Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 255 del 12 maggio 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 255/VII - INIZIATIVE TENDENTI A FAVORIRE LA SPECIALIZZAZIONE DEL PERSONALE SANITARIO ED IL MIGLIORAMENTO DELLE STRUTTURE NEL SETTORE ONCOLOGICO. (Approvazione di mozione).

PRESIDENTE: Do lettura della mozione presentata dai Consiglieri Péaquin, Bajocco, Carlassare e Minuzzo.

MOZIONE

CONSIDERATA l'alta mortalità causata anche in Valle d'Aosta dalle diverse forme tumorali;

ALLO SCOPO di favorire un miglioramento degli interventi a livello regionale sia nel campo della prevenzione che in quelli della diagnosi, della terapia e della riabilitazione di pazienti affetti da tumori;

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

DELIBERA

di impegnare la Giunta regionale a predisporre tutti gli adempimenti necessari all'istituzione di un congruo numero di borse di studio, destinate a medici valdostani che intendono specializzarsi in oncologia presso università e centri di ricerca italiani o esteri.

PRESIDENTE: La parola al Consigliere Minuzzo; ne ha facoltà.

MINUZZO - (PSDI): La mozione, di per se stessa, mi sembra abbastanza chiara.

Prendo per primo la parola perché ho presentato alcuni emendamenti aggiuntivi al deliberato della mozione presentata per motivi che mi hanno fatto capire, proprio in questi giorni, la gravità della situazione per quanto concerne questo tipo di malattia.

Per esperienza vissuta, mi sembra giusto ed opportuno inserire questi emendamenti al deliberato della Giunta per facilitare gli operatori del settore, per dare una rispondenza più adeguata a quelle che sono le esigenze attuali per la risoluzione di questo problema.

Infatti, non si deve dimenticare che la risoluzione di queste malattie probabilmente in molti casi è legata ai tempi degli interventi terapeutici;adesso l'Assessore, presa visione degli emendamenti, può anche iniziare a dare una spiegazione in merito.

Nel deliberato della mozione, che è stata presentata insieme ai colleghi Péaquin, Bajocco e Carlassare, avevamo previsto di istituire un congruo numero di borse di studio solo per i medici. Ecco, mi sembra che questo sia un po' limitativo rispetto a quelle che sono le reali necessità, in quanto, oltre ai medici, c'è tutto il corpo paramedico che opera nel settore e che, ritengo, debba essere messo in condizioni di poter operare con competenza, capacità e professionalità. Da qui, appunto, l'esigenza di destinare assegni di studio anche al personale paramedico e non solo ai medici, come avevamo previsto nel deliberato della mozione.

Inoltre, vi è un problema di sensibilizzazione per far partecipare tutti i cittadini alla risoluzione di questo che è il male del secolo, per cui ho proposto l'emendamento aggiuntivo al punto 2.

Al punto 3 è prevista una spesa di 5-6 milioni per il laboratorio di analisi, per l'acquisto di una centrifuga che consentirebbe di fare degli esami che attualmente non si possono fare appunto perché manca l'attrezzatura necessaria. Oggi si perde tempo prezioso per mandare ad analizzare campioni di tessuto a Torino o a Ivrea per avere una risposta e capire effettivamente di quale tipo di male si tratta. Ritengo quindi che sia necessario potenziare le strutture diagnostiche delle U.S.L. della Valle d'Aosta, dotandole di tutte le attrezzature necessarie.

Qualche anno fa - è stata una delle azioni eclatanti del nostro Assessore alla Sanità - fu istituita ad Aosta la sezione italiana dell'Associazione alla lotta contro i tumori e fu data ampia divulgazione di questa pregevole iniziativa. Ricordo che in televisione apparivano l'Assessore Rollandin e il Prof. Spagliardi per spiegare alla popolazione questa iniziativa; non sto facendo della polemica e tanto meno dell'ironia, Assessore, ma effettivamente era un'iniziativa che da molti era stata condivisa e seguita con attenzione.

Dopo alcuni anni, dobbiamo constatare che questa sezione non è riuscita a decollare, a prendere avvio, non si sa bene per quali motivi; comunque tutta la cosa sembra si sia fermata, a meno che non si stia facendo tutto un lavoro in silenzio senza darne comunicazione ad alcuno.

Ecco perché vi è la necessità di sostenere concretamente questa sezione della Lega italiana per la lotta contro i tumori, dotandola del personale necessario per farla funzionare. Attualmente la sezione è chiusa quasi tutto il giorno, per cui chi vuole avere informazioni o chi vuole dare il proprio contributo per la risoluzione di questo problema arriva all'Istituto Nazionale della Nutrizione e trova la porta regolarmente chiusa. Da qui la richiesta di un impegno della Giunta per la soluzione di questo problema di cui al punto 4 della serie di emendamenti che ho presentato.

Ritengo che la regione della Valle d'Aosta nell'accogliere questa mozione non farebbe nulla di eccezionale, visto che un po' tutti gli enti pubblici e privati si stanno adoperando in maniera pressante per dare il proprio contributo alla lotta contro i tumori.

E' di qualche giorno fa la delibera del Consiglio comunale di un piccolo comune della cintura di Torino, Robassonero, che ha stanziato L. 2.600.000 del suo povero bilancio alla Lega Italiana per la lotta contro i tumori.

Ritengo che la Valle d'Aosta non possa esimersi da questo impegno, per cui, al di là di quelle che possono essere le collocazioni politiche, abbiamo sentito l'esigenza di presentare questi emendamenti che non erano previsti nella mozione presentata il 15 aprile 1982.

PRESIDENTE: Altri che vogliono intervenire per l'illustrazione della mozione, vista la variazione ora illustrata?

La parola al Consigliere Péaquin; ne ha facoltà.

PEAQUIN - (PCI): Credo che a nessuno sfugga l'importanza di iniziative in questo senso, data la gravità dell'argomento che stiamo trattando e tenuto conto che questo è un male che non ha trovato ancora delle terapie valide.

Una persona su sei - ma c'è tendenza all'aumento - muore di questo male, ancora incurabile, che tocca, prima o poi, purtroppo, tutte le famiglie.

Sono d'accordo con il Consigliere Minuzzo nel dire che è indispensabile che la nostra regione si qualifichi in questo senso, che ci sia una spinta, una iniziativa decisa della nostra regione a fare tutto il possibile per dare un contributo sostanziale, naturalmente in proporzione alle nostre forze e al le nostre capacità, però non possiamo essere insensibili e non possiamo stare fermi di fronte a questo problema.

La mozione che avevamo presentato chiedeva di impegnare la Giunta regionale a predisporre gli adempimenti necessari all'istituzione di borse di studio in favore di medici che desiderano specializzarsi in questo settore.

Concordo con il Consigliere Minuzzo nel dire che tale previsione era abbastanza limitativa e intendevamo, almeno per quanto ci riguarda, dichiarare la nostra disponibilità per quei provvedimenti che venivano incontro a tutte le iniziative necessarie in questo settore.

Il Consigliere Minuzzo ha presentato una serie di emendamenti che ci trova concordi. Ci pare che si debba affrontare in modo più approfondito

questo problema. Non sappiamo ancora, sentiremo l'Assessore, quale sarà la sua proposta e quali saranno le sue idee in merito. Pertanto, ci riserviamo di pronunciarci in seguito, nel corso del dibattito, per vedere cosa è possibile fare sulla base degli impegni e della volontà che la nostra regione intende assumere in questo settore.

Credo di dover ribadire, comunque, che ci deve essere un impegno serio, preciso e sostanzioso in questo senso.

PRESIDENTE: Colleghi Consiglieri, è aperta la discussione. Ci sono altri che intendono intervenire?

La parola all'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN - (UV): Ho letto adesso gli emendamenti presentati.

Nella precedente seduta del Consiglio avevo illustrato brevemente una modifica che poteva essere proposta al deliberato e che teneva conto di quelle che erano le possibilità di intervento e di determinate finalizzazioni in questo delicato campo. Penso che su questo argomento, se si volesse andare a fondo, discuteremmo molto più che sul piano dei lavori; se ci mettiamo d'impegno, penso che tutti possano fare tranquillamente le loro osservazioni.

Ora, sull'illustrazione che è stata data da parte del Consigliere Minuzzo, penso che vi sia l'assenso della Giunta, soprattutto per quanto riguarda la sensibilizzazione della cittadinanza -e in questo noi intendevamo procedere, appoggiando la Lega tumori, dove noi siamo rappresentati, che ha svolto una determinata attività in termini di incontri, di seminari e di altre iniziative, oltreché un'attività di collaborazione con le biblioteche comunali, per diffondere la conoscenza di argomenti specifici e, quindi, per non tenere tali conoscenze nell'ambito di una certa élite.

Francamente, senz'altro, si potrà fare di più e penso che quest'opera potrà essere incrementata, però, quella svolta fino ad oggi, non è certo stata un'opera fatta in silenzio.

Si è data un'ampia diffusione alle notizie in questo senso, c'è stata una grossa collaborazione, lo ripeto, con l'attività delle biblioteche che possono fungere, in questo caso, da fulcro per sensibilizzare l'attenzione della popolazione su questi temi di viva attualità.

Recentemente, si è svolto un convegno sulla prevenzione dei tumori, a Saint-Vincent, che ha visto impegnati sanitari non solo italiani, ma anche stranieri, che hanno conoscenze specifiche in materia, proprio per fare il punto sull'attività di ricerca in questo campo, per vedere quali possono essere le misure preventive, quali possono essere i depistages da portare avanti in questo campo. Il punto fondamentale, infatti, è quello di prevenire l'insorgenza di una determinata affezione, in questo caso cancerogena, piuttosto che curare.

A livello di cura sappiamo che i progressi sono abbastanza ridotti e, al di là della pratica chirurgica, il resto è ancora a livello embrionale.

Quindi, ritengo che l'attività, che è stata svolta con gli aiuti e gli interventi regionali, possa essere soddisfacente e desidero fare presente che, d'accordo con la Lega, si sta già predisponendo un programma per ampliare questo tipo di iniziative.

Ricordo che, sempre su questo problema, a livello di prevenzione tumori, un'importanza rilevante assume il Pap-test, cioè l'esame preventivo di eventuali insorgenze di tumori all'apparato femminile, che ha trovato un riscontro positivo. Va detto che l'afflusso ai consultori è abbastanza buono e che anche i risultati sono soddisfacenti per l'amministrazione che ha visto aumentare la richiesta di questo servizio. Ripeto che il punto fondamentale è proprio quello della prevenzione.

Lo stesso discorso vale per quanto riguarda l'emocultura: è stato fatto un campionamento, d'accordo con la farmacie e con i laboratori, per intervenire precocemente sulla possibilità di insorgenza di tumori dell'intestino, in particolare dell'ultimo tratto.

Con questo tipo di indagine preventiva si tenta di individuare precocemente questa insorgenza perché sappiamo che questo tipo di patologia interessa la Valle d'Aosta in modo veramente alto. Su queste forme di interventi c'è stato un grosso impegno e una grossa diffusione a livello locale. Penso che non ci sia stata richiesta che non ha trovato accoglimento.

Francamente, non capisco quale sia l'attrezzatura,a cui fa riferimento il Consigliere Minuzzo, che manca a livello di laboratori; le richieste di attrezzature sono state tutte soddisfatte. C'è ancora un piano da sviluppare, ma non riguarda la parte di istopatologia, cui penso facesse riferimento Minuzzo, perché gli esami che sono fatti a livello locale vengono svolti dal laboratorio secondo quelle che sono le metodologie e le indagini già in vigore in tutti i laboratori.

Dichiaro, però, che su questo punto non c'è mai stato, da parte dell'amministrazione, un ritardo nell'accogliere le richieste pervenute. Francamente, non penso che ci siano giacenze di richieste in questo campo.

Voglio inoltre far presente che, da parte della Lega tumori, è stato presentato un bilancio che non è in passivo, ma in attivo: ci sono addirittura interessi attivi bancari. Ora, ritengo che l'amministrazione regionale, quando c'è un'associazione che lavora in un determinato campo, è pronta a sostenerla e ad intervenire, anche finanziariamente, nel momento in cui c'è la necessità.

Quindi, il discorso dei tumori e il discorso della loro prevenzione, penso che nel piano sanitario che discuteremo, troveranno uno spazio adeguato come, peraltro, è già previsto in tutti i piani che sono stati predisposti in questo periodo.

Non sto a riprendere - come ho detto prima ce ne sarebbe da parlare per lungo tempo - il discorso sull'organizzazione oncologica; sui dati che venivano presentati per quanto riguarda l'incidenza dei tumori, sull'aumento dell'incidenza dei tumori in determinati apparati, sulla patologia e l'osservazione di determinate patologie, perché finora anche determinate cause di morte non erano, diciamo, sviscerate fino in fondo, nel senso che non si riusciva a risalire alla causa prima che, quasi sempre, è legata a cause patologiche tumorali.

A questo proposito va detto che, in particolare, con una branca di patologia che è la leucosi, si sta facendo una grossa indagine per stabilire quali sono i legami tra insorgenza di tumori e alimentazione. Noi sappiamo che diversi fattori, dovuti all'inquinamento, portano all'insorgenza di patologie e, in particolare, di una malattia che è la leucosi che colpisce dapprima in forma subdola, indi in forma letale, per cui non ci sono più possibilità di intervento. E' in atto una grossa indagine perché sembra che una delle principali cause sia proprio quella alimentare e, quindi, vi è tutto un di

scorso connesso ai problemi specifici di prevenzione, legato anche al tipo di alimentazione.

Non sto a leggere, perché penso che non siano estremamente interessanti, i dati esposti dal prof. Vetere, in relazione alle evoluzioni di patologie, in particolare dal '51 al '56, su determinate sedi del tumore. Si prende in esame, in particolare, la cavità bucale faringea e l'apparato digerente, dove vediamo che c'è un aumento, ad esempio, della patologia dal 59,6% al 71,2%. Ora questo, chiaramente, fa pensare sulle possibilità di intervento in questi rami e, per quello che è stato fatto a livello locale, sulle indagini a livello di emocultura.

Tumori delle trachee, bronchi e polmoni: siamo passati dal 9,1% al 41,3%.

Non sto a ricordare, come finora gran parte delle costose campagne antifumo, condotte fra i giovani, siano fallite. C'è un chiaro nesso tra il fumo e questo tipo di tumore, ma tutti continuano a fumare come se il pericolo riguardasse sempre il vicino e non chi continua ad avere la sigaretta in bocca.

A questo proposito, noi abbiamo cercato di prevedere una campagna di sensibilizzazione che non riguardi un tipo di impostazione proibizionistica, ma che riguardi una progressiva capacità di acquisizione di dati che facciano capire qual è il pericolo reale, in questo caso il contagio, che porta al problema della patologia oncologica.

Detto questo, concordo col fatto che, giustamente, il problema principale è quello di aumentare la sensibilizzazione a livello locale per prevenire determinati fatti gravi che interessano la nostra regione.

Era stata avanzata la proposta di integrare il deliberato, tenendo conto delle necessità oggettive in questo campo: su questa proposta la Giunta è assolutamente d'accordo. La Giunta regionale si impegna ad incentivare tutte le iniziative destinate a favorire i medici valdostani che intendono specializzarsi in oncologia, presso Università e Centri di ricerca italiani ed esteri.

Perché è stata avanzata questa proposta? Perché a livello attuale, come possibilità di incentivo per i medici, noi abbiamo la possibilità istituzionale di comandi. Ora, la formula del comando, al di là della borsa di studio, è inattuabile. Se io medico, infatti, vado in un centro estero, oppure in un centro italiano, a perfezionarmi chiaramente devo mantenere il mio rapporto di lavoro. Ora, se un ente ha la volontà di far perfezionane un determinato numero di medici (sempre che, tra l'altro, ci sia la possibilità di inserirsi nei centri), ritengo che vi sia una ampia possibilità di dare a tutti i medici che lo vogliono l'opportunità di progredire e, quindi, di andare avanti in modo sostanziale nella ricerca e nella sperimentazione in questo campo.

A questo punto ritengo che il discorso sulle borse di studio, rispetto al discorso sullo incentivare dei comandi, possa essere considerato sostitutivo.

Sugli ultimi punti, riguardanti in particolare la Lega, so che è un annoso problema quello di disporre di una impiegata. La Lega non può assumere personale e, quindi, si era cercato di provvedere in tal senso distaccando un'unità lavorativa dell'amministrazione regionale.

Il problema fondamentale è che dobbiamo studiare sotto quale forma possa essere sufficientemente garantita la possibilità di disporre di una segreteria efficiente, eventualmente con un accorpamento, perché la funzione della segreteria, essenzialmente, è quella di rispondere a chi ha la necessità di contattare il centro; bisogna vedere se sia possibile risolvere questo problema abbinando i servizi. Attualmente, come amministrazione regionale, ci troviamo abbastanza vincolati a questo proposito.

Quando si dice "Promuovere, presso le strutture della nostra regionale, la riqualificazione e l'aggiornamento professionale di tutti gli operatori sanitari che intendono occuparsi dei problemi scientifici connessi alla diagnosi precoce e al monitoraggio delle malattie tumorali" si deve intendere con quanto detto prima, cioè con le possibilità che ha l'ente di autorizzare questi comandi.

A questo proposito, va ancora detto che è stato richiesto a tutti i sanitari di fare un programma annuale di aggiornamento, e questo per un motivo molto preciso: vediamo, infatti, sempre più di frequente, le richieste di partecipare a congressi, a seminari, a dibattiti, però tutte queste iniziative non sono finalizzate e spesso si risolvono in vacanze. Ora, noi intendiamo, nel prevedere un piano specifico, avere delle garanzie che, se l'ente accetta il comando di una persona per un mese o un anno, sopportando quindi l'onere di una persona che per un anno lavora da un'altra parte (come abbiamo noi, personale che per anni è andato a lavorare a Torino per fare corsi di specializzazione) si ottengono dei risultati concreti.

L'altra garanzia che noi sovente chiediamo è che non sia la Regione Valle d'Aosta a specializzare medici che poi vanno a lavorare da un'altra parte: questo, infatti, è un altro rischio. Noi cerchiamo, contemporaneamente all'aggiornamento dei medici, di dare le strutture per cui la gente possa specializzarsi e poi lavorare e, quindi, portare questo beneficio ai valdostani.

Non riesco, invece, ad inquadrare in che modo possa avvenire l'aggiornamento del personale paramedico. Capisco che ci possa essere del personale paramedico che può seguire dei corsi specifici, però bisogna considerare che il personale paramedico è integrato e inserito in un momento pratico, nell'attività che può essere svolta a livello di laboratori di analisi, a livello di ospedale e, soprattutto, a livello di attività preventiva da svolgere nel poliambulatorio e di attività consultoriale sul territorio.

A questo proposito voglio ricordare che, su lodevole iniziativa di alcuni medici dell'ospedale inseriti nella Lega, sono già stati organizzati dei seminari per l'aggiornamento del personale paramedico. La regione, non solo ha autorizzato tali seminari, ma, ha dato tutto il supporto economico e didattico per realizzare queste iniziative.

Non so se sono stato sufficientemente chiaro nell'esposizione delle iniziative che si intendono portare avanti; comunque, penso che ci sia la possibilità di discutere ampiamente sulla questione.

Preciso che abbiamo voluto che fosse la Lega ad interessarsi dei contenuti del deliberato, proprio perché avesse la maggiore possibilità di contatti e quindi di interventi a livello capillare. Penso che il deliberato, così come è stato presentato, vada bene. Ritengo, pur condividendone lo spirito che gli emendamenti non vadano nella direzione corretta di quelli che sono gli strumenti di aggiornamento attuale del personale medico e paramedico. Quindi, non è che non sia d'accordo su quelle che sono le finalità degli emendamenti, semmai la dizione che veniva proposta con quella modifica potrebbe essere accettata.

Il resto non ha la possibilità di realizzarsi. Il motivo principale di questa difficoltà è legata al tipo di organizzazione specifica della Lega. Io credo che si possa dare attuazione ad una forma mista che tenga conto della necessità di mettere a disposizione della Lega un dipendente che svolga funzioni di segreteria.

PRESIDENTE: La parola al Consigliere Minuzzo; ne ha facoltà.

MINUZZO - (PSDI): Alcune dichiarazioni fatte dall'Assessore, sinceramente, non mi soddisfano. Adesso io non so e non voglio assolutamente fare polemica su un argomento del genere, però a me risulta che certe cose non siano state fatte o, se sono state fatte, non sono state portate a conoscenza di tutti coloro i quali erano interessati a certe iniziative. Quindi, io non ritengo che si possa approvare il deliberato come è stato proposto dall'Assessore Rollandin; cioè l'emendamento dell'Assessore Rollandin, che dice "di impegnare la Giunta regionale ad incentivare tutte le iniziative destinate a favorire i medici che intendono specializzarsi in oncologia presso Università o centri di ricerca italiani o esteri", che credo sia limitativo.

C'è tutto un personale che si occupa di prevenzione, il personale paramedico che opera in laboratorio, che necessariamente deve essere preparato professionalmente su quelle che sono le nuove tecniche di ricerca. Se certe cose sono state fatte, benissimo, ne prendiamo atto. Il Consiglio prende atto che l'Assessore ha preso certe iniziative.

Questa mozione non vuol altro che essere un momento di stimolo perché l'Assessorato faccia qualcosa di più. Non ho detto assolutamente che l'Assessore o la Giunta si sono rifiutati di adeguare i laboratori di analisi secondo quelle che erano le richieste fatte dagli operatori, però ci sono delle macchine che costano 25 milioni e non sono utilizzate: sono lì che fanno magazzino, servono a fare deposito. Assessore, finita la seduta del Consiglio, la invito ad andare a verificare quanto ho detto!

Per quanto concerne a questione della Lega Italiana per la lotta contro i tumori, l'Assessore ha detto che ci sono dei problemi, che sono annosi e che non si riescono a risolvere, riguardanti il personale.

Ecco, siccome noi abbiamo trovato una soluzione per l'Alliance française anche per altri organismi, se all'Assessore non sta bene il punto 4, fermiamoci alla quarta riga dopo a virgola dove, a proposito della segreteria si dice: "in cui attualmente essa si trova"; mettiamo un punto e basta. Lasciamo poi all'Assessore decidere come è meglio accorpare e aggregare altri servizi.

A me sembra che questa delibera non sia niente altro che uno stimolo alla Giunta ad operare meglio di quanto non stia facendo adesso. Qui non si vogliono fare accuse. Se poi l'Assessore, a tutti i costi, vuol far votare il suo emendamento, è chiaro che tra i due mali si sceglierà il minore: voteremo l'emendamento dell'Assessore Rollandin, almeno per quanto mi concerne; i colleghi non so come si comporteranno.

PRESIDENTE: La parola all'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN - (U.V.): Il problema, nelle forme con cui è stato discusso, penso non possa portare a questioni polemiche. L'unico discorso riguarda il problema, che ho cercato di motivare, delle borse di studio. La questione delle borse di studio, ripeto, penso sia superabile col discorso dell'altra forma istituzionale che è prevista, cioè con i comandi, per cui il 1° punto ritengo che possa essere superato.

Il punto 2: "Promuovere..." è una ripetizione, niente in contrario. Per quanto riguarda il punto 2, dove si dice: "Potenziare le strutture..." francamente può essere benissimo che non sia a conoscenza di questo fatto; non lo metto in dubbio.

Il punto 3: non penso ci siano problemi; è la stessa cosa se la forma che è stata data è troppo generica.

Il punto 4: tenendo conto che ci sono le difficoltà che ho esposto, non perché i contatti con la Lega non siano stati abbastanza frequenti, credo che il punto 4, fino al punto indicato, possa andare bene. Ripeto, vanno bene i punti 2, 3 e 4 salvo il punto 1 che è superato dal discorso dei comandi.

PRESIDENTE: C'è un accordo, mi sembra. La parola al Consigliere Péaquin; ne ha facoltà.

PEAQUIN - (PCI): A noi interessa che il Consiglio discuta questo problema e si impegni concretamente su questa mozione. Noi siamo d'accordo di approvare l'emendamento presentato dall'Assessore Rollandin che recepisce in definitiva quella che noi volevamo evidenziare con la nostra mozione. Così siamo d'accordo che vengano approvati i punti 2, 3 e 4 proposti dal Consigliere Minuzzo, fino al punto successivo alle parole "attualmente essa si trova". Siamo favorevoli a questa soluzione.

PRESIDENTE: Mi sembra che possiamo considerarla una mozione combinata, un nuovo testo concordato.

Ci sono dichiarazioni di voto?

Colleghi Consiglieri, io vi chiedo di non tener conto degli emendamenti, quindi chiederei all'Assessore Rollandin e ai Consigliere Minuzzo di considerare ritirati e decaduti gli emendamenti e metterei in votazione questo testo nuovo combinato che, prendendo spunto dal testo del Consigliere Minuzzo, con le riserve e le osservazioni fatte dall'Assessore Rollandin, tiene conto dei punti l, 2, 3 e 4 fino alle parole "essa si trova" con l'eliminazione, quindi, delle ultime quattro righe.

La parola al Consigliere Minuzzo; ne ha facoltà.

MINUZZO - (PSDI): Per chiarire: viene soppresso il punto 1 dell'emendamento da me proposto e concordo con l'Assessore Rollandin, modificandolo leggermente. Per cui il punto 1 diventa: "di impegnare la Giunta regionale ad incentivare tutte le iniziative destinate a favorire medici valdostani e personale paramedico che intendano specializzarsi in oncologia presso Università e centri di ricerca italiani o esteri". Dopo "medici valdostani" "e personale paramedico".

PRESIDENTE: Il punto 2 rimane tale; il punto 3 rimane tale; il punto 4si ferma alle parole "si trova".

Riprendiamo allora l'emendamento Rollandin dalla parola "incentivare".

Do lettura della mozione nel testo emendato.

MOZIONE

CONSIDERATA l'alta mortalità causata anche in Valle d'Aosta da diverse forme tumorali;

ALLO SCOPO di favorire un miglioramento degli interventi a livello regionale sia nel campo della prevenzione che in quelli della diagnosi, della terapia e della riabilitazione di pazienti affetti da tumori;

IL CONSIGLIO REGIONALE

DELLA VALLE D'AOSTA

DELIBERA

di impegnare la Giunta regionale a predisporre tutti gli adempimenti necessari al fine di:

1) incentivare tutte le iniziative destinate a favorire medici valdostani e personale paramedico che intendano specializzarsi in oncologia presso Università e Centri di ricerca italiani o esteri;

2) promuovere, presso le strutture della nostra regione, la riqualificazione e l'aggiornamento professionale di tutti gli operatori sanitari che intendono occuparsi dei problemi scientifici connessi alla diagnosi precoce e al monitoraggio delle malattie tumorali organizzando, tramite il competente Assessorato, conferenze e seminari di studio con la partecipazione anche di esperti chiamati da fuori valle;

3) potenziare le strutture diagnostiche dell'U.S.L. della Valle d'Aosta dotandole delle attrezzature necessarie per effettuare nella nostra regione tutte le analisi specialistiche che sono indicate per i campioni bioptici prelevati sui pazienti dell'ospedale di Aosta e attualmente spediti a Torino e/o Ivrea per essere analizzati;

4) sostenere l'attività di educazione e di assistenza sanitaria promossa dalla Sezione Valdostana della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, contribuendo a risolvere i problemi di segreteria in cui attualmente essa si trova.

PRESIDENTE: Metto in votazione la mozione testé letta.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità.