Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2445 del 11 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2445/XVI - Interrogazione: "Monitoraggio e verifica periodici della regolarità dei dossi presenti sulle strade regionali valdostane".

Bertin (Presidente) - Punto n. 26. Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Con quest'iniziativa si chiedono informazioni relativamente ai cosiddetti dossi.

Il primo quesito: "Se la struttura competente dell'Amministrazione regionale monitora e verifica periodicamente la regolarità dei dossi predisposti su tutte le strade regionali, rispettando in particolare i centimetri di altezza, pendenza regolamentare della lunghezza, sulle rampe di accesso e discesa del dosso".

Il secondo quesito: "Se i suddetti dossi sono stati realizzati esclusivamente nelle zone residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences ecc ...e comunque al di fuori dalle strade regionali che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per i servizi di soccorso".

Quindi si dà risposta ai primi due quesiti: la sorveglianza della rete viaria classificata regionale - che sappiamo avente una lunghezza di 500 km con 327 ponti e 51 gallerie - è svolta con cadenza giornaliera e dal personale cantoniere, composto appunto dai cantonieri, dai capi cantonieri, dalla struttura regionale competente in materia di viabilità ai fini della sicurezza della circolazione stradale, che è uno degli obiettivi di questo Governo.

In merito ai quesiti si evidenzia che i dossi artificiali, di cui all'articolo 179 del regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della strada, non sono ammessi sulle strade classificate regionali, considerato che è vietato l'impiego sulle strade che costituiscono un itinerario preferenziale per i veicoli di soccorso e di pronto intervento.

Nei soli tratti correnti e nei centri abitati della viabilità classificata regionale e in corrispondenza di attraversamenti pedonali, al fine di migliorare la sicurezza dei pedoni, è consentita la realizzazione delle piattaforme rialzate, previo nulla osta della Regione, a cura e spese e sotto l'esclusiva responsabilità dei Comuni territorialmente interessati, come previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 797/2013.

La citata deliberazione della Giunta stabilisce le dimensioni minime delle piattaforme stradali, quindi lunghezza 12 metri, altezza 10 cm., rampe di raccordo 1 metro, pendenza 10 percento e la distanza minima tra i rallentatori di velocità stessi, quindi 500 metri ridotta a 150 per i tratti da proteggere da elevate velocità.

La legge regionale 26/2006, "Nuove disposizioni per la classificazione, la gestione, la manutenzione, il controllo e la tutela delle strade regionali", stabilisce che la manutenzione e la gestione dei sistemi di rallentamento della velocità sono di competenza dei Comuni, pertanto il monitoraggio degli stessi rimane in capo alle Amministrazioni comunali.

Tuttavia la struttura regionale competente in materia di viabilità, nell'ambito della collaborazione appunto tra Amministrazioni pubbliche, segnala ai Comuni le eventuali criticità rilevate durante la sorveglianza della rete viaria regionale in corrispondenza delle piattaforme stradali.

Il terzo quesito: per le opere non corrispondenti alla normativa vigente, con che tempistiche è stato previsto di regolarizzare concretamente i manufatti, la legge regionale 26/2006, "Nuove disposizioni per la classificazione, la gestione, la manutenzione, il controllo e la tutela delle strade regionali" non definisce una tempistica per la regolarizzazione dei manufatti in argomento, tuttavia sarà cura dei Comuni attivarsi in relazione alla gravità delle criticità riguardanti i rallentatori di velocità eventualmente anche segnalati dagli uffici competenti dell'Amministrazione regionale che, ovviamente, è a disposizione e in contatto continuo con gli Enti locali.

Infatti sottolineo che il presidio non è solo dei capo cantonieri ma anche dei referenti di zona che hanno un costante monitoraggio della viabilità regionale - e uno stretto rapporto con le Amministrazioni locali, i Sindaci in particolare - di cui ogni segnalazione o anomalia viene puntualmente presa in carico e verificata.

Presidente - Per replica, consigliere Lucianaz.

Lucianaz (LEGA VDA) - Sono soddisfatto della sua risposta, anche se non dà alcuna soluzione al problema dei dossi. Io ho la particolarità di abitare di fronte a un dosso e vedo la fatica che fanno i mezzi di soccorso, i mezzi spazzaneve, le ambulanze e soprattutto i camion carichi, oltre ai danni di chi viene in vacanza magari con un'auto di un certo valore e poi ci rimette la marmitta scendendo dal dosso.

Secondo me ci sono misure non rispettate, ad esempio sul Codice stradale ho trovato 7 cm di altezza, lei mi ha parlato di 10, non so se sia una misura regionale diversa dal Codice stradale, comunque ci sarà da approfondire.

Il fatto è che questi dossi, se hanno il senso di rallentare la velocità, creano delle complicazioni, non certo per chi va a passeggiare, che poi a 30 all'ora certi dossi non si possono assolutamente affrontare, bisogna praticamente arrestare il mezzo per superarlo, se si è carichi figurarsi della difficoltà! Soprattutto il problema è nella fase discendente, quando c'è proprio la botta, il salto, perché sicuramente non è accompagnata regolarmente la discesa.

Lei mi parla di attivare i Comuni, io non so se se ne occuperà, come mi par di capire, la struttura regionale a comunicare a tutti i Comuni, previa misurazione, di rispettare queste misure, fatto stà che io, quando parlo con qualcuno dell'Amministrazione comunale, mi dice: "Ma lì ci pensa la Regione, perché è una strada regionale".

Quindi vediamo di sistemare. Ci sono delle piattaforme rialzate ma il collega mi parlava anche di rallentatori di velocità a piastra, che dimensionano la larghezza del veicolo, quindi ci possono essere delle soluzioni tecnologiche migliori.

La ringrazio, provvederò a informarmi sul fatto dei centimetri e se le misure sono rispettate.

Volevo solo approfittare di quest'intervento perché ho trovato oggi un titolo sulla Stampa dove è virgolettato: "La Giunta ha sbagliato, i Russi del Donbass sono peuples frères".

Io non ho mai affermato questo, sfido chiunque a dire che io ho criticato la Giunta e ho detto che i Russi del Donbass sono peuples frères...

Io apprezzo il lavoro dei giornalisti, anche R.S. che ha scritto questo articolo per La Stampa, ha scritto cose corrette, ognuno ha fatto la sua interpretazione, però non riesco a capire perché la stampa debba fare dei titoli così fantascientifici.

Naturalmente saranno i lettori a dare il loro giudizio. Io non ho mai criticato la Giunta e questa non era mia intenzione.