Oggetto del Consiglio n. 2469 del 11 maggio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2469/XVI - Interpellanza: "Realizzazione del progetto di farm community per giovani autistici nella cascina del castello di Fénis".
Bertin (Presidente) - Punto n. 50. Illustra l'interpellanza il consigliere Perron.
Perron (LEGA VDA) - Come già annunciato, con questa iniziativa vogliamo chiedere le notizie riguardo alla creazione di una fattoria comunità per soggetti autistici nel comune di Fénis. Partiamo da un po' indietro, un po' di cronistoria, a mezzo stampa abbiamo ricostruito la visione per cui si deve realizzare questa farm community, usando l'inglese. Dall'articolo della stampa risaliamo al febbraio 2017, probabilmente c'era qualcosa anche prima, io parto da lì dove si leggeva: "Fénis, una fattoria comunità darà lavoro ai giovani autistici, sarà vicino al castello, gli ospiti si dedicheranno ad agricoltura e allevamento". Poi successivamente, articolo di "AostaOggi", aprile 2018: "Nasce a Fénis - quindi usano già un presente - la prima farm community per autistici della Valle d'Aosta". Evidenziamo che poi negli anni successivi il progetto promosso dalla Fondazione "La Cascina del Castello Onlus" non ha conosciuto ulteriori sviluppi.
Prendiamo atto invece, molto più recentemente, siamo circa a un mese fa, 12 aprile 2023, su "AostaSera" leggiamo: "Autismo, il progetto farm community nella Cascina del Castello di Fénis può ripartire, grazie a una collaborazione siglata dall'Assessorato regionale sanità, salute e politiche sociali con l'Università della Valle d'Aosta e l'Istituto superiore di sanità, la Fondazione La cascina del castello Onlus spera di ultimare il progetto entro l'anno". Ricordiamo ovviamente l'importanza che tale progetto può rivestire soprattutto per le famiglie valdostane coinvolte, che spesso si trovano a dover portare i propri ragazzi al di fuori della Valle con disguidi facilmente intuibili. Con quest'iniziativa chiediamo: 1) quale sia stato l'iter del progetto a partire dal 2016; 2) quali siano stati invece gli impedimenti che per anni hanno impedito la realizzazione di questo progetto; 3) quali intendimenti si abbiano per la realizzazione dello stesso progetto nei tempi brevi indicati a mezzo stampa.
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Il progetto "La Cascina del Castello" rappresenta un importante e ambizioso obiettivo dell'articolata pianificazione e programmazione dell'Assessorato che è volto a completare la risposta assistenziale per i soggetti affetti dallo spettro autistico. Sull'argomento ritengo innanzitutto opportuno sottolineare il dialogo costante con l'Associazione dei familiari ANGSA VDA con la quale sono state condivise tutte le attività sino ad ora svolte. L'argomento sarà, tra l'altro, ulteriormente approfondito nell'ambito del Tavolo tecnico autismo e condiviso, oltre che con ANGSA VDA, con tutti gli altri componenti del Tavolo rispetto agli ulteriori passi che si renderanno necessari per la realizzazione del progetto stesso. Ormai da diversi anni l'Assessorato è impegnato nel potenziamento dei servizi dell'ambito della patologia dell'autismo grazie a importanti e specifici finanziamenti dedicati alla supervisione dell'Istituto superiore di sanità e alle competenze dell'Azienda USL della Valle d'Aosta. Si è intervenuti con efficacia a partire dai più piccoli, con il progetto PRE.DI.RE da 0 a 6 anni, passando per la fascia che conduce all'età evolutiva e va verso quella adulta; con i progetti E.VA e Atelier Autismo dai 16 ai 21 anni, sino a giungere all'età adulta per il servizio di Ambulatorio autismo, il progetto Valatypical e centro diurno in struttura semiresidenziale. In questo articolato panorama di attività e servizi già strutturati a livello regionale per l'autismo la Cascina del Castello rappresenterebbe la risposta a livello residenziale che ancora manca nella nostra Regione e che bene si concilierebbe, tra l'altro, con la progettualità del "Dopo di noi".
Data la complessità del progetto e la necessità di intervenire comunque in tempi rapidi per la predisposizione di specifici requisiti autorizzativi per il setting residenziale e di sollievo nell'ambito della patologia dell'autismo che potranno favorire l'attivazione di nuovi servizi sul territorio regionale, con la deliberazione 73 dello scorso 24 gennaio l'assessore Barmasse e il Governo Lavevaz posero le basi per una collaborazione scientifica a supporto dell'iniziativa con l'Istituto Superiore di Sanità che ha mostrato interesse rispetto al progetto valdostano. La deliberazione prevede altresì una specifica collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta per approfondire ulteriormente gli aspetti giuridico-amministrativi dell'operazione. Questo nell'ambito di una più ampia collaborazione che già vede impegnati l'Ateneo valdostano e l'Assessorato nello sviluppo della realizzazione di attività scientifico-didattiche e interesse congiunto. Tutto ciò, tra l'altro, è previsto dalla delibera di Giunta regionale 1226/2022. A parere dell'Istituto Superiore di Sanità, il progetto rappresenta un primo e importante esperimento a livello regionale volto a favorire l'integrazione tra il sistema di cura e quello di comunità nel campo della salute mentale.
Secondo il modello organizzativo gestionale, a fronte di bisogni complessi sanitari e sociali che richiedono percorsi di cura personalizzati per favorire il recupero di autonomie, il reinserimento sociale e l'inclusione lavorativa e abitativa, formalizzate le suddette collaborazioni nei prossimi mesi sarà individuato il percorso amministrativo più appropriato tenuto conto sia degli istituti disciplinati dal codice del terzo settore, sia della recente disciplina in materia di accreditamento e accordi contrattuali con le strutture sanitarie. Allo stesso modo saranno formalizzate le operazioni di concessione dei beni regionali per la realizzazione della farm community e dell'attività residenziale socio-sanitaria.
Riepilogo brevemente la genesi del progetto e le attività che hanno impegnato i diversi interlocutori in questi anni. Il progetto nasce nel 2016 a seguito di una manifestazione di interesse da parte di un familiare di un soggetto affetto dal disturbo dello spettro autistico, volto a valorizzare le proprietà regionali, immobili e terreni attigui, denominati appunto "Cascina di Castello" che sorgono presso il Castello di Fénis. La manifestazione d'interesse vedeva un progetto finalizzato alla realizzazione di un centro di apprendimento e di integrazione sociale e lavorativa orientato alle attività agricole e ai servizi di ospitalità per soggetti con autismo, secondo appunto il modello di farm community. La proposta prende forma con maggiore dettaglio nel corso del 2017 e a fine anno nasce la Fondazione "La Cascina del Castello Onlus" che si propone come scopo quello di farsi promotrice dell'idea progettuale. La proposta, trovata condivisione da parte dell'allora Giunta regionale, vede nel 2018 avviare approfondimenti concernenti gli aspetti amministrativi e di contesto geografico e morfologico del territorio in cui insistono gli immobili in questione, con particolare riferimento agli ambiti di interesse urbanistico, archeologico e afferente ai rischi idrogeologici. Con la DGR 656/2018 la Giunta regionale si esprime favorevolmente alla proposta della Fondazione "La Cascina del Castello" di realizzare a proprie cure e spese un centro di apprendimento e di integrazione sociale e lavorativa dedicata a soggetti con disturbi di spettro autistico. Tali approfondimenti in corso vedono impegnati diversi soggetti su più fronti: a) il Comune procede con gli approfondimenti geologici che richiedono particolare attenzione anche in considerazione degli eventi alluvionali che lo colsero nel 2000; b) le strutture regionali facenti capo alla Soprintendenza per i beni e le attività culturali svolgono gli approfondimenti archeologici di competenza; c) le competenti strutture regionali del Dipartimento sanità e salute svolgono i necessari confronti con le altre strutture regionali coinvolte dei Dipartimenti delle politiche sociali, legislativi e aiuti di Stato, bilancio, finanze e patrimonio, programmazione, risorse idriche e territorio. I molteplici approfondimenti in corso sono diretti a definire la fattibilità tecnica e la percorribilità amministrativa di realizzazione progettuale. Gli stessi spaziano quindi dagli aspetti prettamente urbanistici e delle procedure semplificate per giungere al titolo edilizio, a quelli che richiedono di garantire l'evidenza pubblica delle procedure, a quelli che vedono il ricorso agli istituti del codice del terzo settore per i rapporti con i soggetti no-profit, un quadro complesso come può evidenziare.
Sono approfondimenti che, investendo diversi settori, hanno richiesto tempo, dilazionato anche a causa dell'emergenza, ma che procedono regolarmente e consentiranno di programmare i prossimi step progettuali. Ai tempi, tra l'altro, della mia esperienza precedente fummo coinvolti anche noi come competenza sul patrimonio con incontri tenuti con il collega Barmasse e gli uffici dell'Assessorato sanità nei primi mesi del 2022. Per meglio agevolare il percorso da intraprendere riguardo all'eventuale modalità di valorizzazione del fabbricato "Cascina del Castello", comunicammo all'Assessorato della sanità la piena disponibilità del bene, provvedendo a estrarre il medesimo dal piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, consentendo così di poterne prevedere un suo futuro utilizzo. Questo tipo di scelta, tra l'altro, ha poi permesso, con un'azione che venne fatta su una legge Omnibus di un paio di anni fa, di dare la possibilità direttamente alla struttura di riferimento, quindi alla struttura sanitaria, di poter gestire tutti i processi di riferimento. Il fatto di aver compiuto questa scelta allora attraverso la Omnibus e poi, di conseguenza, oggi con quello che si sta definendo, ha fatto sì che la struttura, il Dipartimento sanità e salute potesse essere incardinato come la struttura di riferimento che ad oggi sta gestendo tutte le procedure del caso e questo è il motivo per il quale nel corso dell'ultimo anno in particolar modo tutta una serie di azioni hanno una regia e stanno, in un quadro amministrativo molto complesso, come ho cercato di rappresentare, avendo degli sviluppi che, secondo me, porteranno a trovare una soluzione nel minor tempo possibile.
Fino a qualche tempo fa, nonostante tutti quanti gli aspetti positivi, e tra le altre cose anche l'accaloramento che c'era nei confronti di questo progetto, il fatto che non ci fosse una regia da parte della struttura pertinente, che è appunto il Dipartimento sanità e salute, aveva in una qualche maniera creato una sorta di ingorgo che invece nell'ultimo anno/anno e mezzo ha visto, un po' alla volta, una regia che sta di fatto seguendo un quadro complesso e composito, che naturalmente vede tutta una serie di strutture regionali coinvolte, in accordo con l'ANGSA VDA, ma in una qualche maniera ha dato una direzione e sta accelerando i tempi, naturalmente accelerando i tempi rispetto anche alle disposizioni obbligatorie da un punto di vista amministrativo per arrivare a definire poi dopo, attraverso l'evidenza pubblica, quello che sarà il soggetto che dovrà prendere in carico, da un punto di vista strutturale e gestionale, la struttura stessa.
Presidente - Replica il consigliere Perron.
Perron (LEGA VDA) - Grazie Assessore. Chiaramente, data la mole di dati che mi ha fornito, io le chiederei gentilmente se mi può fornire la risposta o sennò me la vado a scaricare poi dal Podcast, per carità, si può fare anche così. Chiaramente è un quadro molto complesso e mi riservo poi ulteriori valutazioni. L'importante per noi oggi era avere un quadro preciso di quanto è successo e avere un impegno preciso da parte sua riguardo al prossimo futuro, quindi altro non ho da aggiungere, ovviamente vigileremo sullo svolgersi delle cose e pungoleremo con altre modalità chiaramente se lo riterremo necessario. Intanto grazie per la risposta.