Oggetto del Consiglio n. 2384 del 21 aprile 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2384/XVI - Interpellanza: "Motivazioni della proroga dei contratti per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale automobilistico per i diversi bacini di utenza".
Bertin (Presidente) - Punto n. 61. Illustra il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Come immagino l'Assessore competente ricorderà, un'iniziativa similare era già stata presentata durante la seconda ondata della pandemia.
Allora affrontammo una carenza degli autisti e una serie di servizi e di linee che stavano saltando; ai tempi era assessore pro tempore l'allora presidente Lavevaz, e chiedemmo le motivazioni per un tale rimaneggiamento di quelle che erano le linee e le corse che saltavano. Ai tempi ricordo distintamente che la giustificazione fu che c'erano degli autisti novax che, non avendo il green pass e rifiutandosi di vaccinarsi, non potevano lavorare; quella fu la motivazione che ci venne data ai tempi. Però le notizie che sono emerse nello scorso Consiglio disegnano un po' una situazione diversa, ovvero quello che è stato tratteggiato è che nella nostra regione mancano 60-70 autisti per poter offrire e garantire un servizio pubblico a tutti i valdostani.
Abbiamo raccolto in questo periodo diverse segnalazioni di corse che sono state rimaneggiate, abbiamo parlato delle corse notturne, ma ce ne sono molte altre. Se con gli occhi di oggi già la situazione risulta preoccupante, immaginiamoci cosa potrà succedere a fronte di alcune chiusure. Pensiamo soltanto banalmente a quella per i lavori della ferrovia: che cosa potrà accadere, a fronte di una chiusura che durerà degli anni? La mancanza di un servizio alternativo e sostitutivo, immaginiamoci in quale maniera potrà incidere.
In tutto questo agiscono dei contratti che sono decennali, come l'Assessore saprà, che sono stati stipulati il primo luglio 2012 e poi scadevano il 30 giugno 2022, quindi dieci anni, che poi sono stati ulteriormente prorogati. Come è già accaduto, per esempio sul servizio trasporto disabili, ci siamo permessi di contestare il fatto che vengano fatti dei contratti con una così grande percorrenza di tempo, per rimanere nella metafora dei trasporti. È chiaro che avere un contratto banalmente che dura così tanti anni, non permette magari di avere un aggiornamento rispetto ai mezzi o rispetto a quelle che sono anche soltanto le novità che vengono introdotte. Basti pensare, per esempio, che per studiarmi i tre contratti dei tre bacini, quello dell'alta Valle, quello del centro Valle e quello della bassa Valle, non è disponibile un PDF con cui si possano trovare le parole chiave, ma c'è un testo scannerizzato che riporta ancora cose vecchie; per esempio il fatto che quando saltano dei servizi, si debba comunicare tempestivamente tramite fax, quindi sicuramente un mezzo che probabilmente non è adatto ai tempi.
Quello che però rimane credo che sia un dato su tutti, ovvero che quello che i contratti prevedono sono diverse modalità, e l'esecuzione di questo contratto è disciplinato in maniera molto puntuale da diversi articoli. Ad esempio, l'articolo 6 comma 8 prevede che il servizio debba essere prestato con continuità, quindi questo si pone in contrasto con quelle che sono le corse che saltano. L'articolo 6 comma 9 disciplina il mancato rispetto delle prescrizioni, ovvero la continuità del servizio, di cui all'articolo 10 del capitolato tecnico, ovvero gli standard minimi di qualità di servizio, che comporta un'applicazione delle penali di cui all'articolo 36. Sempre continuando a leggere il contratto, l'articolo 8 comma 9 dice che, ai sensi dell'articolo 36 della legge regionale n. 29 del 1997, in caso di pubbliche calamità o di interruzione dei servizi per cause di forza maggiore, o comunque quando sia necessario assicurare tempestivamente ai fini di pubblico interesse servizi di trasporto, il Presidente della Giunta regionale può, con proprio decreto, imporre agli esercenti dei servizi pubblici di trasporto l'obbligo di assicurare le necessarie comunicazioni, stabilendo le modalità di esercizio dei servizi minimi e gli eventuali compensi da corrispondere agli stessi. Ciò significa che, nel caso in cui questi servizi minimi non venissero erogati, il Presidente della Regione può intervenire, disporre che questi servizi vengano erogati, quindi organizzarsi in maniera autonoma e poi mettere in conto alle ditte che non hanno portato avanti il servizio i costi del servizio sostitutivo effettuato.
Dopodiché l'articolo 10 disciplina le interruzioni e le modifiche per scioperi e per eventi straordinari e imprevedibili; su questo si rimanda il comma 2. Quali sono le modalità imprevedibili o che possono rientrare nella casistica, quindi servizi che possono essere sospesi? Si dice che c'è la possibilità di variare il programma di esercizio a seguito di eventi straordinari o accidentali, comunque non prevedibili dalle parti quali: frane, terremoti, alluvioni, nevicate eccezionali, incidenti e problemi di ordine pubblico. Nel caso degli, chiamiamoli così, autisti novax, ci dissero che era un problema di ordine pubblico, e che quindi le corse potevano saltare perché c'erano problemi di ordine pubblico; io sinceramente sono rimasto un po' stupito da questa spiegazione, però questo è.
Qui si dice che il gestore è tenuto a darne comunicazione a mezzo fax alla Regione. Io sinceramente questo mezzo del fax lo trovo un po' antiquato, quindi non so quanto possa effettivamente essere ancora attuale, però è chiaro che queste casistiche non si applicano al caso di specie, cioè non viene fatto riferimento alla mancanza di autisti; la mancanza autisti non è né una frana, né un'alluvione, né una nevicata, né un incidente e sicuramente non è un problema di ordine pubblico. Quindi, come abbiamo detto, c'è la possibilità da parte della Regione di sostituirsi a gestori che non erogano il servizio di trasporto e poi addebitare i costi alle aziende che sono inadempienti.
È ricorrente nel contratto una parte che è quella relativa ai servizi minimi. Si dice che bisogna obbligatoriamente fornire, erogare i servizi minimi, però nel piano di bacino di traffico il programma di esercizio dei servizi minimi sostanzialmente equipara tutti i servizi ai servizi minimi, quindi tutti i servizi che vengono erogati da contratto, sono serviti minimi. Anche soltanto il venir meno di una corsa, evidentemente provoca la fattispecie che abbiamo detto prima, cioè la possibilità da parte della Regione di inserirsi e sostituirsi al privato e all'azienda che non ha erogato il servizio.
Ci sono state parecchie comunicazioni sul tema. Credo che proprio questa mancanza e queste corse abbiano sollevato un grosso problema, come dicevo prima anche in previsione di quelli che potrebbero essere gli effetti della chiusura della ferrovia e di altri problemi futuri. Su tutto questo si è sollevata una questione, cioè che sono stati formati e sono stati organizzati diversi corsi da parte di alcune aziende, ma i giovani formati poi hanno preso e se ne sono andati. In questo ovviamente abbiamo ritenuto opportuno che se si organizzano corsi, probabilmente si dovrebbero anche legare questi corsi a una permanenza sul territorio. Potrebbe essere la soluzione: io ti formo, però nelle clausole c'è che, a fronte della formazione, tu rimani sul territorio valdostano e porti avanti il servizio per un minimo di anni.
A fronte di una serie di problematiche decisamente importanti, con quest'interpellanza chiediamo di sapere: quale sia il numero di corse saltate per il periodo di riferimento 2022/2023 sui tre ambiti di gara; come si intenda sopperire la mancanza di personale anche in previsione della chiusura della ferrovia; quali siano le motivazioni che hanno portato alla proroga dei contratti per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale automobilistico per i vari bacini di utenza, vista la continua soppressione delle tratte; se sia intenzione dell'Amministrazione regionale coinvolgere i percettori del reddito di cittadinanza in percorsi che possano portare alla creazione di nuovi autisti di cui la Regione ha necessità.
Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Grazie collega Manfrin. Condivido completamente l'obiettivo e il focus dell'interpellanza, nel senso che qui non stiamo parlando di servizi che si organizzano perché si vogliono portare in giro le persone e farle divertire, stiamo parlando di trasporto pubblico, ci sono degli impegni, c'è un contratto e sono servizi essenziali. Senza entrare nel merito di tutti gli articoli che ha citato - forse non è stato così chiaro da parte mia - il fatto di dire che mancano autisti non vuol dire tollerare che all'infinito questo diventi un modo per spegnere il servizio, perché le aziende con noi si sono assunte degli impegni e l'impegno è quello di garantire un trasporto pubblico alle persone, che vuol dire la mobilità di giovani, anziani, lavoratori e studenti e non è semplicemente giustificando il fatto che non si trovano autisti che poi si può continuare ad andare avanti. Un conto è la presa d'atto, un altro conto è un atteggiamento politico che, per quello che mi riguarda, non sarà "Va bene così, andiamo avanti", ma "Cosa fate per", "Come vi impegnate per cercare di trovare delle soluzioni". Perché poi, se è un lavoro un po' particolare, se è un lavoro un po' diverso, se come per tanti lavori e come in tantissimi settori si soffre della mancanza di personale, ognuno nei vari settori si sta ingegnando, sta pensando come cercare di risolvere dei problemi, e la stessa cosa vale per l'azienda del trasporto pubblico. Quindi, senza andare a citare i contratti e rimanendo più su un piano politico, l'atteggiamento lo condivido ed è l'atteggiamento con il quale condurrò il lavoro nei prossimi mesi perché, ripeto, non possiamo continuare a dire "Mancano autisti". A un certo punto, quando le aziende non saranno più in grado di tenere botta rispetto ai servizi, bisognerà anche ragionare sui contratti, perché non possiamo andare avanti così all'infinito; quindi, lavoriamo per.
Andrei sulle risposte, poi magari con ancora un paio di considerazioni finali. "Quale sia il numero di corse saltate nel periodo di riferimento 2022-2023 sui tre ambiti di gara". Attualmente in una settimana standard, Arriva Italia ha dovuto sopprimere 71 corse settimanali, ripartite sulle autolinee Aosta-Courmayeur, 38 corse settimanali, La Salle-Courmayeur, 16 corse settimanali, Saint-Vincent-Châtillon-Pontey, 17 corse settimanali, su un totale di 2408 corse settimanali, ovvero sono state ridotte del 2,95 percento; poi comunque questi dati glieli do. La SVAP ha dovuto sopprimere 372 corse settimanali, ripartite: sull'autolinea 3, 168 corse settimanali, sulla linea 29, 96 corse settimanali, e navette verdi, 108 corse settimanali; su 3300 corse settimanali, l'11 percento delle corse sono state eliminate. Vita, a oggi, rende in maniera integrale il servizio che gli è assegnato.
"Come si intenda sopperire alla mancanza di personale, anche in previsione della chiusura della ferrovia". Il tema, come tutti sappiamo, non riguarda solo la Valle d'Aosta. Per citare un numero che mi viene dato nella risposta, nel Piemonte per esempio mancano, da un'indagine che è stata fatta, più di 490 autisti nel biennio 2023/2024, che non vuol dire mal comune mezzo gaudio, però è sicuramente un momento di difficoltà per questo settore, ed è proprio per questo che gli imprenditori si devono mettere all'opera per cercare delle soluzioni.
Le società valdostane, soprattutto coloro che prestano prevalentemente il servizio extraurbano, hanno messo in atto differenti azioni finalizzate a mitigare gli effetti di tale carenza, anche attivando processi onerosi in termini di sforzi organizzativi e in termini di costi. Si cita, in particolare, l'azienda Vita in bassa Valle, che ha tentato un primo esperimento mettendo in campo una academy. Vuol dire che si contrattualizzano delle persone nel periodo di studio per arrivare alla patente e, una volta acquisita la patente, le persone hanno un impegno di rimanere in azienda per un numero di anni, evidentemente per restituire l'impegno che l'azienda ha messo a disposizione. C'è stato un primo esperimento, il secondo inizierà a breve: sentito per le vie brevi, mi è stato detto che partiranno due corsi, uno in Valle d'Aosta e uno in Piemonte, con il tentativo di formare tra le 30 e le 40 persone nel prossimo periodo.
Arrivando a maggio, come avevo già detto in una precedente interpellanza, ci siamo impegnati a incontrare, insieme alle associazioni di categoria, le autoscuole e la Chambre, la Motorizzazione, perché anche è necessario che la filiera, la formazione, poi si concluda con l'esame della patente nel più breve tempo possibile, per evitare che poi tutto questo sforzo venga messo in difficoltà da una non veloce reazione anche dei tempi di risposta della Motorizzazione.
Ci sono poi delle attività che abbiamo fatto come dipartimento delle politiche del lavoro. Il voucher per la patente: la prima edizione è stata rivolta in particolare alle persone più fragili. Adesso stiamo cercando di motivare le persone, come abbiamo fatto anche per la patente C, e anche le persone che lavorano hanno la possibilità di utilizzare questo voucher, dimodoché possa esser visto anche come un cambio di lavoro da parte di chi ha intenzione di andare a formarsi in questa direzione.
La terza domanda: "Quali siano state le motivazioni che hanno portato alla proroga dei Contratti per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale automobilistico per i vari bacini di utenza, vista la continua soppressione delle tratte". La motivazione di tutto questo non ha nulla a che vedere con quello che sta succedendo oggi, anche se nell'organizzazione di quei tagli, tra l'altro avevo visto una comunicazione mi pare di un sindacato, ovviamente si è fatto quello che si è potuto, ma si è soprattutto intervenuti; allora l'assessore Marguerettaz credo che abbia avuto i suoi bei problemi a gestire questi tagli e si è intervenuti soprattutto in quelle corse meno frequentate, tutto questo però ho voluto dire riorganizzare i servizi. Quei tagli, quelli del 2013, 2014 e poi infine del 2016, sono stati molto importanti e hanno fatto scattare uno degli articoli del contratto di servizio attraverso il quale si è potuto, per non danneggiare completamente le aziende, visto che erano superate le percentuali di riferimento, ricontrattare l'attuale appalto dando una proroga e allungando il tempo di lavoro, con sicuramente un vantaggio complessivo per la continuità del servizio, ma con uno svantaggio, e credo che sia giusto anche questo, un po' per tutti, credo anche per le aziende stesse, perché sono talmente cambiate le condizioni di lavoro, come per l'amministrazione regionale, che appalti così lunghi per forza di cose scontano degli aspetti positivi e negativi.
Comunque dobbiamo traguardare già a un nuovo appalto e quindi sotto questo profilo si potrà ragionare. Per esempio, in questo momento quello con Trenitalia è un contratto di cinque anni con la possibilità, da parte dell'Amministrazione regionale, di prorogarlo di altri cinque anni se soddisfatti del servizio. Sappiamo tutti quanto sia complesso poi organizzare questi appalti, però sono due momenti e lo dico perché, tra l'altro, sono stati momenti molto difficili sia per l'Amministrazione regionale che per le aziende.
L'ultimo punto: "Se sia intenzione dell'Amministrazione regionale coinvolgere i percettori del reddito di cittadinanza in percorsi che possano portare alla creazione di nuovi autisti di cui la nostra Regione ha necessità". L'intenzione dell'Amministrazione regionale è coinvolgere tutti, soprattutto le persone fragili e le persone che oggi non hanno un lavoro, facendo attenzione però che le persone fragili poi devono poter anche stare in un ambiente di lavoro che non è sicuramente facile; sono lavori particolari, c'è il contatto con la gente, ci sono turni di lavoro importanti. Sicuramente noi lo stiamo già facendo con i centri d'impiego: stimoliamo tutti a utilizzare il voucher e a cercare di andare a formarsi in una direzione e in un settore che delle opportunità le offre. Non è un lavoro per tutti, come tutti i lavori, quindi l'impegno c'è in questa direzione, ma poi non ci sono né obblighi parte delle persone, oltre a una certa misura, e neanche possibilità di fare delle politiche che obblighino le persone a fare quello che vogliamo, però lo stimolo e la sensibilizzazione va in questa direzione.
Presidente - Replica il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la sua risposta, sono assolutamente felice che condivida l'impostazione che è tesa a non tollerare una mancata erogazione delle corse.
Io credo che il punto - e la ringrazio per i dati che ci ha fornito - sia comprendere che a fronte di un mancato servizio, da quel che mi è parso di capire, però vorrei magari eventualmente se lo dico avere un cenno, non sono state applicate delle penali rispetto al mancato servizio. Il punto è che se arriviamo a far mancare l'11 percento, per esempio, per quanto riguarda il bacino del centro Valle, delle corse settimanali, è chiaro che un'azienda può anche nascondersi dietro il fatto che non ci sono degli autisti, però non sta fornendo un servizio. Credo che a fronte della mancata erogazione del servizio, ci debba essere una mancata erogazione dei pagamenti per quel servizio che avrebbero dovuto andare a coprire. Altrimenti io vengo pagato e però non era un servizio, e le assicuro che un contratto di questo tipo sarebbero in molti a volerlo: io ti do dei soldi, tu non mi fornisci nessun servizio e io ti pago lo stesso.
Condivido, e la ringrazio, sull'impostazione, mi auguro però che, visto che il contratto lo prevede, a questo punto si possa applicare. Altrimenti probabilmente se noi continuiamo a dire, e giustamente lei lo ha detto: "non è che va bene così, bisogna intervenire", però probabilmente, di fronte a una sanzione pecuniaria prevista dal contratto, l'azienda comincia anche a muoversi in maniera differente per cercare di erogare quello che dovrebbe
È vero, concordo, che appalti lunghi scontano sia effetti positivi sia effetti negativi. D'altra parte però, lo abbiamo visto sulla gara d'appalto per il trasporto disabili, per esempio nel momento in cui si è fatta una gara, anche qui decennale per trasporto disabili, c'erano dei presidi e dei mezzi che avevano una certa tecnologia, quindi eravamo a tecnologia base. Ad esempio, mi ricordo un particolare: non c'era l'obbligo di avere tutti i mezzi con le pedane per portare i disabili e farli entrare dentro i mezzi, al punto che quando poi si è reso necessario avere delle pedane anche per i mezzi che non le avevano, qualcuno si è organizzato in maniera artigianale con un seggiolino, non so come definirlo, un qualcosa in plastica, per far salire sopra della gente anziana, disabile, magari in inverno sul ghiaccio, che decisamente non era assolutamente idoneo. Questo si scarica inevitabilmente anche sul servizio di questo tipo.
Per esempio, io non so se davvero quando questo 11 percento dei servizi manca, la SVAP mandi un fax in maniera tempestiva, non so neanche se la Regione abbia ancora un fax, quindi non ho idea di come comunichi il fatto che le corse saltano, però questo è previsto dal contratto. Magari loro hanno un fax, lo mandano, la Regione non lo riceve perché non c'ha il fax e quindi va bene così. Non so quale sia il beneficio.
Avere e impostare delle gare con una durata più corta, sicuramente porterà a degli svantaggi, magari tu hai dei costi che ti porti dietro che sono magari inferiori nel tempo, però probabilmente hai anche tutta una serie di benefici e hai la possibilità di poter essere molto più centrato, molto più preciso e di erogare un servizio sicuramente migliore.
Quindi, bene fare il punto e ovviamente anche bene il coinvolgimento di quelli che sono a oggi i percettori del reddito di cittadinanza. Evidentemente, lei ha detto che è un lavoro difficile, certo, però se io percepisco dei soldi e sto a casa non fare niente, io direi che posso anche impegnarmi a fare un lavoro difficile, visto che sono pagato dalla collettività.