Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2426 del 10 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2426/XVI - Reiezione di mozione: "Predisposizione di un provvedimento legislativo strutturale a sostegno dei costi energetici delle famiglie in difficoltà".

Bertin (Presidente) - Punto n. 11 all'ordine del giorno. Per illustrare la mozione, la parola alla consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Questa mozione ormai è lì da molto tempo, perché è lì da oltre un mese e mezzo, ma credo che abbia senso e significato anche oggi.

Più volte, e anche da parte di altri gruppi, è stata evocata la richiesta di pensare a una misura strutturale rispetto alle famiglie, visto l'aggravarsi della situazione e visto che è stato nuovamente affermato che forse, in fase di assestamento, si pensa a una misura come quella dell'anno scorso, anche alla luce della difficoltà nel presentare le domande, nella difficoltà di raggiungere tutta la popolazione e soprattutto nel tetto che era stato messo, che era di soli 20 mila euro, quindi non andava a coprire una grande fetta della popolazione, visti anche comunque i rilevanti costi riferiti soprattutto alla situazione del riscaldamento che incidono pesantemente nella nostra regione, e tenuto conto anche dei tanti sgomberi di cui abbiamo parlato in diverse iniziative, con quest'iniziativa siamo a chiedere al Governo regionale se è sua intenzione predisporre e sottoporre all'approvazione del Consiglio nuovamente una norma più strutturale che possa, in qualche modo, essere garantita a quelle famiglie in difficoltà, misura strutturale che ho visto essere stata chiesta anche da ADAVA, l'associazione degli albergatori, quindi anche nella pianificazione dell'imprenditoria si richiede di non avere più misure che escano senza preavvertimenti, a cui spesso molti operatori non possono rispondere; in questo senso vedo anche con estremo favore i question time presentati sia dal gruppo Lega sia dal consigliere Restano che vanno ad affermare un principio che il nostro gruppo ha più volte affermato: quello della richiesta di una scontistica maggiore rispetto agli utenti di CVA, questo non può che aiutare quelle famiglie in difficoltà, quindi prevedere sì una scontistica ma prevedere anche una misura strutturale, lo faccio prima del DEFR, perché sarebbe importante che questo impegno fosse proprio all'interno di quel documento,0 affinché magari, anche per le famiglie, si possa avere questo sollievo di cui abbiamo parlato e di cui abbiamo spesso discusso in Consiglio regionale.

Presidente - La discussione generale è aperta. Consigliere Manfrin a lei la parola.

Manfrin (LEGA VDA) - Abbiamo preso atto di quest'iniziativa evidentemente con da una parte soddisfazione, dall'altra con un pregresso che desidererei esprimere in questo momento, cioè che quello che voi giustamente avete affermato su questa mozione è quello che noi affermiamo da diversi anni, anzi, la Lega afferma questa necessità dal 2018, quindi ben prima che si verificassero le crisi di approvvigionamento energetico dei costi energetici per le famiglie, che hanno visto il loro culmine durante quest'estate e hanno iniziato già l'inverno scorso, ovvero la necessità di andare a sostenere le famiglie, anche in virtù della peculiarità della nostra regione, una peculiarità che evidentemente pone l'accento su consumi sicuramente maggiori per il riscaldamento e che inevitabilmente si è abbattuta sulle famiglie valdostane. Basti pensare, anche banalmente, al costo del pellet, su cui il collega Ganis ha presentato diverse iniziative, che ha rappresentato un benchmark di quello che era l'aumento dei costi per le famiglie, un raddoppio, un triplicarsi dei costi che sicuramente le famiglie valdostane, e sicuramente quelle meno abbienti - quindi con meno disponibilità per poter far fronte a spese impreviste - sono riuscite ad affrontare in maniera difficoltosa.

A fronte di tutto questo, dal 2018, quindi fin da quando la Lega è rientrata nel Consiglio regionale della Valle d'Aosta, l'abbiamo sostenuto e non lo abbiamo sostenuto con iniziative, con tutto rispetto ovviamente per questa mozione, con impegni politici, ma l'abbiamo sostenuta in maniera concreta, e in quale maniera? Evidentemente, nel momento di discussione del bilancio si sono presentati degli emendamenti che stanziavano dei fondi, fondi sicuramente sufficienti per numerosi nuclei familiari, per andare a fare che cosa? Banalmente per finanziare una misura che già c'è, una misura che già esiste. Adesso da quest'aula è assente colui che ha ucciso la misura del bon de chauffage definanziandola completamente, ovvero l'assessore Guichardaz, ma sappiamo che questa misura è esistita fino al 2018 e che nell'inverno del 2018 - mi ricordo, con l'ultimo guizzo che avevamo nella nostra possibilità - l'allora assessore Aggravi riuscì a trovare le risorse, presentammo anche la possibilità di rifinanziare il bon de chauffage, poi questa possibilità venne completamente cancellata dall'allora subentrante Governo Fosson.

Da allora noi abbiamo tentato di rifinanziare il bon de chauffage, che è una misura strutturale, una misura peraltro che io adesso capisco: siccome noi abbiamo interpretato per anni ha necessità di riattivare questa misura, si è detto: "Sì, lo facciamo, però non possiamo dire che è bon de chauffage perché altrimenti è merito di questo, è merito di quello".

A noi sinceramente non interessa il merito, a noi sinceramente non interessa il nome, interessa e parliamo di bon de chauffage semplicemente perché è la misura che già c'è, quindi non ha bisogno di essere pensata, ricalibrata, emendata, modificata, pensata, valutata; è una misura che è lì, è pronta, basta prendere dei fondi, metterli sul capitolo di spesa e ovviamente dare la possibilità alle famiglie valdostane di essere sostenute.

È chiaro che poi bisogna aggiornare, come per tutte le norme, alle esigenze del momento, comprendere anche una diversificazione rispetto alle fonti di approvvigionamento, magari anche pensare alla differenza delle famiglie, sicuramente le famiglie residenti nelle zone più alte della Valle d'Aosta avranno delle spese per riscaldarsi probabilmente superiori rispetto magari a una famiglia che è residente più in basso, sono tutte valutazioni che vanno fatte.

Per esempio, questa è una valutazione che è stata introdotta con successo in quelli che una volta erano i buoni benzina, che ancora oggi il Friuli Venezia Giulia assegna, e ha potuto segnarli e ha potuto vincere anche le criticità che noi abbiamo dovuto affrontare differenziando le zone del proprio territorio: le zone A beneficiano di un contributo di buoni benzina - e le zone A sono più in basso, più basse - e quelle più in alto di un buono benzina più alto, ma è una misura - pensate - che ha retto lo scontro con l'Unione europea ed è un'idea che, applicandola alla parte del riscaldamento e al bon de chauffage, potrebbe rendere un buon servizio alle famiglie valdostane.

Il nostro quindi sarà sicuramente un voto convinto di questa mozione, ma ricordando - probabilmente le colleghe non l'hanno inserito perché si voleva avere un impegno generico, ma credo che sia giusto ricordarlo - che uno strumento esiste e va semplicemente finanziato.

Io penso che se ci sarà una concordia in questo Consiglio di andare in quella direzione, se si vorrà pensare effettivamente che tante persone sono rimaste tagliate fuori e che soprattutto... e io sono stato felice di leggere che è stata riportata anche la questione degli sfratti, perché purtroppo la questione dei costi ha inciso grandemente sulle famiglie e anche sulle famiglie residenti in alloggi di edilizia residenziale pubblica, quindi un collegamento sicuro che ha portato grosse difficoltà per le famiglie che sono sul mercato privato e grosse difficoltà per quelle famiglie che sono nell'edilizia residenziale pubblica, che non hanno potuto, per esempio, differenziare.

Tante famiglie con dolore hanno staccato il riscaldamento quest'inverno perché non riuscivano a pagare l'affitto. Le famiglie che sono residenti nell'edilizia residenziale pubblica non hanno potuto farlo, si sono viste arrivare la bolletta, hanno dovuto pagarla e non hanno potuto pagare neanche una parte, quindi sono state sbattute fuori di casa. Sicuramente quindi un problema che ha numerose sfaccettature, un problema su cui, intervenendo con gli strumenti che già abbiamo, cioè quelli del bon de chauffage, si potrà sicuramente andare non dico a risolvere ma sicuramente ad attenuare.

Presidente - Consigliere Marquis, a lei la parola.

Marquis (FI) - Le colleghe hanno presentato una mozione che sostanzialmente chiede di predisporre un'iniziativa strutturale per affrontare le difficoltà energetiche di cui soffrono molti Valdostani.

Evidentemente questo è un problema di cui abbiamo parlato in tante occasioni negli ultimi due anni, tante interrogazioni, interpellanze e mozioni, l'ultima è un'interpellanza che avevo presentato nello scorso mese di aprile, che chiedeva al Governo se c'era la volontà di predisporre, entro sessanta giorni, un disegno di legge per far fronte alle difficoltà energetiche che hanno le famiglie valdostane.

La collega ha evidenziato che i dati del 2020 dicono che il reddito pro-capite è di 21.200 euro per ogni famiglia valdostana, quindi un dato che fa riflettere, sebbene i Valdostani, rispetto ad altre realtà del territorio nazionale, abbiano un posizionamento di medio-alta classifica, però bisogna dire una cosa: a livello di costi della vita, in Valle d'Aosta i costi della vita sono molto più alti che in altre realtà e quindi la difficoltà è evidente.

Dalla descrizione che c'è anche sul DEFR della situazione socio-economica si evince anche che in Valle d'Aosta, rispetto ad altre realtà, è minore la disuguaglianza tra le varie fasce di popolazione, quindi significa che c'è un livellamento verso il basso e una grossa necessità di avere un sostegno sotto questo profilo, perché il malessere percepito è molto alto, perché quasi tutte le famiglie valdostane hanno peggiorato la loro situazione in questi ultimi anni.

Noi quindi riteniamo che si debba intervenire sulla materia e dal momento che si è sempre approcciato in questi ultimi due anni a mettere una pezza ogni tanto negli assestamenti in funzione di quando arrivava qualche soldino, si è detto: "Facciamo quest'iniziativa, una volta in una legge, una volta nell'altra"; noi riteniamo che ci vada un approccio strutturale.

È proprio per questa ragione, a seguito dell'interpellanza che avevamo presentato il mese scorso, abbiamo iniziato a lavorare alla predisposizione di una proposta di legge che a breve presenteremo, volta a intervenire sui costi energetici per tutte le famiglie valdostane, perché viviamo in una realtà in cui crediamo che sia venuto il momento di affrontare questa tematica una volta per tutte e non ritrovarsi ogni Consiglio, ogni due Consigli, a discutere di questo tema... per dare anche delle certezze ai Valdostani, soprattutto, perché non è possibile che i Valdostani non sappiano da un anno per l'altro o da una stagione per l'altra, se c'è qualche possibilità di aiuto verso la loro situazione. Si vive nell'incertezza generale.

Per quanto ci riguarda, non so quale sarà l'atteggiamento dell'Aula nei confronti di quest'iniziativa, noi il nostro voto lo esprimeremo positivamente e, come dicevo, presenteremo a breve la nostra proposta.

Presidente - Consigliere Restano a lei la parola.

Restano (GM) - Come avete potuto rilevare, nel question time affrontiamo la questione dei costi energetici, ma soprattutto il question time sarà un'occasione per lanciare una riflessione.

Colgo appunto la discussione su questa mozione per portarmi un pochino avanti, tanto si è sempre detto sul bonus che è uno strumento per andare in aiuto alle famiglie, ve ne sono tanti altri di strumenti, devo dire che, in questo periodo di crisi, l'Amministrazione regionale ha fatto la sua parte; ci dobbiamo chiedere se abbiamo fatto a sufficienza o se abbiamo perso delle occasioni, dipende dal punto di vista.

Le suggestioni che ci arrivano a seguito degli extra profitti generati dalla Compagnia Valdostana delle Acque ci portano a fare riflessioni in tal senso.

Per me, come ha già accennato il collega Marquis, si deve fare una revisione completa del sistema Valle d'Aosta, quindi da parte mia ci sarà un voto favorevole, malgrado tutte le criticità che la votazione favorevole a questa mozione può introdurre, ma solo perché nell'affrontare la tematica e guardando avanti con le future iniziative, si abbia la consapevolezza e l'appoggio di tutti nell'andare nei confronti di una totale revisione del sistema Valle d'Aosta e degli attori principali, che sono quelli che ci hanno permesso fino a oggi di arrivare a fornire certi aiuti, ma che forse devono dare di più.

Presidente - Altri interventi nella discussione generale? Chiudiamo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo, la parola all'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Il Governo, con il decreto legge 34/2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 30 marzo, ha previsto alcune misure per mitigare l'incidenza dei costi energetici che impattano sulle famiglie.

Gli articoli del decreto legge che interessano il tema proposto nella mozione sono il primo, il secondo e il terzo, in particolare il primo conferma il bonus sociale elettrico e gas per il secondo trimestre 2023 e, a partire dal terzo trimestre e fino al 31 dicembre 2023, prevede che lo stesso sia rideterminato sulla base dell'indicatore Isee che per il 2023 è pari a 30 mila euro.

L'articolo 2 prevede la riduzione dell'Iva al 5 percento e degli oneri generali nel settore del gas per il secondo trimestre dell'anno 2023: tale riduzione è stata estesa anche al teleriscaldamento che prima però era chiuso, tema questo spesso trattato in quest'aula.

L'articolo 3 stabilisce che, nelle more della definizione di misure pluriennali da adottare in favore delle famiglie da finanziare nell'ambito del report EU, a decorrere dal primo ottobre fino al 31 dicembre 2023 ai clienti domestici residenti diversi da quelli titolari di bonus sociale è riconosciuto un contributo erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche.

Il tema dell'aumento delle materie prime dei costi energetici, con il conseguente aggravamento della situazione di difficoltà economica, è trasversale e investe infatti diversi ambiti della pubblica amministrazione.

Calandoci brevemente sulle politiche regionali, per quanto attiene alle politiche sociali a oggi esiste una misura strutturale per i nuclei in difficoltà economica, la legge 23/2010 che, tra l'altro, è in via di novellazione. La medesima prevede all'articolo 14 contributi straordinari: la concessione di contributi appunto a favore di famiglie residenti nel territorio regionale che hanno sostenuto o devono sostenere spese regolarmente documentate che causano o aggravano il disagio economico del nucleo familiare. Tali contributi possono essere concessi anche per sostenere le spese condominiali, in particolare nell'ultimo quadrimestre dell'anno 2022 - anno nel quale i rincari energetici si sono acuiti - sono stati concessi per la voce "Pagamento spese condominiali" 42 contributi per un ammontare complessivo di circa 49 mila euro.

Possono essere ammessi a tali misure i nuclei familiari, come definiti ai fini Isee dalla normativa statale vigente, il cui valore della situazione economica, detratta la spesa straordinaria sostenuta o da sostenere, non superi l'importo stabilito annualmente con deliberazione della Giunta regionale, il cosiddetto "minimo vitale".

In tal senso è anche utile ricordare il piano regionale per la povertà 2023-2025 di prossima approvazione da parte della Giunta regionale: esso potrà dare risposte in termini di contributi da destinare alle famiglie in difficoltà per fonti di finanziamenti che non consentono però l'erogazione di misure di sostegno dirette, ma sono vincolate all'attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali che si esplicano attraverso la fornitura di servizi all'utenza.

Per fare degli esempi dei servizi che verranno finanziati attraverso il piano povertà: il sostegno socio-educativo domiciliare territoriale incluso il supporto alla gestione del budget familiare, l'housing first, i centri di servizi per la povertà, il servizio di pronto intervento sociale e i tirocini finalizzati all'inclusione sociale e all'autonomia delle persone e alla riabilitazione.

Si tratta di azioni di sistema e strutturali, per esempio per il finanziamento dei servizi finalizzati all'attuazione delle misure d'inclusione da ultimo previste con il decreto-legge 48 del maggio 2023: reddito di cittadinanza fino al 31 di dicembre che poi diventerà l'assegno di inclusione a partire dal primo gennaio 2024.

Dopo questa breve e puntuale disamina, è utile ricordare due aspetti legati alla storia degli ultimi anni di questo Consiglio.

Il primo è la sensibilità sul tema (che questo Consiglio stesso ha dimostrato anche, ma non solo, con le leggi regionali n. 15/2021, n. 22/2021 e n. 18/2022, che raccolgono la testimonianza della n. 8/2020) nel destinare copiose risorse nell'ordine di quasi 300 milioni di euro alle difficoltà della nostra comunità.

Il concetto di stabile strutturale che voi richiamate è invece il motivo principale per il quale vi chiediamo di ritirare quest'iniziativa, oppure ci asterremo.

Senza avere contezze, infatti, degli effetti reali delle azioni poste in essere dallo Stato e richiamate in premessa, mantenendo alta l'attenzione su questo tema, come già fatto nel 2022 sulla seconda parte dell'anno, siamo attenti agli sviluppi che tutto quanto sta accadendo, sta causando e rispetto al quale siamo pronti a intervenire, a livello complessivo come azione di governo regionale.

A oggi sono 115 milioni messi strutturalmente a disposizione del Dipartimento delle politiche sociali, a invarianza di entrata, senza fondi in più, insomma; è giusto fare analisi puntuali dopo aver verificato concretamente l'effetto delle azioni poste sul campo da tutti i livelli della Pubblica Amministrazione, dallo Stato alla nostra Regione fino ai Comuni. Richiamiamo che l'anno scorso, la legge di assestamento regionale, di fatto, intervenne nel secondo semestre dell'anno, con un fondo dedicato da 12 milioni di euro che poi verrà di fatto rimpinguato con l'assestamento n. 1 del 2023 sull'avanzo disponibile 2022.

Presidente - Consigliera Erika Guichardaz a lei la parola.

Guichardaz E. (PCP) - Intanto ringrazio i colleghi di minoranza che sono intervenuti durante il dibattito; lo aveva evidenziato durante la mia esposizione: è una tematica che ci ha visto uniti sempre in tutto questo periodo ed eravamo state generiche nell'impegnativa proprio per dare la possibilità al Governo di dirci qualcosa di diverso rispetto a quello che ci ha detto.

Il problema è proprio parlare di una misura stabile e strutturale che è proprio invece quello che chiedono le famiglie, cioè chiedono di avere delle certezze e, ribadisco, anche il fatto che sì, lei ci ha fatto un lungo elenco di tutti i contributi che si possono prendere, del minimo vitale, ma, in questo momento, e lo segnalava il collega Restano, non si tratta più solo di famiglie con il minimo vitale che fanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese, il panorama è molto più ampio rispetto a quello di cui abbiamo percezione, quindi, mi dispiace, non ritirerò questa mozione proprio perché ritengo che siano proprio la strutturalità e la stabilità di una misura che possano dare certezza a quelle persone che ogni giorno si interfacciano con noi, ma immagino anche con voi, per chiedere delle risposte.

Presidente - Non vedo altre richieste d'intervento, mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Favorevoli: 15

Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet e Testolin)

La mozione non è approvata.

A questo punto sospendiamo per dieci minuti, non di più, pertanto ci diamo appuntamento alle ore 17:40.

La seduta è sospesa dalle ore 17:27 alle ore 17:40.