Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2411 del 21 aprile 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2411/XVI - Reiezione di mozione: "Iniziative per la dismissione della tangenziale Sud di Aosta, al fine di determinare una gestione più rispondente alle esigenze della popolazione".

Bertin (Presidente) - Punto n. 86. Consigliere Lucianaz ne ha facoltà.

Lucianaz (LEGA VDA) - Questa è la mozione con cui sicuramente termineremo i lavori, il titolo è: "Iniziative per la dismissione della tangenziale Sud di Aosta", io correttamente direi per la reimmissione della tangenziale Sud di Aosta, perché chi come me ha i capelli bianchi, o comunque ha vissuto già da qualche decennio, si ricorda bene quante lotte abbiamo fatto per la creazione della tangenziale Sud, quanto abbiamo manifestato perché i TIR che uscivano di strada davanti all'Ospedale, come succede di nuovo adesso nella prossima ala dell'Ospedale, ci davano fastidio.

È un'iniziativa che parla del tratto autostradale definito raccordo che è stato numerose volte trattato in quest'aula, ricordo solo: l'interpellante Distort nel settembre 2022, nel novembre 2021 Foudraz, nell'ottobre 2021 Rollandin, nel maggio del 2021 Rollandin, ancora misure per ridurre il costo del pedaggio a favore di turisti, nell'aprile del 2021 la ricerca di una soluzione, Aggravi, nel febbraio 2021 Ganis e Foudraz, novembre 2019 Distort, luglio 2019 ancora Distort, gennaio 2019 Mossa e Gerandin; il 18 ottobre 2018, inoltre, una mozione illustrata dal Consigliere Bertschy, allora all'opposizione, impegnava il Governo Spelgatti con la Commissione consiliare competente ad audire i parlamentari e i rappresentanti della società SAV e RAV per individuare possibili azioni di intervento sulle concessioni.

Infatti, passato in maggioranza, qualche mese dopo, il 19 febbraio 2019, dopo aver votato Marco Sorbara Presidente della IV Commissione, lo stesso Bertschy, però stavolta Assessore, faceva approvare all'unanimità, con la firma della petizione di Daudry, Restano, Manfrin, Pulz, Morelli, Bertin, Marquis, Gerandin, Bianchi e Nasso, una mozione in cui si approvava - e vi prendo cinque minuti perché comunque trovo interessante questa mozione votata nel febbraio 2019 - "la costruzione della tratta autostradale tra Aosta e Courmayeur terminata nel 2007 ha in seguito completato un asse strategico di comunicazione per l'accessibilità della Valle d'Aosta e per gli spostamenti dei Valdostani, sollevando dal traffico pesante e dalle sue conseguenze sociali ed ambientali la Statale 26. Dopo che negli anni '60 la realizzazione dell'autostrada Quincinetto-Aosta e poi dei trafori del Gran San Bernardo e Monte Bianco era stata di fondamentale importanza per lo sviluppo economico e sociale della Valle, l'Amministrazione regionale e la comunità valdostana sono state protagoniste dirette di quest'importante opera d'infrastrutturazione del territorio, che hanno fortemente voluto e finanziato, consapevoli dell'assoluta necessità di dotare il territorio regionale di una via di comunicazione rapida verso l'Italia e verso l'Europa.

Diceva ancora: "L'autostrada deve peraltro tornare a essere un motore di sviluppo e non ostacolo alle attività economiche, deve essere uno strumento per favorire l'accessibilità della Valle d'Aosta e non un freno per il turismo; deve facilitare gli spostamenti dei Valdostani e non essere ignorata per i tragitti interni della Valle d'Aosta, viste le difficoltà della nostra orografia, naturalmente, nonché verso l'Italia e la Francia, favorendo così il miglioramento della sicurezza della viabilità ordinaria, della fluidità della circolazione e della situazione ambientale.

Diceva ancora: "Le concessioni autostradali devono quindi trovare un nuovo legame con le esigenze del territorio e della comunità valdostana, e non guardare solo alla remunerazione dei concessionari attraverso la leva dei pedaggi".

Questa mozione, come ho detto, era stata sostenuta all'unanimità dai 34 Consiglieri presenti e anche dagli attuali, qui in aula ci sono Bertschy, Rollandin, Testolin, Bertin, Minelli, Restano e tutti i Consiglieri del gruppo Lega.

Come impegni, questo Consiglio regionale era invitato a ritenere che la situazione attuale non sia più sostenibile e che sia necessario agire subito per ridare all'autostrada Pont-Saint-Martin-Courmayeur quel ruolo di sostegno per l'economia e la società, in cui la Valle d'Aosta ha fortemente creduto sostenendone la realizzazione.

Chiede, preliminarmente a qualsiasi aggiornamento delle attuali concessioni o dei relativi piani economici e finanziari, l'istituzione di un tavolo di concertazione tra Ministero delle infrastrutture e i trasporti, società concessionarie SAV e RAV e la Regione autonoma, al fine di analizzare congiuntamente la situazione attuale e ridefinire il quadro gestionale delle entrate autostradali valdostane alla luce delle esigenze, eccetera eccetera.

Ci sono interventi ancora precedenti, ad esempio del presidente Rollandin, quando, rispondendo al consigliere Rigo, prendeva in esame il fatto della possibilità di coinvolgere ANAS in questa trattativa, ma non mi dilungo oltre.

Voglio solo dire che questa mozione, appreso che l'Amministrazione comunale di Aosta non intende perseguire il disegno di un secondo ponte sul fiume Dora Baltea, opera che avrebbe alleviato il passaggio sul Pont-Suaz dei circa 7 milioni di veicoli - come ci ha ricordato l'assessore Sapinet nel Consiglio scorso - e appurato dalla riposta dell'Assessore all'interpellanza che l'Amministrazione regionale non pare intenzionata a risolvere, almeno a breve e medio termine, la criticità degli incroci nella zona del Pont-Suaz, quindi i due rond-points del Pont-Suaz, a causa di insopportabili code chilometriche ogni giorno feriale dell'anno, mentre al di sopra di queste code c'è un grande serpentone a due carreggiate, che sarebbe il raccordo, adesso autostradale, che noi abbiamo sempre chiamato tangenziale Sud, che è drammaticamente vuoto.

Quindi abbiamo un'autostrada vuota e - alla faccia del traffico sostenibile e dell'ecologia di Aosta - abbiamo code chilometriche ogni mattina che arrivano fino a Gressan, a volte oltre Plan Felinaz, perché lì sopra, giustamente... e non ci sono accessi.

Quindi ricordato che ...da Pollein a Sarre, storicamente considerata tangenziale Sud di Aosta, era stato richiesto da numerose manifestazioni all'epoca di spostare il traffico veicolare pesante, e sottolineato che l'esosità della tariffa per i circa 10 km di autostrada per chi non è fornito di Telepass, se confrontati agli oltre 400 km della Salerno-Reggio Calabria totalmente gratuiti, è stata ancora recente oggetto di reclami di sindaci valdostani, si impegna il Presidente della Regione a porre in essere ogni iniziativa che porti alla dismissione della tangenziale Sud di Aosta, cioè questo tratto del raccordo, segmento attualmente compreso nella rete autostradale - gestita da RAV e mi pare in parte anche da SAV - in modo da determinare una gestione del traffico più confacente alle esigenze della popolazione che quotidianamente percorre la trafficatissima zona sud di Aosta e tutte le strade regionali che su di essa confluiscono.

Presidente - La discussione generale è aperta. Qualcuno vuole intervenire? Non vedo richieste d'intervento, chiudo la discussione generale. Replica il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - Una replica a questa presentazione di mozione che, premetto, non è ricevibile, e quindi ci asterremo per alcune semplici motivazioni: innanzitutto perché, rispondendo seriamente, l'impegno di tutti i Governi che si sono succeduti è stato quello di cercare di alleggerire i costi dell'autostrada.

Ancora recentemente, in questa legislatura, nel passato Governo, si è portato a casa un risultato non indifferente che è stato quello di autorizzare lo sconto per i residenti dall'ingresso di Sarre - io lo definisco sempre di Aymavilles per sciovinismo - in direzione Nus, Châtillon, Verrès, cosa che prima non veniva applicata: con un'azione a tenaglia si è riusciti a convincere le società SAV e RAV a implementare le funzioni di gratuità di due passaggi ogni quattro transiti gratuiti, e questo è un passo avanti rispetto a quello che si faceva prima.

Dall'altra parte onestamente bisogna dire che, per chi ha il Telepass, quel tratto di tangenziale risulta gratuito, quindi evidentemente dipende anche da come si presentano le varie situazioni.

Infine una motivazione è quella che io, come lei, che ogni tanto passo da Pont-Suaz per andare ad Aymavilles, ma evidentemente si tratta di una situazione che non verrebbe risolta neanche con la gratuità del tratto autostradale, perché chi abita a Charvensod, a Jovençan e a Gressan continuerebbe ad affollare quel tipo di viabilità secondaria che è rappresentata dalla strada dell'Envers.

Per tutta una serie di considerazioni che reputiamo oggettive, oltre al fatto che la tangenziale è parte dell'autostrada - noi siamo titolari di una quota di minoranza, sia in SAV che in RAV - ed è oggetto di concessione a livello ministeriale, direi che non è motivabile con queste premesse pensare di perseguire un percorso come quello.

Il voto sarà sicuramente un voto di astensione.

Presidente - Ci sono altri interventi? Per dichiarazione di voto? Non vedo altre richieste, se così è, metto in votazione la mozione. Consigliere Lucianaz, in extremis, a lei la parola.

Lucianaz (LEGA VDA) - Io le ricordo, Presidente, che il fatto del tratto agevolato, era una sperimentazione lanciata dal presidente Rollandin nel 2008, la sperimentazione è andata avanti ma siamo ancora sempre a quei livelli. Non cito mie parole, Rollandin all'epoca disse: "Non certo quelli che oggi utilizzano la strada dell'Envers per arrivare fino a Pont-Suaz e inserirsi... Aosta..." esattamente come dice lei 15 anni dopo: "Perché quelli che non potrebbero utilizzarlo, considerando che le premesse, il discorso tangenziale, quindi la zona Silos auspicata dal Conseil de la Plaine, rimane tale...".

È questione di buona volontà. Naturalmente il fatto che il tratto autostradale diventasse libero, permetterebbe gli accessi sia nella zona di Gressan, sia nella zona di Pollein, comunque le zone più critiche, con lavori che non sono a raso, quindi non costerebbero assolutamente cifre folli, è questione di volontà.

Voi sicuramente avete poco a cuore sia le problematiche di chi tutte le mattine è lì incolonnato e, vi ripeto, anche i mezzi pubblici sono fermi incolonnati, non solo le automobili, quindi è un traffico caotico, è un inquinamento ambientale, alla faccia di tutti i vostri proclami sulla sostenibilità, e sappiate che comunque queste cose si possono fare, è questione di volontà.

La vostra volontà sicuramente è questa e lo faremo presente a tutti i cittadini della zona, non abbiate dubbi.

Presidente - Il Presidente della Regione per dichiarazione di voto.

Testolin (UV) - Più che per dichiarazione di voto, dove mi sono già espresso, è per dare una giusta informazione, nel senso che rispetto alla partenza sperimentale della gratuità (dove la gratuità corrispondeva a quattro passaggi gratuiti ogni otto ed era riservata solo al pendolarismo, quindi a chi lavorava in una certa posizione e doveva certificarlo tramite un attestato da parte del datore di lavoro) oggi la gratuità di due passaggi gratis ogni quattro passaggi è riservata a tutti i residenti in Valle d'Aosta, indipendentemente dal fatto che lavorino o meno in un certo posto.

L'ampliamento di cui le parlavo prima è un ulteriore ampliamento che permette la possibilità di accedere a questa gratuità anche da Aosta Ovest, che fino ad alcuni mesi fa non era garantita.

Quindi se vogliamo fare della demagogia la facciamo, se vogliamo parlare di cose serie e farlo in maniera appropriata, lo facciamo.

Presidente - Mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 13

Favorevoli: 12

Contrari: 1

Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet e Testolin).

La mozione non è approvata.

Con questo punto all'ordine del giorno, si concludono i lavori del Consiglio. I restanti punti sono rinviati.

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L'adunanza termina alle ore 20:02.