo del progetto "5000 genomi per la Valle d'Aosta" collocato nel Centro ricerche CMP3 e che è dedicato e si proietta nella medicina personalizzata preventiva e predittiva delle malattie del neurosviluppo, delle malattie neuro-degenerative e oncologiche.

Il Consiglio regionale aveva affrontato questa tematica nel gennaio del 2022 e poi non mi pare più, quindi visto che è passato oltre un anno e mezzo, vogliamo fare il punto rispetto a quest'importante progetto, supportato e finanziato dalla nostra Regione, finanziato anche da risorse europee e organizzato e gestito dal Consorzio di ricerca condotto dall'Istituto italiano di tecnologia, oltre a tutta una serie di altri partner che tutti conosciamo ma non sto a citare perché l'elenco sarebbe lungo, che si sviluppa nei laboratori di ricerca, nell'Unità di sequenziamento genomica ad alta prestazione, nella Biobanca per la conservazione dei tessuti dei pazienti e l'infrastruttura hardware per l'archiviazione dei Big Data.

Richiamiamo le affermazioni dell'assessore Bertschy del 13 gennaio 2022, che ci comunicava che finalmente il Centro iniziava a lavorare e che erano state programmate le prime attività, ovvero i primi prelievi, quindi nelle interpellanze andiamo a chiedere fino ad oggi quanti prelievi sono stati effettuati.

Altra importante e condivisibile affermazione dell'Assessore fu in quell'occasione, che noi condividiamo ovviamente, che il CMP3 deve essere un volano di altri progetti, pertanto chiediamo all'Amministrazione regionale: "se è intenzione appunto della Regione perseguire l'attività di ricerca e creare dunque una prospettiva di stabilizzazione definitiva del Centro di ricerca e se ci sono già altri progetti di ricerca valutati o in programmazione da insediare nella struttura del CMP3".

Infine, tenuto conto che pare che le borse di studio siano in scadenza nel periodo tra novembre 2023 e febbraio 2024 e che il termine del progetto è previsto per novembre 2024, ma soprattutto per dare risposte e continuità al personale e ai ricercatori impegnati nel progetto, personale, a detta di tutti, altamente qualificato che sarebbe davvero un peccato perdere, che soprattutto la prosecuzione del progetto o di nuovi progetti potrà essere funzionale a quelle prospettive di attrattività che tanto vengono decantate all'interno di questa struttura e che riteniamo che vada proprio in quella direzione, quindi non solo ovviamente aumentando gli stipendi a medici e infermieri ma anche creando condizioni scientifiche qualificate e che qualifichino appunto l'attività sanitaria della nostra Regione.

Chiediamo quindi se è intenzione dell'Amministrazione regionale favorire e adoperarsi per la stabilizzazione del personale assunto quasi totalmente a tempo determinato. Questa è la prima parte di un'interpellanza, però siccome l'interpellanza n. 51 parla più o meno delle stesse cose, torniamo a fare ulteriori riflessioni su questa struttura così importante e così decantata da parte di tutti. Abbiamo parlato del futuro della struttura, del progetto, del futuro del personale operativo in quell'ambito, ora parliamo delle difficoltà che questo personale incontra nella gestione quotidiana dell'attività. Per questo chiediamo all'Assessore, non so chi risponderà ai due quesiti, forse uno, poi l'altro, però siccome la Giunta è collegiale, chiunque risponda siamo certi che arriveranno le informazioni che chiediamo, chiediamo se è al corrente delle difficoltà che incontra il Centro non potendo utilizzare i beni strumentali acquistati dall'Istituto italiano di tecnologia e che dovrebbero essere in funzione all'Ospedale Parini in quanto funzionali allo snellimento delle procedure e se si attiverà per avviare l'attività della Biobanca auspichiamo entro 30 giorni, chiediamo entro 30 giorni. In particolare ci chiediamo, visto e considerato che nell'estate 2021 nella Biobanca sono stati collocati due congelatori a meno 80 gradi, un congelatore a meno 40 gradi, un congelatore a meno 20 gradi, tutti dedicati al progetto per la conservazione dei campioni biologici raccolti e tenuto conto che il locale Biobanca è situato presso l'Ospedale Parini... sappiamo che al momento questi congelatori, come capirete utilissimi, non sono utilizzabili, perché? Perché pare che all'interno dell'USL non si sia ancora identificato il responsabile della Biobanca.

L'impossibilità di utilizzare questi frigoriferi situati in Ospedale comporta delle oggettive difficoltà nelle varie fasi di raccolta e di conservazione dei campioni tessutali e si sopperisce a questa mancanza con l'utilizzo del ghiaccio secco, perché in assenza del congelatore a meno 80 gradi che dovrebbe essere attivo al Parini, deve essere trasportato questo ghiaccio secco quotidianamente dal centro CMP3 o addirittura viene acquistato ad hoc. Chiediamo inoltre se i beni strumentali acquistati dall'Istituto italiano di tecnologia sono diventati di proprietà dell'ASL o se si è stipulato un contratto di comodato d'uso o altra forma di locazione per l'utilizzo degli stessi, anche se non sono utilizzati. Infine chiediamo se è ragionevole pensare che i dati clinici dei pazienti coinvolti nei prelievi possano essere estratti dal Fascicolo sanitario elettronico, altro momento sul quale poi approfondiremo le tematiche rispetto al Fascicolo sanitario elettronico. Perché questa domanda Assessore? Perché era in animo e come obiettivo determinante per migliorare le procedure trovare un accordo per l'accesso alla rete ospedaliera. Questo per consentire l'estrazione automatica dal Fascicolo sanitario elettronico dei dati clinici dei pazienti arruolati, dati che verrebbero poi caricati sulla piattaforma sviluppata dalla Socio Engineering denominata "Electronic Heart Record". Si tratta di informazioni importanti per migliorare la comprensione delle patologie e di snellimento delle procedure perché mi sembra che ci siano ovviamente dei grossi problemi. Queste sono le problematiche che si riscontrano al CMP3 rispetto al progetto "5000 genomi in Valle d'Aosta", l'auspicio è che si prenda in considerazione quanto viene detto e soprattutto che si vada nella direzione di mantenere il CMP3 operativo e attivo, incrementare ovviamente l'operatività del CMP3 e far proseguire il progetto "5000 genomi" nel futuro ben oltre il 2024.

Aspetto le vostre risposte.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Con l'inversione della presentazione ci ha confuso, nel senso che io rispondo alla 53 e l'assessore Marzi si riferisce alla 51 più ai temi dell'Azienda a quell'interpellanza. Intanto credo che parlare di questo progetto sia sempre importante in questo Consiglio, perché lei, tra l'altro, come Assessore alla sanità, l'ha seguito per un periodo, la genesi del progetto è lontana però tutti abbiamo contribuito ad arrivare un poco alla volta a fare finalmente partire questo progetto, con tutte le difficoltà che un po' tutti abbiamo dovuto superare, comprese quelle date dal Covid, che ha rallentato di molto e per molto tempo tutta una serie di iniziative che avrebbero dovuto essere portate avanti in un periodo appunto molto delicato. Quando allora dissi qui in aula: "finalmente è partito" era anche un po' una liberazione per tutti, perché per un periodo era stato anche messo in dubbio che il progetto potesse vedere l'avvio. Quelle difficoltà che sono date anche dal fatto della complessità di mettere insieme un progetto come questo in una comunità piccola come la nostra che ha necessità di affacciarsi anche a questo tipo di progettazione di strategie, quindi sconta una mancanza anche di cultura e di storia per organizzare progetti di questa portata, l'abbiamo scontata e, per certi versi, continuiamo ad avere delle piccole difficoltà, però, giorno per giorno, per le quali lavoriamo per dare delle risposte grazie anche alla professionalità di tutti i soggetti che stanno dentro quest'Associazione, perché abbiamo soggetti importanti per la ricerca, come l'Istituto italiano per la tecnologia, l'Università, abbiamo aziende importanti come Engineering, ci sono nostri enti di ricerca come l'Università della Valle d'Aosta, comunque tutti coloro che contribuiscono a portare avanti questo lavoro che è molto importante.

Siamo partiti, l'assessore Marzi poi spiegherà meglio le cose che sono sottolineate nell'interpellanza n. 51, per quello che ci riguarda, per andare un po' puntualmente alle risposte, quanti prelievi sono stati effettuati fino ad oggi, fino ad oggi l'Istituto italiano di tecnologia ha comunicato che la data del 4 maggio 2023, quindi non è aggiornatissimo ma di pochi giorni, sono stati effettuati 1.044 prelievi di cui 608 di sangue e 436 di tessuti. Anticipo che dovremo nelle prossime settimane fare alcune modifiche con una delibera ma poi avremo modo di parlarne.

"Se è intenzione dell'Amministrazione regionale proseguire le attività di ricerca e creare una prospettiva di stabilizzazione definitiva del Centro ricerca": credo che, come lei ben ricorda, nell'avviso che avevamo emanato era previsto espressamente l'obbligo di stabilizzare l'Associazione temporanea di scopo costituita per la realizzazione del CMP3. L'ATS ha scelto di costituirsi in società consortile a responsabilità limitata e la stabilizzazione dovrebbe avvenire entro l'estate. Tutti i partners ne faranno parte, ovviamente non noi perché siamo il soggetto che ha affidato il servizio. Il perché era stato fatto questo pensiero sulla stabilizzazione è bene ricordarlo: proprio perché si voleva dare prima un avvio al centro con questo bando, ma poi l'obiettivo era quello di dare al bando una sua sostenibilità nel tempo, quindi una sua stabilizzazione in termini di centro di ricerca che si inserisce e poi cresce non attraverso dei bandi che creano poi tutte le difficoltà che tutti conosciamo per organizzare una programmazione, sia scientifica che organizzativa, gestionale finanziaria, ma proprio appunto con l'idea che, una volta inserito, si potesse costruire, attraverso bandi e finanziamenti per la ricerca e tutto quello che si potrà fare, una continuità nel tempo di questo importante centro che permetterà, e lo dirà meglio l'Assessore alla sanità, anche di organizzare progetti che possano essere utili a sviluppare in Valle d'Aosta una crescita del nostro modello sanitario anche attraverso progetti di ricerca e attenzioni che si potranno creare rispetto all'attrattività di questo centro anche per i nostri giovani ricercatori e per tutti coloro che vorranno favorire una crescita complessiva di questo modello.

Per venire alla domanda n. 3: "se è intenzione dell'Amministrazione regionale favorire la stabilizzazione del personale quasi totalmente assunto a determinato", ovviamente, senza entrare nelle dinamiche di organizzazione del Centro che compete all'ATS oggi e alla società domani, è ovvio che dovremo cercare di andare in questa direzione, perché questo è un po' l'obiettivo, continuando però a garantire la possibilità ad altri giovani di inserirsi qui, di venire a fare attività di ricerca come borsisti anche per dare a questo centro la sua giusta valorizzazione. È un centro che potrà essere importante per tanti Valdostani ma anche per tanti Valdostani è importante andare a fare esperienze all'estero e portare qui altri ricercatori importanti che lo possono fare. Sicuramente quindi l'indirizzo, questo lo dico più come Assessore al lavoro, è quello di dare continuità al lavoro delle persone, in particolare dei giovani, sapendo bene che ci sono anche, come in questo caso, valutazioni che vanno al di là del semplice contratto a tempo indeterminato, ma ci sono anche valutazioni che devono essere fatte sia dalla società che dalle persone. Qualcuno a volte viene qua anche per valorizzare quel tipo di progetto, non tanto per stabilizzarsi definitivamente. Sotto questo profilo, nella misura in cui la società completerà la sua costituzione, noi dovremo cercare di dare degli indirizzi chiari e anche di seguire la nuova programmazione, come appunto lei sa, la programmazione riguardo alle attività di ricerca era finanziata attraverso il POR 2014-2020 del Fondo sociale e adesso si sta inserendo il nuovo programma e, sotto questo profilo, dovremo cercare di valutare come dare continuità anche a questo tipo di finanziamenti.

Per quanto riguarda l'ultimo quesito: "quali altri progetti e ricerche da insediare al centro CMP3 sono stati valutati e programmati", al di là che l'Istituto di tecnologia sta partecipando a un progetto nazionale e sta valutando anche la partecipazione ad alcuni bandi a cascata sul PNRR, io vorrei valorizzare il lavoro che il Centro ci ha permesso di fare anche come attività di ricerca per la ricerca applicata. Lo abbiamo presentato in commissione da poco, abbiamo da poco approvato un bando che, seguendo la strategia sulla specializzazione intelligente, abbiamo denominato "Bando aggregazione e salute", che si pone l'obiettivo di valorizzare dei progetti di ricerca che, vado a leggere, all'articolo 4 prevedono come ambito tecnologico applicativo salute, medicina personalizzata, di precisione e predittiva, bio-materiali, bio-tecnologie, tecnologie per la diagnosi precoce, la prevenzione e la cura nutraceutica, nutragenomica, elementi funzionali, tecnologie per la medicina in montagna, telemedicina, assistenza domiciliare e assistenza ai malati cronici che appunto fa parte della RIS 3 Valle d'Aosta, quindi attraverso il Centro, abbiamo potuto pubblicare un bando che facciamo dopo aver fatto un'attività di ricerca con un gruppo Bio4dreams, che si è occupato di andare ad analizzare quali potevano essere delle possibili applicazioni per arrivare, questo con un po' di visione e anche un po' di speranza che possa avvenire, a un'App di innovazione che possa costituire un ecosistema su base territoriale che possa coinvolgere gli stakeholders di innovazione in ambito salute nella Regione Valle d'Aosta in grado di supportare lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e di agevolare la penetrazione nel mercato di quelle prossime già in commercio. C'è quindi un sistema che sta crescendo, che vorremmo alimentare e che può veramente a portarci a creare anche un sistema di qualità attrattivo per chi vorrà venire anche a vivere e a lavorare in Valle d'Aosta e utile. La speranza è che sia utile per l'Assessorato della sanità per far crescere i propri servizi.

Presidente - Assessore Marzi a lei la parola.

Marzi (SA) - Come richiamato poc'anzi dal collega Bertschy, il Centro di ricerca CMP3 VdA, dedicato alla medicina personalizzata, preventiva e predittiva delle malattie del neurosviluppo, neurodegenerative e oncologiche rappresenta un'importante infrastruttura che la Valle d'Aosta può vantare volta a produrre sapere per favorire il lavoro nel campo della ricerca e anche in quello della sanità. È recente la notizia che annunciava alcuni dei risultati più rilevanti del progetto "5000 genomi VdA" e del Centro CMP3 VdA e che permetterà di conseguire importanti ricadute sul trattamento dei pazienti in terapia attraverso una medicina di precisione, predittiva, personalizzata, preventiva e partecipativa. L'attività di ricerca, terminata la fase sperimentale del progetto, dovrà quindi essere consolidata al fine di favorire collaborazione e interazioni tra settori e professionisti con competenze differenziate, potenziando altresì il ruolo e il contributo dell'Azienda USL nell'attività di ricerca e collaborazione appunto con il centro. Questo rappresenterà una significativa opportunità per la Valle d'Aosta, come richiamato poc'anzi, anche e soprattutto in termini di attrattività. Inserire infatti la genomica nella diagnostica del sistema sanitario valdostano significa: 1) favorire scoperte e innovazione nel settore della scienza medica applicata; 2) generare nuovi profili di conoscenza; 3) consentire di fare ricorso a terapie mirate. Tutto ciò è un fenomeno di grande richiamo per i professionisti della sanità ma soprattutto di particolare rilievo per i giovani che scelgono di investire il proprio futuro in questo settore. Nella definizione del contratto di comodato d'uso gratuito dei beni strumentali si sono resi necessari diversi momenti di confronto tra l'Azienda USL e l'Istituto Italiano di Tecnologia per la condivisione di alcune modifiche e integrazioni al fine di rendere il testo conforme alle disposizioni di cui al regolamento dell'Azienda USL per l'accettazione di beni in comodato d'uso. L'Azienda USL, ciononostante, ha recepito il contratto di comodato d'uso gratuito con la deliberazione del Direttore generale 620 del 23 dicembre e ci stiamo attivando affinché la sottoscrizione del contratto possa avvenire nei tempi più rapidi possibili. Con riferimento alla Biobanca sono in corso interlocuzioni tra l'azienda e l'Istituto Italiano di Tecnologia volti a risolvere questioni collegate sia all'individuazione di risorse umane da dedicare all'attività, sia alla messa a punto del necessario sistema tecnologico informatico. Al momento le parti si stanno confrontando per l'individuazione del software più idoneo per la gestione della Biobanca e della banca dati bioinformatica. Anche su questo aspetto stiamo definendo i processi affinché la Biobanca possa essere efficacemente attivata nei tempi più rapidi possibili.

Riguardo ai beni strumentali, informo che gli stessi sono stati acquistati dall'Istituto Italiano di Tecnologia e che pertanto sono di proprietà dell'Istituto stesso. Riguardo ai beni strumentali, come abbiamo evidenziato poc'anzi, gli stessi sono oggetto di un contratto di comodato d'uso già approvato a dicembre con la deliberazione di cui sopra. Su tali beni saranno ora svolte da parte dell'Ufficio tecnologie dell'Azienda USL le attività di collaudo e verifica di rispondenze tecniche di conformità e, con riferimento ai dati clinici dei pazienti coinvolti nei prelievi, informiamo che l'Azienda, al fine di creare e monitorare un'anagrafica centralizzata dei pazienti arruolati nel progetto "5000 genomi VdA" e dei relativi consensi, ha individuato una soluzione che ha l'obiettivo di mettere in rete con i sistemi informativi aziendali questa nuova esigenza. Questo faciliterà anche l'accesso dei vari referenti clinici dei sottoprogetti, cioè lo studio Oncogenomics, lo studio Neurogenomics, lo studio Neurodevgenomics e lo studio Transplantgenomics, piuttosto che il genoma di riferimento della popolazione valdostana, che è il quinto sottoprogetto di cui sopra. A tal fine l'Azienda, con propria determinazione del 28 aprile 2023, ha previsto un'estensione di uso di un applicativo già in uso, con l'aggiunta di uno specifico modulo dedicato al progetto di cui trattasi. Alla luce di quanto premesso, con questo aggiornamento del software, si concretizzerà il collegamento con il dossier sanitario elettronico aziendale, a cui forse credo che l'interpellanza volesse più propriamente far riferimento, ovverosia il sistema informatico delle cartelle cliniche degli assistiti e le attività connesse al progetto "5000 genomi VdA".

Presidente - Replica il consigliere Baccega.

Baccega (FI) - In realtà le due risposte hanno una caratterizzazione per certi aspetti tecnica e per altri aspetti politica, quella che interessava di più era la parte politica. L'assessore Bertschy ci dice che sono stati effettuati 1.044 prelievi e l'assessore Marzi ci dice che il comodato d'uso gratuito non è ancora sottoscritto, che le interlocuzioni per la Biobanca sono in divenire, vuol dire che c'è un qualcosa che va messo a punto. Abbiamo un partner che è l'Engineering, che è in grado, attraverso quella piattaforma, di dare delle risposte chiare, precise e inequivocabili, non c'è bisogno, secondo me, di comprare altri software, non c'è bisogno di entrare nel vivo di una questione così tecnica, per il quale non sono ovviamente preparato, però chiedo alla Giunta che si faccia attenzione rispetto a questa cosa.

L'altra risposta politica fondamentale è che nella stabilizzazione una fase di avvio si va completando e che la stabilizzazione entro l'estate potrà dare la continuità che l'interpellanza chiedeva, dare continuità ai progetti, incrementare nuovi progetti, anche con la possibilità di avere nuovi giovani professionisti che possono entrare nel novero di questi percorsi. Direi quindi che, da questo punto di vista, è importante, perché questi ragazzi ce li vogliono portare via, ve lo dico con grande chiarezza, continuano a telefonare, perché questi centri di ricerca stanno nascendo come i funghi in tutta Italia e ce li chiamano. Allora se li vogliamo tenere perché sono bravi, perché il loro lavoro è un lavoro efficace ed efficiente per la nostra Regione e per la sanità valdostana, credo sia opportuno dare loro dei messaggi di continuità. Questo è quello che, dal punto di vista politico, la Giunta dovrà fare nei prossimi giorni.

Per quanto riguarda i frigoriferi, non si capisce perché sono inutilizzabili e quest'attività di andirivieni per andare a comprare il ghiaccio, prendere il ghiaccio, mettere il ghiaccio è davvero una cosa di inefficienza totale in un progetto di questo tipo, in un progetto così performante, che costa 21 milioni di euro. Vi prego quindi vi invito a fare attenzione anche a questo passaggio. Vi ringrazio.