Oggetto del Consiglio n. 2431 del 10 maggio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2431/XVI - Interrogazioni a risposta immediata: "Notizie in merito alla restituzione alla comunità valdostana degli utili generati dalle bollette, di concerto con le Società Finaosta e CVA" e "Notizie relative alla possibilità di promuovere politiche di scontistica, alla luce dei risultati positivi del gruppo CVA, a favore della propria clientela".
Bertin (Presidente) - Punto n. 15.01 che si discute insieme al punto n. 15.02. Per l'illustrazione del punto n. 15.01, ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.
Restano (GM) - Lo scorso venerdì sul quotidiano "La Stampa" abbiamo letto un articolo dal titolo: "CVA chiude un bilancio record". L'autore, giustamente, poneva l'attenzione sugli importanti risultati ottenuti nel corso del 2022 dalla CVA: incrementi di fatturato + 23 percento; ricavi passati da 710 milioni a 1 miliardo e 728 milioni; il balzo in avanti del margine operativo lordo, che passava da 193 milioni a 295 milioni, un aumento del 52 percento.
A tal proposito Federconsumatori della Valle d'Aosta, in una nota significava che tali fondi dovevano essere utilizzati per percorsi virtuosi, orientati su sociale, sanità, scuola, trasporti e aiuti alle fasce più deboli.
Da parte nostra, al di là di come viene narrata, prendiamo atto della situazione e di quanto ci hanno riportato i cittadini: fatture della CVA che sono passate da 1.300 euro a 3.250 euro per piccole imprese, oppure da 630 euro a 2.020 euro. Questi sono dei dati di fatto, e tutto questo sapendo che a queste fortune hanno contribuito i Valdostani e anche quelle aziende. Allora ci si chiede se sono venuti a mancare i principi fondamentali dell'attività per cui è nata CVA, questo è uno degli interrogativi più grossi.
Chiediamo quindi al Governo regionale "Se hanno individuato un comportamento per restituire ai Valdostani questi utili, insieme a Finaosta e CVA", ma soprattutto "Se intendono rivisitare il ruolo di CVA nell'ottica di quella che sarà la cosiddetta "seconda autonomia".
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - Penso che nessuno, con iniziative di questo tipo, voglia dimenticare o nascondere quanto negli anni CVA ha reso all'azionista Regione, quindi indirettamente alla comunità, e nessuno - noi in primis - vuole sperare in una CVA, come ho detto spesso, modello jugoslavo, nel senso di andare a fare come si faceva una volta con le vecchie municipalizzate, ma altra cosa è stato - da parte almeno del nostro gruppo - andare a capire come nel tempo si siano utilizzate effettivamente le risorse che derivavano dallo sfruttamento di una risorsa fondamentale, qual è l'acqua, e non solo.
In questo senso ricordo passate favole sull'utilizzo degli utili della quotazione, quando era il caso, se si fosse fatta, di utilizzarli nell'azienda, ...o magari anche l'utilizzo più o meno - e su questo si potrebbe anche ragionare - della gestione speciale, penso al reddito d'inclusione, dovremmo capire che utilizzo se n'è fatto.
Quello che vorremmo capire, e chiediamo con questo question time - anche per dare giustamente voce comunque a chi le bollette le paga - se il Governo regionale ha, con il gruppo, verificato la possibilità di promuovere nel prossimo periodo ulteriori formule o politiche di scontistica in favore della propria clientela. Parliamo di clientela perché un altro elemento da considerare è che la CVA, proprio perché non siamo nella Jugoslavia di Tito, ha clientela che non è valdostana e ovviamente i benefici che oggi arrivano in bilancio derivano da tutte le utenze e non soltanto da una parte.
Presidente - Risponde il Presidente della Regione.
Testolin (UV) - Le due iniziative vengono trattate insieme in quanto sostanzialmente si occupano della medesima tematica, peraltro già trattata in precedenti sedute.
Per bene inquadrare la situazione, vale la pena ricordare come CVA, nel decennio tra il 2012 e il 2021, come dai dati elaborati dalle strutture competenti, abbia distribuito alla Regione circa 578 milioni di euro in termini di soli dividendi.
Tali risorse quindi, in media 60 milioni ogni anno, seppur il dato non è costante, sono state utilizzate per garantire l'equilibrio dei vari bilanci succedutisi, anche nei periodi di maggiore difficoltà finanziaria e di applicazione del patto di stabilità, permettendo l'erogazione di aiuti e sostegni volti a garantire i servizi a famiglie e imprese in tutti i settori sociali e produttivi, a seconda delle specifiche esigenze.
Negli ultimi esercizi, gli utili di CVA sono stati finalizzati ad azioni in favore delle famiglie e delle imprese, soprattutto nell'ultima annualità, anche relativamente all'aumento dei costi dell'energia.
Ora è di estrema rilevanza specificare come sul miliardo e 700 milioni di euro, che sono i ricavi complessivi del gruppo CVA nel 2022, siano 87 i milioni di euro circa che rappresentano la quota fatturata alle famiglie e alle imprese valdostane, pari a circa il 5,11 percento del totale dei ricavi. Dunque questo fa capire come la grandissima parte dei ricavi del gruppo si riferiscano ad attività imprenditoriali - non riguardino attività di vendita dell'energia alla comunità valdostana - ma a iniziative commerciali e a politiche aziendali che hanno consentito di massimizzare i ricavi derivanti dall'applicazione di nuove ed efficaci strategie di vendita dell'energia prevalentemente all'ingrosso, fuori dai confini regionali.
A completamento del ragionamento, va anche sottolineato come l'incremento di oltre 1 milione di euro dei ricavi dell'esercizio 2022, rispetto all'esercizio 2021, che passano da 700 milioni a circa 1 miliardo e 700 milioni, derivi quasi totalmente dalla vendita di energia elettrica a non Valdostani, mentre l'aumento dei ricavi da utenze regionali si attesta a circa 23 milioni, pari al 2,14 percento degli aumenti dei ricavi totali.
Si evidenzia inoltre come CVA, come noto a tutti, abbia introdotto e applicato, sin dal 2021, alle utenze private valdostane una scontistica pari al 40 percento del costo della produzione dell'energia, sconto che peraltro è attualmente applicato in corso d'anno anche in questa fase di calo dei prezzi dell'energia stessa.
Mentre per la clientela business valdostana, secondo confronti comparativi effettuati dall'azienda, risulta come il costo medio rispetto ai prezzi fuori Valle sia inferiore di circa il 39 percento.
Fatta questa dovuta e importante premessa, si precisa come gli utili distribuiti da CVA troveranno destinazione in linea con quanto effettuato in passato per il tramite del bilancio regionale, al fine di promuovere iniziative volte a sostenere il tessuto socio-economico della nostra regione.
Per quanto concerne misure a sostegno diretto dei costi energetici, come già specificato in altra risposta ad altra iniziativa discussa durante la scorsa seduta, ogni decisione sarà presa anche in funzione dell'andamento dei costi dell'energia stessa e delle eventuali iniziative governative applicate in merito.
In sintesi, sui ricavi totali di CVA dell'esercizio 2022, pari a 1,7 miliardi di euro, solo 87 milioni circa, pari a circa 5,11 percento sono derivati da utenze valdostane.
Conseguentemente è logico dedurre come gli stessi utili possano intendersi acquisiti per una percentuale prossima al 95 percento da operazioni effettuate con utenti non valdostani.
L'incremento da fatturato 2022 sul 2021, passato come si è detto da 700 milioni a 1 miliardo e 700, è imputabile per poco meno del 98 percento del totale a ricavi da vendite provenienti da fuori regione, mentre l'aumento dei ricavi dell'utenza valdostana è pari a circa 23 milioni di euro.
Il ritorno alla comunità valdostana nel suo complesso, per mezzo degli utili messi a disposizione dall'azienda e introitati dal bilancio regionale, risulta pertanto essere decisamente importante.
Al collega Restano, pertanto, si significa che, come emerge da quanto appena illustrato, gli utili di CVA, e soprattutto quelli derivanti da iniziative imprenditoriali che nulla hanno a che vedere con la fornitura di energia elettrica ai Valdostani, sono stati da sempre restituiti alla comunità e lo saranno anche in questa e nelle prossime annualità.
Ai colleghi della Lega, in merito a quanto specificatamente richiesto, si evidenzia come le politiche di scontistica, come peraltro quelle importanti già applicate, spettino invece a scelte squisitamente aziendali, come il collega interrogante peraltro ben sa, perché è già stato motivo di confronto sull'argomento stesso.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Restano.
Restano (GM) - Proprio alla luce della sua risposta, Presidente, ho capito che siamo completamente disallineati, non perché si viene a chiedere l'elemosina, ma perché io mi chiedo: ma come ha fatto CVA a fare tutti questi investimenti se non è grazie all'operazione fatta nel 2000, quando sono stati acquisiti con il favore dei Valdostani, con i soldi dei Valdostani, e hanno potuto reinvestire?
Ma detto questo, è la visione di prospettiva che le si chiede: se si vuole rivisitare il ruolo o meno. Le ricordo che un Presidente di un Governo a noi vicino ha detto: "Il prezzo sarà bloccato a causa della crisi".
Qui noi questo coraggio non ce l'abbiamo. La Basilicata ha avuto più coraggio di noi, però oggi mi fermo qua, dobbiamo guardare avanti e affrontare la questione politicamente.
Credo che proporremo una risoluzione per approfondire l'argomento, per vedere se, in sostanza, c'è la volontà politica di migliorare, Presidente, più volte lei richiama una visione. Lei ha dimostrato di non averla.
Presidente - Consigliere Aggravi per la replica.
Aggravi (LEGA VDA) - Vede, Presidente, a me spiace una cosa, io ho specificato due cose: la prima: noi non chiediamo al Governo di dire a CVA che cosa fare. É qualcuno della vostra maggioranza che si è preso i meriti del 40 percento di sconto, è stato scritto in relazione ed è stato anche detto in aula.
Noi abbiamo chiesto, e la domanda era precisa: "Se il Governo regionale ha verificato con il gruppo la possibilità di promuovere nel prossimo periodo ulteriori formule o politiche di scontistica a favore della propria clientela". E giustamente ho parlato di clientela, non di clientela valdostana perché - e mi spiace, la risposta in parte la capisco, ma non è che piaccia tanto.
Solo il 5,11 percento è dei Valdostani, quindi se andiamo a prenderlo agli altri è meglio? Non è bellissimo. Non era un attacco questa iniziativa, era capire delle politiche aziendali.
Abbiamo pochissimo tempo, lei ha avuto pochissimo tempo per parlarne, ci sarà modo per comprenderlo, ma noi non abbiamo chiesto al Governo di fare quello che oggi non può fare.