Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2468 del 11 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2468/XVI - Interpellanza: "Creazione di una rete capillare per l'utilizzo del defibrillatore-DAE nella nostra regione".

Bertin (Presidente) - Punto n. 49. Ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Quest'iniziativa nasce da un percorso personale come volontario del soccorso nel quale ho potuto rendermi conto dell'importanza dell'uso del defibrillatore come dispositivo salvavita. Ogni anno in Italia si verificano circa 60 mila morti per arresto cardiaco, si tratta di un'incidenza di uno ogni mille abitanti, la possibilità di sopravvivenza a un arresto cardiaco è del 2 percento, probabilità che potrebbe aumentare fino al 75 percento grazie a un intervento immediato. Proprio per questo motivo, nel caso di arresto cardiaco l'intervento tempestivo è fondamentale, infatti i primi 5-7 minuti sono importanti per salvare una vita, dopodiché le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 10 percento a ogni minuto che passa. Il fattore tempo quindi svolge un ruolo determinante, per questo motivo occorre intervenire nel più breve tempo possibile.

Vista la morfologia della nostra Regione, che si differenzia totalmente da una Regione come il Piemonte e la Lombardia, i tempi di arrivo dell'ambulanza nel luogo dell'evento, tempistica codificata da un apposito LEA (Livello Essenziale di Assistenza) possono differire. Una differenza significativa è proprio la caratteristica orografica del territorio, questo a evidenziare che l'intervento sanitario di primo soccorso è molto più complesso nella nostra regione. Si può facilmente dedurre che, in caso di arresto cardiaco, avere a portata di mano un presidio sanitario come un defibrillatore, sigla DAE, può rilevarsi un presidio salvavita, perché il fattore tempo risulta punto determinante. Vorrei ricordare che la legge 116/2021 favorisce con programma pluriennale la progressiva diffusione e utilizzazione dei DAE presso i luoghi pubblici. I luoghi pubblici dove potrà essere installato il DAE saranno gli uffici di Pubblica Amministrazione con almeno quindici dipendenti, negli istituti e scuole di ogni ordine e grado, le Università e negli aeroporti e stazioni ferroviarie. Ad oggi le aziende non sono obbligate ad avere un DAE ma sta aumentando sempre di più la consapevolezza della loro utilità. Per questo appare evidente l'importanza di avere a disposizione questo dispositivo salvavita ma è altrettanto importante avere degli operatori abilitati all'utilizzo di questi dispositivi. Per questi motivi esistono dei corsi laici e sanitari che formano il personale per utilizzare i DAE in modo da poter intervenire tempestivamente e di salvare la vita a chi ha avuto un attacco cardiaco. Esiste anche un'applicazione scaricabile sui telefonini denominata "SafetyGo" per allertare tutti gli operatori abilitati all'utilizzo del DAE grazie alla localizzazione degli operatori e dei dispositivi.

Tenuto conto dell'importanza di questi dispositivi salvavita, si interpella il Governo regionale per conoscere la situazione di gestione e di coordinamento dei DAE installati a diverso titolo sul territorio regionale, se l'applicazione denominata "SafetyGo" risulti essere funzionale per gestire al meglio l'emergenza, la localizzazione degli operatori e i dispositivi sul territorio e se il Governo regionale abbia intenzione di creare una rete capillare per l'utilizzo dei DAE al fine di rendere la nostra Regione una realtà cardio-protetta.

Presidente - Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Nella nostra Regione la situazione relativa alla diffusione sul territorio di defibrillatori risulta molto positiva e all'avanguardia. Siamo i primi in Italia sia per numero di DAE rispetto al numero di abitanti che per diffusione. Con un importante investimento l'Azienda USL della Valle d'Aosta ha recentemente aggiornato l'intero parco tecnologico presente sui propri mezzi di soccorso con tecnologia di ultimissima generazione, per cui non abbiamo soltanto un numero di DAE il più alto in Italia con una diffusione assolutamente capillare, ma anche da un punto di vista tecnologico siamo assolutamente sul pezzo. In particolare sui mezzi di soccorso sono stati installati i nuovi monitor/defibrillatori ZOOL - devo dare una serie di nomi e, come sapete, i nomi e cognomi non si traducono -, particolare tipologia di defibrillatore, con massaggiatori AutoPulse collegati in wireless ai monitor.

Le dotazioni di tutte le ambulanze di base in capo all'Azienda USL sono state sostituite inoltre con defibrillatori semiautomatici di nuova concezione più performanti e con tecnologia avanzata. Tra l'altro, collega Sapinet, la richiamo sempre all'attenzione perché prima l'ho fatto con il collega Testolin che era molto interessato, adesso visto che è stato chiamato in causa, anche lei mi ha manifestato un enorme interesse sul tema, per cui siamo qui a parlare di DAE. Sul servizio di elisoccorso è stato inoltre installato un monitor Schiller con peso ridotto inferiore ai 5 chilogrammi per facilitarne il trasporto in ambiente impervio, con annesso massaggiatore automatico di ultima generazione. La centrale unica di soccorso monitora e gestisce quindi sul territorio oltre 400 DAE distribuiti e mappati nei nostri 74 comuni, come ho detto poc'anzi, uno ogni 250 abitanti compresi i bimbi appena nati: quindi questo è il motivo per il quale siamo appunto la Regione con il maggior numero di defibrillatori in Italia per rapporto al numero di abitanti. In alcuni Comuni la distribuzione è più accentuata anche in ragione delle attività economiche e sportive che li caratterizzano - è il caso di impianti sciistici, eventi invernali ed estivi con grande affluenza, cose di buon senso insomma - e che determinano la presenza sul territorio in determinati periodi dell'anno di importanti flussi turistici che si aggiungono alla popolazione residente.

La gestione tecnica dei DAE, piastre e batterie con relative scadenze, è in capo ai gestori. Più precisamente per i DAE di proprietà dell'Azienda USL la gestione fa capo all'Ufficio tecnologie di ingegneria clinica, mentre per i DAE di proprietà privata fa capo ad altre società private. Il coordinamento di tutto ciò fa comunque capo alla centrale unica del Soccorso 118, come previsto dalla legge del 4 agosto 2021 n. 116, che reca "Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici". L'allertamento attualmente avviene tramite sms e tramite App. L'Azienda USL riferisce che la ditta appaltatrice sta effettuando un adeguamento informatico della funzionalità dell'applicazione telefonica, resosi necessario a seguito di un aggiornamento del software, che non era soddisfacente e che quindi sta appunto beneficiando di un aggiornamento. Da alcuni aspetti della sua domanda, più che legittima, sembrerebbe quasi che l'oggetto del contendere non risulta tanto essere il numero di defibrillatori quanto la possibilità di avere varie applicazioni da utilizzare nella sua gestione, quindi una preferenza per una piuttosto che per l'altra ma, di fatto, la situazione attuale potrebbe essere assolutamente secondaria invece rispetto all'oggetto del contendere, quindi la capillarità dei DAE presenti sul territorio. La funzionalità della geolocalizzazione dell'operatore consiste, in larga misura, dalla cultura informatica del First Responder, cioè del primo soccorritore, dal dispositivo in uso e dalle impostazioni dello stesso. In quest'ultima fase è fondamentale l'aggiornamento che è stato richiesto che è finalizzato a ridurre l'errore umano. Attualmente, per sopperire alle eventuali carenze del sistema, è stato mantenuto parallelamente il tradizionale sistema tramite sms automatici trasmessi dalla Centrale Unica di Soccorso. L'attuale organizzazione garantisce pertanto una rete capillare di defibrillatori sul territorio regionale. La gestione centralizzata da parte della CUS ne garantisce altresì la piena funzionalità della rete, che è così strutturata: tutti i DAE sono tracciati sul gestionale della CUS; a ogni DAE sono associati i primi soccorritori; tutti i casi di arresto cardiaco sono analizzati e archiviati dalla CUS 118; alla CUS 118 compete l'approvazione dell'uso del DAE dei soggetti autorizzati all'erogazione di corsi finalizzati al rilascio dell'autorizzazione all'impiego del defibrillatore.

Alla luce di quanto espresso, possiamo affermare che la Valle d'Aosta può sicuramente definirsi una Regione a tutti gli effetti cardio-protetta e risulta inoltre evidente che il numero dei DAE presenti e le procedure applicate che ho mantenuto per la seconda parte della risposta sopperiscano di gran lunga a qualsiasi valutazione che in questo momento sta richiedendo gli aggiornamenti del caso. So, tra l'altro, che lei ha esperienze dirette in termini di soccorso e quindi, di conseguenza, nonostante il confronto che può esserci su questo tema, sicuramente concorderà con me che siamo una Regione da prendere ad esempio.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Grazie assessore Marzi per la risposta. Io e lei abbiamo due pesi e due misure nel valutare le situazioni. Le informazioni in mio possesso sono molto diverse dalle sue, ovviamente l'applicazione "SafetyGo" non funziona alla perfezione, lei giustamente ha detto che va aggiornata, certo, però ad oggi, mi creda, non funziona perfettamente, ha delle criticità, quindi chi l'utilizza, anche il sottoscritto, lo può tranquillamente confermare.

Lei mi ha detto che c'è un dispositivo DAE per ogni 250 abitanti circa; benissimo, io però vorrei ricordare che nella nostra Regione vive una popolazione di 126 mila abitanti però se a questi si aggiunge la presenza stagionale legata alla stagione turistica, nonché al traffico veicolare su due assi internazionali, i numeri aumentano, quindi i DAE presenti nel nostro territorio non sono sufficienti a garantire un sistema efficiente di primo intervento. Poi, parlando di numeri, non sono molto bravo perché la matematica non è il mio forte, però vorrei farle presente i dati che ho a disposizione sui DAE: nel 2001 sedici DAE, due interventi, 2008 settantotto DAE, ventotto interventi, 2015 duecentottanta DAE e cinquantanove interventi, quindi numeri importanti, però sono stati aggiornati e io ho i dati aggiornati fino al 2015. Le chiedo se lei gentilmente può farmi avere i dati dal 2015 ad oggi perché, da quello che so, i dati non sono stati più aggiornati. Queste sono le informazioni che io ho in possesso.

Altro problema quindi è che ci sono sul territorio regionale, lei magari non lo sa, una serie di dispositivi che non sono registrati alla CUS, che è la Centrale Unica del Soccorso, sono i DAE fantasmi e, di conseguenza, non hanno una certificazione di funzionalità. A nostro avviso quindi cos'è che manca? Manca una programmazione condivisa tra i vari soggetti interessati, manca una cabina di regia che gestisca al meglio tutti questi vari apparecchi, quindi gestione del personale; questo è molto importante.

Lei sostiene che noi abbiamo una Regione cardio-protetta e io me lo auguro, perché questo andrebbe a beneficio dei nostri residenti e di tutte le persone che decidono di trascorrere le vacanze nella nostra Regione però, mi creda, Assessore, si informi bene e se può farmi avere i dati dal 2015 ad oggi per vedere se effettivamente i DAE sono tutti aggiornati e sono stati scaricati con tutte le varie informazioni, mi farebbe una cortesia.