Oggetto del Consiglio n. 2465 del 11 maggio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2465/XVI - Interpellanza: "Azioni di potenziamento della capacità di carico dei treni e disservizi legati all'acquisto dei biglietti".
Bertin (Presidente) - Riprendiamo con il punto n. 46. Per l'illustrazione dell'interpellanza, la parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Da alcuni mesi, in particolare nei mesi di marzo e di aprile, su vari organi di informazione locali sono comparse delle lettere di lavoratori e di studenti che utilizzano la ferrovia, nelle quali si evidenziano degli importanti disservizi. I problemi principali sono indicati non solo nella carenza di posti su alcuni treni, un tema che è già stato affrontato in quest'aula con altre iniziative consiliari di questi mesi, ma anche nella impossibilità di acquistare i biglietti per alcuni treni e per contro poi, invece, nella possibilità che si è concretizzata di incorrere in sanzioni pesanti quando, pur in possesso di un biglietto, avendolo comprato e avendolo acquistato, lo si deve forzatamente utilizzare in una fascia oraria differente proprio perché non si può salire sul treno corrispondente all'orario del biglietto. In più si è anche lamentato in queste lettere una carenza e un'assenza di informazioni sull'applicazione, sull'App di Trenitalia, poi nelle stazioni e alle macchinette emettitrici dei titoli di viaggio. È chiaro che il disagio che viene provocato da questi disservizi è notevole e induce alcuni utenti a cercare delle soluzioni diverse per le loro esigenze di mobilità, quindi a rinunciare al trasporto ferroviario per altri mezzi, purtroppo con dei costi che sono più alti sia in termini di spesa personale, poi anche però in termini di aumento, e lo sappiamo, dell'inquinamento.
Sulla base di queste premesse, l'interpellanza chiede all'Assessore quali sono esattamente i motivi per cui non si possono acquistare i biglietti per alcune corse ferroviarie, cioè se il motivo è quello, ce ne sono altri, che scelta ha fatto Trenitalia, in quali giorni e in quali fasce orarie si sono verificati o si verificano problemi nell'acquisto dei biglietti e poi se sono state prese in esame, in collaborazione con Trenitalia, delle azioni di potenziamento della capacità di carico dei treni con l'aggiunta delle carrozze proprio per quelle corse in cui si determinano periodicamente dei problemi di sovraffollamento. Infine in che modo si può intervenire, in collaborazione sempre con Trenitalia perché questi disservizi che sono stati indicati in premessa cessino di verificarsi.
Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Cara collega Minelli, io credo che nel suo periodo di Assessore anche lei abbia avuto la fortuna di ricevere molte mail dagli utenti, io le sto ricevendo, alcune propositive, altre che fanno i complimenti, ma devo dire che le lettere che sono arrivate sulla stampa a me non sono arrivate e neanche come segnalazione Trenitalia, quindi a volte probabilmente servono modalità un po' più spicce ed è giusto anche perché almeno questo crea un po' di dibattito e le giuste segnalazioni.
Proprio a proposito di questo, prima di andare alla risposta, le dico che stiamo lavorando a una modalità che ci permetta di raggiungere gli utenti e soprattutto agli utenti di raggiungere noi, con un sistema di raccolta delle segnalazioni che ci possa essere utile per categoria di segnalazioni a migliorare i servizi. È un servizio che al momento non esisteva, probabilmente non si è mai ritenuto opportuno metterlo in campo, però vorremmo fare in modo che, oltre che a parlare con i comitati e con le associazioni, si possa parlare direttamente anche con l'Assessorato con una modalità ben organizzata. Questo non vieta alle persone che subiscono un disservizio di protestare e farlo anche in maniera plateale, ci mancherebbe.
Detto questo, l'unico reclamo che noi abbiamo codificato da parte di Trenitalia risale al mese di aprile 2023 ed è riferito al contingentamento dei biglietti, che però non ritroviamo in uno degli argomenti che è stato segnalato e Trenitalia, per le vie brevi, ci dice che l'acquistabilità dei biglietti è indicata sul sito e sulle emettitrici e che sull'App è espressamente indicata la quantità di biglietti vendibili per un determinato treno, in ogni caso stiamo facendo le nostre verifiche al riguardo.
"Quali sono i motivi per cui non si possono acquistare i biglietti per alcune corse ferroviarie": partendo dal lontano 2020, cui si racconta tutta la storia, del contingentamento, del fatto che questo contingentamento non riguarda gli utenti abbonati che possono sempre scegliere su quale treno viaggiare.
Si è arrivati a questo contingentamento e probabilmente alla fase difficile di questi ultimi mesi perché, come tutti sappiamo, c'è stato, io me lo ricordo perché allora rispondeva il presidente Erik Lavevaz, c'erano state numerose segnalazioni di sovraffollamento su alcuni treni e probabilmente tutto questo ha portato a una riduzione della vendita dei biglietti per cercare di creare le migliori condizioni, adesso siamo arrivati al punto che sono talmente pochi i biglietti vendibili che la gente poi non trova su alcuni orari la possibilità di rientrare.
"In quali giorni e in quali fasce orarie si sono verificati e si verificano problemi nell'acquisto dei biglietti": sulla base delle informazioni acquisite per vie brevi da Trenitalia, i problemi riguardano i treni nella fascia pomeridiana del venerdì in direzione Aosta e nella domenica in direzione Torino.
"Se sono state prese in esame, in collaborazione con Trenitalia, azioni e potenziamento della capacità di carico dei treni con l'aggiunta di carrozze nelle corse in cui si determinano periodicamente problemi di sovraffollamento": qui credo, e non la voglio correggere, che si è espressa male. Come lei sa bene, qui non si possono più aggiungere carrozze, al massimo si mettono insieme i treni, non esiste più la possibilità di modulare, ma fa niente, capita a tutti, però o mettiamo due treni insieme ma non è più possibile attaccare la carrozza. Cosa succede? Se mettiamo due treni insieme, non riusciamo a dare risposta alle ventiquattro corse giornaliere che dobbiamo fare.
Per essere chiari, se facessimo in doppia composizione determinate corse, dovremmo rimettere il cambio treno Ivrea a Chivasso, aumentando i tempi di percorrenza e creano difficoltà a viaggiatori e a tutti coloro che hanno problemi di mobilità. Evidentemente non è questo che vogliamo, come immagino tutti, soprattutto in questa fase provvisoria. Quello quindi che stiamo cercando di fare, quello che si è fatto è, ad oggi con solo cinque treni che possono svolgere questo servizio, programmare alcune corse, quelle soprattutto più sovraffollate, per dare una risposta maggiore in termini di capienza. I treni che viaggiano in doppia composizione sono il 2713, il primo treno della mattina verso Aosta, il treno in partenza venerdì da Torino Porta Nuova alle ore 17:25, che è il 2737 e il treno della domenica in partenza da Aosta alle ore 17:41, il n. 2776, che è particolarmente utilizzato da studenti universitari. Ovviamente appena c'è una manutenzione, queste doppie composizioni saltano e poi si verificano quei problemi che ci vengono segnalati.
"Quali sono le azioni che è stato possibile concretizzare nell'immediato": la cosa più importante intanto è l'investimento per il futuro. Come tutti sappiamo, abbiamo recentemente sottoscritto l'acquisto di nuovi treni elettrici che saranno più capienti, una cassa in più, e quindi una maggiore portata, e poi intanto è in corso anche una valutazione, insieme a Trenitalia, rispetto alla fornitura che Trenitalia doveva dare di treni bimodali con l'attuale contratto di servizio, quindi anche su questo è aperto un confronto perché probabilmente non è più tempo di farci fornire altri treni bimodali, per lavorare in maniera molto trasparente. In che modo si intenda intervenire in collaborazione con Trenitalia perché i disservizi indicati in premessa cessino di verificarsi, intanto abbiamo provato a ragionare in questi termini: visto che i grandi problemi si verificano soprattutto nel primo tratto di percorrenza salendo verso Aosta e nell'ultimo tratto di percorrenza verso Torino, abbiamo dato la possibilità di vendita di biglietti esclusivamente nei tratti oltre Chivasso e fino a Chivasso, così da avere biglietti vendibili riservati a una certa utenza, perché poteva accadere prima che per un treno diretto ad Aosta, a fronte del raggiungimento del limite di biglietti prefissati, non fosse più possibile acquistare nemmeno un biglietto tra Châtillon e Aosta, quindi arrivavi con il treno scarico e giustamente l'osservazione che faceva qualche utente era: "ma come, c'è posto libero e io non posso comprare il biglietto". Il tentativo modulare adesso quindi è questo e vedremo un po' gli effetti cercando di monitorarlo nei prossimi giorni.
Abbiamo anche provato a ragionare sul tentativo di riservare i biglietti di viaggio con una prenotazione, però si tratta di andare a fare delle modifiche abbastanza importanti ai sistemi informatici, che, come tutti sappiamo, hanno una visione in questo momento di servizio da qua a fine anno; tra l'altro, domani incontreremo RFI per una serie di valutazioni rispetto alla cantierizzazione poi dell'appalto all'elettrificazione. Stiamo quindi cercando, nel limite del possibile, di dare una risposta agli utenti, sia di essere presenti, quindi divisibili anche gli utenti rispetto alle loro proteste, per poter essere utili per migliorare il servizio. Nel frattempo, come avete potuto vedere, è partita un'indagine conoscitiva per gli studenti universitari, in particolare per coloro che vanno verso Torino-Milano, ma l'indagine riguarda un po' tutti gli studenti, nei campi liberi possono portare le loro osservazioni e devo dire che già dai primi giorni stanno arrivando puntuali osservazioni anche in maniera molto educata e questo fa piacere perché si è colto lo spirito costruttivo dell'iniziativa. Allo stesso tempo insieme alle associazioni dei pendolari stiamo raccogliendo anche i dati che attraverso un loro questionario che hanno messo in campo anche loro per essere utili, soprattutto nella fase in cui stiamo lavorando adesso per costruire il modello di trasporto sostitutivo che dovrà entrare in funzione da gennaio 2024 in avanti. Consapevoli quindi delle difficoltà, cerchiamo di reagire e di dare le migliori risposte possibili in una situazione comunque complessa.
Presidente - Replica la consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Caro Assessore, le confermo che nel periodo in cui sono stata nel posto che lei occupa in questo momento ho ricevuto innumerevoli mail di utenti ma anche messaggi alle ore non proprio antelucane ma di buon mattino con tutte le segnalazioni possibili e immaginabili riguardo ai disservizi e poi eravamo anche nel periodo - lei se lo ricorda - dell'ondata Covid e quindi le segnalazioni erano continue. Sul fatto che queste lettere non sono giunte anche in Assessorato... sono comparse sia su "La Vallée" due volte alcune settimane fa e poi io le ho viste anche su "Aostasera". Lei ha definito: "c'è gente che decide le modalità con cui vuole comunicare, questa è una modalità più plateale", io credo che scrivere una lettera aperta, una lettera pubblica non sia una scelta plateale ma un modo di informare e di manifestare, questo sì, un disagio ed è un disagio non da poco, perché poi se gli episodi si verificano in maniera saltuaria ed estemporanea, è un conto, quando diventa una cosa ripetuta, per chi viaggia, studia o lavora, e mi limito a parlare di persone che appunto si muovono per questi motivi e non per turismo o semplicemente per altri tipi di viaggi, è veramente un po' difficile.
Ritengo positiva la scelta, la proposta che intendete fare di raccogliere in maniera più sistematica le segnalazioni direttamente al Dipartimento perché questo può avere lo scopo di non solo concentrare e fare un po' da collettore delle lamentele, ma poi è finalizzato immagino ad avere un quadro della situazione per intervenire, per proporre dei risultati. Lei mi ha detto che il fatto di non poter acquistare biglietti, e quindi di averne un numero contingentato, è ancora un po' legato alla questione precedente, al periodo in cui c'era stato un contingentamento. Io credo che questa fase debba essere superata in qualche modo perché adesso la situazione è diversa. In quest'ultimo anno, parlo proprio del periodo a cavallo tra il 2022 e il 2023, è aumentato in maniera esponenziale il numero di persone che utilizzano il treno. Io tutte le volte che posso salire in treno lo faccio e devo dire che non solo nelle ore mattutine o serali, che comunque sono quelle più frequentate, ma un po' a tutte le ore, c'è tanta gente. Il treno che arriva qui alle ore 09:20, che non è proprio l'orario in cui si viene a lavorare, è un treno molto, molto affollato, anche quello delle ore 16:40, che non corrisponde puoi proprio all'orario di uscita dagli uffici, è anche quello un treno molto affollato. Vedo persone che prima erano facilmente identificabili come i pendolari che lavorano ad Aosta o gli studenti, adesso chiunque debba venire, anche per motivi legati alle visite mediche, utilizza moltissimo il treno. Ho capito che si stanno cercando delle soluzioni, comunque si sta cercando di ragionare per trovare una soluzione almeno per i biglietti del primo tratto e dell'ultimo tratto, c'è una cosa però che vorrei sottolineare: con il contratto di servizio del 2020, che ha previsto l'utilizzo dei soli treni bimodali - è chiaro che il problema della doppia composizione - mi scuso per aver utilizzato il termine "carrozze" - non si può verificare se non in alcuni casi, che sono poi quelli per cui è stato previsto, perché sono troppo pochi e in più non sono capienti, ma questa è una cosa che sappiamo benissimo.
Lei quindi dice per i treni che Trenitalia dovrà fornire, i famosi bimodali, quelli che per contratto erano previsti, io penso che se si può fare una modifica di quel tipo, si potranno fare anche delle modifiche al contratto, che ha una sua validità, che ha un periodo di validità ma che se si rivela difficoltoso per la situazione che obiettivamente è cambiata e cambierà, perché adesso noi avremo il fermo e poi ci sarà una situazione diversa, bisogna pensarci fin da adesso. Sulla questione poi del fatto che la nostra tratta è interregionale, quindi noi non possiamo prescindere dal fatto che non possiamo solo pensare all'utenza valdostana, non si può, è ora di mettere da parte questi campanilismi e di lavorare - lei lo ha detto anche in altre occasioni - in collaborazione con la Regione Piemonte. Abbiamo sentito entrambi, Assessore, quando eravamo a Ivrea, le critiche ferocissime che ci sono state sul fatto che la Valle d'Aosta pensa a sé stessa e non al fatto di avere un rapporto di collaborazione con un'altra Regione, è una cosa che bisogna superare. Ugualmente credo che le condizioni di quel contratto - che io ho sempre giudicato negativo e che è stato siglato nel 2020, ma preparato molto tempo prima - dove è possibile, per quanto possibile, vadano riviste.