Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2454 del 11 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2454/XVI - Interpellanza: "Prevenzione e risoluzione delle problematiche di pubblica sicurezza segnalate in ordine al progetto di accoglienza integrata nel Comune di Saint-Vincent".

Bertin (Presidente) - Punto n. 35. Per l'illustrazione, consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Quest'interpellanza è assolutamente semplice nella sua esposizione, abbiamo voluto mettere tutto quello che c'è stato riferito dai residenti, come abbiamo inserito nel testo.

In data 11 marzo fra le ore 14 e le 15 si rendeva necessario l'intervento dell'Arma dei Carabinieri al terzo piano di un edificio per sedare una rissa che vedeva coinvolti alcuni ospiti della struttura, che è il sistema di accoglienza e integrazione, cosiddetto SAI che una volta si chiamava SPRAR, cambia il nome ma gli ospiti e i comportamenti sono sempre gli stessi, che hanno dovuto sedare questi ospiti della struttura.

Uno degli ospiti veniva ammanettato per il contenimento, veniva chiamata un'ambulanza e uno si allontanava dall'alloggio con un coltello ivi rinvenuto potenzialmente utilizzato per l'aggressione.

Ora noi riportiamo quello che i residenti hanno segnalato, ovviamente non eravamo presenti all'aggressione, c'erano le Forze dell'Ordine che sono arrivate in un momento successivo, quello che però possiamo dire è che a fronte di questa segnalazione abbiamo voluto compiere degli approfondimenti, opportuni rispetto alla convivenza con questo progetto di accoglienza all'interno del condominio; quello che abbiamo rilevato sono tre diversi episodi della medesima gravità, quindi aggressioni di questo tipo, con risse, con ospiti esterni e quant'altro, quindi sicuramente non una situazione di convivenza civile all'interno del condominio ma una situazione molto conflittuale.

A questo si aggiunge la segnalazione - e questo ovviamente abbiamo già provveduto a evidenziarlo a chi di dovere - di un intenso viavai notturno all'interno dell'alloggio, proprio perché quella struttura che dovrebbe essere di accoglienza e d'integrazione mi sa che è diventata potremmo definirlo un centro sociale, non lo so, perché sociale ricomprende alcune tipologie di azioni, quindi a fronte di quest'evidenza - ripeto che abbiamo fatto numerosi approfondimenti e abbiamo accertato quello che è stato scritto ed è stato dichiarato senza tema di smentita da più di un residente del condominio - le chiediamo, Presidente, quali siano state le azioni messe in campo o che oppure s'intendano adottare, sia dal punto di vista del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, sia dal punto di vista dei servizi di Prefettura, per evitare che tali azioni possano ripetersi.

Presidente - Per la risposta, il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - A beneficio del Consiglio, vale la pena ricordare che il progetto SAI esiste in Valle d'Aosta dal 2017 e coinvolge i Comuni di Saint-Vincent, Champorcher e Saint-Rhémy-en-Bosses, ai quali si è unito il Comune di Aosta a seguito dell'emergenza in Afghanistan prima e in Ucraina poi.

Il progetto è interamente finanziato dal Ministero dell'interno, tramite il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo, e non ha alcun rapporto con i CAS, centri di accoglienza straordinaria, gestiti questi invece dalle Prefetture, quindi in Valle d'Aosta direttamente dalle strutture dell'Amministrazione regionale.

Ancora qualche dato che ci è fornito dal Comune di Saint-Vincent: il progetto SAI attualmente prevede complessivamente 37 posti, in otto strutture distribuite nei quattro Comuni e dall'avvio a oggi sono transitate nel progetto 132 persone.

Nella sola Saint-Vincent su 15 posti disponibili sono transitate in questi sei anni 76 persone.

Venendo invece all'interpellanza, non conosciamo evidentemente il tenore della segnalazione richiamata, ma la questione non è in nessun modo di competenza della struttura Affari di Prefettura della Presidenza della Regione o del COSP, ciò in quanto, come detto, il progetto SAI è gestito dai Comuni in rapporto diretto con il Ministero dell'interno e soprattutto perché non vi è mai stato alcun problema di ordine pubblico né in passato né nell'episodio richiamato nell'interpellanza, che non ha neppure dato luogo ad alcun tipo di segnalazione.

In assenza di qualsiasi notizia ufficiale, abbiamo quindi chiesto informazioni al Comune di Saint-Vincent che ci ha comunicato come l'11 marzo scorso non sia avvenuta nessuna rissa o aggressione. Si è trattato, ci dice il Comune, di un problema di disagio psichico di un giovane rifugiato che ha portato gli operatori della struttura a chiedere l'intervento delle Forze dell'Ordine per evitare che il ragazzo potesse far male a se stesso o a un altro ospite della struttura.

Il ragazzo è stato preso in carico dai servizi sanitari e ricoverato presso il reparto di psichiatria dell'Ospedale regionale, successivamente trasferito in un altro servizio territoriale adeguato alle sue condizioni sanitarie.

Presidente - Per la replica, Consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Non farò ovviamente il maestrino dalla penna rossa, perché una penna rossa io non l'ho mai impugnata e non la impugnerò mai, ma alcune correzioni credo siano assolutamente d'obbligo.

Cominciamo dal fondo: lei ha detto che non è minimamente competenza della Presidenza, neanche dal punto di vista del COSP, sovrintendere a eventuali azioni criminose o di aggressione che capitino all'interno della regione autonoma Valle d'Aosta, quindi noi dobbiamo pensare che se ci dovesse essere un'esigenza, una necessità, un problema di ordine pubblico, il COSP non è minimamente competente in materia.

Io non credo questo Presidente, io penso - mi scusi - che il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica si debba anche occupare di questo, e sono certo che se ne occupa anche, Presidente. Io non posso pensare che si dica: "Va beh, ma c'è un'aggressione", sono continue aggressioni o continue molestie o quant'altro nei centri di accoglienza, "Ma sì, va beh, non è un problema, sono ragazzi, è un po' di disagio psichico, cosa vuoi che sia". No!

Quindi il fatto che da una parte si dica che non c'è stata alcuna aggressione ma è soltanto un disagio psichico, tende quasi a dire: "Ma no, non è successo niente, non è un'aggressione dovuta perché uno è cattivo ma è un'aggressione dovuta perché uno ha un disagio".

Sì, va bene, Presidente, fatto sta che questo disagio psichico di persone che noi ospitiamo - poi le dirò anche che non è interamente finanziato dal Ministero, ma questo lei lo sa - sul nostro territorio producono dei problemi, producono dei danni come in questo caso, perché le assicuro che questo non è l'unico caso come le ho detto e le assicuro che se dei residenti arrivano a segnalare un'aggressione e arrivano a lamentarsi e ad aver paura per la propria incolumità nel vivere a casa propria, obiettivamente un problema c'è.

Veniamo però al finanziato interamente dal Ministero. Presidente, lei penso conosca benissimo la differenza fra CAS e SAI. I centri di accoglienza speciale sono dei centri di accoglienza che vengono finanziati, questi sì interamente a carico del Ministero, poi il Ministero consegna i fondi alla Prefettura e la Prefettura fa i bandi.

Il sistema di accoglienza e integrazione, integrazione a suon di coltellate, è invece quel sistema che prevede che vi sia un contributo da parte delle Amministrazioni pubbliche, per inciso quindi a un'amministrazione non costa, perché paga il Ministero, il centro di accoglienza speciale, mentre costa il sistema di accoglienza e integrazione e - lei penso lo saprà - dal 2017, anno in cui si è deciso di fare questo SAI, al 2020 i gentili ospiti sono costati alle casse dei Comuni in questione 100 mila euro. Sono 100 mila euro che avrebbero potuto essere utilizzati per i cittadini di questi Comuni e che invece si è preferito destinare ad altro, e non le do i costi dal 2020 a oggi.

Prevengo già la risposta che già una volta il Sindaco di Saint-Vincent mi ha fornito su una discussione sui costi, sono praticamente preparato proprio perché l'abbiamo discussa. Il Sindaco di Saint-Vincent disse in un'intervista pubblica che non era proprio così, che i costi è vero che una parte dovevano metterli loro, ma utilizzavano personale già presente, sostenendo sostanzialmente che siccome il progetto prevede che loro debbano mettere del personale, loro fanno figurare che un dipendente comunale si sta occupando del centro di accoglienza ma i soldi che loro mettono per pagare il dipendente sono quelli che mette il Comune.

Io gli feci rispettosamente notare che questa era una truffa e immediatamente il Sindaco di Saint-Vincent smise di dirlo, perché io non posso dire che la mia parte del progetto è mettere una parte dei dipendenti a disposizione esclusivamente per questa cosa qui e poi, in realtà, i dipendenti continuano a fare il lavoro che dovrebbero fare senza fare nulla e io dico: "Io la mia parte l'ho fatta" perché non funziona così, questa è una truffa ai danni dello Stato, quindi evidentemente, a fronte anche di quello, immagino che i comportamenti siano variati e questa è costata 100 mila euro alle casse dei cittadini.

Quindi le aggressioni sono accertate, e lei ce l'ha confermato, i diversi episodi di medesima gravità arrivano direttamente dalla segnalazione di certe persone e le posso dare per certo che sono avvenuti, i residenti segnalano intensi viavai notturni, ma immagino che neanche questo interessi al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che si occupa di non so che cosa.

Grazie, Presidente, per la sua risposta e per la sicurezza che vuole garantire.