Oggetto del Consiglio n. 2388 del 21 aprile 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2388/XVI - Interpellanza: "Indirizzi politici del Governo regionale in merito alla revisione del Piano Territoriale Paesistico della Valle d'Aosta".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 67 all'ordine del giorno. Per la presentazione, ha chiesto la parola il collega Marquis.
Marquis (FI) - Grazie per la disponibilità che ci è stata data di trattare i punti all'ordine del giorno che abbiamo sottoposto all'attenzione dell'aula.
Il punto n. 67 si prefigge di chiedere al Governo regionale quali sono stati gli indirizzi politici che il Governo stesso intende perseguire con la revisione del piano territoriale paesaggistico. È un'iniziativa che discende dalla presa conoscenza della delibera che è stata fatta dalla Giunta regionale, di incaricare un gruppo tecnico che compone le strutture regionali per adempiere alla riconsiderazione del Piano territoriale paesistico della Valle d'Aosta e alla revisione della legge n. 11 del 1998, che sostanzialmente è la legge che disciplina le condizioni per l'uso del territorio della regione, le sue trasformazioni edilizie e urbanistiche. Il tutto deve avvenire in coerenza con le finalità della pianificazione territoriale e paesaggistica, che è disciplinata dalla legge n. 13 del 1998, che si connota come piano urbanistico territoriale, con specifica considerazione dei valori paesistici e ambientali.
L'attenzione che noi poniamo su quest'iniziativa deriva un po' dal fatto che lo Statuto ci riconosce la competenza primaria sul governo del nostro territorio e riteniamo che il governo del territorio sia il momento più alto dell'espressione degli indirizzi politici, per far fronte a quello che è il disegno del futuro dell'assetto territoriale di una comunità. Sotto questo profilo, ci ha colpito un po' che non siano stati forniti degli indirizzi politici nell'approcciare a questo tipo di attività, che riteniamo il momento più alto della considerazione politica. Grazie Assessore per la risposta che darà.
Presidente - Grazie collega Marquis per la sintesi. La parola all'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - L'interpellanza prende in considerazione quanto approvato dalla Giunta regionale in data 19 settembre 2022 con la deliberazione n. 1067, avente a oggetto "Determinazioni circa l'avvio del processo di riconsiderazione del Piano territoriale paesaggistico della Valle d'Aosta, approvato con legge regionale n. 13 del 1998 e di revisione della legge regionale n. 11 del 1998, normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta. La delibera, di fatto, avvia questo processo di riconsiderazione del principale strumento di pianificazione territoriale della nostra Regione, il PTP, che contempera in un solo strumento gli indirizzi di sviluppo socioeconomico e di tutela del paesaggio, permettendo una visione unitaria dell'evoluzione del territorio e delle azioni necessarie per la sua gestione, anche in virtù delle competenze dello Statuto speciale della nostra Regione, che lei ricordava poc'anzi, che all'articolo 2 attribuisce potestà legislativa primaria, tra le altre, alle materie dell'urbanistica e della tutela del paesaggio.
La stessa deliberazione integra nel processo anche la revisione della legge regionale urbanistica, riconoscendo con ciò la stretta relazione esistente tra i due strumenti, in quanto la revisione del piano non può prescindere dal suo coordinamento con la legge di riferimento. La legge peraltro ha bisogno di una riscrittura e una riorganizzazione interna, a 25 anni dalla sua approvazione, dopo ripetuti interventi puntuali di modificazione.
Le premesse della delibera di Giunta regionale n. 1067 del 2022 illustrano ampiamente le motivazioni che hanno indotto il Governo regionale a intraprendere questo processo che ha la possibilità di realizzarsi proficuamente, anche in considerazione del fatto che ormai quasi tutti i Comuni hanno concluso l'iter di adeguamento al PTP - abbiamo 65 Comuni su 74 - consegnando quindi al territorio una certa e importante omogeneità normativa, che non è frequente in altre Regioni italiane. L'aggiornamento del piano dovrà tenere conto in particolare dell'evoluzione della realtà socioeconomica della nostra regione, fare proprie le istanze di rinnovamento degli strumenti di pianificazione territoriale provenienti dalle normative di settore, come dai documenti strategici più recenti, quali l'Agenda 2030 dell'ONU e le strategie nazionali e regionali per lo sviluppo sostenibile, le strategie per l'adattamento ai cambiamenti climatici, il piano per la transizione ecologica.
Il tracciato da seguire dovrà percorrere le tappe indicate dalla legge regionale n. 11 all'articolo 6, che per l'aggiornamento del PTP stabilisce una prima fase di riconsiderazione dei contenuti da parte della Giunta regionale, la quale riferirà quindi in Consiglio al riguardo, formulando eventuali proposte di variante; da qui le indicazioni politiche. Successivamente spetterà al Consiglio regionale promuovere le varianti che, in esito alla riconsiderazione effettuata, reputerà opportune.
La delibera di Giunta quindi rappresenta il momento di avvio di questo percorso complesso, che ha avuto lo scopo di stabilire le linee entro le quali l'Amministrazione regionale dovrà inizialmente muoversi per dar corso al processo di rinnovamento. È stato istituito a tale scopo un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti dei dipartimenti interessati per materia, quindi da tre rappresentanti del Consiglio permanente degli enti locali, dal rappresentante dell'ARPA; al dirigente della struttura pianificazione territoriale, è stato attribuito il coordinamento dei lavori. Il gruppo di lavoro, così costituito, dovrà concludere il proprio compito entro dodici mesi dall'approvazione della delibera di Giunta regionale, quindi entro il 19 settembre del 2023, producendo gli elaborati i cui contenuti sono declinati puntualmente nel deliberato e che andranno a costituire un documento strategico di indirizzo, per la redazione di una proposta di variante al PTP e d'impostazione della nuova legge urbanistica. Il documento dovrà, nel contempo, precisare il percorso procedurale che farà seguito all'eventuale l'approvazione da parte della Giunta regionale del documento strategico presentato dal gruppo di lavoro al termine di questi dodici mesi. Il gruppo istituito sta attualmente lavorando nel rispetto delle indicazioni della delibera di Giunta e quest'ultima si pronuncerà solo a conclusione dei lavori, come stabilito dal deliberato, con l'esame della documentazione che sarà presentata entro la metà del prossimo settembre.
Allo stato attuale il Governo della Regione intende procedere con quanto delineato nella delibera di Giunta regionale 1067/22. Eventuali nuovi ulteriori indirizzi politici saranno espressi, qualora ritenuti necessari, in occasione della valutazione del documento strategico presentato al gruppo di lavoro. Invece, delle modifiche e degli aggiornamenti alla legge n. 11 si è parlato in occasione di altre iniziative: una prima modifica più leggera in autunno, per poi, in seguito al PTP, una revisione della norma.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Marquis.
Marquis (FI) - Ho ascoltato ed è la risposta che immaginavo mi venisse data, alla luce di quello che è il testo del deliberato che è stato preso. Le considerazioni e le riflessioni che vorrei aggiungere, ma che dovranno essere riprese probabilmente in altre occasioni, a livello di estrema sintesi sono un po' le seguenti.
Il piano territoriale paesistico e la legge n. 11 di assetto del territorio sostanzialmente sono un documento di indirizzo e di visione: di visione politica! È stato ricondotto, alla lettura del deliberato, a un atto di recepimento normativo. Ci sono diversi passaggi dove si dice che dobbiamo recepire le normative europee, le normative nazionali, dobbiamo recepire tutto quello che sta succedendo attorno a noi, quelli che sono i principi di carattere generale. Ma le normative si possono recepire in mille maniere, non c'è una maniera univoca di recepire una normativa. Quello che fa un po' specie di quest'approccio è che non c'è una riga di indirizzo politico a monte.
Faccio un esempio rispetto a cosa sta avvenendo in parallelo in questo periodo nel Governo nazionale: è stato riformato il codice degli appalti. Per riformare il codice degli appalti, la politica ha detto alle strutture: "Vogliamo perseguire questi obiettivi" e le strutture li hanno perseguiti ed è uscito un testo di semplificazione.
In questo caso sembra che politica in Valle d'Aosta abbia abdicato al suo ruolo. Questo lo riteniamo non bello, ma anche poco utile nei confronti del nostro territorio e della nostra comunità che siamo chiamati a gestire e ad amministrare. La politica ha il dovere di dare degli indirizzi sulla pianificazione territoriale e paesaggistica, il paesaggio è la componente principale da valorizzare sotto il profilo turistico, il paesaggio è composto da tante componenti, all'interno di cui c'è anche tutto il patrimonio edilizio. Quali sono gli indirizzi che vengono dati? Non vedo una parola di semplificazione, di sburocratizzazione. Viene gestito come un atto meramente tecnico.
Io ho il timore che verrà prodotto un documento che sarà di adempimento legislativo, ma non credo che sia questo di cui noi abbiamo bisogno. Bisognerebbe interessare l'aula della discussione e del confronto su questo argomento, per far sì che non perdano tempo neanche i tecnici, perché oltretutto gli addebitiamo delle responsabilità che non sono neanche loro. Delegare a un tecnico la visione, è una responsabilizzazione, secondo noi, che non è corretta, è sbagliata, sotto il profilo del principio. Bisognerebbe che quest'aula dibattesse su quest'argomento e desse delle linee di indirizzo, per far sì che il gruppo di lavoro che è stato costituito possa produrre un documento conseguente, su cui poi sarà possibile valutare il perseguimento degli obiettivi dati.