Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2449 del 11 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2449/XVI - Interrogazione: "Applicazione della decadenza dall'assegnazione di un alloggio di ERP in conseguenza dell'esercizio in esso di attività penalmente rilevanti".

Bertin (Presidente) - Punto n. 30. Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Nell'ambito del tavolo di lavoro che abbiamo già avviato di revisione della legge 3/2013, saranno sicuramente approfondite le casistiche che possono determinare la fattispecie di decadenza prevista dall'articolo 42; alcune di queste fattispecie sono infatti citate o espresse in una maniera di difficile applicazione, ma più tardi spiegherò il perché; rispetto alla decadenza da lei citata e prevista dall'articolo 42 della legge 3/2013, ad oggi è necessario distinguere tra quelle relative alla lettera D, alla lettera E e alla lettera F.

Con riferimento alla lettera D, ovvero all'ipotesi di decadenza per aver adibito l'alloggio ad attività penalmente rilevanti, un'eventuale condanna - che resta comunque da accertare attraverso i canali ufficiali e non per il tramite degli organi di informazioni - potrebbe comportare l'avvio della procedura di decadenza ai sensi della vigente normativa solo nel caso in cui fosse esplicitato che l'attività penalmente rilevante sia stata effettivamente perpetrata all'interno dell'alloggio di edilizia residenziale pubblica.

L'ARER in tal senso riferisce, appena appresa la notizia cui lei naturalmente fa cenno, di essersi fatta immediatamente parte attiva nell'avviare, presso gli organi giudiziari competenti, le opportune verifiche e di non avere ad oggi ancora ricevuto risposta, evidentemente per motivi tecnici in capo ai competenti soggetti giudiziari.

Con riferimento alla lettera E, ovvero all'ipotesi di decadenza per comportamenti socialmente pericolosi per l'incolumità pubblica, non esiste a oggi una definizione oggettiva dei requisiti e dei criteri che qualificano come socialmente pericoloso un comportamento.

ARER sul punto aveva provveduto a richiedere anche un parere alle strutture regionali competenti, e qui entriamo in una dissertazione che il collega Sammaritani sicuramente troverà in minima parte affascinante ma che, per quanto ci riguarda, risulta essere, a dir poco, ridondante.

Con nota del Dipartimento legislativo aiuti di Stato 2233 del 22 marzo 2022, tale parere è stato rilasciato e sul punto specifico riporta che un possibile riferimento giuridico, per l'interpretazione dell'articolo 42 comma 1 lettera E, è rappresentato dall'articolo 203 del Codice Penale, il quale definisce socialmente pericolosa la persona che, anche se non imputabile e non punibile, abbia commesso un reato quando sia probabile che commetta nuovi fatti connotati dalla legge come reati.

La qualità di persona socialmente pericolosa costituisce uno dei requisiti per l'applicazione di una delle misure di sicurezza di cui agli articoli 199 e seguenti del Codice penale, le quali possono essere applicate solo in forza di una disposizione di legge nei casi dalla legge stessa previsti.

Spetta unicamente al Giudice, quindi, di determinare la sussistenza della pericolosità sociale di un soggetto, quindi di una persona, sulla base dei criteri stabiliti dall'articolo 133 del Codice penale, valutando la gravità del reato commesso e la probabilità che la persona commetta altri reati.

Il parere rileva quindi che, mentre il citato articolo 203 del Codice penale parla di persona socialmente pericolosa, l'articolo 42 comma 1 lettera E parla invece di comportamenti socialmente pericolosi. Sulla base di un articolato ragionamento, il parere conclude che, in assenza di espresse disposizioni di legge o regolamentari che definiscano in maniera oggettiva i requisiti e i criteri per qualificare come socialmente pericoloso un comportamento, non la persona di cui agli articoli e all'articolato discorso di cui sopra, quanto riferito dalla lettera D in esame sia di difficile applicazione e suscettibile, se applicato, di originare possibili ricorsi da parte dei destinatari degli eventuali provvedimenti di decadenza.

Veniamo all'ultima fattispecie, cioè la lettera F, relativa al reiterato mancato rispetto dei regolamenti e delle norme di comportamento stabilite dall'ente gestore.

La decadenza potrà essere avviata solo dopo il terzo richiamo ufficiale, questo è espressamente riportato dall'articolo 12 comma 3 del vigente regolamento per l'uso di beni e la ripartizione delle spese degli edifici di ERP, che prevede che, in caso di persistenza dell'inosservanza, dopo la terza intimazione si dà corso alle procedure per la risoluzione del contratto di locazione, ai sensi della lettera C dell'articolo 10 del contratto medesimo.

A oggi ARER in tal senso - a seguito di segnalazioni pervenute all'Azienda ed effettuati gli opportuni accertamenti - ha già notificato in data 5 aprile scorso un primo richiamo all'intestatario ed è in procinto di notificarne un secondo.

Presidente - Replica il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Tanto per riassumere la questione, così quest'aula ne è a conoscenza ma anche i Valdostani fuori, siccome in questo ultimo periodo siamo stati funestati da decadenze dagli alloggi di edilizia residenziale pubblica di persone che sono assolutamente indigenti e per le quali non si è potuto far nulla o non si vuole far nulla per salvarle dallo sfratto, quando ci troviamo di fronte a dei criminali risulta curioso di come ci sia tutto un susseguirsi e un affastellarsi di motivazioni e di attenuanti generiche, che permettono di far rimanere questi delinquenti all'interno degli alloggi, dico delinquenti perché c'è una condanna che è stata raggiunta.

Nello specifico, il nucleo in questione - vi riassumo solo alcune notizie degli organi d'informazione - il 16 giugno 2020 veniva imputato di spaccio e reati alla luce del sole e veniva arrestata un'intera famiglia assegnataria per spaccio di droga, usura, ricettazione, rapina impropria, poi avevano anche la detenzione di una slot illegale e tante altre belle attività, insomma un curriculum criminale di tutto rispetto.

Questa famiglia arrestata è stata poi condannata ovviamente per questo reato ma non paghi di quello che è accaduto, il 5 aprile 2023 un componente di questa famiglia, che è ovviamente ritornato a vivere nell'alloggio, così come tutti gli altri componenti, è stato pizzicato perché aveva bici, attrezzi edili e motorini rubati in una cantina, nella cantina dell'alloggio di edilizia residenziale pubblica, quindi vedo difficile che si possa dire che non ha utilizzato l'alloggio per commettere dei reati, visto che le Forze dell'ordine hanno trovato la roba che aveva rubato dentro la sua cantina.

Nella sua cantina sono stati trovati anche 150 terminali POS, risultati sottratti da un furgoncino.

La cosa però più divertente è che quello che hanno rubato era delle cantine vicine, cioè praticamente questi hanno rubato nelle cantine vicine alla loro e hanno messo quello che hanno rubato nella loro cantina chiusa.

Quindi hanno rubato nelle cantine vicine, hanno rubato delle robe, hanno spacciato, hanno commesso delle usure, hanno fatto di tutto, quando poi abbiamo presentato l'iniziativa in attesa che venisse discussa, scopriamo che il 24 aprile 2023 il Nucleo Operativo Radiomobile di Aosta interviene in un bar del luogo, dove una giovane sosteneva di essere stata minacciata con un coltello al culmine di un diverbio con il soggetto che occupa l'alloggio e, raccolta la descrizione di questo soggetto, i militari lo hanno rintracciato a notte fonda in compagnia della donna nella cui borsa veniva rinvenuta un'arma bianca. I Carabinieri decidevano di accompagnare il fermato alla sua abitazione per procedere a perquisizione per trovare la refurtiva e arrivati lì il soggetto dava in escandescenza per impedire l'accesso al suo alloggio ed è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, mentre per la donna con lui è arrivata la denuncia per illegittimo porto d'arma.

Questi sono i soggetti che obiettivamente occupano questo alloggio, il fatto che abbiano ricevuto in tutto questo tempo "una" segnalazione di richiamo ufficiale da parte almeno dell'ARER, dell'ente gestore, che dice: "Guarda che ti stai comportando un po' maluccio", diciamo che qualche problema lo solleva.

Quindi lei ci dice adesso che arriva una seconda lettera - bontà loro - io spero che arrivi anche la terza, perché se non si vuole dire che si è utilizzato l'alloggio per compiere dei reati, cosa che mi pare nei fatti, perché se io metto della roba rubata nella mia cantina e la rubo nelle cantine dei miei vicini, che peraltro sono tutti privati, perché lì in quel condominio ci sono tutti assegnatari privati, tranne uno che è assegnatario di un alloggio di edilizia residenziale pubblica che fa quel casino lì; ho le fotografie del palanchino usato per spaccare le scale, per spaccare le ringhiere, le urla, le segnalazioni perché vengono picchiate delle persone nell'appartamento ma queste non denunciano, insomma, c'è una situazione oscena che in quel condominio obiettivamente non permette neanche la civile convivenza, il fatto che si dica: "Va beh, ma non ha usato l'alloggio per commettere dei reati", caspita! Va bene che non risponde in Tribunale, ma un minimo di pressione, dal 2020 a oggi, io l'avrei fatto.

Comunque, detto questo, io spero che, a fronte di quello che abbiamo esposto, a fronte del primo richiamo che ci dice che è arrivato, e a fronte del secondo che ci dice essere in preparazione, ci auguriamo che vengano trovate anche le motivazioni per fornire il terzo richiamo, perché io non so a quali siano riferiti, immagino che il primo sia riferito alle attività criminose portate avanti, il secondo forse per il furto e quant'altro e c'è una terza segnalazione rispetto a quello che le ho detto con le Forza di Polizia che sono intervenute all'interno dell'alloggio: credo che non permettere alle Forze di Polizia di entrare e soprattutto avere della refurtiva nell'alloggio e possedere un'arma bianca sia sufficiente titolo per essere cacciati fuori dalla casa, mi auguro che finalmente si restituisca, almeno per quel condominio, una certa tranquillità.

Presidente - Sospendiamo brevemente per arieggiare i locali. Riprendiamo in seguito con le interpellanze. Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 10:45 alle ore 11:08.