Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 259 del 13 maggio 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 259/VII - PROBLEMI CONCERNENTI LA COPERTURA DEL POSTO DI BIBLIOTECARIO CAPO SERVIZIO PRESSO IL SERVIZIC BIBLIOTECHE DELLA REGIONE. (Interrogazione e ritiro di mozione).

PRESIDENTE: Do lettura del testo dell'interrogazione del Consigliere Carlassare.

VENUTO A CONOSCENZA, in data 27 aprile 1982, di una "lettera aperta", allegata alla presente, redatta da un gruppo di operatori culturali, dove viene denunciata alla pubblica opinione tutte una serie di gravi disfunzioni e storture nel funzionamento del Servizio Biblioteche dell'Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione;

CONSIDERATO che detta "lettera aperta" richiede esplicitamente che venga ottemperato a quanto previsto dagli articoli 11 e 17 della legge regionale n. 3 del 30 luglio 1976, ovvero l'espletamento di un concorso per il posto di Capo Servizio;

RITENENDO più che motivata e ragionevole detta richiesta,

INTERROGA

l'Assessore regionale alla Pubblica Istruzione per sapere se intende bandire e quando il concorso per il poste di Capo Servizio Biblioteche dell'Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione.

PRESIDENTE: Do lettura del testo delle mozione dei Consiglieri Cout e Minuzzo.

VISTO che ormai dal 1976 l'incarico di Bibliotecario Capo Servizio presso i "Servizio Biblioteche" è stato affidato a varie persone in modo precario discontinuo;

VALUTATA la necessità, per il buon funzionamento del servizio, di affidar tale incarico in modo più continuativi ad una persona che abbia i requisiti richiesti;

CONSIDERATO opportuno non protrarre ulteriormente una situazione di provvisorietà che ha generato incomprensioni tra i dipendenti e difficoltà per la regolarità del servizio, visti anche i risultati dei ricorsi al TAR per i assegnazione di tale incarico;

RICORDATO che nel 1977 era stato bandito un concorso per il conferimento d tale incarico previsto dalla Pianta Organica del personale, concorso che non è stato mai espletato nonostante la presentazione di numerose domande,

IL CONSIGLIO REGIONALE

IMPEGNA

la Giunta regionale ad espletare i concorso per la copertura del posto d Bibliotecario Capo Servizio presso il servizio biblioteche entro e non oltre il 30 giugno 1982.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare i Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT - (PCI): Penso di poter fare alcune considerazioni, cercando di essere molto breve, partendo dalla ristrutturazione dell'Assessorato della Pubblica Istruzione votata in precedenza, quando abbiamo deciso di dividere i servizi e di cercare un funzionamento migliore di tutto quanto l'Assessorato e dei vari servizi stessi.

Noi, su questa ristrutturazione, avevamo dato, malgrado l'astensione, un parere favorevole, proprio perché siamo convinti che ci siano delle cose che vanno modificate ed eravamo d'accordo su tutta una serie di osservazioni che erano state fatte dall'Assessore Viglino.

Ma, oltre ad indicare sulla carta che questa ristrutturazione debba essere fatta, siamo anche convinti che sia necessario procedere materialmente a questa ristrutturazione e cercare di risolvere una serie di questioni e di problemi che ancora sono in sospeso. Tra questi vi è un problema di cui da tempo si discute anche in Consiglio con interpellanze e mozioni, ed è il problema del concorso che è stato bandito, ma non è stato poi espletato, per il Bibliotecario Capo Servizio del servizio biblioteche.

Assieme al Consigliere Minuzzo ed al Consigliere Nebbia, abbiamo presentato una mozione che il Consiglio non ha approvato. L'abbiamo ripresentata proprio perché successivamente sono sorti dei problemi per i quali pensiamo sia tassativamente necessario andare ad espletare questo concorso.

Il problema più grosso, secondo noi, è la precarietà di gestione di questo servizio: senza un bibliotecario capo servizio e una sostituzione in questo incarico fatta ogni anno con diverse persone. sono ormai 7 o 8 persone che dal 1976 hanno assunto questo incarico e, proprio per questo, ci sono, secondo il nostro parere, delle disfunzioni conseguenti e quindi c'è a necessità di dare l'incarico stabile ad una persona, affinché possa seguire meglio il servizio.

Ad una nostra interrogazione (era una interrogazione con risposta scritta, firmata dal Consigliere Mafrica) erano già state date delle risposte che però non ci sono sembrate molto convincenti, anche perché, sempre relativamente alla stessa domanda, altre volte era stato risposto in modo diverso.

Quando si chiese come mai non era stato espletato il concorso nel 1979, l'Assessore Viglino ci rispose che non era stato espletato in attesa della composizione e definizione della vertenza sul nuovo inquadramento e trattamento economico del personale dipendente. Questo è stato fatto ormai da tempo.

Successivamente, il Presidente della Giunta ci rispose dicendo che era opportuno riesaminare il tipo di qualificazione e di preparazione del personale addetto all'assistenza e al coordinamento dei servizi bibliotecari e quindi non si poteva bandire questo concorso in attesa di rivedere tutta la legge.

Noi siamo convinti, invece, che il concorso si possa fare lo stesso e la legge debba essere rivista, tanto è vero che era stata formata a tal proposito una commissione che aveva cominciato a discutere globalmente della revisione della legge per ciò che riguarda il sistema bibliotecario in Valle d'Aosta ed erano emersi numerosi problemi. Questa Commissione da alcuni mesi non è più stata riunita, ma noi siamo convinti che questa discussione debba andare avanti. Non vediamo invece perché, pur andando avanti questa discussione sulla revisione della legge, non, possa nel contempo essere espletato il concorso. Secondo noi, un riesame della qualificazione e della preparazione del personale addetto all'assistenza e al coordinamento del sistema bibliotecario può avvenire contemporaneamente. La persona che vincerebbe questo concorso potrebbe poi essere riqualificata assieme a tutte le altre.

Quindi, la nostra proposta è che, al più presto, - chiediamo possibilmente entro il 30 giugno - questo concorso sia bandito.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA - (PCI): Desidero rivolgere al Presidente della Giunta e all'Assessore altre domande oltre quelle che ha posto il collega Cout.

Non riesco a capire la ragione per cui si preferisce una situazione precaria, con cambio del titolare ogni anno o quasi, con continui ricorsi, ad una situazione stabile.

Il Presidente della Giunta, nella risposta scritta all'interrogazione dice: queste sono questioni che riguardano la discrezionalità della Giunta, che valuta e riesce ad equilibrare l'interesse particolare con l'interesse generale.

Vorrei sapere dove sta l'interesse generale nel tenere da cinque anni in sospeso un concorso, nel dover ogni anno cambiare il reggente di questo servizio, nel doverlo cambiare magari in seguito ad una decisione del Tribunale Amministrativo, nel dover nuovamente approvare una delibera, ricominciare tutto da capo.

Vorremmo capire la ragione effettiva, semplicemente, perché non vediamo la logica di questa cosa.

Saremo quindi grati di una risposte chiara.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta: ne ha facoltà.

ANDRIONE - (UV): Cercherò di essere chiaro. Quando abbiamo presentato questa legge in Consiglio regionale abbiamo dichiarato che si trattava di una legge che creava un servizio ex novo che avrebbe dovuto nascere già nel '66, ma poi la cosa era caduta, per cui era necessario sottoporre a verifica un certo numero di idee contenute in questa legge. Questa verifica ci ha portati a non modificare la qualificazione di una persona, ma a modificare il concetto di servizio biblioteche, perché probabilmente abbiamo peccato di presunzione pensando che il servizio biblioteche venisse innestato su uni realtà matura e disposta ad accoglierlo, capace di approfittare di questo nuovo servizio; invece, le difficoltà sono state numerosissime e di notevole rilievo.

In particolare - e mi limito sole alla questione del concorso - il servizio biblioteche ha denunciato una grave carenza di collegamento con il resto dell'amministrazione. Questo si verifica - ed è vero - per tutti i servizi staccati, quali, ad esempio, l'Archivio storico ed i Laboratori, ecc. In questo caso la carenza di collegamento è particolarmente grave perché impedisce il raggiungimento degli scopi per i quali noi abbiamo voluto quella legge.

Di conseguenza, entro breve - io credo di poter dire entro giugno - porteremo in Consiglio le necessarie modifiche a quella legge, ivi comprese quelle per il concorso di cui si parla e l'istituzione di un servizio culturale con un dirigente che dovrà curare gli archivi storici e la biblioteca regionale, perché un'altra illusione che abbiamo avuto era che fosse possibile creare il servizio biblioteche indipendentemente e in maniera distaccata, collegandosi successivamente con la biblioteca regionale.

Non è un sistema che, alla luce dell'esperienza, ha dato prova di essere il migliore, per cui quel posto sarà soppresso e il collegamento avverrà direttamente con l'Assessorato competente e con la biblioteca regionale. Noi porteremo le modifiche ala legge proprio perché è l'esperienza che ci dimostra che questo servizio deve essere strettamente collegato all'amministrazione regionale, in particolare all'Assessorato della Pubblica Istruzione, per raggiungere gli scopi prefissi.

Questo è relativo all'interesse generale: la legge deve raggiungere gli scopi per i quali è stata creata, innanzitutto.

E, in questo campo, non mi preoccuperei molto della sentenza del TAR, perché, normalmente, vinciamo le cause in Consiglio di Stato, in quanto l'amministrazione attiva non appartiene ai giudici e, d'altra parte, il vostro partito, giustamente, queste cose le ha fortemente affermate in Parlamento. Io spero entro giugno ma, comunque, certamente entro l'autunno, quindi prima dei sei mesi necessari perché ripresentiate la mozione, di rendere note le modifiche necessarie affinché quel servizio e quella legge siano coordinati con il resto dell'amministrazione e ci permettano di raggiungere gli scopi voluti dal servizio biblioteche.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT -(PCI): Noi siamo convinti che, comunque, una modifica alla legge ci debba essere e debba tenere conto soprattutto della questione del coordinamento delle biblioteche nel senso che diceva il Presidente della Giunta o, eventualmente, anche in un senso diverso che può venire fuori da una discussione successiva.

Ci stupisce il fatto, già ricordato prima, che proprio per rivedere questa legge si era iniziata una discussione in una commissione che non si capiva bene se era una commissione consiliare o una commissione ad hoc, ma una commissione che era stata nominata dalla Giunta con questi compiti.

Questa commissione da alcuni mesi non si è più riunita e non comprendiamo perciò come il Presidente della Giunta possa dire che per settembre, forse anche per giugno, saranno portate in Consiglio delle proposte di modifica a questa legge. E ci chiediamo se questa commissione sarà riunita ancora o no, o se le proposte verranno direttamente dalla Giunta. E nel caso, comunque, che la discussione su questa legge vada avanti in Commissione, vorremmo fossero coinvolti i vari Consiglieri; per cui noi potremmo ritirare questa mozione se c'è l'impegno per questo da parte della Giunta e con l'augurio, da parte nostra, che si possano risolvere le questioni già in giugno o in settembre.

In caso contrario noi potremo, in quel momento, ripresentare questa mozione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta; ne ha facoltà.

ANDRIONE - (UV): Ringrazio il Consigliere Cout che ha detto delle cose molto giuste.

Ognuno di noi ha un piccolo "tallone d'Achille" e il mio è la passione per i libri, le biblioteche; quindi, quando la sig.na Viglino mi ha detto che stava esaminando la legge, ho chiesto di poter avere un po' di tempo per fare delle proposte anch'io. Non appena queste proposte saranno fatte, la sig.na Viglino convocherà quella commissione e le illustrerà, chiederà dei suggerimenti, perché questa è una legge che dovrebbe creare un tessuto di fondo tale da permettere effettivamente un discorso culturale sul territorio.

L'importanza di questa legge è enorme, però dobbiamo riuscire ad ottenere gli scopi che si prefigge ed annullare un certo tipo di disordine che si è verificato.

Mi impegno perciò a far elaborare il testo prima a questa commissione e se il Consigliere Cout ha delle idee in proposito e vuole formulare già prima delle proposte di modifica, siamo dispostissimi ad esaminarle.

PRESIDENTE: Il Consiglio prende atto che il Consigliere Cout, a nome dei presentatori e a seguito delle spiegazioni fornite dal Presidente della Giunta, ritira la mozione testé discussa.