Oggetto del Consiglio n. 2389 del 21 aprile 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2389/XVI - Interpellanza: "Adeguamento del Piano del benessere e della salute a seguito dell'approvazione da parte del Parlamento della legge delega in materia di politiche a favore degli anziani".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 71 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il collega Marquis.
Marquis (FI) - Abbiamo appreso che è stato concluso il percorso che ha portato all'approvazione della legge delega n. 33 del 2023, che punta a riformare le politiche a favore degli anziani e delle persone non autosufficienti. Questo è un progetto di riforma che sta all'interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sostanzialmente, viene preso atto che l'Italia è un paese che invecchia, è un paese che ha una grossa componente di anziani e che bisogna anche valorizzarli a livello di cittadinanza attiva, ma che bisogna anche tener conto di tutte quelle che sono le problematiche che comporta l'anzianità. Quindi, viene prevista una revisione degli aiuti fiscali e contributivi per chi si avvale di un assistente familiare, come una badante, dei percorsi formativi per elevare il livello professionale, prestazioni universali. Ci sono diverse finalità che portano a rivedere l'approccio che c'è stato fino a oggi all'argomento: una maggiore territorializzazione.
Ci sono delle difficoltà nuove da affrontare e quindi la richiesta dell'interpellanza è di chiedere all'Assessore competente se, in questa fase di valutazione del piano del benessere e della salute che è stato predisposto, sono già stati recepiti in parte o ci sono già contenuti questi obiettivi, oppure dovrà essere questo piano oggetto di attenzione e anche di riconsiderazione, alla luce di quelle che sono le nuove tendenze e i nuovi approcci che devono essere messi dalla pubblica amministrazione per dare gratificazione ai bisogni di una popolazione anziana. In Valle d'Aosta la popolazione anziana è significativamente presente e il problema è ancora arricchito a livello di difficoltà in funzione del nostro modello insediativo, che è del tutto particolare.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Il PSBS, utilizzerò quest'acronimo, nella macroarea 4 già prevede l'attuazione del potenziamento dei LEPS, come definiti dal piano sociale nazionale, oltre a quanto previsto dal PNRR. Lo stesso è già quindi in linea con gli strumenti di programmazione strategica nazionale, nonché con la richiamata legge delega del Governo. Non si rilevano pertanto a oggi incongruenze tra il PSBS in esame al Consiglio regionale e la legge delega, che sono fondati sui medesimi presupposti. I documenti di programmazione regionale in ambito sanitario e sociale sono, per loro stessa natura, recepenti e coerenti con gli indirizzi della programmazione nazionale e quindi anche con le leggi di riforma nazionale dalle quali, seppure settoriali, ne discendono.
Ciò vale in questo caso come in ogni ambito. Il testo del disegno di legge delega approvato lo scorso 21 marzo dalla Camera dei deputati, che ad oggi non risulta ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, richiama i livelli essenziali delle prestazioni sociali già previsti dalla legge di bilancio 30 dicembre 2021, cioè la n. 234, nonché quanto previsto dalla missione 5 componente 2 del PNRR. Tali documenti, unitamente al Piano sociale nazionale 2021-2023 che ha definito il LEPS, oggetto tra l'altro di un mio intervento ieri nel rispondere a un'iniziativa del collega Baccega, costituiscono l'ossatura della legge delega al Governo che ora dovrà adottare i decreti legislativi di attuazione entro il 31 gennaio 2024. Sarà necessario, una volta adottati i decreti legislativi di dettaglio che andranno a individuare gli ambiti di competenza regionale, gli obiettivi e le modalità di erogazione di servizi, recepire tale indicazione negli atti attuativi che già sono previsti nel PSBS, proprio per valutare eventuali modifiche della legislazione regionale.
Al rafforzamento di quanto appena espresso, la legge delega prende avvio dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio, previsto nel PSBS nostro a pagina 64, oltre che obiettivo MA2.6 e MA4.12, e riportato tra l'altro nella DGR regionale 1609/2023, che recepisce appunto il dettato del decreto ministeriale n. 77 del 2022 anche su questi aspetti tra l'altro, e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. In questo senso è prevista, in una sede unica mediante i punti di accesso, i PUA, quello di cui abbiamo appunto discusso ieri in un'interrogazione del collega Baccega, e bisogna da questo punto di vista vedere il nostro PSBS a pag. 133 e 137, oltre che obiettivo MA4.6, la valutazione multidimensionale finalizzata a definire un progetto assistenziale individualizzato. Da questo punto di vista, sempre per esprimere piena coerenza rispetto alle premesse della risposta di quest'interpellanza, bisogna vedere il nostro PSBS a pagina 40 perché indicherà tutte le prestazioni sanitarie sociali assistenziali necessarie per la persona anziana.
Viene inoltre definita una specifica governance nazionale delle politiche in favore della popolazione anziana che avrà il compito di: 1) coordinare gli interventi regionali; 2) la promozione di misure a favore dell'invecchiamento attivo e dell'inclusione sociale; 3) la promozione di nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane e di coabitazione intergenerazionale, anche nell'ambito di case famiglie e condomini solidali aperti a familiari, volontari, a prestatori di servizio sanitari sociali e sociosanitari integrativi; 4) la promozione degli interventi per la prevenzione della fragilità delle persone anziane; 5) l'integrazione degli istituti dell'assistenza domiciliare integrata e del servizio di assistenza domiciliare; 6) il riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari presso hospice; 7) la previsione di interventi a favore di caregiver e familiari. Ciò è recepito e integrato nella macroarea 4 del PSBS che è in discussione in V Commissione, dove si ritrovano tutte queste indicazioni contenute nella riforma da lei correttamente richiamata.
Questo, collega Marquis, semplicemente per recepire il fatto che in meno di quattro minuti ho cercato di dare un percorso logico, dimostrandole che il nostro PSBS di fatto già integra quanto fatto, perché deriva dai primi atti che il Governo ha fatto e che si richiamano alla legge da lei richiamata.
Presidente - Per la replica il collega Marquis.
Marquis (FI) - Grazie, Assessore, per averci rassicurati. Il nostro era un dubbio legittimo, visto che è stata approvata questa legge delega. Immaginavamo e speravamo che ci fossero già dei documenti preliminari ai quali ci si fosse potuti raccordare, così come immagino, da quello che ho capito dalle sue parole, in questo periodo di tempo, ancorché non ci siano i decreti attuativi, inizieranno comunque ad attivarsi tavoli di lavoro per seguire questi argomenti che, a nostro avviso, non sono sicuramente da prendere sotto gamba e da sottovalutare. Immagino che ci saranno delle significative innovazioni comportamentali e di approccio alla trattazione di queste problematiche, che si discosteranno da quanto è consolidato come metodo o come abitudine, perché anche già solo quando fanno riferimento alla parte finanziaria, c'è grossa preoccupazione per la mancanza di risorse, perché il nuovo approccio parrebbe che abbia la necessità di finanziamenti molto più cospicui rispetto alla modalità di approccio precedente. Quindi ci fa piacere che siate sul pezzo e speriamo soprattutto che vi si resti ancora, da qui a quando ci sarà l'attuazione dei prossimi decreti attuativi.