Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2433 del 10 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2433/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Notizie in merito alle interlocuzioni con il Ministero del Turismo relativamente alla campagna promozionale "Italia: open to meraviglia"".

Bertin (Presidente) - Punto n. 15.04. Per illustrare l'interrogazione, ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - È notizia recente quella della campagna promozionale realizzata dal Ministero del turismo "Italia: open to meraviglia", che riportava tantissimi strafalcioni rispetto alla nostra regione, quindi il solito strafalcione di chiamarci "Val d'Aosta", quando sappiamo bene che dal 2001 non siamo neanche più solo Valle d'Aosta ma anche Vallée d'Aoste, strafalcioni di tipo geografico: dove viene identificato il Castello di Cly allineato a Montjovet e Ussel nei tre punti più elevati della Val d'Ayas, strafalcioni di tipo storico: dove "L'unica Provincia dove si parla del Castello di Fénis dicendo che è trasformato nel 1869 nella residenza di caccia del Re Vittorio Emanuele II" e immagini piuttosto brutte, direi, e di bassa qualità, immagini del lato svizzero del Cervino... di segnalazioni ne avremmo "N" e non stiamo qui a riportarle.

Quello che noi chiediamo e che vorremmo capire è se in qualche modo il Ministero aveva interloquito prima con l'Assessore al turismo, comunque con il Governo, e se c'è stata un'evoluzione, se non prima almeno per dopo, rispetto alla sistemazione dei molti errori e magari anche alla messa a disposizione d'immagini un po' più belle che, magari, hanno l'effetto contrario rispetto a una campagna promozionale, effettivamente alcune erano proprio bruttine.

Presidente - Risponde l'assessore Grosjacques.

Grosjacques (UV) - Per la realizzazione della campagna pubblicitaria "Open to meraviglia", né il Ministero del turismo, né l'Agenzia nazionale del turismo, l'ENIT, hanno coinvolto in alcun modo l'Amministrazione regionale. In particolare la Regione non è stata invitata a esprimere alcun parere in merito all'idea comunicativa sviluppata dall'agenzia creativa che ha curato la campagna, né a fornire, controllare o validare testi, immagini o altri contenuti relativi alla Valle d'Aosta prima della loro pubblicazione sul portale turistico italia.it in occasione della campagna pubblicitaria.

Infatti, sebbene alcuni testi e informazioni siano stati inviati al Ministero del turismo nel corso degli scorsi mesi - in risposta a specifiche richieste pervenute nell'ambito del progetto "Touring digital hub", un progetto ministeriale che, a regime, prevede l'invio automatizzato di contenuti al portale italia.it da parte delle banche dati turistiche locali - non c'è evidenza che i testi inviati siano stati pubblicati sul portale turistico nazionale in occasione della compagna "Open to meraviglia", che si è avvalsa invece di altri contenuti autonomamente prodotti dalla redazione incaricata dal Ministero.

Abbiamo riscontrato che, anche a seguito delle nostre segnalazioni, alcuni degli errori e delle imprecisioni presenti nelle pagine del portale italia.it dedicate alla Valle d'Aosta sono già stati corretti. Abbiamo comunque comunicato formalmente al Ministero la disponibilità dell'Amministrazione regionale a collaborare, anche in futuro, alla verifica dei contenuti del portale italia.it relativi alla nostra regione, pur nella consapevolezza che la dinamicità dei contenuti pubblicati, che sono frequentemente rinnovati e modificati dalla redazione incaricata, rende difficile rilevare e segnalare tempestivamente eventuali inesattezze.

A tale proposito, nell'obiettivo comune di migliorare la qualità dei contenuti pubblicati sul portale turistico nazionale, abbiamo anche suggerito al Ministero di condividere con le Regioni e con le Province autonome le notizie messe in evidenza e i contenuti editoriali prima della loro pubblicazione.

Presidente - Replica la consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Il problema della Valle d'Aosta non era, bisogna sottolinearlo, un problema solo della Valle d'Aosta, perché basta vedere quante altre Regioni hanno sottolineato le problematiche che lei ha evidenziato.

Come dico, purtroppo molti degli errori però ancora permangono su quel sito, quindi magari fra un po' le faremo una nuova iniziativa qualora questi non vengano sistemati, visto che mi sembra che in maniera piuttosto celere siate intervenuti, quindi speriamo che lato Ministero qualcuno vi ascolti.